bio.wikisort.org - Plantae

Search / Calendar

Il forasacco dei muri (nome scientifico Bromus madritensis L., 1755 è una specie di pianta spermatofita monocotiledone appartenente alla famiglia Poaceae (sottofamiglia Pooideae ex Graminaceae).[1]

Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Forasacco dei muri
Bromus madritensis
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
(clade) Commelinidae
Ordine Poales
Famiglia Poaceae
Sottofamiglia Pooideae
Tribù Bromeae
Genere Bromus
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Sottoclasse Commelinidae
Ordine Cyperales
Famiglia Poaceae
Sottofamiglia Pooideae
Tribù Bromeae
Genere Bromus
Specie B. madritensis
Nomenclatura binomiale
Bromus madritensis
L., 1755

Etimologia


Il nome generico (bromus) deriva dalla lingua greca ed è un nome antico per l'avena.[2] L'epiteto specifico (madritensis) significa "di o da Madrid" (dal latino mediovale "Matritum"[3]).[4]

Il nome scientifico della specie è stato definito da Linneo (1707 – 1778), conosciuto anche come Carl von Linné, biologo e scrittore svedese considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione "Centuria I. Plantarum" (Cent. Pl. I. 5 - 1755)[5] del 1755.[1]


Descrizione


Il portamento
Il portamento
Le foglie
Le foglie
Infiorescenza
Infiorescenza
Spighetta generica con tre fiori diversi
Spighetta generica con tre fiori diversi

Queste piante arrivano ad una altezza di 1 - 6 dm. La forma biologica è terofita scaposa (T scap), ossia in generale sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Inoltre è una specie cleistogama (l'apparato maschile è ridotto) e facilmente si riproduce per autoimpollinazione.[3][6][7][8][9][10][11][12]


Radici


Le radici sono per lo più fascicolate; a volte sono secondarie da rizoma.


Fusto


I culmi sono cavi a sezione più o meno rotonda. Il portamento in genere è ginocchiato-ascendente, incurvato in alto. La superficie è liscia e glabra.


Foglie


Le foglie lungo il culmo sono disposte in modo alterno, sono distiche e si originano dai vari nodi. Sono composte da una guaina, una ligula e una lamina. Le venature sono parallelinervie. Non sono presenti i pseudopiccioli e, nell'epidermide delle foglia, le papille.


Infiorescenza


Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze, ascellari e terminali, in genere sono ramificate (2 - 3 rami per nodo) e sono formate da alcune spighette erette o eretto-patenti e peduncolate ed hanno la forma di una pannocchia densa e stretta. I rami sono lunghi 1 – 4 cm; gli inferiori sono fascicolati a 2 - 6. La fillotassi dell'inflorescenza inizialmente è a due livelli, anche se le successive ramificazioni la fa apparire a spirale. Lunghezza delle pannocchie: 5 – 15 cm.


Spighetta


Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette, lungamente pedicellate, compresse lateralmente, sottese da due brattee distiche e strettamente sovrapposte chiamate glume (inferiore e superiore), sono formate da 6 - 13 fiori. Possono essere presenti dei fiori sterili; in questo caso sono in posizione distale rispetto a quelli fertili. Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea e il lemma. La disarticolazione avviene con la rottura della rachilla tra i fiori. Le spighette alla fruttificazione hanno un asse fragile. Lunghezza delle spighette: 2,5 – 4 cm (3 – 5 cm con le reste).


Fiori


I fiori fertili sono attinomorfi formati da 3 verticilli: perianzio ridotto, androceo e gineceo.

*, P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.

Frutti


I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti colorati di marrone scuro, con forme ovoidali, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo è fuso al seme ed è aderente. L'endocarpo non è indurito e l'ilo è lungo e lineare. L'embrione è piccolo e provvisto di epiblasto ha un solo cotiledone altamente modificato (scutello senza fessura) in posizione laterale. I margini embrionali della foglia non si sovrappongono. I cariossidi alla fruttificazione sono sottili.


