bio.wikisort.org - Plantae

Search / Calendar

Il cardo minore (nome scientifico Carduus tenuiflorus Curtis, 1793) è una pianta erbacea bienne angiosperma dicotiledone dai grandi capolini spinosi violetto-purpurei appartenente alla famiglia delle Asteraceae.[1][2]

Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Cardo minore
Carduus tenuiflorus
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Campanulidi
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Carduoideae
Tribù Cardueae
Sottotribù Carduinae
Genere Carduus
Specie C. tenuiflorus
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Cichorioideae
Tribù Cardueae
Sottotribù Carduinae
Genere Carduus
Specie C. tenuiflorus
Nomenclatura binomiale
Carduus tenuiflorus
Curtis, 1793
Nomi comuni

Cardo a capolini gracili


Etimologia


Il nome del genere (Carduus) deriva dal latino (= “cardo” in italiano) che a sua volta potrebbe derivare da una parola greca il cui significato si avvicina al nostro vocabolo “rapare”; ma altre ricerche farebbero derivare da un'altra radice, sempre greca, “ardis” (= “punta dello strale”), alludendo ovviamente alla spinosità delle piante di questo genere.[3] L'epiteto specifico (tenuiflorus) deriva dal latino e significa “a fiori delicati”.[4]
Il binomio scientifico attualmente accettato (Carduus tenuiflorus) è stato proposto dal botanico inglese William Curtis (Alton, 11 gennaio 1746 – Brampton, 7 luglio 1799) nella pubblicazione Flora londinensis del 1793.[5]


Descrizione


Il portamento
Il portamento

È una pianta eretta che può raggiungere dai 2 ai 7 dm (20 dm in America[6]). La forma biologica della specie è emicriptofita bienne (H bienn); ossia sono piante perennanti per mezzo di gemme poste al suolo con un ciclo di crescita biennale: significa che il primo anno produce al più una bassa rosetta basale di foglie, mentre il secondo anno fiorisce completamente. In alcuni casi può essere considerata anche terofita scaposa (T scap) e quindi a ciclo biologico annuo. L'indumento di queste piante può essere tomentoso con peli unicellulari.[7][8][9][10][11][12][13]


Radici


Le radici sono grosse e servono anche da ancoraggio oltre che da alimentazione.


Fusto


La parte aerea del fusto è eretta, ramosa-corimbosa verso l'alto e alata (le ali possono essere discontinue, ma raggiungono a volte l'infiorescenza) con spine irregolari ma robuste lunghe 10 – 15 mm (denti delle ali di 25 mm). La superficie può essere pubescente-ragnatelosa.


Foglie


Le foglie sono di due tipi: quelle basali che si sviluppano il primo anno e quelle cauline disposte in modo alterno. La lamina è a contorno lanceolato; la pagina inferiore è bianco-lanosa (tomentosa o pubescente-aracnoidea), quella superiore più o meno glabra; il bordo è percorso da spine lunghe 3 – 10 mm.

Dimensioni delle foglie: larghezza 2 – 6 cm (massimo 15 cm); lunghezza 5 – 12 cm (massimo 40 cm).


Infiorescenza


L'infiorescenza è formata da alcuni capolini (da 3 a 8, fino a 20) sessili e strettamente aggruppati. La struttura del capolino è quella tipica delle Asteraceae: un breve peduncolo sorregge un involucro a forma cilindrica o ellissoide (più lungo dei fiori), composto da diverse brattee (o squame) disposte su più serie in modo embricato che fanno da protezione al ricettacolo setoloso (pagliette diritte) sul quale s'inseriscono i fiori tubulosi. Le squame sono intere a forma lanceolata, appressate alla base; quelle mediane sono glabre sia sul bordo che nella nervatura centrale, mentre i margini sono membranosi; quelle inferiori sono poco più brevi delle altre, in genere sono bruscamente ristrette all'apice con una breve punta. Dimensione del capolino: larghezza 5 – 12 mm; lunghezza 15 – 22 mm. Dimensione dell'involucro: larghezza 5 – 12 mm; lunghezza 15 – 20 mm. Larghezza media delle squame: 1,5 – 5 mm. Larghezza dell'apice delle squame: 0,5 - 1,5 mm.


