Il genere Pteropus comprende le specie di pipistrelli più grandi del pianeta. La lunghezza dell'avambraccio va dagli 86 mm di P. personatus ai 220 mm di P. vampyrus.[1] Quest'ultima specie può avere una apertura alare di circa 1,8m. Alcune specie possono raggiungere un peso di 1,6Kg.
Caratteristiche craniche e dentarie
Il cranio presenta ossa pre-mascellari non fuse ma in semplice contatto, la parte occipitale tubulare e distintamente deflessa. Le bolle timpaniche sono ridotte. Gli incisivi superiori sono disposti in una fila leggermente curva tra i canini, i quali sono semplici. Gli incisivi inferiori sono leggermente separati tra loro.
Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:
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3
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1
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3
Totale: 34
1.Incisivi;2.Canini;3.Premolari;4.Molari;
Aspetto
La pelliccia può essere estremamente corta e rada oppure lunga e folta. Il colore generale del corpo può variare dal bianco argentato al nero. È sempre presente una parte della pelliccia sulle spalle, chiamata "mantello", di colore differente dal dorso, e generalmente più brillante. Alcune specie sono caratterizzate da maschere facciali. Il muso è lungo ed affusolato, gli occhi sono grandi. Le orecchie possono essere piccole e parzialmente nascoste nella pelliccia oppure lunghe ed appuntite. Il secondo dito della mano è sempre provvisto di un artiglio, mentre le membrane alari sono attaccate posteriormente al secondo dito del piede. L'uropatagio è scarsamente sviluppato nella maggior parte delle specie. È privo di coda, mentre il calcar è ben sviluppato.
Distribuzione
Il genere è diffuso nel Madagascar, in diverse isole dell'Oceano Indiano occidentale e in Asia dal Subcontinente indiano attraverso l'Indocina, l'Indonesia, le Filippine, le Isole Ryukyu fino all'Australia ed a est in Melanesia e nella Polinesia fino alle Isole Cook.
Studi filogenetici hanno evidenziato una differente classificazione strutturata su diverse cladi, tra le quali la più primitiva include le forme con una dentatura notevolmente ridotta, e la possibilità che Pteropus personatus sia talmente distante geneticamente da appartenere ad un genere a sé stante, imparentato con gli altri Pteropodidi con una maschera facciale come Styloctenium e Neopteryx[2].
Knud Andersen, Catalogue of the Chiroptera in the collection of the British Museum (2nd Edition)- Vol.I: Megachiroptera, British Museum (Natural History), London, UK, 1912.
Tim F. Flannery, Mammals of the South-West Pacific and Moluccan Islands, Cornell University, Press, 1995. ISBN 9780801431500
Ronald M. Novak, Walker's Mammals of the World, 6th edition, Johns Hopkins University Press, 1999. ISBN 9780801857898
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