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Il forasacco massimo (nome scientifico Bromus rigidus Roth, 1790 è una specie di pianta spermatofita monocotiledone appartenente alla famiglia Poaceae (sottofamiglia Pooideae ex Graminaceae).[1]

Come leggere il tassobox
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Forasacco massimo
Bromus rigidus
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
(clade) Commelinidae
Ordine Poales
Famiglia Poaceae
Sottofamiglia Pooideae
Tribù Bromeae
Genere Bromus
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Sottoclasse Commelinidae
Ordine Cyperales
Famiglia Poaceae
Sottofamiglia Pooideae
Tribù Bromeae
Genere Bromus
Specie B. rigidus
Nomenclatura binomiale
Bromus rigidus
Roth, 1790
Nomi comuni

Squala


Etimologia


Il nome generico (bromus) deriva dalla lingua greca ed è un nome antico per l'avena.[2] L'epiteto specifico (rigidus) significa "rigido" riferito ad alcune parti della pianta con una simile proprietà.[3]

Il nome scientifico della specie è stato definito dal botanico e medico tedesco Albrecht Wilhelm Roth nella pubblicazione "Botanisches Magazin. [Edited by Römer & Usteri]. Zurich" (Roem. & Ust. Mag. Bot. iv. (1790) 21) del 1790.[4]


Descrizione


Spighetta generica con tre fiori diversi
Spighetta generica con tre fiori diversi

Queste piante arrivano ad una altezza di 2 - 7 dm. La forma biologica è terofita scaposa (T scap), ossia in generale sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie.[5][6][7][8][9][10][11][12]


Radici


Le radici sono per lo più fascicolate; a volte sono secondarie da rizoma.


Fusto


I culmi sono cavi a sezione più o meno rotonda. Il portamento in genere è ginocchiato-ascendente, incurvato in alto. La superficie è liscia e glabra.


Foglie


Le foglie lungo il culmo sono disposte in modo alterno, sono distiche e si originano dai vari nodi. Sono composte da una guaina, una ligula e una lamina. Le venature sono parallelinervie. Non sono presenti i pseudopiccioli e, nell'epidermide delle foglia, le papille.


Infiorescenza


Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze, ascellari e terminali, in genere sono ramificate (2 - 3 rami per nodo) e sono formate da alcune spighette da erette a nutanti (orizzontali) e peduncolate ed hanno la forma di una pannocchia allargata ma rigida. I rami sono lunghi 1 – 3 cm; gli inferiori sono fascicolati a 1 - 3. La fillotassi dell'inflorescenza inizialmente è a due livelli, anche se le successive ramificazioni la fa apparire a spirale. L'asse della pannocchia è villoso. Lunghezza delle pannocchie: 10 – 25 cm.


Spighetta


Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette, lungamente pedicellate, a forma di cuneo e compresse lateralmente, sottese da due brattee distiche e strettamente sovrapposte chiamate glume (inferiore e superiore), sono formate da 5 - 7 fiori. Possono essere presenti dei fiori sterili; in questo caso sono in posizione distale rispetto a quelli fertili. Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea e il lemma. La disarticolazione avviene con la rottura della rachilla tra i fiori. Dimensione delle spighette: larghezza 7 – 8 mm; lunghezza 15 – 30 mm (3 – 5 cm con le reste).


Fiori


I fiori fertili sono attinomorfi formati da 3 verticilli: perianzio ridotto, androceo e gineceo.

*, P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.

Frutti


I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti colorati di marrone scuro, con forme ovoidali, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo è fuso al seme ed è aderente. L'endocarpo non è indurito e l'ilo è lungo e lineare. L'embrione è piccolo e provvisto di epiblasto ha un solo cotiledone altamente modificato (scutello senza fessura) in posizione laterale. I margini embrionali della foglia non si sovrappongono. I cariossidi alla fruttificazione sono sottili.


Riproduzione


Come gran parte delle Poaceae, le specie di questo genere si riproducono per impollinazione anemogama. Gli stigmi più o meno piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo. La dispersione dei semi avviene inizialmente a opera del vento (dispersione anemocora) e una volta giunti a terra grazie all'azione di insetti come le formiche (mirmecoria). In particolare i frutti di queste erbe possono sopravvivere al passaggio attraverso le budella dei mammiferi e possono essere trovati a germogliare nello sterco.[13]


Distribuzione e habitat


Distribuzione della pianta  (Distribuzione regionale[14] – Distribuzione alpina[15])
Distribuzione della pianta
(Distribuzione regionale[14] – Distribuzione alpina[15])

Fitosociologia



Areale alpino

Dal punto di vista fitosociologico alpino la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[15]


Areale italiano

Per l'areale completo italiano la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[17]

Descrizione. L'alleanza Securigero securidacae–Dasypyrion villosi è relativa alle comunità erbacee nitrofile sviluppate su suoli ad elevata quantità di materiale organico (e azoto) e caratterizzate da densa copertura e consistente biomassa. La distribuzione delle specie di questa alleanza è nel Mediterraneo con climi temperati. In Italia questa cenosi è frequente soprattutto nelle regioni centro-meridionali.[18]