Riproduzione


Come gran parte delle Poaceae, le specie di questo genere si riproducono per impollinazione anemogama. Gli stigmi più o meno piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo. La dispersione dei semi avviene inizialmente a opera del vento (dispersione anemocora) e una volta giunti a terra grazie all'azione di insetti come le formiche (mirmecoria). In particolare i frutti di queste erbe possono sopravvivere al passaggio attraverso le budella dei mammiferi e possono essere trovati a germogliare nello sterco.[13]


Distribuzione e habitat


Distribuzione regionale[14] – Distribuzione alpina[15]
Distribuzione regionale[14] – Distribuzione alpina[15]

Fitosociologia



Areale alpino

Dal punto di vista fitosociologico alpino la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[15]


Areale italiano

Per l'areale completo italiano la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[17]

Descrizione. L'alleanza Fedio graciliflorae-Convolvulion cupaniani è relativa alle comunità terofitiche, termoxerofile e subnitrofile collegate ai vigneti e in genere alle aree agricole ed incolte (campi abbandonati e margini stradali) su terreni argillosi e limosi, da neutri ad alcalini. I cicli biologici sono primaverili mentre i piani bioclimatici sono del tipo termo- e mesomediterraneo. La distribuzione di questa cenosi è relativa alla Sicilia nord-occidentale.[18]

Specie presenti nell'associazione: Echium plantagineum, Bromus hordeaceus, Bromus madritensis, Medicago hispida, Galactites tomentosa, Avena barbata, Dasypyrum villosum, Trifolium angustifolium, Silene fuscata, Hedysarum coronarium, Convolvulus cupanianus, Vulpia ligustica, Sonchus oleraceus, Brassica sylvestris, Cerinthe major, Fedia graciliflora, Geranium dissectum, Medicago intertexta, Melilotus infesta, Ranunculus ficaria, Scorpiurus vermiculatus, Senecio leucanthemifolius e Vicia sicula.

Altre alleanze per questa specie sono:[17]


Tassonomia


La famiglia di appartenenza di questa specie (Poaceae) comprende circa 650 generi e 9.700 specie (secondo altri Autori 670 generi e 9.500[9]). Con una distribuzione cosmopolita è una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni e di grande interesse economico: tre quarti delle terre coltivate del mondo produce cereali (più del 50% delle calorie umane proviene dalle graminacee). La famiglia è suddivisa in 11 sottofamiglie, il genere Bromus è descritto all'interno della sottofamiglia Pooideae con oltre 150 specie distribuite in tutto il mondo.[6][7]


Filogenesi


La tribù Bromeae (e quindi il suo unico genere Bromus) è descritta all'interno della supertribù Triticodae T.D. Macfarl. & L. Watson, 1982. La supertribù Triticodae comprende tre tribù: Littledaleeae, Triticeae e Bromeae. All'interno della supertribù, la tribù Bromeae forma un "gruppo fratello" con la tribù Triticeae.[19]

I Bromus della flora spontanea italiana sono suddivisi in tre gruppi (o subgeneri) distinti: Festucaria G. et G., Anisantha Koch e Bromus s.s. La specie di questa voce appartiene al gruppo Anisantha. Il ciclo biologico di queste piante è annuo con un aspetto molto diverso dalle specie del genere Festuca. A maturità le spighette si allargano all'apice. Le nervature delle due glume (con forme lanceolate o lineari lunghe 9 – 25 mm) sono diverse: quella inferiore ha una sola nervatura; quella superiore è trinervia. La resta dei lemmi (con forme lineari o lanceolate e lunghi complessivamente 30 – 80 mm) è inserita tra i due dentelli apicali del lemma stesso ed è più lunga della parte laminare. In alcune checklist queste specie possono essere descritte in un genere diverso (Anisantha).[3]

Altri studi descrivono questa specie nella sezione Genea Dumort. (il ciclo biologico è annuale; la gluma inferiore ha una sola vena; la pubescenza sporge dalla punta del lemma per almeno 1,5 mm). In Italia nella stessa sezione sono presenti le specie: Bromus diandrus Roth, 1787, Bromus rubens L., e Bromus sterilis L. e Bromus tectorum L..[20] Da analisi di tipo filogenetico sul DNA la specie di questa voce con la specie B. diandrus forma un "gruppo fratello".[21].

