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Muscomorpha è un raggruppamento sistematico dell'ordine dei Ditteri, basato sulla suddivisione, secondo criteri filogenetici, del sottordine Brachycera. Il taxon è inquadrato al rango di infraordine e comprende, oltre ad alcune famiglie primitive, tradizionalmente incluse nella coorte degli Orthorrhapha, anche i Ditteri più evoluti, che fanno capo alla sezione Cyclorrhapha.

Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Muscomorpha
Empis tesselata
Classificazione filogenetica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Panorpoidea
Ordine Diptera
Sottordine Brachycera
Infraordine Muscomorpha
Sezioni

Filogenesi


Acroceridae (Nemestrinoidea)
Acroceridae (Nemestrinoidea)

Fin dalle prime analisi filogenetiche gli Autori concordano nel posizionare il ramo dei Muscomorpha, nell'ambito dei Brachycera, come linea divergente dopo la separazione dei Brachiceri inferiori. Gli studi che si sono susseguiti negli ultimi decenni, tuttavia, non concordano sul posizionamento di alcuni taxa nell'albero cladistico, in particolare alcune famiglie o sottofamiglie riconducibili ai Brachiceri inferiori, tradizionalmente denominati Orthorrhapha. L'analisi cladistica porta infatti a risultati differenti e talora contrastanti secondo i criteri con cui sono definite le apomorfie e le plesiomorfie.

Asilidae (Asiloidea)
Asilidae (Asiloidea)

Nell'ultimo decennio, YEATES e altri Autori sostengono che i Muscomorpha si definiscono come ramo collaterale alla linea primitiva Stratiomyiomorpha + Xylophagomorpha + Tabanomorpha e dovrebbero comprendere, oltre ai Ditteri superiori, i Cyclorrhapha, anche alcuni Brachiceri inferiori. Restano incerte le posizioni della famiglia Bombyliidae, che sulla base di alcuni criteri sarebbero correlati ai Tabanomorpha, e il carattere monofiletico degli Asiloidea e dei Nemestrinoidea. La maggior parte dei lavori concordano invece sul carattere monofiletico della linea Empidoidea + Cyclorrhapha, spesso indicata in letteratura con la denominazione Eremoneura. La risoluzione di questi punti critici si riflette sull'effettiva suddivisione tassonomica dei Brachiceri, sulla quale non c'è ancora il consenso.

Bombyliidae (Asiloidea)
Bombyliidae (Asiloidea)

Gli studi condotti da Yeates et al. articolano il cladogramma secondo il seguente schema[1][2]:

  Brachycera  

Stratiomyoidea

Xylophagoidea

Vermileonoidea

Tabanoidea

  Muscomorpha  

Nemestrinoidea

Asiloidea

  Eremoneura  

Empidoidea

Cyclorrhapha


Sistematica


Therevidae (Asiloidea)
Therevidae (Asiloidea)

L'inquadramento tassonomico dei Muscomorpha è subordinato alle effettive correlazioni filogenetiche che riguardano i taxa più primitivi, quelli tradizionalmente inclusi nella coorte degli Orthorrhapha. Gli schemi di classificazione riportati nella letteratura recente o nelle banche dati tassonomiche variano secondo l'orientamento e le fonti di riferimento; è evidente che il problema dell'inquadramento dei Ditteri superiori nell'ambito dei Brachiceri è ancora in via di risoluzione. Allo stato attuale sono ipotizzati due inquadramenti alternativi.


Inquadramento restrittivo


Empididae (Empidoidea)
Empididae (Empidoidea)

Questo inquadramento riprende, almeno nelle linee fondamentali, lo schema tassonomico di GRIFFITHS (1994), che suddivide i Brachiceri in sei infraordini, contemplando anche la definizione dell'infraordine Asilomorpha[3]. Nella sostanza, l'adozione dell'infraordine Asilomorpha presuppone un'accezione restrittiva del taxon Muscomorpha e che si identifica con i Cyclorrhapha, contemplato sia nella classificazione filogenetica sia nella classificazione tradizionale. Negli Asilomorpha si fanno perciò confluire i cosiddetti Brachiceri inferiori che filogeneticamente non trovano collocazione nel ramo Stratiomyomorpha + Xylophagomorpha + Tabanomorpha. L'albero tassonomico basato su questo schema è pertanto il seguente:

