L'ala anteriore ha una colorazione di fondo molto scura, tendente al nero. La zona dello stigma rivela invece una macchia reniforme bruno-pallida, bordata di bianco. Nella forma unicolor la macchia reniforme è quasi nera, mentre in accipitrina tende al marroncino. L'apice è arrotondato, mentre il margine esterno è lievemente dentellato.
L'ala posteriore è giallo bruna, più chiara nella parte prossimale, e via via più scura verso il margine esterno e l'area anale.
Le antenne sono filiformi, non uncinate e lunghe all'incirca quanto la metà del margine costale. Il torace è mediamente peloso, più scuro nella parte anteriore, mentre l'addome è nettamente più chiaro.
L'apertura alare è compresa tra 37 e 40mm.
Uovo
Le uova sono sferoidali, con la base leggermente schiacciata, e appena deposte appaiono verdi-giallastre, anche se in seguito tendono al bruno. La superficie esterna presenta delle striature verticali.
Bruco di Melanchra persicariae nella tipica colorazione verde
Larva
La colorazione dei bruchi è alquanto variabile, a seconda dell'ambiente circostante e delle essenze alimentari, ma di norma può essere verde brillante oppure marroncino non troppo scuro. Mostra una sottile linea dorsale più chiara, e macchie laterali più scure sui segmenti IV, V e XI; quest'ultimo presenta anche una sorta di "gobba" dorsale. Il capo è verdastro o brunastro, in relazione alla colorazione del resto del corpo. La linea laterale dei segmenti dal VI all'XI è fortemente inclinata. A maturazione completata, la larva può avere una lunghezza di circa 45mm.
Pupa
I bruchi si impupano in autunno. Le crisalidi sono rosso-brunastre scure, e mostrano un breve cremaster, dotato di un paio di setole corte ma robuste.
Rappresentano lo stadio di resistenza grazie al quale questo lepidottero supera l'inverno.
Bruco di Melanchra persicariae con colorazione brunastra
Distribuzione e habitat
L'areale di questa specie è di tipo paleartico e comprende la fascia temperata dell'Eurasia, a partire dalla Penisola Iberica fino alla Corea ed al Giappone. Il confine settentrionale passa per l'Inghilterra (la specie è rara o assente in Irlanda e Scozia), il sud della Scandinavia e prosegue attraverso la Russia centrale, la Siberia meridionale, fino a toccare la penisola di Kamčatka. Il confine meridionale parte invece dal nord della Spagna (Pirenei), comprende l'Italia continentale e la Sardegna (la specie è assente in Sicilia), la Macedonia del Nord, la Bulgaria, l'Asia Minore, il Caucaso meridionale, fino all'Asia centrale, al nord della Cina, ed alla Corea.
L'habitat è rappresentato da zone boschive a composizione mista, oltre che da foreste di betulle, macchie di vegetazione sia su valli sia su pendii anche scoscesi, bordi delle strade, giardini, aree agricole anche abbandonate, paludi, torbiere e zone umide in genere. Si può osservare da quote di pianura fino ad alte colline, e sulle Alpi si spinge fino ai 1000 m.
Biologia
Durante l'accoppiamento, le femmine richiamano i maschi grazie ad un feromone rilasciato da una ghiandola, posta all'estremità addominale. Gli adulti di entrambi i sessi sono attratti dalla luce, ma soprattutto i maschi.
Periodo di volo
La specie è normalmente univoltina; gli adulti volano tra la fine di maggio e la fine di agosto nella fascia centrale dell'areale; nelle regioni più settentrionali il periodo di volo inizia a giugno, mentre più a sud si può avere una seconda generazione in autunno, quando le condizioni climatiche lo consentano. Nelle aree più meridionali sono stati riportati casi di una terza generazione.
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