Fiore


I fiori sono tutti del tipo tubuloso[14] (il tipo ligulato, i fiori del raggio, presente nella maggioranza delle Asteraceae, qui è assente), sono ermafroditi, attinoformi, tetra-ciclici (con quattro verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ossia sia il calice che la corolla sono composti da cinque elementi).

  • /x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[15]

Frutti


I frutti sono degli acheni a superficie chiara (da marrone chiaro a grigio-marrone), glabri, ad inserzione basale e con una coroncina conico-troncata all'apice; la forma è ovoide di pochi millimetri (4 – 5 mm) con 10 – 13 nervi longitudinali. Gli acheni sono carrucolati; ossia hanno delle protuberanze per agevolare il distacco dei semi.[17] Il pappo è formato da setole semplici e diritte, connate alla base e disposte in un anello deciduo in un unico pezzo; i margini delle setole sono scabri o con fine barbe e avvolgono per 4/5 i fiori. Lunghezza delle setole: 10 – 15 mm.


Biologia



Distribuzione e habitat


Distribuzione della pianta  (Distribuzione regionale[18] – Distribuzione alpina[19])
Distribuzione della pianta
(Distribuzione regionale[18] – Distribuzione alpina[19])

Fitosociologia



Areale alpino

Dal punto di vista fitosociologico alpino questa sottospecie appartiene alla seguente comunità vegetale:[19]

Formazione: delle comunità terofitiche pioniere nitrofile
Classe: Stellarietea mediae

Areale italiano

Per l'areale completo italiano la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[21]

Macrotipologia: vegetazione erbacea sinantropica, ruderale e megaforbieti.
Subclasse: Chenopodio-stellarienea Rivas Goday, 1956
Ordine: Chenopodietalia-muralis Br.-Bl. in Br.-Bl., Gajewski, Wraber & Walas, 1936
Alleanza: Chenopodion muralis Br.-Bl., Gajewski, Wraber & Walas, 1936

Descrizione. L'alleanza Chenopodion muralis è relativa alle comunità nitrofile in ambienti urbani e rurali a ciclo estivo-autunnale. Lo sviluppo di questa cenosi avviene ai bordi delle strade, alla base dei muri e sui depositi di macerie, nei territori a bioclima mediterraneo. Distribuzione: questa alleanza, data la facile dispersione e germinazione delle sue specie, è presente in molte aree, anche lontane dalla regione mediterranea. Quindi si è diffusa in tutti i paesi del Mediterraneo, della Gran Bretagna, Paesi Bassi e Germania settentrionale.

Specie presenti nell'associazione: Xanthium spinosum, Atriplex tatarica, Atriplex prostrata (sub Atriplex hastata), Ecballium elaterium, Urtica urens, Erigeron bonariensis (sub Erigeron crispus), Bromus sterilis, Urtica pilulifera, Urtica urens, Ballota nigra subsp. foetida, Hyoscyamus niger, Solanum lycopersicum, Solanum nigrum, Galium aparine, Arctium minus, Silybum marianum, Sisymbrium irio, Erodium chium, Hyoscyamus albus, Chenopodium multifidum, Chenopodium ambrosioides, Amaranthus deflexus, Onopordum tauricum, Onopordum acanthium, Datura stramonium, Carduus tenuiflorus e Scolymus hispanicus.


Sistematica


La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[22], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[23] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[24]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][10][25]

Cardueae è una delle 4 tribù della sottofamiglia. La tribù Cardueae a sua volta è suddivisa in 12 sottotribù (la sottotribù Carduinae è una di queste). Il genere Carduus elenca 92 specie distribuite in Eurasia e parte in Africa del nord, delle quali una ventina sono presenti spontaneamente sul territorio italiano.[10][11][12][26][27]


Filogenesi


Il genere di questa voce è inserito nel gruppo tassonomico della sottotribù Carduinae.[12] In precedenza provvisoriamente era inserito nel gruppo tassonomico informale "Carduus-Cirsium Group".[10] La posizione filogenetica di questo gruppo nell'ambito della sottotribù è abbastanza vicina al "core" della sottotribù (con il genere Cirsium forma un "gruppo fratello") e dalle analisi molecolari è stato calcolato in 7,2 milioni di anni fa la separazione di questo genere dal resto del gruppo.[26][27]

Il numero cromosomico di Carduus tenuiflorus è: 2n = 54.[6][13].