Hybotidae (Empidoidea)
Hybotidae (Empidoidea)
Dolichopodidae (Empidoidea)
Dolichopodidae (Empidoidea)

La separazione tassonomica dei Brachiceri inferiori dai Muscomorpha-Cyclorrhapha si riallaccia fondamentalmente alla classificazione dicotomica degli schemi linneiani, pur riconoscendo il carattere polifiletico dei tradizionali Orthorrhapha. Per questo motivo questo schema trova ancora un largo supporto. Va tuttavia precisato che le analisi filogenetiche più dettagliate non concordano con questo inquadramento in quanto gli Asilomorpha sarebbero un raggruppamento artificiale perché polifiletico: l'inserimento degli Empidoidea fra gli Asilomorpha, infatti, non contempla l'esistenza di una più stretta relazione filogenetica fra gli Empidoidea e i Cyclorrhapha, escludendo perciò la natura monofiletica del clade Eremoneura.


Inquadramento esteso


Phoridae (Cyclorrhapha: Aschiza: Platypezoidea)
Phoridae (Cyclorrhapha: Aschiza: Platypezoidea)

Questo inquadramento si identifica con le tesi di YEATES, supportate da alcuni progetti tassonomici che coinvolgono alcuni dei ditterologi più attivi nell'ultimo quindicennio e appartenenti a diverse istituzioni australiane, nordamericane, sudamericane e asiatiche. L'inquadramento trova le basi, nelle linee fondamentali, nello schema tassonomico di WOODLEY (1989), che suddivide i Brachiceri in quattro infraordini, escludendo l'esistenza dell'infraordine Asilomorpha[4]. Dalla classificazione di WOODLEY. YEATES et al. sviluppano uno schema tassonomico più complesso, derivato da un'analisi cladistica più approfondita su base sia morfologica sia molecolare, che inquadra i Muscomorpha in un taxon più esteso includendovi anche gli Asilomorpha sensu Griffiths. Questa interpretazione diverge sensibilmente dalla tassonomia tradizionale, in quanto scorpora il gruppo artificiale degli Orthorrhapha includendo alcune superfamiglie e i Brachiceri superiori in un unico taxon distinto da quelli comprendenti gli altri Brachiceri inferiori.

Syrphidae (Cyclorrhapha: Aschiza: Syrphoidea)
Syrphidae (Cyclorrhapha: Aschiza: Syrphoidea)

L'interpretazione estesa dell'infraordine Muscomorpha non ha ancora una vera e propria suddivisione tassonomica in taxa inquadrati in specifici ranghi: infatti, mentre i Muscomorpha che fanno capo ai brachiceri inferiori sono inquadrabili in tre differenti taxa, inquadrabili al rango di superfamiglia (Nemestrinoidea, Asiloidea, Empidoidea), i restanti Muscomorpha fanno capo al clade Cyclorrhapha, che comprende circa due terzi delle famiglie dei Diptera. AMORIM & YEATES (2006), trattando la sistematica dei Ditteri inferiori, propongono anche una possibile suddivisione tassonomica dei Brachiceri individuando nell'ambito dei Muscomorpha quattro gruppi sistematici riconducibili ai clade che formano la base dell'albero filogenetico dei Muscomorpha. I Muscomorpha, secondo questa proposta, si inquadrano pertanto nel seguente schema tassonomico[5]:

Pipunculidae (Cyclorrhapha: Aschiza: Syrphoidea)
Pipunculidae (Cyclorrhapha: Aschiza: Syrphoidea)

Le quattro sezioni non rispecchiano una classificazione gerarchica organizzata su taxa di pari rango tassonomico: infatti, le prime tre si identificano con taxa al rango di superfamiglia, mentre la quarta sezione, quella dei Cyclorrhapha, si identifica con un taxon di rango superiore a quello di superfamiglia. Questo schema necessita perciò di un ulteriore sviluppo in modo che sia riconducibile ad una suddivisione gerarchica di tipo linneiano.


