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Nepetinae Coss. & Germ., 1845 è una sottotribù di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae (ordine delle Lamiales).[1][2][3]

Come leggere il tassobox
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Nepetinae
Nepeta cataria
(Erba dei gatti)
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi I
Ordine Lamiales
Famiglia Lamiaceae
Sottofamiglia Nepetoideae
Tribù Mentheae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Lamiales
Famiglia Lamiaceae
Sottotribù Nepetinae
Coss. & Germ., 1845
Generi
(Vedi testo)

Etimologia


Il nome della sottotribù deriva dal suo genere tipo Nepeta L., nome dedicato a "Nepet" una città dell'antica Etruria. L'etimologia di questo nome si fa risalire alla parola etrusca "nepa" ( = acqua). Il primo ad usare questo nome è stato Gaio Plinio Secondo (Como, 23 – Stabiae, 25 agosto 79]), scrittore, ammiraglio e naturalista romano, per descrivere una pianta aromatica originaria dell'Etruria.[4][5][6]

Il nome scientifico della sottotribù è stato definito per la prima volta dai botanici francesi Ernest Saint-Charles Cosson (1819-1889) e Jacques Nicolas Ernest Germain de Saint-Pierre (1815-1882) nella pubblicazione "Fl. Desc. Anal. Paris: 311, 324. 22 Feb 1845" del 1845.[7]


Descrizione


Il portamentoGlechoma hirsuta
Il portamento
Glechoma hirsuta
Le foglieMeehania urticifolia
Le foglie
Meehania urticifolia
InfiorescenzaAgastache anethiodora
Infiorescenza
Agastache anethiodora
I fioriDracocephalum ruyschiana
I fiori
Dracocephalum ruyschiana
  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
X, K (5), [C (2+3), A 2+2] G (2), (supero), drupa, 4 nucule[9][11]
  • Calice: il calice è gamosepalo con base tubulosa (o cilindrica o campanulata) diritta o lievemente curva o in alcuni casi fortemente obliqua (Nepeta), terminante con 5 lobi più o meno uguali. I lobi formano due labbra (a volte anche poco evidenti = calice attinomorfo) con raggruppamento 3/2 (calice zigomorfo); il lobo mediano del labbro posteriore in genere è più ampio. I lobi hanno forme da lineari a triangolari talvolta a consistenza membranosa-scariosa o aristati e colorati di rosa o purpureo. La superficie del calice è percorsa da 15 nervi mentre la parte interna può essere ricoperta da un anello di peli. In alcune specie il calice è accrescente alla fruttificazione.
  • Corolla: la corolla, gamopetala è zigomorfa, e terminante in modo fortemente bilabiato con 5 lobi con raggruppamento 2/3. Il labbro posteriore è diritto, concavo, subintero o bifido; quello anteriore ha il lobo mediano più ampio, patente con margini interi o ondulati, mentre quelli laterali sono diritti. I colori sono blu, violetto, rosa, viola o bianco.
  • Androceo: l'androceo possiede quattro stami didinami con i due anteriori più lunghi dei posteriori; raramente il paio anteriore è assente (Nepeta). Gli stami sono inclusi nel tubo corollino oppure talvolta emergono dalla corolla stessa (specialmente nei fiori ermafroditi delle specie diodiche). I filamenti sono adnati alla corolla (nel mezzo o vicino alla gola), sono tutti paralleli e ascendenti sotto il labbro posteriore. Le antere hanno due teche parallele o talvolta divergenti di 90° o anche di 180°, pubescenti o glabre. I granuli pollinici sono del tipo tricolpato o esacolpato. Il disco nettario è formato da 4 lobi o 4 corni ed è ricco di sostanze zuccherine.
  • Gineceo: l'ovario è supero formato da due carpelli saldati (ovario bicarpellare) ed è 4-loculare per la presenza di falsi setti divisori all'interno dei due carpelli. L'ovario è glabro. La placentazione è assile. Gli ovuli sono 4 (uno per ogni presunto loculo), hanno un tegumento e sono tenuinucellati (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule).[12] Lo stilo inserito alla base dell'ovario (stilo ginobasico) è del tipo filiforme. Lo stigma è bifido con due lobi subulati e uguali.

Riproduzione



Distribuzione e habitat


La distribuzione di questa sottotribù è prevalentemente euroasiatica con circa 100 specie distribuite nell'areale del Mediterraneo. L'habitat in parte è temperato con preferenza per le zone montuose e aride.[2]


Tassonomia


La famiglia di appartenenza della sottotribù (Lamiaceae), molto numerosa con circa 250 generi e quasi 7000 specie,[9] ha il principale centro di differenziazione nel bacino del Mediterraneo e sono piante per lo più xerofile (in Brasile sono presenti anche specie arboree). Per la presenza di sostanze aromatiche, molte specie di questa famiglia sono usate in cucina come condimento, in profumeria, liquoreria e farmacia. La famiglia è suddivisa in 7 sottofamiglie; la sottotribù Nepetinae appartiene alla sottofamiglia Nepetoideae (tribù Mentheae).[1][2][3]