I caratteri distintivi di questa specie nell'ambito del genere sono:[13]

Questi caratteri sono condivisi con le seguenti specie (tra parentesi sono indicati alcuni caratteri distintivi della specie):[28]

Le tre specie citate sopra sono molto affini con dei rapporti tassonomici da chiarire insieme alla specie C. membranaceus Lojac., 1903 la cui esistenza è dubbia e la specie balcanica C. angusticeps H. Lindb..[13]


Sottospecie


Per questa specie è riconosciuta la seguente sottospecie:[2]


Ibridi


Nell'elenco seguente sono indicati alcuni ibridi interspecifici (non sempre gli ibridi sono riconosciuti da tutte le checklist):


Sinonimi


Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:

  • Carduus argiroa Nyman
  • Carduus argyroa Kunze
  • Carduus corbariensis Timb.-Lagr. & Thévenau, 1874
  • Carduus malacitanus Boiss. & Reut., 1852
  • Carduus microcephalus Gaudin
  • Carduus pycnocephalus subsp. tenuiflorus (Curtis) Batt.
  • Carduus pycnocephalus var. corbariensis (Timb.-Lagr. & Thévenau) Rouy
  • Carduus pycnocephalus var. spinulosus Pau
  • Carduus pycnocephalus var. tenuiflorus (Curtis) Ball
  • Carduus pycnocephalus Linnaeus var. tenuiflorus (Curtis) Fiori
  • Carduus syncephalus Rchb.f.
  • Carduus tenuiflorus subsp. tenuiflorus
  • Carduus tenuiflorus var. tenuiflorus

Specie simili


Tutti i cardi sono molto simili tra di loro. Nell'elenco sottostante sono indicate alcune specie principalmente abitatrici dell'arco alpino con le caratteristiche più differenti rispetto alla specie di questa voce:


Altre notizie


Il cardo a capolini gracili in altre lingue viene chiamata nei seguenti modi:


Note


  1. (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1-20.
  2. World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 5 febbraio 2021.
  3. Motta 1960, Vol. 1 - pag. 457.
  4. Botanical names, su calflora.net. URL consultato l'8 gennaio 2012.
  5. The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato l'8 gennaio 2012.
  6. eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 9 gennaio 2012.
  7. Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  8. Strasburger 2007, pag. 860.
  9. Judd 2007, pag.517.
  10. Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 132.
  11. Funk & Susanna 2009, pag. 300.
  12. Herrando et al. 2019.
  13. Pignatti 2018, vol.3 pag.942.
  14. Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 142.
  15. Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  16. Judd 2007, pag. 523.
  17. Musmarra 1996, pag. 292.
  18. Conti et al. 2005, pag. 69.
  19. Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 580.
  20. Global Compositae Checklist, su compositae.landcareresearch.co.nz. URL consultato il 9 gennaio 2012.
  21. Prodromo della vegetazione italiana, su prodromo-vegetazione-italia.org. URL consultato il 30 giugno 2021.
  22. Judd 2007, pag. 520.
  23. Strasburger 2007, pag. 858.
  24. World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
  25. Funk & Susanna 2009, pag. 293.
  26. Barres et al. 2013.
  27. Ackerfield et al. 2020.
  28. Pignatti 2018, Vol. 4 pag. 881.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Biologia
Portale Botanica

На других языках


[en] Carduus tenuiflorus

Carduus tenuiflorus, known variously as slender-flower thistle,[1] sheep thistle,[1] shore thistle,[1] slender thistle,[1] winged plumeless thistle,[2] winged slender thistle[1] and winged thistle,[1] is a species of flowering plant in the family Asteraceae. It is native to Europe and North Africa, and an introduced species elsewhere.

[fr] Chardon à petits capitules

Carduus tenuiflorus
- [it] Carduus tenuiflorus



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2025
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии