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Lamioideae Harley, 2003 è una sottofamiglia di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae (ordine delle Lamiales).[1]

Come leggere il tassobox
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Lamioideae
Lamium maculatum
Tribù Lamieae
(Falsa ortica macchiata)
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi I
Ordine Lamiales
Famiglia Lamiaceae
Sottofamiglia Lamioideae
Harley, 2003
Classificazione Cronquist
taxon non contemplato
Tribù

Etimologia


Il nome della sottofamiglia deriva dal suo "genere tipo": Lamium (tribù Lamieae). Uno dei primi studiosi dell'antichità ad usare questo nome è stato Gaio Plinio Secondo (Como, 23 – Stabia, dopo l'8 settembre 79), scrittore e naturalista latino, il quale ci indica anche una possibile etimologia: questo termine discenderebbe da un vocabolo greco ”laimos” il cui significato è “fauci – gola”. Ma potrebbe discendere anche da altre parole greche: ”lamos” (= larga cavità), oppure dal nome di una regina libica ”Làmia”. In quest'ultimo caso il collegamento esiste in quanto le mamme greche, per far star buoni i loro bambini, descrivevano questa regina come un mostro capace di ingoiarli (come del resto fa il fiore di queste piante quando un bombo entra nel tubo corollino in cerca del nettare)[2].

Il nome scientifico della sottofamiglia è stato definito dal botanico contemporaneo Raymond Mervyn Harley (1936-) nella pubblicazione "Kew Bulletin. Kew, England - 58(3): 765." del 2003.[3]


Descrizione


Il portamentoBallota hirsuta(Tribù Marrubieae)
Il portamento
Ballota hirsuta
(Tribù Marrubieae)
Le foglieColebrookea oppositifolia(Tribù Pogostemoneae )
Le foglie
Colebrookea oppositifolia
(Tribù Pogostemoneae )
InfiorescnzaLamium maculatum(Tribù Lamieae)
Infiorescnza
Lamium maculatum
(Tribù Lamieae)
I fioriMelittis melissophyllum(Tribù Stachydeae)
I fiori
Melittis melissophyllum
(Tribù Stachydeae)
  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
X, K (5), [C (2+3), A 2+2] G (2), (supero), drupa, 4 nucule[4][7]
  • Calice: il calice, gamosepalo e più o meno attinomorfo (a volte debolmente zigomorfo), è normalmente formato da 5 lobi uguali o subuguali, diritti e lanceolati o anche triangolari e spinescenti. A volte il calice si presenta debolmente bilabiato, in questo caso i lobi possono essere raggruppati variamente: 2/3, oppure 3/2 oppure 3/2 oppure 1/4 (in quest'ultimo caso il lobo posteriore è quello più corto). I lobi possono arrivare fino a 30 in alcune specie. Il tubo del calice, a forma da tubolare a campanulata, alla fruttificazione, può gonfiarsi lievemente. La superficie del calice ha 5-10 venature. All'interno del calice sono presenti alcuni cristalli prismatici di ossalato di calcio.
  • Corolla: la corolla, gamopetala e zigomorfa, ha la forma di un tubo dilatato nella parte distale e termina con due evidenti labbra con 4 - 5 lobi (con struttura 1/3 se i lobi sono 4, raramente 3/1; se i lobi sono 5 allora la struttura è 2/3). Il labbro posteriore (in realtà quello superiore) è corto o moderatamente allungato, a forma di cappuccio, con bordo intero o smarginato (a volte è anche mucronato). Il labello (il labbro inferiore) è piatto ed ha un portamento patente e in generale è formato da tre lobi con quello centrale più grande; altre volte i tre lobi sono uguali oppure è il labello è intero. La corolla a volte può presentarsi densamente pubescente. Le fauci internamente sono circondate (oppure no) da un anello di peli (caratteristica comune a molte "labiate" che ha lo scopo di impedire l'accesso ad insetti più piccoli e non adatti all'impollinazione)[9]. I colori sono rosso-porpora, giallo o bianco.
  • Androceo: l'androceo possiede quattro stami didinami (quelli anteriori sono più lunghi) tutti fertili (raramente quelli posteriori sono sterili) e inclusi o sporgenti dalle fauci della corolla e posizionati sotto il labbro superiore. I filamenti sono adnati alla corolla, paralleli, diritti (sono tutti complanari) e incurvati all'innanzi; sono inoltre pelosi o glabri. Le antere sono ravvicinate a coppie; possono essere sia glabre (raramente) che pubescenti. Le teche sono 2 (biloculari) e poco o ben distinte; sono inoltre parallele o strettamente divergenti; la deiscenza è longitudinale (raramente è a valve). I granuli pollinici sono del tipo tricolpato o esacolpato. Il nettario a forma di disco o con lobi è ben sviluppato.
  • Gineceo: l'ovario, profondamente 4-lobato, è supero formato da due carpelli saldati (ovario bicarpellare) ed è 4-loculare per la presenza di falsi setti divisori all'interno dei due carpelli. La placentazione è assile. Gli ovuli sono 4 (uno per ogni presunto loculo), hanno un tegumento e sono tenuinucellati (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule).[10] Lo stilo inserito alla base dell'ovario (stilo ginobasico) è del tipo filiforme. Lo stigma è bifido con lobi uguali o leggermente ineguali. Lo stilo è incluso nel tubo corollino.

