bio.wikisort.org - Plantae

Search / Calendar

Marrubium L. 1753 è un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae, dall'aspetto di piccole erbacee annuali o perenni dai tipici fiori labiati.[1]

Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Marrubio
Marrubium alysson
(Marrubio del Levante)
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi I
Ordine Lamiales
Famiglia Lamiaceae
Sottofamiglia Lamioideae
Tribù Marrubieae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Lamiales
Famiglia Lamiaceae
Tribù Marrubieae
Genere Marrubium
Specie
(Vedi testo)

Etimologia


Il nome del genere, che deriva dall'ebraico "marrob" ( = amaro), è un nome latino per un rimedio familiare per la tosse; ma potrebbe derivare anche da un antico nome volgare usato dal popolo di Roma antica. In tutti i casi tale nome s'incontra per la prima volta negli scritti di Gaio Plinio Secondo (Como, 23 – Stabiae, 25 agosto 79]) scrittore, ammiraglio e naturalista romano. In epoca moderna il primo ad usare tale nome è stato il botanico francese Joseph Pitton de Tournefort (Aix-en-Provence, 5 giugno 1656 – Parigi, 28 dicembre 1708).[2][3][4]

La nomenclatura scientifica di questo genere, attualmente accettato (Marrubium), è stato proposto da Linneo (Rashult, 23 maggio 1707 –Uppsala, 10 gennaio 1778), biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione Species Plantarum - 2: 582[5] del 1753.[6]


Descrizione


Il portamentoMarrubium incanum
Il portamento
Marrubium incanum
Le foglieMarrubium peregrinum
Le foglie
Marrubium peregrinum
InfiorescenzaMarrubium supinum
Infiorescenza
Marrubium supinum
I fioriMarrubium vulgare
I fiori
Marrubium vulgare

L'altezza di queste piante è quasi sempre al di sotto del metro. La forma biologica prevalente è emicriptofita scaposa (H scap), ossia in generale sono piante erbacee, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e sono dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Sono presenti anche specie a ciclo biologico annuale. L'indumento di queste piante si presenta con un colore grigiastro o bianco-lanoso (o tomentoso) per peli semplici o ramificati o irregolarmente stellati. In queste piante sono inoltre presenti ghiandole contenenti oli eterei che emanano caratteristici aromi e profumi.[3][7][8][9][10][11][12]


Radici


Le radici sono secondarie da rizoma.


Fusto


La parte aerea del fusto in genere è eretta. Il fusto ha una sezione quadrangolare a causa della presenza di fasci di collenchima posti nei quattro vertici, mentre le quattro facce sono concave.


Foglie


Le foglie lungo il fusto sono disposte in modo opposto e sono picciolate. Le lamine hanno delle forme lanceolate, ellittiche, ovali, arrotondate o reniformi. I bordi sono irregolarmente crenati e la superficie è rugosa. La pagina fogliare è percorsa da alcuni nervi più evidenti della parte abassiale della foglia.


Infiorescenza


L'infiorescenza è portata in vari verticilli tirsoidi (raramente le infiorescenze sono racemoidi) ascellari sovrapposti lungo il fusto (fino a 10 verticilli) e più o meno distanziati. Ogni verticillo è composto da più fiori (6 - 30) sessili disposti circolarmente (formano dei glomeruli subsferici) e poggianti su due grandi foglie normali (superanti di gran lunga l'infiorescenza) lievemente staccate dall'infiorescenza vera e propria e più o meno picciolate. Le brattee del verticillo seguente sono disposte in modo alternato. Sono presenti anche delle bratteole lineari (lesiniformi) poste perlopiù alla base del calice.


Fiore


I fiori sono ermafroditi, zigomorfi (il calice è attinomorfo), tetraciclici (con i quattro verticilli fondamentali delle Angiosperme: calice– corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla sono formati da cinque elementi). Sono inoltre omogami (autofecondanti).

