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Betonica comune (nome scientifico Stachys officinalis (L.) Trevis., 1842) è una piccola ma vivace pianta perenne, eretta, pelosa e dai delicati fiori colorati di rosa profumati di citrato, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae.[1]

Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Betonica comune
Stachys officinalis
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi I
Ordine Lamiales
Famiglia Lamiaceae
Sottofamiglia Lamioideae
Tribù Stachydeae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Lamiales
Famiglia Lamiaceae
Tribù Stachydeae
Genere Stachys
Specie S. officinalis
Nomenclatura binomiale
Stachys officinalis
(L.) Trevis., 1842
Sinonimi

Stregona comune
Erba betonica
Vettonica
Brettonica


Etimologia


Il nome generico (stachys) deriva dal greco e significa "simile alla spiga di grano".[2][3] L'epiteto specifico officinalis è applicato alle erbe con proprietà medicinali (vere o presunte).[4]

Il nome scientifico di questa specie è stato definito inizialmente da Linneo (1707 – 1778), conosciuto anche come Carl von Linné, biologo e scrittore svedese considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione "Species Plantarum - 2: 573." nel 1753, perfezionato successivamente dal botanico e naturalista italiano Vittore Benedetto Antonio Trevisan (Padova, 5 giugno 1818 – Padova, 8 aprile 1897) nella pubblicazione "Prospetto della Flora Euganea. Padova - Prosp. Fl. Eugan. 26." del 1842.[5]


Descrizione


Il portamento
Il portamento
Foglie basali cuoriformi, nervate e dentate
Foglie basali cuoriformi, nervate e dentate
Infiorescenza
Infiorescenza
Particolare del fiore labiato
Particolare del fiore labiato

È una pianta che arriva a un'altezza di 20–40 cm (massimo 70 cm). La forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap), ossia in generale sono piante erbacee, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e sono dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. L'indumento è formato da peli semplici (raramente sono ramificati).[6][7][8][9][10][11]


Radici


Le radici sono secondarie da un piccolo rizoma con portamento più o meno obliquo.


Fusto


La parte aerea del fusto è gracile, pubescente (irsuta) a sezione quadrata (o tetragona a causa della presenza di fasci di collenchima posti nei quattro vertici)). Il fusto è semplice, raramente è ramificato.


Foglie


In generale le foglie sono intere, strettamente ovate, cuoriformi alla base ed ellittiche all'apice; la lamina è carenata con marcate nervature; i bordi sono dentati grossolanamente; la superficie è pelosa (rugosa sulla pagina superiore).


Infiorescenza


L'infiorescenza è portata in vari verticilli di tipo tirsoide (o racemo spiciforme) disposti in posizione ascellare e sovrapposti lungo il fusto. I verticilli sono compatti. Ogni verticillo è composto da alcuni fiori disposti circolarmente (glomeruli verticillati) e poggianti su due brattee (o foglie bratteali) a forma lanceolata. Le brattee del verticillo seguente sono disposte in modo alternato.


Fiore


I fiori sono ermafroditi, zigomorfi (il calice è attinomorfo), tetraciclici (con i quattro verticilli fondamentali delle Angiosperme: calice– corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla sono formati da cinque elementi). Lunghezza del fiore: 10 – 15 mm.

X, K (5), [C (2+3), A 2+2], G (2), supero, drupa, 4 nucole[7][9]

Frutti


Il frutto è una nucula acheniforme (schizocarpo); più precisamente è una drupa (ossia una noce) con quattro semi (uno per ovulo derivato dai due carpelli divisi a metà). Questo frutto nel caso delle Lamiaceae viene chiamato “clausa”. Le quattro (o a volte tre) parti in cui si divide il frutto principale, sono ancora dei frutti (parziali) ma monospermici (un solo seme) e privi di endosperma. La forma è da obovoide a oblunga arrotondata all'apice.


Riproduzione



Tassonomia


La famiglia di appartenenza della specie (Lamiaceae), molto numerosa con circa 250 generi e quasi 7000 specie, ha il principale centro di differenziazione nel bacino del Mediterraneo e sono piante per lo più xerofile (in Brasile sono presenti anche specie arboree). Per la presenza di sostanze aromatiche, molte specie di questa famiglia sono usate in cucina come condimento, in profumeria, liquoreria e farmacia. Il genere Stachys comprende più di 300 specie[10][17] con una distribuzione cosmopolita (ad eccezione dell'Australia e Nuova Zelanda), due dozzine delle quali vivono spontaneamente in Italia. Nell'ambito della famiglia il genere Stachys è descritto all'interno della tribù Stachydeae Dumort., 1827[17] (sottofamiglia Lamioideae Harley, 2003[18]). Nelle classificazioni meno recenti la famiglia Lamiaceae viene chiamata Labiatae.[7][8]
Il numero cromosomico di Stachys officinalis è: 2n = 16.[19]