Filogenesi


Cladogramma della sottotribù
Cladogramma della sottotribù

La sottotribù è monofiletica e nell'ambito della tribù Mentheae ha una posizione interna ed è "gruppo fratello" della sottotribù Menthinae. All'interno della sottotribù il genere Cedronella è "gruppo fratello" del resto dei generi divisi in due cladi principali (A e B). Il cale A è formato dai generi Agastache, Dracocephalum, Glechoma, Hyssopus, Lallemantia, Meehania e Schizonepeta ed ha una ampia distribuzione con almeno tre linee distinte verso il Nord America. Il clade B formato dai generi Drepanocaryum, Nepeta, Hymenocrater, Lophanthus e Marmoritis probabilmente ha avuto origine nel Mediterraneo/Asia centrale con diffusione nell'Asia orientale.[16]

Il cladogramma a lato, tratto dallo studio citato[3] e semplificato, mostra la struttura interna attuale (2016) della sottotribù.


Composizione della sottotribù


La sottotribù attualmente è formata da 16 generi e circa 370 specie:[1][2][3]

GenereNumero specieNumero CromosomicoDistribuzioneHabitat tipico
Agastache
Gronov., 1762
Circa 222n = 18Nord America e Asia occidentaleMontagne e deserti
Cedronella
Moench, 1794
Una specie:
Cedronella canariensis (L.) Webb. & Berth.
2n = 10Macaronesia
Dracocephalum
L., 1753
Circa 462n = 10, 12, 14, 18, 20, 36 e 72Eurasia e Nord AmericaIn prevalenza zone montane
Drepanocaryum
Pojark., 1954
Una specie:
Drepanocaryum sewerzowii (Regel) Pojark.
Asia occidentale e centraleZone montagnose
Glechoma
L., 1753
102n = 18, 24 e 36EurasiaPerlopiù praterie ai margini delle foreste e zone temperate
Heterolamium
C.Y. Wu, 1965
Una specie:
Heterolamium debile (Hemsl.) C.Y. Wu
Cina
Hymenocrater
Fisch. & C.A. Mey., 1835
Circa 122n = 18Iran e AfghanistanAmbienti secchi
Hyssopus
L., 1753
52n = 12Areale del Mediterraneo, Asia occidentale e centrale fino alla CinaZone rocciose e steppiche
Kudrjaschevia
Pojark., 1953
4Asia centraleZone montane semidesertiche e steppe
Lallemantia
Fisch. & C.A. Mey., 1839
52n = 14Dalla Turchia all'Asia centrale (Himalaya)
Lophanthus
Adans., 1763
22n = 16Afghanistan, Asia centrale, Mongolia e CinaHabitat montuosi
Marmoritis
Benth., 1833
5Dal Pakistan alla CinaPendii sassosi dell'Himalaya
Meehania
Britton, 1894
22n = 18Asia orientaleHabitat temperati e subtropicali
Nepeta
L., 1763
Circa 2502n = 14-54Eurasia e MagrebZone montane, aree semidesertiche e steppe dell'Eurasia
Pitardia
Batt. ex Pit., 1918
2Magreb
Schizonepeta
(Benth.) Briq., 1896
32n = 12Siberia meridionale, Mongolia e CinaZone steppiche

Generi e specie della flora europea


In Europa (in Italia e nell'areale del Mediterraneo) sono presenti i seguenti generi e specie:

GenereSpecie areale
Euro-Mediterraneo[17]
Specie Italia[18]
CedronellaCedronella canariensis
(L.) Webb & Berthel.
Dracocephalum9Dracocephalum austriacum L.
Dracocephalum ruyschiana L.
Glechoma4Glechoma hederacea L.
Glechoma hirsuta Waldst. & Kit.
Glechoma sardoa (Beg.) Beg.
Hyssopus1Hyssopus officinalis L.
Lallemantia4
NepetaCirca 80-907 (tra cui Nepeta cataria L.
Nepeta nuda L.)

Alcune specie



Note


  1. Olmstead 2012.
  2. Kadereit 2004, pag. 237.
  3. DrewSytsma 2012.
  4. Motta 1960, Vol. 2 - pag. 78.
  5. Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 9 gennaio 2016.
  6. David Gledhill 2008, pag. 271.
  7. Crescent Bloom Database, su crescentbloom.com. URL consultato il 9 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2008).
  8. Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 470.
  9. Judd, pag. 504.
  10. Strasburger, pag. 850.
  11. dipbot.unict.it, https://web.archive.org/web/20160304200501/http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Lami_fam.html (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  12. Musmarra 1996.
  13. Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 437.
  14. Kadereit 2004, pag. 181.
  15. Strasburger, pag. 776.
  16. DrewSytsma 2012, pag. 937.
  17. EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 9 gennaio 2016.
  18. Conti et al. 2005.

Bibliografia



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