X, K (5), [C (2+3), A 2+2], G (2), supero, drupa, 4 nucole[8][10]

Frutti


Il frutto è una nucula acheniforme (schizocarpo); più precisamente è una drupa (ossia una noce) con quattro semi (uno per ovulo derivato dai due carpelli divisi a metà). Questo frutto nel caso delle Lamiaceae viene chiamato “clausa”. Le quattro parti in cui si divide il frutto principale, sono ancora dei frutti (parziali) ma monospermici (un solo seme) e privi di endosperma. La forma è trigona, cuneato-obovata, troncata all'apice con superficie liscia e glabra. I frutti si trovano all'interno del calice persistente.


Riproduzione



Distribuzione e habitat


La distribuzione di questo genere comprende una cinquantina di specie ed è soprattutto europea con allargamenti verso il Nord Africa e verso l'Asia extra-tropicale fino al Pakistan. Una specie si è naturalizzata anche nell'America boreale: Marrubium vulgare. L'habitat tipico sono le pianure secche, le stazioni aride e incolte nelle vicinanze dei luoghi abitati, ma anche i campi sassosi.[3][11]

Solamente una specie di questo genere vive spontaneamente sull'arco alpino (versante italiano). La tabella seguente mette in evidenza alcuni dati relativi all'habitat, al substrato e alla distribuzione delle specie alpine[18].

SpecieComunità
vegetali
Piani
vegetazionali
SubstratopHLivello troficoH2OAmbienteZona alpina
Marrubium vulgare5montano
collinare
CabasicoaltoseccoC2tutto l'arco alpino,
ma con discontinuità
Legenda e note alla tabella.

Substrato con “Ca/Si” si intendono rocce di carattere intermedio (calcari silicei e simili); vengono prese in considerazione solo le zone alpine del territorio italiano (sono indicate le sigle delle province).
Comunità vegetali: 5 = comunità perenni nitrofile.
Ambienti: C2 = rupi, muri e ripari sotto roccia.


Tassonomia


La famiglia di appartenenza del genere (Lamiaceae), molto numerosa con circa 250 generi e quasi 7000 specie, ha il principale centro di differenziazione nel bacino del Mediterraneo e sono piante per lo più xerofile (in Brasile sono presenti anche specie arboree). Per la presenza di sostanze aromatiche, molte specie di questa famiglia sono usate in cucina come condimento, in profumeria, liquoreria e farmacia. Nelle classificazioni meno recenti la famiglia Lamiaceae viene chiamata Labiatae.[8][9]


Filogenesi


Cladogramma del genere
Cladogramma del genere

In base ai botanici del gruppo Angiosperm Phylogeny Group il genere di questa voce è circoscritto nella tribù Marrubieae Engl. che a sua volta è inclusa nella sottofamiglia Lamioideae.Harley.[19]

Un recente studio[20] sul polline e sulla morfologia dei semi di alcune specie di Marrubium dell'Anatolia hanno permesso di individuare tre tipi principali di superficie dell'esina, significativi anche da un punto di vista tassonomico:

Il cladogramma a lato rappresenta una possibile ipotesi filogenetica dell'evoluzione di alcune specie di Marrubium dell'Anatolia basata sulla struttura esterna dell'esina.

Il numero cromosomico delle specie del genere è variabile: 2n = 20, 26, 28, 34, 54.[11]


Specie spontanee italiane


Per meglio comprendere ed individuare le varie specie del genere (solamente per le specie spontanee della flora italiana) l'elenco seguente utilizza in parte il sistema delle chiavi analitiche (vengono cioè indicate solamente quelle caratteristiche utili a distingue una specie dall'altra).[7]