Il numero cromosomico delle specie B. madritensis è: 2n = (14) e 28.[22]


Ibridi, varietà e sottospecie


Il gruppo di piante Bromus sterilis L., Bromus rigidus Roth, Bromus diandrus Roth e quella di questa voce sono molto simili tra di loro. Spesso sono presenti delle piante con aspetto intermedio, probabilmente degli ibridi. Alcuni Autori le segregano in un genere a parte: Anisantha.[23] Rispetto al numero di cromosomi, B. madritensis è intermedio fra queste specie: B. sterilis è diploide (2n = 14), B. rigidus e B. diandrus sono esaploidi (2n = 42); potrebbe essere un ibrido fissato per introgressione.

I taxa intermedi tra B. sterilis e B. madritensis sono indicati come var. ambiguus Coss. e Dur.; mentre quelli tra B. madritensis è B. rigidus come B. x husnotii Cumus..[3]

Per questa specie sono indicate le seguenti due sottospecie (non sempre riconosciute valide da altre checklist):[16]


Sinonimi


Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[26]


Note


  1. The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 19 dicembre 2019.
  2. Etymo Grasses 2007, pag. 55.
  3. Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 526.
  4. Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 19 dicembre 2019.
  5. BHL - Biodiversity Heritage Library, su biodiversitylibrary.org. URL consultato il 19 dicembre 2019.
  6. Kellogg 2015, pag. 223.
  7. Judd et al 2007, pag. 311.
  8. Motta 1960, Vol. 1 - pag. 348.
  9. Strasburger 2007, pag. 814.
  10. Pasqua et al 2015, pag. 467.
  11. Kew - GrassBase - The Online World Grass Flora, su powo.science.kew.org. URL consultato il 19 dicembre 2019.
  12. eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 19 dicembre 2019.
  13. Kellogg 2015, pag. 73.
  14. Conti et al. 2005, pag. 64.
  15. Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 914.
  16. EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 19 dicembre 2019.
  17. Prodromo della vegetazione italiana, su prodromo-vegetazione-italia.org. URL consultato il 19 dicembre 2019.
  18. Prodromo della vegetazione italiana, su prodromo-vegetazione-italia.org, p. 39B.2.3 ALL. FEDIO GRACILIFLORAE-CONVOLVULION CUPANIANI BRULLO & SPAMPINATO 1986. URL consultato il 19 dicembre 2019.
  19. Soreng et al. 2017, pag. 286.
  20. Verloove 2012, pag. 31.
  21. Saarela et.al. 2007, pag. 457.
  22. Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 19 dicembre 2019.
  23. EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 19 dicembre 2019.
  24. EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 19 dicembre 2019.
  25. EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 19 dicembre 2019.
  26. The Plant List, http://www.theplantlist.org/tpl1.1/record/kew-401383. URL consultato il 19 dicembre 2019.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Biologia
Portale Botanica

На других языках


[en] Bromus madritensis

Bromus madritensis is a species of brome grass known by the common name compact brome. The specific epithet madritensis refers to Madrid, Spain. It has a diploid number of 28.

[es] Bromus madritensis

Bromus madritensis (también, B. matritensis, conocida por el nombre común de "bromo") es una especie herbácea y anual perteneciente a la familia de las gramíneas (Poaceae). Es originaria de la región mediterránea europea y se encuentra distribuida ampliamente en otras regiones del globo.

[fr] Bromus madritensis

Le Brome de Madrid, ou Bromus madritensis, est une espèce de plante du genre Bromus et de la famille des poacées.
- [it] Bromus madritensis



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2025
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии