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Il brugo (Calluna vulgaris [L., Hull, 1808]) è una pianta spontanea appartenente alla famiglia delle Ericacee. È l'unica specie del genere Calluna.

Come leggere il tassobox
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Brugo
Brugo in fiore
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Asteridi
Ordine Ericales
Famiglia Ericaceae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Dilleniidae
Ordine Ericales
Famiglia Ericaceae
Genere Calluna
Specie C. vulgaris
Nomenclatura binomiale
Calluna vulgaris
(L., Hull)
Sinonimi

(Vedi testo)

Nomi comuni

Brughiera
Scopetti
Grecchia
Brentolo

Si tratta di una suffruticosa perenne, che cresce poche decine di centimetri anche in larghezza e in altezza; è una aghifoglia e sempreverde. Talvolta è erroneamente chiamato con il nome di erica selvatica[1].


Etimologia


Il nome generico Calluna deriva dalla parola greca καλλύνω (kallýnō), verbo che vuol dire “pulire, spazzare”: infatti un tempo il brugo veniva usato per fare scope. L'epiteto specifico vulgaris deriva dall'aggettivo latino che significa “comune”, “conosciuto da tutti”.

In botanica la denominazione Calluna è stata introdotta nel 1802 ad opera dell'inglese Richard Anthony Salisbury (2 maggio 1761 – 23 marzo 1829).

In Francia questa pianta viene chiamata bruyere commune mentre gli inglesi la chiamano ling, common ling o anche heather; simile all'inglese in svedese è chiamata ljung; per i tedeschi invece è Heidekraut. In Polonia viene chiamata wrzos, da cui deriva il nome del mese di settembre – wrzesień – quando il brugo fiorisce.


Descrizione


Descrizione delle parti della pianta
Descrizione delle parti della pianta

L'aspetto della pianta è suffruticoso e cespitoso, appartiene infatti alla forma biologica camefita fruticosa di tipo Nano-fanerofite (Ch frut/NP).


Radici


Radice micorrizata.


Fusto


Il fusto è legnoso, tenace, glabro ad andamento prostrato, molto ramificato e intrecciato per cui a volte la copertura del terreno circostante da parte della nostra pianta è compatta e densa. la calluna cresce fino ad un'altezza di 20–50 cm (raramente fino a 1-1,5 m)


Foglie


Foglie aghiformi sempreverdi opposte alterne
Foglie aghiformi sempreverdi opposte alterne

Le foglie sono aghiformi sempreverdi, opposte e alterne a coppia (ossia ogni coppia si presenta in posizione alterna rispetto alla precedente), densamente embricate in 4 file longitudinali a sezione triangolare e di forma lanceolato-squamiformi. Sono sessili e alla base presentano due piccole orecchiette. Dimensioni: lunghezza 2–3 mm; larghezza 0,7 mm.


Infiorescenza


Racemo apicale unilaterale
Racemo apicale unilaterale

L'infiorescenza è un racemo apicale unilaterale (i vari fiori sono tutti rivolti dallo stesso lato). Sempre in posizione apicale insieme ai fiori sono presenti alcune foglie (tipo brattee). La spiga florale è lunga dai 20 ai 30 cm.


Fiori


Fiore attinomorfo, tetramero con perianzio persistente
Fiore attinomorfo, tetramero con perianzio persistente
Fiore con lungo stilo sporgente
Fiore con lungo stilo sporgente

I fiori negli esemplari selvatici sono solitamente di tonalità viola o colore malva ma anche rosei (raramente bianchi) e sono un po' penduli. Alla base dei fiori sono presenti 4 – 8 piccole bratteole lineari (l'insieme è chiamato epicalice). I fiori sono ermafroditi, attinomorfi e tetrameri (corolla e calice quadripartiti).

È da notare che il perianzio (formato dai due primi verticilli del fiore: quello del calice e quello della corolla) è persistente.


Frutti


Il frutto è una capsula tetraloculare (a 4 loculi) contenente piccoli semi ovoidi (uno per ogni loculo).


Ecologia


Il brugo tollera il pascolo moderato ed è in grado di ricrescere in seguito ad incendi occasionali. È una fonte di nutrimento importante per diversi animali come pecore o cervi, che possono nutrirsi degli apici delle piante quando la neve copre la vegetazione bassa. Le pernici si nutrono di giovani germogli e di semi. Sia l'adulto che la larva del coleottero Lochmaea suturalis se ne nutrono e possono provocare la morte delle piante. Anche le larve di numerose specie di lepidotteri si nutrono sul brugo. È pianta molto visitata dalle api per il polline ed il nettare, da cui esse producono un ottimo miele.[2]


Distribuzione e habitat


Il geoelemento della nostra pianta è Circumbor.-Euroameric (anfiatlantico). Quindi è comune in Europa, in Siberia occidentale, in Asia minore e in America settentrionale nelle zone fredde e temperato/fredde di questi continenti con buone precipitazioni e periodi estivi ristretti. In Italia è comune nelle zone centrosettentrionali, raro nell'Appennino centrale, assente al sud e isole. In particolare è comune nel paesaggio delle brughiere ai piedi delle Prealpi lombarde, o nella zona delle baragge vercellesi. Verso Viareggio scende fin quasi al mare. Cresce in terreni acidi ben drenati, in pieno sole o parzialmente in ombra, nei boschi di conifere e torbiere. È una componente comune dell'habitat delle lande, delle brughiere e dei cespuglieti in genere. Diffusione altitudinale: da 0 a 2500 m s.l.m..

Il brugo è stato introdotto in Nuova Zelanda ed è diventato infestante in alcune aree, ad esempio nel Tongariro National Park, dove la pianta si riproduce in modo smisurato. Per fermare la propagazione del brugo, è stata introdotta la Lochmaea suturalis; i primi tentativi hanno avuto parziale successo.


Sistematica


Il genere Calluna si distingue dal genere affine Erica per le foglie più piccole e per la corolla e il calice divisi in quattro parti (tetramero e non pentamero come l'Erica). Spesso comunque viene confusa con le specie di questo genere: infatti la calluna a volte è chiamata anche falsa erica o impropriamente erica selvatica o ancora più impropriamente erica. Spesso viene confusa con l'erica carnea, che è molto simile come portamento, dimensione e colore.


Sinonimi


Essendo una pianta conosciuta fin dall'antichità nei vari testi può presentarsi con nomi scientifici diversi oggi considerati sinonimi:


Variabilità


Ne esistono diverse varietà (secondo alcuni autori alcune di queste varianti non sono altro che sinonimi):


Specie simili



Usi



Farmacia


Avvertenza
Avvertenza
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Il brugo, nella medicina popolare, viene usato (tramite decotti) nei disturbi alle vie urinarie (cisti e leucorree) in quanto facilita la secrezione urinaria. Ma è usato anche in casi di infiammazioni intestinali (i tannini hanno un buon potere astringente). Vengono sconsigliate dosi troppo elevate: può causare irritazione.
Esternamente viene usato, sotto forma di lavaggi, per attenuare le infezioni dell'apparato boccale.


Cucina


Dal brugo, che è una pianta mellifera ed è bottinata dalle api, si produce un miele monoflora molto scuro nelle zone dove la pianta è largamente diffusa, che sono piuttosto limitate in Italia (Alpi piemontesi) ma più estese in Europa settentrionale, America settentrionale e Nuova Zelanda. Il miele prodotto dal brugo è tissotropico: ossia normalmente si presenta sotto forma di gel, ma se sottoposto ad agitazione si fluidifica; torna gelatinoso se lasciato a riposo. Ha una umidità elevata rispetto ad altri mieli.


Industria


L'industria dalla pianta ricava tannino e coloranti. Inoltre l'artigianato utilizza i fusti legnosi e flessibili per la preparazione di scope.


Coltivazione


Il brugo è una pianta ornamentale comunemente coltivata nei giardini e a scopo paesaggistico[3]. Ci sono diverse cultivar selezionate per il colore dei fiori e del fogliame, e per il loro portamento. Le cultivar hanno fiori di colori diversi che variano dal bianco al rosa e ad una vasta gamma di violetti, comprendendo i rossi. La stagione di fioritura per le diverse cultivar va dalla fine di luglio fino a novembre nell'emisfero settentrionale. Al termine della fioritura i fiori diventano marroni, ma rimangono sulle piante per tutto l'inverno.
Le cultivar con fogliame ornamentale vengono solitamente selezionate per le foglie dai colori rossastri o dorati. Alcune forme possono essere grigie argentee. Molte delle forme con fogliame ornamentale cambiano colore con l'arrivo del clima invernale, di solito aumentando l'intensità del colore. Altre forme vengono coltivate per il loro fogliame primaverile.

Di seguito elenchiamo alcune cultivar (è da notare che per certi autori alcune di queste non sono altro che delle varianti).


Riferimenti nella cultura


Il brugo è uno dei fiori nazionali della Scozia, il secondo dopo il cardo. È anche il fiore nazionale della Norvegia. Il suo nome inglese, Heather, è usato come nome proprio femminile.


Galleria d'immagini



Note


  1. viene classificato come erica, per esempio, nel data base delle erbe medicinali della val Trebbia,vedi Archiviato il 24 luglio 2012 in Internet Archive.
  2. (FR) Calluna vulgaris, su Florabeilles. URL consultato l'8 marzo 2020.
  3. Rita, Calluna: Coltivazione e cura del Brugo o Erica selvatica, su L'eden di Fiori e Piante. URL consultato il 15 novembre 2021.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[es] Calluna vulgaris

Calluna es un pequeño género monotípico de plantas fanerógamas pertenecientes a la familia Ericaceae. Su única especie, Calluna vulgaris, es natural de Europa, norte de África y América donde crece en terrenos estériles y ácidos como turberas y landas. Popularmente se le llama brecina, brezo o biércol.

[fr] Calluna vulgaris

La Callune (Calluna vulgaris Hull.) est un sous-arbrisseau vivace sempervirents, seul représentant du genre Calluna (famille des Ericaceae). Elle est parfois considérée comme une bruyère. C'est la fleur nationale de la Norvège.
- [it] Calluna vulgaris



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