Sottospecie


Per questa specie sono riconosciute le seguenti sottospecie (e varietà):[1][6][20]


Sottospecie officinalis

Distribuzione della pianta(Distribuzione regionale[21] – Distribuzione alpina[22])
Distribuzione della pianta
(Distribuzione regionale[21] – Distribuzione alpina[22])
  • Formazione: delle comunità delle macro- e megaforbie terrestri
  • Classe: Molinio-Arrhenatheretea
  • Ordine: Molinietalia caeruleae
  • Alleanza: Molinion

Sottospecie serotina

Distribuzione della pianta(Distribuzione regionale[6] – Distribuzione alpina[22])
Distribuzione della pianta
(Distribuzione regionale[6] – Distribuzione alpina[22])
  • Formazione: delle comunità delle macro- e megaforbie terrestri
  • Classe: Trifolio-Geranietea sanguinei
  • Ordine: Origanetalia vulgaris
  • Alleanza: Geranion sanguinei

Varietà algeriensis


Sottospecie haussknechtii


Sottospecie velebitica


Sottospecie skipetarum


Sinonimi


Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[1]

Sinonimi della sottospecie officinalis

Sinonimi della varietà algeriensis

Sinonimi della sottospecie haussknechtii

Sinonimi della sottospecie serotina

Sinonimi della sottospecie velebitica


Usi


Avvertenza
Avvertenza
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Farmacia


Secondo la medicina popolare questa pianta ha le seguenti proprietà medicinali: astringenti, digestive, anticefaliche, vulnerarie e sedative in generale. Si prepara come infuso o estratto fluido ed è utile per raffreddori di testa (la polvere di betonica se aspirata fa starnutire). Ha un'azione specifica nelle cefalee. Inoltre è cicatrizzante. È valido anche per chi ha problemi di eliminazione degli acidi urici.[23]

Le sostanze presenti in questa pianta sono: tannino, stachidrina, colina, betaina, betonicina.


Cucina


La radice non è da usare in cucina: il rizoma può provocare facilmente vomito e diarrea. Le foglie vengono a volte usate per aromatizzare il tabacco, ma anche per preparare bevande e tè.[11][23]

La betonica è una pianta mellifera e si può ottenere un miele quando è bottinata dalle api, ma poiché la sua diffusione non è molto abbondante, la produzione è scarsa e si ha solo in alcune zone.


Altre notizie


La betonica comune in altre lingue è chiamata nei seguenti modi:

I nomi comuni (Betonica e Vettonica) potrebbero derivare (secondo Plinio) dalla tribù dei Vettoni (di origine Iberica). Nel Medioevo, e prima ancora in Egitto, si attribuivano alla pianta poteri magici e la si usava per curare qualunque male. La pianta (data la sua popolarità) ha originato nel tempo diversi modi di dire; nel Veneto, ad esempio si usa la frase "Conosciuti come la betonica" per indicare qualcosa che è sulla bocca di tutti. Oppure il proverbio "Utile come l'erba betonica" per indicare qualcosa impiegabile per parecchi usi.[11]


Galleria d'immagini



Note


  1. Stachys officinalis, su The Plant List. URL consultato il 20 maggio 2016.
  2. David Gledhill 2008, pag. 360.
  3. Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 5 marzo 2016.
  4. Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 20 maggio 2016.
  5. The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 21 maggio 2016.
  6. Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 464.
  7. Judd, pag. 504.
  8. Strasburger, pag. 850.
  9. dipbot.unict.it, https://web.archive.org/web/20160304200501/http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Lami_fam.html (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  10. Kadereit 2004, pag. 223.
  11. Motta 1960, Vol. 3 - pag. 761.
  12. Musmarra 1996.
  13. Kadereit 2004, pag. 177.
  14. Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 437.
  15. Kadereit 2004, pag. 181.
  16. Strasburger, pag. 776.
  17. Olmstead 2012.
  18. Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 14 dicembre 2015.
  19. Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 21 maggio 2016.
  20. EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 21 maggio 2016.
  21. Conti et al. 2005, pag. 170.
  22. Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 124.
  23. Plants For A Future, su pfaf.org. URL consultato il 22 maggio 2016.

Bibliografia



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Collegamenti esterni


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На других языках


[es] Stachys officinalis

Betonica officinalis es una pequeña planta de la familia Lamiaceae. Es natural de Europa donde crece en bosques, pastos y campiñas.

[fr] Épiaire officinale

Stachys officinalis
- [it] Stachys officinalis

[ru] Буквица лекарственная

Бу́квица лека́рственная (лат. Betonica officinális) — многолетнее травянистое растение; вид рода Буквица (Betonica) семейства Яснотковые. Во многих источниках растение описывается как Стахис лекарственный, или Чистец лекарственный (Stachys officinalis).



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