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La lavanda officinale o lavanda vera, detta anche spico o lavanda a foglie strette (nome scientifico Lavandula angustifolia Miller, oppure come sinonimo anche Lavandula officinalis Chaix), è una pianta suffruticosa sempreverde della famiglia delle Lamiaceae.[1] Si distingue dalla lavanda latifoglia Lavandula latifolia che possiede foglie più larghe.

Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Lavanda vera
Lavandula angustifolia
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi I
Ordine Lamiales
Famiglia Lamiaceae
Sottofamiglia Nepetoideae
Tribù Lavanduleae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Lamiales
Famiglia Lamiaceae
Tribù Lavanduleae
Genere Lavandula
Specie L. angustifolia
Nomenclatura binomiale
Lavandula angustifolia
Mill., 1768
Nomi comuni

Lavanda officinale
Lavanda a foglie strette
Spico


Etimologia


Il nome comune "lavanda" con il quale siamo abituati a chiamare queste piante (ma anche quello scientifico del genere Lavandula) è stato recepito nella lingua italiana dal gerundio latino "lavare" ( = che deve essere lavato) per alludere al fatto che queste specie erano molto utilizzate nell'antichità (soprattutto nel Medioevo) per detergere il corpo.[2] L'epiteto specifico (angustifolia) fa riferimento alle foglie strette di questa specie.[3][4]

Il nome scientifico è stato definito per la prima volta dal botanico scozzese Philip Miller (Chelsea, 1691 – Chelsea, 1771) nella pubblicazione "Gardeners Dictionary, Edition 8. London - Gard. Dict., ed. 8. n. 2." del 1768.[5]


Descrizione


Queste piante possono arrivare fino a 3 - 12 dm di altezza (massimo 18 dm). La forma biologica è nano-fanerofite (NP), sono piante perenni e legnose, con gemme svernanti poste ad un'altezza dal suolo tra i 30 cm e i 2 metri. Hanno quindi un portamento arbustivo o subarbustivo o cespitoso-arbustivo. Sono inoltre fortemente aromatiche. L'indumento è grigio-tomentoso (a peli stellati).[6][7][8][9][10][11][12]

Descrizione delle parti della pianta
Descrizione delle parti della pianta
Il portamento
Il portamento
Le foglie
Le foglie
Infiorescenza
Infiorescenza
I fiori
I fiori

Radici


Le radici sono secondarie da rizoma.


Fusto


La parte aerea del fusto è legnosa, eretta con superficie pubescente. La parte alta è ramosa con i giovani rami di tipo erbaceo.


Foglie


Le foglie lungo il fusto sono disposte in modo opposto. La lamina è intera con contorno da lineare a lineare-lanceolato e bordo revoluto. Le foglie sono profumate e persistenti. All'ascella delle foglie sono inseriti ciuffi di foglie più piccole. Dimensione delle foglie: larghezza 1,5 – 2 mm; lunghezza 15 – 25 mm.


Infiorescenza


Le infiorescenze sono delle spighe di 3 – 8 cm. I fiori sono disposti a verticilli (da 6 - 12 fiori) e sono più o meno lungamente pedicellati e distanziati. Nell'infiorescenza sono presenti delle brattee a consistenza membranosa con forme rombiche e ristrette all'apice (la punta è allungata); la superficie si presenta con 5 - 7 nervature disposte a ventaglio. Dimensione delle brattee: larghezza 3 – 4 mm; lunghezza 6 – 8 mm. Le bratteole sono nulle o ridotte e non è presente un ciuffo di brattee sterili.


Fiore


I fiori sono ermafroditi, zigomorfi, tetrameri (4-ciclici), ossia con quattro verticilli (calice – corolla - androceo – gineceo) e pentameri (5-meri: la corolla e il calice sono a 5 parti).

  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
X, K (5), [C (2+3), A 2+2] G (2), (supero), drupa, 4 nucule[8][10]

Frutti


Il frutto è uno schizocarpo composto da 4 nucule glabre e lisce. Le nucule sono provviste di areole ed hanno delle varie forme, dimensioni e colori. La deiscenza è basale o laterale.


Riproduzione



Ciclo fenologico


Nelle zone più calde la pianta entra in vegetazione a fine autunno o in pieno inverno, in quelle più fredde in primavera. L'epoca di fioritura ha inizio, secondo la ripresa vegetativa, da gennaio a maggio e si protrae per alcuni mesi.


Distribuzione e habitat


Distribuzione della pianta  (Distribuzione regionale[16] – Distribuzione alpina[17])
Distribuzione della pianta
(Distribuzione regionale[16] – Distribuzione alpina[17])

Fitosociologia


Dal punto di vista fitosociologico alpino la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[17]

  • Classe: Festuco-Brometea
  • Ordine: Ononidetalia striatae

Tassonomia


La famiglia di appartenenza del genere (Lamiaceae), molto numerosa con circa 250 generi e quasi 7000 specie[10], ha il principale centro di differenziazione nel bacino del Mediterraneo e sono piante per lo più xerofile (in Brasile sono presenti anche specie arboree). Per la presenza di sostanze aromatiche, molte specie di questa famiglia sono usate in cucina come condimento, in profumeria, liquoreria e farmacia. La famiglia è suddivisa in 7 sottofamiglie; il genere Lavandula è descritto nella tribù Lavanduleae (di cui è l'unico genere) che appartiene alla sottofamiglia Nepetoideae.[19]