Orientamenti attuali


Micropezidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Acalyptratae: Micropezoidea)
Micropezidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Acalyptratae: Micropezoidea)

Il grado di incertezza e l'assenza di consenso che ancora concerne la sistematica dei Ditteri nei taxa di rango superiore sono alla base dell'eterogeneità presente negli schemi tassonomici riportati in letteratura e nelle banche dati. Fermo restando che ormai è largamente condivisa la natura obsoleta della suddivisione tradizionale dei Brachiceri in Orthorrhapha e Cyclorrhapha, in generale si riscontrano tre differenti orientamenti:

Il primo è riconducibile ad un inquadramento dell'infraordine Muscomorpha sensu stricto, distinguendolo dai Brachiceri inferiori e accettando l'infraordine Asilomorpha[6];

Il secondo è riconducibile ad un inquadramento che supporta, più o meno esplicitamente, l'albero cladistico di YEATES & WIEGMANN e, sia pure senza adottare schemi come quello proposto da AMORIM & YEATES, mettono in evidenza il carattere polifiletico del raggruppamento Asilomorpha[7][8][9][10][11][12][13].

Diopsidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Acalyptratae: Diopsoidea)
Diopsidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Acalyptratae: Diopsoidea)

Il terzo prescinde per il momento da una ripartizione ad alto livello, suddividendo i Brachiceri in superfamiglie e famiglie. È evidente che in quest'ultimo caso non si può parlare di alberi tassonomici veri e propri ma di suddivisione artificiale che esula da qualsiasi fondamento filogenetico, in attesa di acquisire conoscenze più approfondite che permettano la definizione di una tassonomia di larga condivisione[14].


Morfologia


Nella generalità dei Muscomorpha gli adulti hanno una morfologia riconducibile all'aspetto muscoide. Il tegumento presenta in genere . Sono generalmente alati, provvisti di capo con occhi ben sviluppati, antenne brevi, di tipo aristato, ovvero composte da tre articoli di cui il terzo porta un'appendice (arista), apparato boccale di tipo lambente-succhiante o succhiante o, meno frequentemente, di tipo pungente-succhiante. Un carattere ricorrente, ad eccezione dei Nemestrinoidea, degli Asiloidea, degli Empidoidea e dei Cyclorrhapha inclusi dalla tassonomia tradizionale negli Aschiza, è la presenza di una cicatrice frontale, detta ptilinum: questa sutura, conformata a U più o meno aperta, separa una zona fronto-clipeale, in cui sono inserite le antenne, dalla zona geno-oculare-cervicale, in cui sono presenti gli occhi e gli ocelli.

Conopidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Acalyptratae: Conopoidea)
Conopidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Acalyptratae: Conopoidea)

Le zampe hanno i pretarsi provvisti di empodio setiforme oppure sono privi del lobo mediano, ad eccezione dei Nemestrinoidea che sono provvisti di arolio pulvilliforme come i Brachiceri inferiori che fanno capo agli altri infraordini. La nervatura alare presenta una struttura più o meno semplificata. Fatta eccezione per alcuni gruppi più primitivi, le ali dei Muscomorpha, in generale, sono caratterizzate dalla riduzione del numero di ramificazioni delle nervature longitudinali. In particolare ricorre quasi sempre l'assenza della biforcazione R4+5 e della biforcazione R2+3, perciò la radio è divisa al massimo in tre rami. Anche la media ha in genere un ridotto numero di ramificazioni e, soprattutto, scompare la trasversa mediale, con conseguente assenza della media e dall'assenza della cellula discale. La cellula cup è quasi sempre chiusa, come nella generalità dei Brachiceri, e spesso è corta, con vena A1+CuA ben sviluppata in lunghezza.

La larva ha un aspetto vermiforme: è apoda e apparentemente acefala. La pupa, infine, si evolve quasi sempre all'interno dell'exuvia dell'ultimo stadio larvale, fatta eccezione per i gruppi più primitivi (Nemestrinoidea, Asiloidea, Empidoidea).

Tephritidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Acalyptratae: Tephritoidea)
Tephritidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Acalyptratae: Tephritoidea)

Etologia


Nei Muscomorpha si rileva una notevole varietà della dieta degli adulti, con specializzazioni a livello di famiglia o di superfamiglia che hanno talvolta implicazioni pratiche di importanza notevole soprattutto in merito alle relazioni con l'Uomo. Allo stadio larvale ricorre in generale la saprofagia o la predazione a spese di insetti, ma in diversi taxa vi sono particolari specializzazioni verso la fitofagia o il parassitismo; anche in questi casi le implicazioni socioeconomiche sono di rilevanza tale da includere questi taxa fra i ditteri di maggiore importanza per l'Uomo.

Lauxaniidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Acalyptratae: Lauxanioidea)
Lauxaniidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Acalyptratae: Lauxanioidea)

In merito all'habitat c'è una netta differenziazione fra stadio larvale e stadio adulto. Allo stadio larvale i Muscomorpha si sono in generale evoluti passando dal primitivo adattamento all'habitat acquatico a quello "semiacquatico" caratterizzato da un microambiente relativamente umido e ricco di sostanza organica. Queste ultime forme si rinvengono comunemente in substrati organici in decomposizione, sia vegetali sia animali, con specializzazioni che si manifestano nella fitofagia endofitica (larve minatrici e larve galligene) o nell'endoparassitismo zoofago. Non mancano infine le specializzazioni particolari che si manifestano con il commensalismo nei confronti degli insetti sociali. Poche sono invece le forme che conducono vita libera all'aperto, come ad esempio le larve di una parte dei Syrphidae, specializzate nella predazione di insetti fitomizi.

Allo stadio adulto, tranne poche eccezioni, i Muscomorpha hanno sviluppato una particolare attitudine al volo che, combinata con i tipi di alimentazione più diffusi, sono la ragione di fondo dell'habitat tipicamente aereo di questi insetti. Fra i Muscomorpha si è evoluta, infatti, un'abilità nel volo comparabile a quella degli Imenotteri; l'habitat ricorrente è rappresentato dall'ambiente aereo prossimo alla vegetazione o da quello antropizzato, secondo le abitudini alimentari prevalenti.


Alimentazione degli adulti


Sciomyzidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Acalyptratae: Sciomyzoidea)
Sciomyzidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Acalyptratae: Sciomyzoidea)

La dieta degli adulti verte su due aspetti fondamentali: il modo in cui si soddisfa il fabbisogno proteico necessario per la riproduzione e il rapporto evoluzionistico con le Angiosperme. In merito a quest'ultimo aspetto va precisato che la storia evolutiva dei Muscomorpha è strettamente associata a quella delle Angiosperme: i Cyclorrhapha si sono infatti evoluti a partire dal Cretaceo inferiore parallelamente alle Angiosperme, mentre i Muscomorpha inferiori sono comparsi fra il Giurassico medio e il Cretaceo inferiore. Questo parallelismo ha avuto una notevole influenza nell'evoluzione dei Ditteri superiori e del loro apparato boccale, particolarmente specializzato nell'assunzione di sostanze zuccherine.

Tranne alcune eccezioni, la dieta dei Muscomorpha è fondamentalmente glicifaga e si basa sull'assunzione di sostanze zuccherine di varia natura, anche se in gran parte rappresentata dal nettare, dalla melata dei Rincoti Omotteri, da succhi vegetali emessi dalle ferite o da altri essudati vegetali. Questa dieta, nella generalità dei casi, è insufficiente a soddisfare il fabbisogno proteico, perciò è integrata con altri alimenti, di varia natura, generalmente ricchi di proteine. Le diete integrative si manifestano con la zoofagia, la pollinivoria, la saprofagia.

Agromyzidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Acalyptratae: Opomyzoidea)
Agromyzidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Acalyptratae: Opomyzoidea)

La zoofagia si manifesta allo stadio adulto a spese di invertebrati o di vertebrati, tuttavia con differenziazioni, specifiche dei vari gruppi sistematici, che denotano un comportamento primitivo o, al contrario, un adattamento evolutivo secondario. In generale si possono riscontrare due differenti comportamenti:

Chloropidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Acalyptratae: Carnoidea)
Chloropidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Acalyptratae: Carnoidea)

La pollinofagia sfrutta il polline come principale componente proteica della dieta e si accompagna alla nettarivoria. Questa dieta, tipica degli Imenotteri Apoidei o di alcuni coleotteri antofagi, non è molto diffusa fra i Ditteri, ma è fondamentale nelle famiglie dei Syrphidae e dei Bombyliidae, i più importanti ditteri pronubi.

La saprofagia è la forma di integrazione dietetica più largamente diffusa fra i Muscomorpha e si svolge a spese di qualsiasi substrato organico in putrefazione. Fra le forme di saprofagia di maggiore importanza rientrano la coprofagia e la sarcofagia, che si basano rispettivamente sull'assunzione di proteine o azoto non proteico dagli escrementi degli animali e dalla carne. L'importanza di queste abitudini alimentari risiede nelle implicazioni di carattere igienico-sanitario: la coprofagia è un comportamento di interesse medico quando è in relazione con il commensalismo nei confronti dell'uomo tipico di alcuni taxa, fra cui i Muscidae sono i più rappresentativi; è nota infatti la dannosità, ad esempio, della mosca domestica quale vettore di organismi patogeni prelevati da substrati organici in putrefazione e successivamente trasmessi con il semplice contatto con la pelle o le mucose oppure con il rigurgito sugli alimenti utilizzati dall'uomo. La sarcofagia pone invece problemi di carattere per lo più igienico in quanto ha ripercussioni soprattutto sullo stato di conservazione delle carni.

Sphaeroceridae (Cyclorrhapha: Schizophora: Acalyptratae: Sphaeroceroidea)
Sphaeroceridae (Cyclorrhapha: Schizophora: Acalyptratae: Sphaeroceroidea)

A fronte delle implicazioni igienico-sanitarie, la coprofagia ha delle implicazioni biotecniche interessanti in quanto può essere sfruttata nella lotta adulticida nei confronti dei Tephritidae, la famiglia che comprende i ditteri fitofagi di maggiore importanza economica: gli adulti dei Tephritidae, insetti prettamente glicifagi, soddisfano il fabbisogno proteico traendolo dagli escrementi degli uccelli, perciò sono attratti dai composti ammoniacali o amminici. I sali di ammonio e le proteine idrolizzate sono perciò usati come attrattivi alimentari per innescare trappole chemiotropiche o per effettuare trattamenti insetticidi localizzati (trattamenti con le esche). In questo caso questo comportamento alimentare costituisce un elemento positivo in quanto permette l'adozione di tecniche di lotta a basso impatto ambientale.


Alimentazione delle larve


Drosophilidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Acalyptratae: Ephydroidea)
Drosophilidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Acalyptratae: Ephydroidea)

Il comportamento trofico delle larve si manifesta in quattro forme: la predazione di artropodi, la saprofagia, la fitofagia, la micetofagia e il parassitoidismo. La predazione costituisce il comportamento ancestrale delle larve dei Ditteri e, nell'ambito dei Muscomorpha, ricorre frequentemente nelle famiglie più primitive; fanno eccezione i Bombyliidae e i Nemestrinoidea, nei quali la zoofagia delle larve si manifesta con il parassitoidismo. Nei Cyclorrhapha la predazione non ricorre, fatta eccezione per i Syrphidae. La notevole varietà di comportamenti trofici in questa famiglia, tuttavia presuppongono un adattamento secondario, derivato, secondo CHANDLER (1968), da un'originaria fitofagia[15].

