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Teracotona submacula (Walker, 1855) è un lepidottero appartenente alla famiglia Erebidae, diffuso in Africa meridionale.

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Teracotona submacula
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Panorpoidea
Ordine Lepidoptera
Sottordine Glossata
Infraordine Heteroneura
Divisione Ditrysia
Superfamiglia Noctuoidea
Famiglia Erebidae
Sottofamiglia Arctiinae
Tribù Arctiini
Sottotribù incertae sedis
Genere Teracotona
Specie T. submacula
Nomenclatura binomiale
Teracotona submacula
(Walker, 1855)
Sinonimi

Cycnia natalica
Möschler, 1872
Estigmene strigosa
Möschler, 1872
Spilosoma submacula f. obscurum
Walker, 1856
Teracotona roseata
Butler, 1878
Teracotona submacula f. albiplaga
Gaede, 1926


Descrizione



Adulto


Nel maschio l'ala anteriore è biancastra, con marcate pennellate di marrone, ed una macchia discoidale nera più o meno sviluppata. La pagina inferiore ha una fascia scarlatta a livello della cellula discoidale.
L'ala posteriore è bianca, lievemente ombreggiata di marroncino, con macchia discoidale nera. La parte più interna tende a tonalità di scarlatto.
Nella femmina l'ala posteriore mostra intere campiture scarlatte.[1]
Il capo ed il torace sono bruno-grigiastri. I palpi sono scarlatti alla base e neri alle estremità. I patagia sono punteggiati di nero.
Nelle zampe, i femori sono scarlatti nella parte superiore, mentre i tarsi sono contornati di nero.
L'addome è arancione, tinto di scarlatto alla base, e mostra una serie di macchie nere subdorsali e due serie di punti neri laterali e sublaterali.
L'apertura alare del maschio raggiunge i 48 mm, quella della femmina è di 58 mm.[1]


Uova


Le uova sono sferoidali e deposte singolarmente o a piccoli gruppi costituiti da più file, su foglie, piccioli o ramoscelli.[2]


Larva


I bruchi sono molto pelosi, come nella maggior parte delle specie di Arctiinae, e sono facilmente reperibili in giardini e orti, dove provocano danni rilevanti alla vegetazione.[2]


Distribuzione e habitat


La regione sudafricana del Natal, locus typicus della specie
La regione sudafricana del Natal, locus typicus della specie

L'areale della specie comprende la Namibia, il Sudafrica (locus typicus: Natal)[1][2][3][4][5][6] ed il Malawi[7]

L'habitat è rappresentato da boschi, macchie a vegetazione mista, giardini e orti.[1][2][6]


Biologia


La specie rappresenta spesso un flagello per le coltivazioni ed i giardini, essendo in grado di devastare seriamente le foglie di piante coltivate e non; per questo motivo sono state approntate diverse tecniche di lotta integrata, impiegando sia sostanze chimiche (ad es. arsenicali, arsenito di rame), sia specie antagoniste.
Questa falena ha abitudini notturne, ed è spesso oggetto di parassitismo, sia nello stadio di uovo, sia in quello di larva.[2]


Periodo di volo


La specie è bivoltina in Sudafrica, ed il ciclo vitale si completa in 175-185 giorni.[2]

Phaseolus coccineus
Phaseolus coccineus
Capolini di Tagetes lucida
Capolini di Tagetes lucida
Racemo di Vicia cracca
Racemo di Vicia cracca

Alimentazione


I bruchi sono polifagi e attaccano una grande varietà di generi coltivati come Beta L. (Chenopodiaceae), Brassica L. (Brassicaceae), Lactuca L. (Asteraceae), Phaseolus L. (Fabaceae), e Vicia L. (Fabaceae), o anche selvatici come Tagetes L. (Asteraceae).[2][6]


Tassonomia



Sottospecie


Non sono state descritte sottospecie.[5][6]


Sinonimi


Sono stati riportati cinque sinonimi:


Note


  1. Hampson, George, Catalogue of the Arctiadae (Arctianae) and Agaristidae in the collection of the British Museum (Nat. Hist.) Cat. Lepid. Phalaenae Br. Mus. 3 : i-xix, 1-690, pl. 36-54, 1901.
  2. United States Department of Agriculture. Office of Experiment Stations., Experiment Station Record, Volume 48: 54, Washington, University of North Texas Digital Library, gennaio-giugno 1923.
  3. Möschler, Heinrich Benno, Neue exotische Schmetterlinge Stettin Ent. Ztg 33 (7-9) : 336-362, 1872.
  4. Butler, Arthur Gardiner, Neue aethiopische Arctiidae der Sammlung des Kgl. Museums für Naturkunde in Berlin Dt. ent. Z. Iris 16 (1) : 170-214, 1878.
  5. Walker, Francis, List of the Specimens of Lepidopterous Insects in the Collection of the British Museum List Spec. Lepid. Insects Colln Br. Mus. 1: 1-278 (1854) 2: 279-581 (1854) 3: 582-775, 1855, 1856.
  6. Goodger, David T., Watson, Allan, The Afrotropical tiger-moths: an illustrated catalogue, with generic diagnoses and species distribution of the Afrotropical Arctiinae (Lepidoptera, Arctiidae), Apollo Books, 1995, p. 65, ISBN 87-88757-32-3.
  7. Dubatolov, V. V., Reviewing the African tiger-moth genera: 1. A new genus, two new subgenera and a species list from the expedition to Malawi by V.Kovtunovich & P. Usthjuzhanin in 2008-2009, with further taxonomic notes on South African Arctiinae (Lepidoptera, Arctiidae: Arctiinae) // Atalanta 40 (1/2): 285-301, 352-355 (colour plates 24-27)., 2009.

Bibliografia



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