Riproduzione



Distribuzione e habitat


La distribuzione delle specie di questa sottofamiglia è cosmopolita con gli habitat più vari. Nella tabella seguente è indicata la distribuzione delle varie tribù:[1][6][13]

TribùDistribuzione
GomphostemmateaeAsia orientale (Cina soprattutto).
LamieaeForeste temperate del Vecchio Mondo; habitat alpini anche a quote elevate (Himalaya); Asia occidentale (in particolare la regione Irano-Turanica).
LeucadeaeAfro-asiatica con climi caldi (anche semidesertici) e zone montagnose secche.
LeonureaeEurasiatica (luoghi sassosi, foreste o terreni disturbati dei climi temperati).
MarrubieaeEuromediterranea con habitat relativi a climi per lo più temperati e luoghi asciutti.
ParaphlomideaeAsiatica orientale con habitat tipici delle foreste e pendii collinari tropicali e subtropicali indonesiani o delle foreste montane giapponesi.
PhlomideaeEurasiatica (fino alla Cina) con habitat temperati caldi, ma anche tipici delle foreste ai margini delle zone alpine.
PogostemoneaeEurasiatica (fino alla Cina e oltre) con habitat da temperati a subtropicali, ma anche nell'umido delle foreste tropicali.
StachydeaeEurasiatica con habitat molto vari (temperato, alpino, foreste umide, zone secche principalmente costiere, pendii rocciosi e aree sabbiose desertiche).
SynandreaeNordamericana (terreni sabbiosi o zone umide o boschi mesofiti oppure suoli calcarei).

Tassonomia


La famiglia di appartenenza della sottofamiglia (Lamiaceae), molto numerosa con circa 250 generi e quasi 7000 specie[4], ha il principale centro di differenziazione nel bacino del Mediterraneo e sono piante per lo più xerofile (in Brasile sono presenti anche specie arboree). Per la presenza di sostanze aromatiche, molte specie di questa famiglia sono usate in cucina come condimento, in profumeria, liquoreria e farmacia. La famiglia è suddivisa in 7 sottofamiglie; la sottofamiglia Lamioideae è una di queste.[1][6][13]


Filogenesi


Cladogramma della sottofamiglia
Cladogramma della sottofamiglia

All'interno della famiglia, Lamioideae è "gruppo fratello" della sottofamiglia Scutellarioideae e insieme occupano la parte più interna della famiglia.[1] La conoscenza interna della sottofamiglia in questi ultimi anni è notevolmente migliorata per merito di studi specifici. In generale tutte le tribù risultano monofiletiche, mentre diversi generi rimangono ancora para- o polifiletici (Ballota, Leonotis, Leonurus, Leucas, Phlomis, Sideritis, Stachys, Otostegia, Lagopsis, Lamium, Microtoena, Moluccella, Phlomoides e Thuspeinanta) e i seguenti generi sono ancora da considerare "incertae sedis":

Il cladogramma a lato, tratto dallo studio citato[17] e semplificato, dimostra la struttura interna della sottofamiglia.

La sottofamiglia ha incominciato a diversificarsi circa 23 milioni di anni fa.[1]


Composizione della sottofamiglia


La sottofamiglia comprende 10 tribù, 57 generi e circa 1190 specie (sono da aggiungere 6 generi incertae sedis con 17 specie).[1][6][13]


Tribù Gomphostemmateae Scheen & Lindqvist, 2010

Comprende 3 generi e 54 specie:


Tribù Lamieae Coss. & Germ., 1845

Comprende 4 generi e 48 specie:


Tribù Leucadeae Scheen & Ryding, 2010

Comprende 6 generi e circa 165 specie:


Tribù Leonureae Dumort., 1827

Comprende 6 generi e circa 60 specie:


Tribù Marrubieae Engl., 1892

Comprende 4 generi e 70 specie:


Tribù Paraphlomideae Bendiksby, 2011

Comprende 3 generi e 14 specie:


Tribù Phlomideae Mathiesen, 2010

Comprende 4 generi e oltre 160 specie (fin quasi 280 secondo altri Autori):


Tribù Pogostemoneae Briq., 1895

Comprende 10 generi e 132 specie:


Tribù Stachydeae Dumort., 1827

Comprende 12 generi e circa 470 specie:


Tribù Synandreae Raf., 1837

Comprende 5 generi e 18 specie:


Generi incertae sedis

I seguenti generi (6 generi con 17 specie) allo stato attuale della descrizione della sottofamiglia (2015) non hanno ancora una collocazione ben definita:[6][13]


Generi e specie della flora europea


In Europa (e nell'areale del Mediterraneo) sono presenti i seguenti generi e specie:

TribùGenereSpecie areale
Euro-Mediterraneo[18]
Specie Italia[19]
LamieaeLamium219
Leonureae Chaiturus11
Leonurus41
Marrubieae Ballota274
Marrubium434
Moluccella21
Phlomideae Eremostachys7
Phlomis564
Stachydeae Melittis11
Prasium11
SideritisCirca 1605
StachysCirca 16523
Thuspeinanta1
Incertae sedisGaleopsis118

Alcune specie



Tribù Gomphostemmateae



Tribù Lamieae



Tribù Leucadeae



Tribù Leonureae



Tribù Marrubieae



Tribù Phlomideae



Tribù Pogostemoneae



Tribù Stachydeae



Tribù Synandreae



Note


  1. Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 14 dicembre 2015.
  2. Motta 1960, Vol. 2 - pag. 617.
  3. The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 14 dicembre 2015.
  4. Judd, pag. 504.
  5. Strasburger, pag. 850.
  6. Kadereit 2004, pag. 211.
  7. dipbot.unict.it, https://web.archive.org/web/20160304200501/http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Lami_fam.html (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  8. Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 437.
  9. Motta 1960, Vol. 2 pag. 617.
  10. Musmarra 1996.
  11. Kadereit 2004, pag. 181.
  12. Strasburger, pag. 776.
  13. Olmstead 2012.
  14. EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 15 dicembre 2015.
  15. Betonica, su The Plant List. URL consultato il 15 dicembre 2015.
  16. Scheen et al. 2010.
  17. Bendiksby et al. 2011.
  18. EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 14 dicembre 2015.
  19. Conti et al. 2005.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[es] Lamioideae

Lamioideae es una subfamilia, monofilética, de plantas de flores perteneciente a la familia Lamiaceae. Está constituida por unos 63 géneros, de los cuales casi un tercio son monoespecíficos, con unas 1260 especies válidas.[1]

[fr] Lamioideae

Les Lamioideae sont une sous-famille de plantes dicotylédones de la famille des Lamiaceae (Labiateae). Avec plus de 1250 espèces et 63 genres, c'est la seconde en importance des sept sous-familles qui composent la famille des Lamiaceae.
- [it] Lamioideae

[ru] Яснотковые (подсемейство)

Ясно́тковые[2] (лат. Lamioideae) — подсемейство двудольных растений в составе семейства Яснотковые (Lamiaceae).



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