La saprofagia delle larve, comportamento frequente in alcuni infraordini dei Nematocera e, nell'ambito dei Brachiceri, negli Stratiomyomorpha, nei Muscomorpha compare per lo più nei Cyclorrhapha, largamente distribuita in molti taxa. L'origine ancestrale della saprofagia è incerta, ma fra le ipotesi si ritiene che sia derivata da un adattamento evolutivo dell'onnivoria tipica di alcune forme acquatiche al passaggio alla vita terrestre, su substrati organici umidi in decomposizione[16]. Fra i gruppi sistematici che presentano una marcata frequenza della saprofagia allo stadio larvale si citano i Muscoidea (Diptera: Calyptratae), i Platypezoidea (Diptera: Aschiza), i Micropezoidea (Diptera: Acalyptratae); l'ampia diffusione in tutti i taxa dei Cyclorrhapha di rango superiore a quello di superfamiglia fa presupporre un'origine ancestrale remota di questo adattamento evolutivo.

Hippoboscidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Calyptratae: Hippoboscoidea)
Hippoboscidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Calyptratae: Hippoboscoidea)

La fitofagia è anch'essa un adattamento secondario e nei Muscomorpha ricorre per lo più fra i Cyclorrhapha in differenti taxa. Questa forma di alimentazione è largamente rappresentata nei Ditteri, ma presenta una distribuzione a mosaico e, almeno nelle forme che presuppongono un adattamento complesso, come la fitofagia endofitica, si manifesta a mosaico a livello di famiglia o di sottofamiglia come forma di specializzazione in gruppi sistematici più ampi che presentano invece comportamenti trofici differenti (micetofagia, saprofagia, artropofagia). È interessante notare che la fitofagia generica e aspecifica, che si manifesta per lo più come forma di predazione a spese delle radici e delle parti basali dell'apparato aereo delle piante, ricorre fra i gruppi più primitivi dei due sottordini: i Tipulomorpha e i Bibionomorpha fra i Nematoceri e i Tabanomorpha fra i Brachiceri. Al contrario, la fitofagia "specializzata", ricorre soprattutto fra i gruppi più recenti nell'albero filogenetico, come ad esempio i Cecidomyiidae fra i Nematoceri e gli Schizophora fra i Brachiceri. Questa differenziazione fa presupporre che la fitofagia "specializzata" sia una convergenza evolutiva che si manifesta con adattamenti secondari nell'ambito di singoli clade appartenenti a linee filogenetiche distinte. Nell'ambito dei Muscomorpha, si riscontrano principalmente le seguenti forme di fitofagia:

Glossinidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Calyptratae: Hippoboscoidea)
Glossinidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Calyptratae: Hippoboscoidea)
Oestridae (Cyclorrhapha: Schizophora: Calyptratae: Oestroidea)
Oestridae (Cyclorrhapha: Schizophora: Calyptratae: Oestroidea)

Il parassitoidismo, infine, è un comportamento trofico derivato sia dall'evoluzione di forme ancestrali zoofaghe sia da adattamenti secondari di forme saprofaghe o fitofaghe. Fatta eccezione per i Nemestrinoidea e i Bombyliidae, il parassitoidismo ricorre soprattutto fra i Cyclorrhapha. Nell'ambito di questi ultimi, forme parassitoidi sono presenti negli Aschiza (Platypezidae e Pipunculidae), negli Acalyptratae (Conopidae) e nei Calyptratae (Oestroidea). Le forme di parassitoidismo di maggiore interesse ricorrono negli Oestroidea e, in particolare, nelle famiglie Oestridae e Tachinidae, rappresentativi di due comportamenti trofici nettamente distinti. Gli Oestridae hanno infatti sviluppato una forma di parassitismo endofago a spese delle mucose o del tessuto sottocutaneo dei Mammiferi. Parallelamente, i Tachinidae hanno sviluppato una forma di parassitoidismo endofago a spese di larve di altri insetti, prevalentemente Lepidotteri. In entrambi i casi, le larve presentano particolari adattamenti morfoanatomici all'endofagia, differenziati naturalmente in funzione della specificità dell'ospite.

Rhinophoridae (Cyclorrhapha: Schizophora: Calyptratae: Oestroidea)
Rhinophoridae (Cyclorrhapha: Schizophora: Calyptratae: Oestroidea)

Importanza


I Muscomorpha rappresentano il gruppo sistematico più vasto nell'ambito dei Ditteri, comprendendo circa due terzi delle famiglie dell'intero ordine. Data l'eterogeneità etologica che riguarda i Muscomorpha, gli ambiti di interesse che coinvolgono in generale l'ordine dei Ditteri si riflette all'interno di questo infraordine.


Ambito igienico-sanitario


L'interesse igienico-sanitario, nell'ambito sia della medicina umana, è quello più rilevante per le dirette implicazioni con la salute umana, anche se in realtà coinvolge una ristretta parte dei Muscomorpha facente capo per lo più alle superfamiglie dei Muscoidea, degli Ostreoidea e degli Hippoboscoidea. Le problematiche di ordine igienico-sanitario associate ai Muscomorpha, secondo il gruppo sistematico, sono le seguenti:

Sarcophagidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Calyptratae: Oestroidea)
Sarcophagidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Calyptratae: Oestroidea)
Calliphoridae (Cyclorrhapha: Schizophora: Calyptratae: Oestroidea)
Calliphoridae (Cyclorrhapha: Schizophora: Calyptratae: Oestroidea)

Ambito veterinario


Tachinidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Calyptratae: Oestroidea)
Tachinidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Calyptratae: Oestroidea)

I Muscomorpha di interesse veterinario fanno capo alle stesse superfamiglie citate in precedenza, con un particolare interesse nell'ambito degli Oestridae, comprendente anche alcune specie parassite - allo stadio larvale - di animali domestici, e degli Hyppoboscidae, comprendente specie ematofaghe. Gli aspetti più problematici consistono nel parassitismo e nell'ematofagia per le implicazioni di carattere patologico, ma nel caso di animali a cui sono richieste particolari prestazioni produttive e dotati di una limitata rusticità gioca un ruolo non trascurabile anche lo stress provocato dalla molestia, che influisce negativamente sulla produttività. Fra le specie parassite, allo stadio larvale, di animali domestici sono comprese Hypoderma bovis, Oestrus ovis e Gasterophilus intestinalis, rispettivamente parassiti dei bovini, degli ovicaprini e degli equini. Fra gli ematofagi che allo stadio adulto attaccano gli animali domestici vi sono Hippobosca equina ("mosca cavallina"), che attacca equini e bovini, Hippobosca longipennis, ematofago sul cane, Melophagus ovinus, ematofago sugli ovini.


Ambito forense


Anthomyiidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Calyptrata: Muscoidea)
Anthomyiidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Calyptrata: Muscoidea)

Le larve saprofaghe-sarcofaghe si sviluppano abitualmente nei cadaveri degli animali, compreso l'uomo. Possono perciò essere oggetto di indagine in medicina legale al fine di ricavare informazioni relative all'intervallo post-mortem, su cadaveri in stato più o meno avanzato di decomposizione, come ad esempio il tempo intercorso dalla morte e il luogo in cui è avvenuto il decesso[18].


Ambito alimentare


La saprofagia delle larve di molti Muscomorpha è causa di alterazioni a carico degli alimenti. In generale qualsiasi alimento dotato di un sufficiente tenore in umidità, è potenzialmente esposto agli attacchi da parte di ditteri appartenenti all'infraordine dei Muscomorpha quando è conservato in condizioni precarie. Questo rischio coinvolge in particolare gli alimenti facilmente deperibili come la carne e il pesce (Sarcophagidae, Calliphoridae), i formaggi e i salumi mal conservati (Piophilidae), la frutta e gli ortaggi (Drosophilidae, Muscidae).


Ambito agrario


Muscidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Calyptrata: Muscoidea)
Muscidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Calyptrata: Muscoidea)

La fitofagia assume una importanza - sotto l'aspetto economico - per un numero limitato di specie, ma alcune di queste sono responsabili di danni economici di entità tale da riscuotere un notevole interesse nell'ambito dell'Entomologia agraria. Le specie più dannose rientrano nelle famiglie dei Tephritidae, degli Agromyzidae, degli Anthomyiidae e dei Chloropidae.

I Tephritidae comprendono specie comunemente note, in inglese con il nome di fruit flies ("mosche della frutta"). Il nome comune mette in evidenza il comportamento di maggiore importanza economica, ovvero la carpofagia, ma nella famiglia sono comprese anche specie con larve fillominatrici e altre galligene, per lo più a carico di piante erbacee. Fra le specie di maggiore importanza economica, di areale più o meno esteso, si citano la Ceratitis capitata (mosca mediterranea della frutta), la Bactrocera dorsalis (mosca orientale della frutta), la Bactrocera oleae (mosca delle olive) e la Rhagoletis cerasi (mosca delle ciliegie).

Gli Agromyzidae comprendono specie le cui larve sono in larga prevalenza fillominatrici. Le specie veramente dannose, per la loro polifagia, sono poco più di una decina e fanno capo ai generi Liriomyza e Chromatomyia. Questi insetti sono particolarmente dannosi alle colture orticole e floricole in serra.

Gli Anthomyiidae comprendono specie con vari comportamenti allo stadio larvale, ma quelle di maggiore importanza sono fillominatrici oppure si comportano come minatrici dello stelo causando la morte di piante giovani. Una delle specie più importanti è la Pegomyia betae (mosca della barbabietola).

Fanniidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Calyptrata: Muscoidea)
Fanniidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Calyptrata: Muscoidea)

I Chloropidae comprendono specie galligene o minatrici a spese di piante erbacee. Fra le specie di maggiore importanza si citano Chlorops pulionis e Oscinella frit, specie dannose ai cereali nelle regioni temperate fredde.


Ambito ecologico


Sotto l'aspetto ecologico sono di particolare importanza - in senso positivo - alcune categorie trofiche per il ruolo svolto:

Scathophagidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Calyptrata: Muscoidea)
Scathophagidae (Cyclorrhapha: Schizophora: Calyptrata: Muscoidea)

Altri ambiti


Fra gli altri ambiti si cita l'impiego delle larve di alcune specie, come ad esempio la Sarcophaga carnaria come mangime per i pesci oppure come esche per la pesca sportiva.


Note


  1. Wiegmann e Yeates.
  2. Yeates et al. (2007), pp. 568, 572-574.
  3. G.C.D. Griffiths, Relationships among the major subgroups of Brachycera (Diptera): a critical review, in The Canadian Entomologist, vol. 126, n. 3, 1994, pp. 861-880, ISSN 0008-347X (WC · ACNP).
  4. N.E. Woodley. Phylogeny and classification of the "Orthorrhaphous" Brachycera in J.F McAlpine, D.M. Wood (a cura di) Manual of Nearctic Diptera Volume 3. Research Branch, Agriculture Canada, Monograph 32, 1989. 1371-1395.
  5. Dalton de Souza Amorim, David Yeates, Pesky gnats: Ridding dipteran classification of the Nematocera (PDF), in Studia dipterologica, vol. 13, 2006, pp. 3-9, ISSN 0945-3954 (WC · ACNP). URL consultato il 6 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2010).
  6. Biological Library.
  7. (EN) Brian M. Wiegmann, David K. Yeates, Brachycera, su tolweb.org, The Tree of Life Web Project, 2007. URL consultato il 13 giugno 2009.
  8. (EN) FLYTREE. Assembling the Diptera Tree of Life, su inhs.uiuc.edu. URL consultato il 13 giugno 2009.
  9. (EN) Family Name List by Groups, su The Diptera Site, US Department of Agriculture. URL consultato il 13 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2006).
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- [it] Muscomorpha

[ru] Круглошовные мухи

Круглошовные мухи (лат. Muscomorpha) — инфраотряд двукрылых из подотряда короткоусых (Brachycera). Включают подавляющую часть представителей подотряда, в том числе настоящих мух, мясных мух и оводов. Для личинок круглошовных мух характерна значительная редукция головной капсулы. Другая особенность представителей этой группы состоит в том, что при окукливании они остаются внутри линочной шкурки, которая выступает в роли защитной оболочки, называемой пупарием. Имаго покидает пупарий, разрывая его по круглому шву в передней части.



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