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Vernonella Sond., 1850 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]

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Vernonella
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Campanulidi
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Vernonioideae
Tribù Vernonieae
Sottotribù Linziinae
Genere Vernonella
Sond., 1850
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Cichorioideae
Tribù Vernonieae
Genere Vernonella
Specie
(Vedi testo)

Etimologia


Il nome scientifico del genere è stato definito per la prima volta dal botanico Otto Wilhelm Sonder (1812-1881) nella pubblicazione " Linnaea; Ein Journal für die Botanik in ihrem ganzen Umfange. Berlin" ( Linnaea 23(1): 62) del 1850.[3]


Descrizione


Le piante di questa voce hanno un habitus prevalentemente erbaceo (con cicli biologici perenni o annuali). A volte sono presenti fusti frondosi o foglie rosulate (appassite all'antesi); altre specie sono aromatiche. La superficie può essere ricoperta da peli semplici a volte molto fitti.[4][5][6][7][8][9]

Le foglie lungo il fusto sono disposte normalmente in modo alterno e sono sessili. La lamina è intera e in genere ha la forma oblunga con apici acuti. I margini sono continui. Le venature sono pennate.

Le infiorescenze sono corimbose formate da diversi capolini peduncolati. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: un peduncolo sorregge un involucro ampiamente campanulato composto da diverse brattee disposte su 3 - 6 serie embricate che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono i fiori di tipo tubuloso. Le brattee dell'involucro sono persistenti con forme da largamente a strettamente oblunghe con punte da acute a arrotondate; quelle basali sono più lanceolate; il colore è spesso violaceo. Il ricettacolo può essere provvisto di pagliette oppure no (condizione usuale).

I fiori, da 10 a 50 per capolino, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi e actinomorfi (raramente possono essere zigomorfi).

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[10]

I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni, a forma più o meno cilindrica, hanno circa 10 coste con la superficie sericea con ghiandole. All'interno si può trovare del tessuto di tipo idioblasto e rafidi di tipo subquadrato da corti a moderatamente allungati; non è presente il tessuto tipo fitomelanina. Il pappo è formato da setole persistenti capillari oppure appiattite; in alcune casi il pappo è assente; in altre frammiste alle setole sono presenti delle squamelle; in altre ancora il pappo è a forma di corona. Le setole possono essere pluriseriate (disposte su più serie).


Biologia



Distribuzione e habitat


La distribuzione delle piante di questa voce è relativa all'Africa.[2]


Sistematica


La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[14], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[15] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[16]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][7][8]


Filogenesi


Le specie di questo gruppo appartengono alla sottotribù Linziinae descritta all'interno della tribù Vernonieae Cass. della sottofamiglia Vernonioideae Lindl.. Questa classificazione è stata ottenuta ultimamente con le analisi del DNA delle varie specie del gruppo.[17] Da un punto di vista filogenetico in base alle ultime analisi sul DNA la tribù Vernonieae è risultata divisa in due grandi cladi: Muovo Mondo e Vecchio Mondo. I generi di Linziinae appartengono al subclade relativo all'Africa e Asia (con alcune eccezioni: Cuba e Australia).[18]

La sottotribù, e quindi i suoi generi, si distingue per i seguenti caratteri:[19]

  • le brattee involucrali sono provviste di spicole ai margini;
  • le setole del pappo sono appiattite;
  • il polline è "lophato" e tricolporato e a volte non è echinato;
  • nel polline i tipi "lophati" hanno una organizzazione radialmente simmetrica con disposizione regolare.

In precedenza la tribù Vernonieae, e quindi la sottotribù (Linziinae) di questo genere, era descritta all'interno della sottofamiglia Cichorioideae.[8] La costituzione di questo gruppo è relativamente recente (2009); in precedenza tutti i generi della sottotribù erano descritti all'interno della sottotribù Centrapalinae.[7] Nell'ambito della tribù Linziinae occupa, da un punto di vista filogenetico, una posizione abbastanza "basale" insieme alle sottotribù Erlangeinae e Gymnantheminae.[18]

I caratteri distintivi per le specie di questo genere ( Vernonella) sono:[9]

  • le brattee involucrali in genere hanno gli apici arrotondati e margini scariosi;
  • i capolini spesso sono solitari;
  • i "colpi" del polline sono corti.

Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 18.[9]


Elenco delle specie


Questo genere ha 11 specie:[2]


Note


  1. (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 3 novembre 2021.
  3. The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 3 novembre 2021.
  4. Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  5. Strasburger 2007, pag. 860.
  6. Judd 2007, pag.517.
  7. Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 172.
  8. Funk & Susanna 2009, pag. 444.
  9. Robinson et al. 2016, pag. 113.
  10. Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  11. Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  12. Strasburger 2007, Vol. 2 - pag. 760.
  13. Judd 2007, pag. 523.
  14. Judd 2007, pag. 520.
  15. Strasburger 2007, pag. 858.
  16. World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
  17. Susanna et al. 2020.
  18. Siniscalchi et al. 2019.
  19. Robinson et al. 2016.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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