Il numero cromosomico di L. angustifolia è: 2n = 54.[20]


Sottospecie


Per questa specie è riconosciuta come valida la seguente sottospecie:[1]


Ibrido


La specie di questa voce può facilmente ibridarsi con la specie Lavandula dentata L. per formare il seguente ibrido:[22]


Sinonimi


Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[1]


Usi


Avvertenza
Avvertenza
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Tra tutte le numerose varietà di lavanda usate a fini curativi, quella angustifolia viene ritenuta fondamentale per una serie di ragioni: innanzitutto l'olio essenziale prodotto dai suoi fiori risulta estremamente versatile in quanto si miscela bene con altri oli e inoltre gli vengono attribuite azioni terapeutiche molteplici.[23]

In aromaterapia, viene utilizzata come antidepressivo, tranquillizzante,[24] equilibrante del sistema nervoso, come decongestionante contro i raffreddori e l'influenza. Inoltre viene ritenuta efficace per abbassare la pressione arteriosa, per ridurre i problemi digestivi ed è miscelata con altre sostanza omeopatiche per curare il mal di schiena e il mal d'orecchie.[23]

Uno degli usi più diffusi della lavanda è quello di repellente contro le tarme [25]. La si trova in varie confezioni, ad esempio come olio essenziale o bustine o scatoline, da appendere oppure da riporre nei cassetti.


Cucina


La lavanda è molto visitata dalle api, che ne raccolgono il nettare[26] da cui producono un miele[27] di ottima qualità, ma in Italia la pianta è poco diffusa al di fuori degli orti e giardini, quindi la produzione è scarsa nella penisola italiana.

I fiori sono eduli (commestibili) e, una volta essiccati, possono essere utilizzati per preparare dolci, biscotti o in risotti e gnocchi.


Note


  1. Lavandula angustifolia, su The Plant List. URL consultato il 7 settembre 2016.
  2. David Gledhill 2008, pag. 232.
  3. David Gledhill 2008, pag. 492.
  4. Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 7 settembre 2016.
  5. The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 7 settembre 2016.
  6. Motta 1960, Vol. 2 - pag. 636.
  7. Kadereit 2004, pag. 255.
  8. dipbot.unict.it, https://web.archive.org/web/20160304200501/http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Lami_fam.html (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  9. Pignatti, vol. 2 - pag. 500.
  10. Judd, pag. 504.
  11. Strasburger, pag. 850.
  12. eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 7 settembre 2016.
  13. Musmarra 1996.
  14. Pignatti, vol. 2 - pag. 437.
  15. Strasburger, pag. 776.
  16. Conti et al. 2005, pag. 119.
  17. Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 160.
  18. Maria Luisa Sotti, Maria Teresa della Beffa, Le piante aromatiche. Tutte le specie più diffuse in Italia, Milano, Editoriale Giorgio Mondadori, 1989, ISBN 88-374-1057-3.
  19. Olmstead 2012.
  20. Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 7 settembre 2016.
  21. EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 7 settembre 2016.
  22. The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 7 settembre 2016.
  23. "Aromaterapia", di Sheila Lavery, Gruppo Editoriale Armenia, Milano, 1997, pag.22-23
  24. (EN) Siegfried Kasper, Markus Gastpar e Walter E. Müller, Lavender oil preparation Silexan is effective in generalized anxiety disorder – a randomized, double-blind comparison to placebo and paroxetine, in International Journal of Neuropsychopharmacology, vol. 17, n. 6, 1º giugno 2014, pp. 859–869, DOI:10.1017/S1461145714000017. URL consultato il 20 gennaio 2021.
  25. The Guardian, 2 novembre 2012 Testo dell'articolo
  26. (FR) Lavandula angustifolia & Apis mellifera, su Florabeilles, 31 luglio 2012. URL consultato l'8 luglio 2019.
  27. Mieli Uniflorali Italiani - Altri mieli uniflorali - Miele di lavanda, su api.entecra.it. URL consultato l'8 luglio 2019 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2019).

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[en] Lavandula angustifolia

Lavandula angustifolia, formerly L. officinalis, is a flowering plant in the family Lamiaceae, native to the Mediterranean (Spain, France, Italy, Croatia etc.). Its common names include lavender, true lavender and English lavender[2] (though not native to England); also garden lavender,[3] common lavender and narrow-leaved lavender.

[es] Lavandula angustifolia

Lavandula angustifolia, lavanda, es una especie de planta sufruticosa perenne del género Lavandula en la familia Lamiaceae.

[fr] Lavandula angustifolia

La Lavande officinale, Lavande vraie ou Lavande à feuilles étroites (Lavandula angustifolia Mill.) est une espèce de sous-arbrisseaux de la famille des Lamiaceae. C'est une plante qui est appréciée pour son odeur. C'est la plus appréciée des lavandes pour la qualité olfactive de son huile essentielle. À l'état sauvage, elle pousse surtout en Provence mais elle peut être cultivée dans des régions plus septentrionales, d'autant qu'il en existe de nombreux cultivars.
- [it] Lavandula angustifolia

[ru] Лаванда узколистная

Лава́нда узколи́стная, или Лаванда настоя́щая[2], или Лаванда колоси́стая, или Лаванда колоско́вая[3], или Лаванда ко́лосовая[4] (лат. Lavándula angustifólia) — травянистое растение, вид рода Лаванда (Lavandula) семейства Яснотковые (Lamiaceae).



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