  • Gruppo 1A: il calice termina con 5 denti;
  • Gruppo 2A: la corolla sporge oltre i denti del calice;
  • Marrubium incanum Desr. - Marrubio bianco: il tubo del calice è lungo 7 - 8 mm; i rami sono eretti, oppure mancano. L'altezza della pianta varia tra 3 - 5 dm; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Nord Est Mediterraneo (Eurimediterraneo); l'habitat tipico sono gli incolti e i pascoli aridi su substrato calcareo; è una specie rara e sul territorio italiano si trova dal Nord-Est fino alla Sicilia (manca nel Nord-Ovest) fino a una altitudine di 1200 m s.l.m..
  • Marrubium peregrinum L. - Marrubio vagante: il tubo del calice è lungo 3 - 5 mm; i rami sono arcuato-eretti. L'altezza della pianta varia tra 3 - 6 dm; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Sud Est Europeo (Pontico); l'habitat tipico sono gli incolti e i ruderi; è una specie rara e sul territorio italiano si trova solamente al Nord fino a una altitudine di 500 m s.l.m..
  • Gruppo 2B: la corolla è più breve dei denti calicini;
  • Marrubium alysson L. - Marrubio del levante: l'altezza della pianta varia tra 2 - 4 dm; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Sud Mediterraneo; l'habitat tipico sono gli incolti e i pascoli aridi; è una specie comune, ma sul territorio italiano si trova solamente in Puglia e in Sardegna fino a una altitudine di 800 m s.l.m..
  • Gruppo 1B: il calice termina con 10 denti;
  • Marrubium vulgare L. - Marrubio comune: l'altezza della pianta varia tra 2 - 4 dm; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Euri-Mediterraneo / Sud Siberiano divenuto Subcosmopolito; l'habitat tipico sono gli incolti, i ruderi e i pascoli aridi; è una specie comune su tutto il territorio italiano fino a una altitudine di 1200 m s.l.m..

Specie Euro-Mediterranee


In Europa e nell'areale del Mediterraneo sono presenti le seguenti specie (a parte quelle della flora spontanea italiana):[21]


Elenco completo delle specie


Per il genere Marrubium sono riconosciute valide le seguenti specie:[1]


Sinonimi


L'entità di questa voce ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[11][21]


Usi


Avvertenza
Avvertenza
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Di questo gruppo la specie più interessante è Marrubium vulgare, contiene una sostanza chiamata "marrubina", olii eterei, glucosidi, colina e tannino.[3]


Farmacia


Secondo la medicina popolare Marrubium vulgare ha le seguenti proprietà medicamentose:[3]


Cucina


Le foglie di Marrubium vulgare sono usate come condimento. Il gusto è amaro e piccante e a volte sono usate per aromatizzare la birra. Mentre un olio essenziale ricavato dalla pianta viene usato nei liquori alle erbe.[22]


Giardinaggio


Le specie che hanno un certo interesse nel giardinaggio per il loro valore ornamentale sono: Marrubium vulgare, Marrubium incanum e in Spagna Marrubium supinum.[3]


Alcune specie



Note


  1. The Plant List, http://www.theplantlist.org/tpl1.1/search?q=marrubium. URL consultato il 13 dicembre 2015.
  2. David Gledhill 2008, pag. 251.
  3. Motta 1960, Vol. 2 - pag. 810.
  4. Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 20 novembre 2015.
  5. BHL - Biodiversity Heritage Library, su biodiversitylibrary.org. URL consultato il 13 dicembre 2015.
  6. The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 13 dicembre 2015.
  7. Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 449.
  8. Judd, pag. 504.
  9. Strasburger, pag. 850.
  10. dipbot.unict.it, https://web.archive.org/web/20160304200501/http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Lami_fam.html (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  11. Kadereit 2004, pag. 226.
  12. eFloras - Flora of Pakistan, su efloras.org. URL consultato il 13 dicembre 2015.
  13. Musmarra 1996.
  14. Kadereit 2004, pag. 177.
  15. Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 437.
  16. Kadereit 2004, pag. 181.
  17. Strasburger, pag. 776.
  18. AA.VV., Flora Alpina. Volume secondo, Bologna, Zanichelli, 2004, pag. 108.
  19. Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 26 novembre 2015.
  20. Akgül et al. 2008, Pag. 7.
  21. EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 13 dicembre 2015.
  22. Plants For A Future, su pfaf.org. URL consultato il 9 dicembre 2015.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Biologia
Portale Botanica

На других языках


[es] Marrubium

Marrubium es un género de plantas de la familia Lamiaceae con unas 50 especies aceptadas[1] de las 180 descritas.

[fr] Marrubium

Marrubium est un genre de plantes herbacées de la famille des Lamiacées.
- [it] Marrubium

[ru] Шандра

Ша́ндра (лат. Marrúbium) — род многолетних, реже однолетних растений семейства Яснотковые (Lamiaceae).



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2025
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии