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Erinnyis oenotrus (Cramer, 1780)[1] è un lepidottero appartenente alla famiglia Sphingidae, diffuso in America Settentrionale, Centrale e Meridionale.

Come leggere il tassobox
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Erinnyis oenotrus
Erinnyis oenotrus
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Panorpoidea
Ordine Lepidoptera
Sottordine Glossata
Infraordine Heteroneura
Divisione Ditrysia
Superfamiglia Bombycoidea
Famiglia Sphingidae
Sottofamiglia Macroglossinae
Tribù Dilophonotini
Sottotribù Dilophonotina
Genere Erinnyis
Specie E. oenotrus
Nomenclatura binomiale
Erinnyis oenotrus
(Cramer, 1780)
Sinonimi

Anceryx piperis
Boisduval, 1875
Dilophonota hippothoon
Burmeister, 1878
Erinnyis melancholica
Grote, 1865
Sphinx oenotrus
Cramer, 1780
Sphinx penaeus
Fabricius, 1787


Descrizione



Adulto


L'ala anteriore risulta bruno-nerastra superiormente, con disegni grigi similari a quelli di E. crameri; tuttavia qui le aree chiare sono meno estese. È presente una zona pseudotriangolare più pallida a livello dell'apex. Nella femmina l'ala mostra geometrie nere su fondo bianco-grigiastro.[2][3]
La pagina superiore dell'ala posteriore è di un colore arancione, più sfumato verso la zona basale; la fascia submarginale appare marrone, con un'area chiara in corrispondenza dell'angolo anale, così come in E. lassauxii f. merianae.[2][3]
La pagina inferiore delle ali si presenta marroncina in ambo i sessi.[2][3]
La parte inferiore dei palpi, del torace e dell'addome è più chiara rispetto ad E. crameri, e sugli sterniti addomiinali sono presenti due piccole macchie nere.[3]
Le antenne sono filiformi e appena uncinate alle estremità, con una lunghezza pari a circa la metà della costa.[2][4]
Nel genitale maschile, la harpe si mostra molto variabile sia in lunghezza, sia in larghezza, con una parte apicale lievemente ricurva, ed una punta smussata e triangolare.[3]
L'apertura alare va da 73 a 86 mm.[4]


Larva


Il bruco ricorda molto quello di E. ello e può presentarsi in due forme cromaticamente distinte: una verde brillante ed una marroncina con striature grigiastre. Il cornetto caudale è molto ridotto ed assume una forma a "flap".[2][4]


Pupa


La crisalide è anoica, lucida e giallo-arancione, con striature nere sulla parte dorsale, macchie nere nella parte ventrale ed un cremaster poco sviluppato. Si può rinvenire entro un bozzolo posto a scarsa profondità nella lettiera del sottobosco. La fase pupale dura circa quattordici giorni.[2][4]

Localizzazione geografica del Suriname, locus typicus della specie
Localizzazione geografica del Suriname, locus typicus della specie

Distribuzione e habitat


L'areale di questa specie si estende a cavallo tra l'ecozona neotropicale, e quella neartica, comprendendo l'Argentina (Buenos Aires, Córdoba, Jujuy, Misiones, Salta, Tucumán), la Bolivia (Beni, Cochabamba, La Paz, Santa Cruz), il Brasile (Mato Grosso), la Colombia, la Costa Rica, Cuba, l'Ecuador, la Giamaica, la Guadalupa, il Guatemala, il Messico, il Paraguay (Alto Paraguay, Alto Paraná, Amambay, Boquerón, Caaguazú, Canindeyú, Caazapá, Central, Concepción, Cordillera, Guairá, Itapúa, Paraguarí, Presidente Hayes, San Pedro), il Perù, Porto Rico, la Repubblica Dominicana, gli Stati Uniti (occasionalmente Florida, Texas meridionale), il Suriname, li Venezuela.[1][2][3][4][5][6]

L'habitat è rappresentato da foreste tropicali, dal livello del mare fino a zone collinari.[4]


Biologia


Secondo frontespizio del primo volume del De uitlandsche kapellen: voorkomende in de drie waereld-deelen Asia, Africa en America, dell'entomologo olandese Pieter Cramer (1721-1776), che per primo descrisse la specie[1]
Secondo frontespizio del primo volume del "De uitlandsche kapellen: voorkomende in de drie waereld-deelen Asia, Africa en America", dell'entomologo olandese Pieter Cramer (1721-1776), che per primo descrisse la specie[1]
Infiorescenza di Saponaria officinalis
Infiorescenza di Saponaria officinalis

Durante l'accoppiamento, le femmine richiamano i maschi grazie ad un feromone rilasciato da una ghiandola, posta all'estremità dell'addome.[4]


Periodo di volo


Gli adulti sono rinvenibili tutto l'anno nella fascia tropicale dell'areale, mentre si possono occasionalmente catturare più a nord, solo nei mesi estivi.[4]


Alimentazione


Gli adulti si nutrono, durante la notte, del nettare di varie specie tra cui Saponaria officinalis L. (Saponaria, Caryophyllaceae):[4]

I bruchi attaccano le foglie di membri delle Apocynaceae, tra cui Forsteronia spicata (Jacq.) G. Mey.[2][4][5]


Tassonomia



Sottospecie


Allo stato attuale non sono riconosciute sottospecie.[2][3][4][5]


Sinonimi


Sono stati riportati cinque sinonimi:[3][5]


Note


  1. Pieter Cramer, De uitlandsche kapellen: voorkomende in de drie waereld-deelen Asia, Africa en America = Papillons exotiques des trois parties du monde, l'Asie, l'Afrique et l'Amérique 4 (25-26a): 1-28, pl. 289-304, 1780.
  2. Bernard D'Abrera, Sphingidae Mundi. Hawk Moths of the World. Based on a Checklist by Alan Hayes and the collection he curated in the British Museum (Natural History), 1ª ed., Faringdon, Oxon., SN7 7DR United Kingdom, E.W. Classey Ltd., 1986, pp. 98-99, ISBN 0860960226.
  3. CATE Creating a Taxonomic e-science, su cate-sphingidae.org. URL consultato il 10 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2012).
  4. Silkmoths, su silkmoths.bizland.com. URL consultato il 10 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2014).
  5. Funet, su ftp.ipv6.funet.fi. URL consultato il 10 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2014).
  6. INRA, su inra.fr. URL consultato il 10 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2007).
  7. Jean Baptiste Alphonse Dechauffour de Boisduval, Histoire Naturelle des Insectes. Species Général des Lépidoptéres Hétérocéres. Tome Premier. Sphingides, Sésiides, Castnides 1 : 1-568, pl. 1-11, Paris, Librairie Encyclopédique de Roret, 1875.
  8. Karl Hermann Konrad Burmeister, Description physique de la République Argentine d'après des observations personelles et étrangeres. Lépidoptères. Première partie. Contenant les diurnes, crépusculaires et bombycoïdes 5: 333, 1878.
  9. Augustus Radcliffe Grote, Notes on Cuban Sphingidae - Proceedings of Entomological Society of Philadelphia 5: 77, pl. 2, f. 4, Philadelphia, Entomological Society Press, 1865.
  10. Johan Christian Fabricius, Mantissa insectorum : sistens eorum species nuper detectas adiectis characteribus genericis, differentiis specificis, emendationibus, observationibus 2: 93, 1787.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Artropodi
Portale Biologia

На других языках


[fr] Erinnyis oenotrus

Erinnyis oenotrus est une espèce d'insectes lépidoptères de la famille des Sphingidae, de la sous-famille des Macroglossinae, de la tribu des Dilophonotini, de la sous-tribu des Dilophonotina et du genre Erinnyis.
- [it] Erinnyis oenotrus



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