Tassonomia


La famiglia di appartenenza di questa specie (Poaceae) comprende circa 650 generi e 9.700 specie (secondo altri Autori 670 generi e 9.500[9]). Con una distribuzione cosmopolita è una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni e di grande interesse economico: tre quarti delle terre coltivate del mondo produce cereali (più del 50% delle calorie umane proviene dalle graminacee). La famiglia è suddivisa in 11 sottofamiglie, il genere Bromus è descritto all'interno della sottofamiglia Pooideae con oltre 150 specie distribuite in tutto il mondo.[5][6]


Filogenesi


La tribù Bromeae (e quindi il suo unico genere Bromus) è descritta all'interno della supertribù Triticodae T.D. Macfarl. & L. Watson, 1982. La supertribù Triticodae comprende tre tribù: Littledaleeae, Triticeae e Bromeae. All'interno della supertribù, la tribù Bromeae forma un "gruppo fratello" con la tribù Triticeae.[19]

I Bromus della flora spontanea italiana sono suddivisi in tre gruppi (o subgeneri) distinti: Festucaria G. et G., Anisantha Koch e Bromus s.s. La specie di questa voce appartiene al gruppo Anisantha. Il ciclo biologico di queste piante è annuo con un aspetto molto diverso dalle specie del genere Festuca. A maturità le spighette si allargano all'apice. Le nervature delle due glume (con forme lanceolate o lineari lunghe 9 – 25 mm) sono diverse: quella inferiore ha una sola nervatura; quella superiore è trinervia. La resta dei lemmi (con forme lineari o lanceolate e lunghi complessivamente 30 – 80 mm) è inserita tra i due dentelli apicali del lemma stesso ed è più lunga della parte laminare. In alcune checklist queste specie possono essere descritte in un genere diverso (Anisantha).[7]

Il numero cromosomico delle specie B. rigidus è: 2n = 42 (56 e 70[12]).[20]


Ibridi, varietà e sottospecie


Il gruppo di piante Bromus sterilis L., Bromus madritensis L., Bromus diandrus Roth e quella di questa voce sono molto simili tra di loro. Spesso sono presenti delle piante con aspetto intermedio, probabilmente degli ibridi. Alcuni Autori le segregano in un genere a parte: Anisantha.[21] Rispetto al numero di cromosomi, B. madritensis è intermedio fra queste specie: B. sterilis è diploide (2n = 14), B. rigidus e B. diandrus sono esaploidi (2n = 42); potrebbe essere un ibrido fissato per introgressione.

I taxa intermedi tra B. sterilis e B. madritensis sono indicati come var. ambiguus Coss. e Dur.; mentre quelli tra B. madritensis è B. rigidus come B. x husnotii Cumus..[7]

Per questa specie sono indicate le seguenti due sottospecie (non sempre riconosciute valide da altre checklist):[7]


Sinonimi


Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[22]


Note


  1. The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 27 dicembre 2019.
  2. Etymo Grasses 2007, pag. 55.
  3. Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 27 dicembre 2019.
  4. The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 27 dicembre 2019.
  5. Kellogg 2015, pag. 223.
  6. Judd et al 2007, pag. 311.
  7. Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 526.
  8. Motta 1960, Vol. 1 - pag. 348.
  9. Strasburger 2007, pag. 814.
  10. Pasqua et al 2015, pag. 467.
  11. Kew - GrassBase - The Online World Grass Flora, su powo.science.kew.org. URL consultato il 27 dicembre 2019.
  12. eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 27 dicembre 2019.
  13. Kellogg 2015, pag. 73.
  14. Conti et al. 2005, pag. 62.
  15. Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 9124.
  16. EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 27 dicembre 2019.
  17. Prodromo della vegetazione italiana, su prodromo-vegetazione-italia.org. URL consultato il 28 dicembre 2019.
  18. Prodromo della vegetazione italiana, su prodromo-vegetazione-italia.org, p. 39B.3.4 ALL. SECURIGERO SECURIDACAE–DASYPYRION VILLOSI CANO-ORTIZ, BIONDI & CANO 2015. URL consultato il 28 dicembre 2019.
  19. Soreng et al. 2017, pag. 286.
  20. Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 27 dicembre 2019.
  21. EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 19 dicembre 2019.
  22. The Plant List, http://www.theplantlist.org/tpl1.1/record/kew-401784. URL consultato il 27 dicembre 2019.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Biologia
Portale Botanica

На других языках


[en] Bromus rigidus

Bromus rigidus, the ripgut brome, is a grass native to Eurasia and naturalized in North America. The specific epithet rigidus means rigid or stiff.

[es] Bromus rigidus

Bromus rigidus, es una especie de planta herbácea perenne perteneciente a la familia de las gramíneas (Poaceae). Es originaria de la región mediterránea europea y se encuentra distribuida ampliamente en otras regiones del globo.
- [it] Bromus rigidus



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