La saeppola canadese (nome scientifico Conyza canadensis (L.) Cronq., 1943; o anche Erigeron canadensis L.) è una pianta erbacea, annuale a piccoli fiori, appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
![]() |
Progetto:Forme di vita - implementazione Classificazione APG IV.
Il taxon oggetto di questa voce deve essere sottoposto a revisione tassonomica. |
![]() |
![]() | |
---|---|
![]() | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Euasteridi II |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Astereae |
Sottotribù | Conyzinae |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Astereae |
Sottotribù | Conyzinae |
Genere | Conyza |
Specie | C. canadensis |
Nomenclatura binomiale | |
Conyza canadensis (L.) Cronq., 1943 | |
Nomi comuni | |
Impia | |
Il nome del genere (Conyza) deriva dal greco konops (= pulci), o konis (= polvere), alludendo alla polvere secca che la pianta utilizza per respingere gli insetti indesiderati. Il nome della specie (canadensis) indica il luogo d'origine di queste piante. Il genere di questa pianta è stato definito dal botanico Christian Friedrich Lessing (1809-1862) in una pubblicazione del 1822. Mentre quello specifico è stato assegnato alla pianta dal naturalista svedese Carl von Linné (1707 – 1778); ma è il botanico americano Arthur J. Cronquist (1919–1992) che ne ha studiato a fondo le caratteristiche e i cui risultati sono stati pubblicati nel 1943. In America del nord questa pianta viene chiamata Canadian Horseweed. Gli inglesi in generale la chiamano Canada fleabane, mentre i francesi la chiamano Vergerette du Canada, e i tedeschi Kandisches Berufkraut.
L'altezza media di questa specie va da 40 a 150 cm; ma in America arriva fino a 200 cm (alcuni testi[1] indicano fino a 350 cm come altezza massima). La superficie di queste piante si presenta pelosa ed ispida. Il fusto si sviluppa dopo la comparsa della rosetta basale di foglie. La forma biologica della specie è terofita scaposa (T scap) : ossia è una pianta annuale (in questo caso anche biennale) con fusto allungato e poco foglioso.
Il fusto è eretto e molto ramificato nella parte alta (in prossimità del'infiorescenza). La sezione è cilindrica e la superficie presenta dei peli patenti.
Le foglie sono glabre o provviste di corti peli (quasi vellutate) ma vistosamente cigliate sul bordo della lamina. Possono essere più o meno dentate.
L'infiorescenza è composta da singoli capolini terminali disposti a pannocchia o a corimbo, e in genere è fogliosa e ampia. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae : un peduncolo sorregge un involucro cilindrico o piriforme o campanulato formato da più squame (in questa specie sono sparsamente spiralate ma comunque disposte in 3 serie) che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: quelli esterni ligulati e quelli interni tubulosi. Le squame sono di solito glabre con margini scabrosi (pergamenacei) e di colore verdolino, quelle più interne tendono al rossastro; la forma è lanceolata – lineare. Il numero dei fiori per capolino varia da 70 a 200. Dimensioni dell'infiorescenza: lunghezza dell'involucro 5 mm con una larghezza di 2 – 3 mm; diametro del ricettacolo 1 -1,5 mm; lunghezza del peduncolo : 4 – 8 mm. I capolini per ogni pianta possono superare il numero di 100.
I fiori sono tetra-ciclici (calice – corolla – androceo – gineceo), pentameri. Emanano un tenue aroma simile al cumino. Quelli ligulati sono biancastri o rosati con breve ma ben sviluppata ligula e sono tutti femminili; quelli tubulosi del disco centrale sono lievemente giallastri e sono ermafroditi.
In generale i caratteri morfologici dei fiori di queste piante possono essere così riassunti:
Il frutto è un achenio secco e deiscente di colore marrone pallido con un pappo bianco – grigiastro formato da 15 – 25 setole bianche. Il pappo ha la funzione di disperdere col vento i semi della pianta. La diffusione di questa pianta è facilitata anche dall'enorme numero di semi prodotti da ogni individuo (forse 200.000 e più) e dalla loro leggerezza. Dimensione del frutto: 1 – 1,5 mm; dimensioni delle setole: 3 mm.
Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa scheda appartiene alla seguente comunità vegetale:
Le famiglia delle Asteraceae (o Compositae, nomen conservandum) è la famiglia vegetale più numerosa, organizzata in oltre 1000 generi per un totale di circa 20.000 specie. La Conyza canadensis appartiene al genere Conyza che comprende 40 - 50 specie molte delle quali sono di origine americana, mentre le altre sono originarie del Vecchio Mondo (europee, asiatiche e africane); 3 sono le specie proprie della flora italiana. Il genere appartiene alla sottotribù Conyzinae (sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae[2]); gli esatti rapporti filogenetici con gli altri generi di questo raggruppamento, in particolare con i generi Erigeron, Aphanostephus e Leptostelma, sono tuttora oggetto di controversie.[3] In effetti secondo gli attuali orientamenti della comunità scientifica, nelle ultime checklist della flora spontanea italiana[4] il nome scientifico accettato di questa specie è: Erigeron canadensis L..
Nell'elenco che segue sono indicate alcune varietà e sottospecie (l'elenco può non essere completo e alcuni nominativi sono considerati da altri autori dei sinonimi della specie principale o anche di altre specie):
Nell'elenco che segue sono indicati alcuni ibridi (il primo è un ibrido interspecifico, il secondo è un ibrido intergenerico):
Conyza canadensis può essere indicata con nomi diversi. Il seguente elenco indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:
Le tre sole specie presenti in Italia sono abbastanza simili tra di loro e differiscono per particolari non molto evidenti.
![]() |
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze. |
In cucina vengono usate le foglie in insalata o cotte o bollite ma in quantità limitata per il suo gusto amaro.
Alcuni oli essenziali sono utilizzati per aromatizzare le caramelle e come base per bevande analcoliche, ma anche nell'industria del profumo per creare sfumature esotiche.
Per i pascoli questa pianta è considerata infestante sia perché si propaga facilmente togliendo terreno ad altre piante più nutritive ma soprattutto perché molti animali la evitano per il suo gusto amaro. In certi casi nelle piantagioni di soia la resa si è abbassata di oltre il 10%-15% a causa dell'infestazione della Conyza canadensis. È del tutto resistente all'erbicida glifosato che su di essa non ha alcuna efficacia.
Altri progetti