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Il doronico del granito (nome scientifico Doronicum clusii (All.) Tausch, 1828) è una specie di pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae.[1][2]

Come leggere il tassobox
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Doronico del granito
Doronicun clusii
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Campanulidi
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroideae
Tribù Doroniceae
Genere Doronicum
Specie D. clusii
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroideae
Tribù Doroniceae
Genere Doronicum
Specie D. clusii
Nomenclatura binomiale
Doronicum clusii
(All.) Tausch, 1828

Etimologia


Il nome generico (Doronicum) potrebbe derivare da un termine dell'Arabia: Doronigi o Doronidge.[3] L'epiteto specifico (clusii) deriva dal professore francese di botanica, cui è stato dedicato questo fiore, Charles de l'Ecluse chiamato anche nella forma latina Carolus Clusius, creatore di uno dei più antichi orti botanici europei, l'Hortus botanicus di Leiden.

Questa specie fu descritta dal botanico e medico italiano Carlo Ludovico Allioni (1728–1804) come Arnica clusii e successivamente rinominata dal botanico austriaco Ignaz Friedrich Tausch (1793–1848) che la assegnò al genere Doronicum nella pubblicazione " Flora; oder, (allgemeine) botanische Zeitung. Regensburg, Jena" ( Flora 11: 178) del 1828.[4]


Descrizione


Peli della pianta
Peli della pianta
Il portamento
Il portamento
Le foglie
Le foglie
Il fiore
Il fiore

Habitus. Le piante di questa specie sono erbacee perenni provviste, soprattutto nelle parti alte e sul bordo delle foglie, di peli pluricellulari semplici ma ghiandolari. La determinazione esatta della forma e lunghezza dei peli è molto importante per definire la specie nell'ambito del genere. Purtroppo alcuni peli sono distinguibili solamente con un buon microscopio a 20-50 ingrandimenti.[5] La tavola a fianco indica il tipo di peli presenti sul bordo delle foglie e sulla superficie delle brattee dell'involucro per la specie Doronicum clusii. L'altezza di queste piante varia da 10 a 30 cm. La forma biologica è geofita rizomatosa (G rhiz), ossia sono piante che portano le gemme in posizione sotterranea. Durante la stagione avversa non presentano organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei chiamati rizomi, dei fusti sotterranei dai quali, ogni anno, si dipartono radici e fusti aerei.[6][7][8][9][10][11]

Radici. Le radici derivano dal rizoma.

Fusto.

Foglie. Le foglie sono intere con bordo largamente dentellato e provviste di peli sia sulla superficie che ai bordi (vedere tabella con disegno).

Infiorescenza. L'infiorescenza è formata da grandi capolini solitari color giallo-oro che normalmente sovrastano l'apparato fogliare. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae : un peduncolo sorregge un involucro a forma di coppa composto da più brattee in più serie (2-3) spiralate, che fanno da protezione al ricettacolo basale (che in questo caso è nudo – senza pagliette) sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: quelli esterni ligulati (di colore giallo chiaro) e quelli interni tubulosi (di colore giallo accentuato). Diametro dei capolini : 3 – 5 cm. Lunghezza massima delle brattee : 16 mm

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Sono inoltre ermafroditi, più precisamente i fiori del raggio (quelli ligulati e zigomorfi) sono femminili; mentre quelli del disco centrale (tubulosi e actinomorfi) sono bisessuali.

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[12]

Frutti. I frutti sono degli acheni oblunghi con dei solchi longitudinali. Sono inoltre provvisti di pappo in serie multiple formato da soli peli senza coroncina.


Biologia



Distribuzione e habitat


Distribuzione della pianta (Distribuzione regionale[14] – Distribuzione alpina[15])
Distribuzione della pianta (Distribuzione regionale[14] – Distribuzione alpina[15])

Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Orofita Sud Europeo .

Distribuzione: in Italia questa specie si trova solamente sulle Alpi (è comune in quelle Occidentali; rara nelle Orientali). Fuori dall'Italia, sempre nelle Alpi, questa specie si trova in Francia, Svizzera, Austria e Slovenia.[15]

Habitat: l'habitat preferito per queste piante sono i macereti e le morene. Il substrato preferito è siliceo con pH acido, medi valori nutrizionali del terreno che deve essere mediamente umido.

Distribuzione altitudinale: sui rilievi alpini, in Italia, queste piante si possono trovare fino a 2.000 - 2.900 m s.l.m. (massimo 3.369 m s.l.m.); nelle Alpi frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: alpino e in parte quello nivale.


Fitosociologia


Dal punto di vista fitosociologico alpino la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[15]

Formazione: comunità delle fessure, delle rupi e dei ghiaioni
Classe: Thlaspietea rotundifolii
Ordine: Androsacetalia alpinae
Alleanza: Androsacion alpinae

Sistematica


La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[16], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[17] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[18]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][10][9]


Filogenesi


Il genere Doronicum non è molto numeroso, comprende 29 specie, distribuite quasi unicamente nell'emisfero boreale (Vecchio Mondo), delle quali 8 sono proprie della flora italiana. Il genere appartiene alla sottofamiglia delle Asteroideae e, da un punto di vista filogenetico, si trova in posizione "basale" rispetto all'intera sottofamiglia.[10]

All'interno del genere D. clusii appartiene alla sezione Aronicum caratterizzata dall'avere i frutti acheni provvisti sempre di pappo.

Ulteriori caratteri distintivi per questa specie sono:[11]

  • il bordo delle foglie cauline superiori possiede dei peli semplici rigidi e dei peli semplici sinuosi (non sono presenti peli ghiandolari);
  • il fusto è cavo per quasi tutta la sua lunghezza.

Il numero cromosomico della specie è: 2n = 60 e 120.[11]


Sinonimi


La specie di questa voce, in altri testi, può essere chiamato con nomi diversi. L'elenco che segue indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[2]


Specie simili


In generale tutti i “doronici” montani d'alta quota sono di difficile determinazione; questo vale per le seguenti specie: Doronicum austriacum, Doronicum columnae, Doronicum grandiflorum, Doronicum glaciale e Doronicum clusii.


Giardinaggio


Come per altre specie anche per queste piante l'unico interesse è quello orticolo. Questo grazie ad alcune caratteristiche come i fiori grandi, la vivacità dei colori e la lunga fioritura oltre ad una certa resistenza ai climi freddi. Sono adatte unicamente al giardino rocciosi e alpino in quanto allo stato libero, raramente scendono sotto i limiti di altitudine superiore del bosco di faggio o di castagno.


Galleria d'immagini



Note


  1. (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 16 settembre 2022.
  3. Motta 1960, Vol.1 p.47.
  4. The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 16 settembre 2022.
  5. Pignatti 1982, vol.3 pag.113.
  6. Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  7. Strasburger 2007, pag. 860.
  8. Judd 2007, pag.517.
  9. Kadereit & Jeffrey 2007, pag.215.
  10. Funk & Susanna 2009, pag. 503.
  11. Pignatti 2018, vol.3 pag.893.
  12. Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  13. Strasburger 2007, Vol. 2 - pag. 760.
  14. Checklist of the Italian Vascular Flora, p. 88.
  15. Flora Alpina, Vol. 2 - p. 532.
  16. Judd 2007, pag. 520.
  17. Strasburger 2007, pag. 858.
  18. World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.

Bibliografia



Altri progetti


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Portale Botanica

Collegamenti esterni



На других языках


[fr] Doronicum clusii

Doronic de Clusius, Doronic de L'Écluse
- [it] Doronicum clusii



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