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Erinnyis guttularis (Walker, 1856)[1] è un lepidottero appartenente alla famiglia Sphingidae, diffuso in America Centrale e Settentrionale.

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Erinnyis guttularis
Erinnyis guttularis
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Panorpoidea
Ordine Lepidoptera
Sottordine Glossata
Infraordine Heteroneura
Divisione Ditrysia
Superfamiglia Bombycoidea
Famiglia Sphingidae
Sottofamiglia Macroglossinae
Tribù Dilophonotini
Sottotribù Dilophonotina
Genere Erinnyis
Specie E. guttularis
Nomenclatura binomiale
Erinnyis guttularis
(Walker, 1856)
Sinonimi

Anceryx guttularis
Walker, 1856


Descrizione



Adulto


Tra tutte le specie di Erinnyis è quella di dimensioni più ridotte.[2][3]
La pagina superiore dell'ala anteriore è grigiastra, mentre quella dell'ala posteriore è più o meno uniformemente marroncina; il colore arancione, visibile nelle altre specie congeneri, qui è solo vestigiale. La pagina inferiore dell'ala posteriore è bianca a livello dell'area anale.[3]
Nel maschio, la pagina superiore dell'ala anteriore assomiglia molto a quella della femmina di E. ello ello, ma con una più marcata e stretta banda mediana nera, che corre dalla regione basale fino all'apice.[2][3][4]
Le antenne sono filiformi, appena uncinate alle estremità, con una lunghezza pari a circa la metà della costa. Capo, torace e addome risultano grigiastri, leggermente spruzzati di bianco.[2][5]
Nell'apparato genitale maschile, l'edeago mostra una fila destra di setae più allungate, robuste ma rade, ed una sinistra di setae più corte.[3]
L'apertura alare è di circa 45–48 mm.[6]


Larva


Il bruco è verdastro e cilindrico, con bande nere sulle pseudozampe.[5]


Pupa


La crisalide è anoica, lucida e nerastra, con geometrie arancioni, ed un cremaster poco sviluppato; si rinviene entro un bozzolo posto a scarsa profondità nella lettiera del sottobosco.[5]

Localizzazione geografica della Repubblica Dominicana, indicata da Francis Walker quale locus typicus della specie[1]
Localizzazione geografica della Repubblica Dominicana, indicata da Francis Walker quale locus typicus della specie[1]

Distribuzione e habitat


L'areale di questa specie si estende quasi esclusivamente nell'ecozona neotropicale, comprendendo le isole Bahamas, le isole Cayman, Cuba, la Giamaica, Haiti, le Piccole Antille, Porto Rico, la Repubblica Dominicana (locus typicus), e gli Stati Uniti meridionali (Florida)[1][2][3][5][7][8]

L'habitat è rappresentato da foreste tropicali, dal livello del mare fino a zone collinari.[5]


Biologia


L'entomologo inglese Francis Walker (1809-1874) che per primo descrisse la specie nel 1856
L'entomologo inglese Francis Walker (1809-1874) che per primo descrisse la specie nel 1856

Durante l'accoppiamento, le femmine richiamano i maschi grazie ad un feromone rilasciato da una ghiandola, posta all'estremità dell'addome.[5]


Periodo di volo


Gli adulti sono rinvenibili tutto l'anno nella fascia tropicale dell'areale.[5]


Alimentazione


I bruchi parassitano le foglie di membri di varie famiglie, tra cui:[5]

Carica papaya
Carica papaya

Tassonomia



Sottospecie


Non sono state descritte sottospecie.[2][3][5][7]


Sinonimi


È stato riportato un solo sinonimo:[3][7]


Note


  1. Francis, Walker, 1856, List of the Specimens of Lepidopterous Insects in the Collection of the British Museum List Spec. Lepid. Insects Colln Br. Mus. 8: 227.
  2. Bernard D'Abrera, Sphingidae Mundi. Hawk Moths of the World. Based on a Checklist by Alan Hayes and the collection he curated in the British Museum (Natural History), 1ª ed., Faringdon, Oxon., SN7 7DR United Kingdom, E.W. Classey Ltd., 1986, pp. 98-99, ISBN 0860960226.
  3. CATE Creating a Taxonomic e-science, su cate-sphingidae.org. URL consultato il 13 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2012).
  4. (EN) Augustus Radcliffe Grote, Remarks on the Sphingidae of Cuba, and Description of a New Species of Ambulyx from Brazil, in Annals of the Lyceum of Natural History of New York - The New York Printing Company, vol. 8, 27 novembre 1865, p. 196. URL consultato il 13 agosto 2011.
  5. Silkmoths, su silkmoths.bizland.com. URL consultato il 13 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2012).
  6. Lepidoptera Barcode of Life, su lepbarcoding.org. URL consultato il 13 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  7. Funet, su ftp.ipv6.funet.fi. URL consultato il 13 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2014).
  8. Walter Rothschild, Karl Jordan, A Revision of the Lepidopterous Family Sphingidae, in Novitates Zoologicae, 9 (supplemento, parte 2), marzo 1903, p. 862. URL consultato il 13 agosto 2011.

Bibliografia



Voci correlate



Collegamenti esterni


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