VaranusMerrem, 1820 è un genere di sauri, unico genere della famiglia Varanidae. Comprende alcuni tra i più grandi rettili viventi, tra cui il varano di Komodo.
Il nome "varano" deriva dalla parola araba waral ("ورل") ossia "guardiano" (nei paesi anglofoni i varani vengono chiamati monitor lizards, ossia "lucertole-guardiano"). Sembra che la sua abitudine di ergersi sulle zampe posteriori, potendo così controllare meglio il territorio circostante, gli abbia valso il nome arabo originale. Secondo una leggenda, i varani avvertivano la gente che i coccodrilli erano nelle vicinanze.
Descrizione
I varani assomigliano a grosse lucertole; possiedono un tasso metabolico relativamente alto per i rettili e che sono dotati di parecchi adattamenti sensitivi, i quali li avvantaggiano nella caccia alle loro prede. Studi recenti indicano che i varanidi hanno un morso ad alta capacità infettiva a causa della flora batterica presente nella saliva e di alcune ghiandole velenifere ad alta tossicità[1]. Alcuni varanidi sono apparentemente capaci di riprodursi in modo asessuato.
Distribuzione e habitat
Le varie specie di varano coprono un'ampia zona, compresa tra l'Africa, Thailandia, il sud dell'India, dallo Sri Lanka alla Cina, a sud dell'Asia sud-orientale, l'Indonesia, le Filippine, la Nuova Guinea, l'Australia e le isole dell'oceano Indiano e del Mar Cinese Meridionale.
Evoluzione
Ricostruzione dello scheletro della specie gigante Megalania (Varanus priscus)
La famiglia dei Varanidae ebbe, probabilmente, origine in Asia, almeno 65 milioni di anni fa[2], sebbene alcune stime facciano risalire la loro comparsa nel Cretaceo inferiore, circa 112 milioni di anni fa.[3] È probabile che i varani abbiano esteso la loro distribuzione geografica in Africa tra i 49 e i 33 milioni di anni fa, probabilmente attraversando l'Iran, mentre si stima che abbiano raggiunto l'Australia e le varie isole dell'arcipelago indonesiano tra i 39 e i 26 milioni di anni fa.[4] I Varanidi condivisero l'ultimo antenato comune con i loro parenti viventi più stretti, il lantanoto del Borneo (talvolta appunto chiamati "varano senza orecchie"), durante il Cretaceo superiore. Si ritiene, inoltre, che durante il Cretaceo superiore, i varani o dei loro parenti stretti abbiano sviluppato uno stile di vita anfibio fino a raggiungere una completa vita marina, dando origine al gruppo dei mosasauri, rettili marini predatori che dominarono i mari per tutto il Cretaceo superiore, fino a 66 milioni di anni fa. Alcuni di questi giganti marini potevano raggiungere una lunghezza di 12 metri (39 piedi) o più.
Originariamente si pensava che i serpenti fossero tra i rettili più strettamente correlati ai varani; tuttavia, recentemente, i serpenti sono stati indicati come il gruppo gemello del clado di iguane e anguimorfi.[5] Come i serpenti, i varani possiedono lingue biforcute, che usano per percepire gli odori.[6]
Si pensa che varanidi discendano da un probabile antenato con abitudini scavatrici, appartenente al gruppo dei Platynota. Tra le varie forme risalenti al Cretaceo superiore, si possono annoverare il robusto Palaeosaniwa ed il velenoso Estesia. I primi resti fossili attribuibili ai varanidi, come Telmasaurus e Saniwides, risalgono alla fine del Cretaceo, sebbene esemplari completi, come quelli di Saniwa, si conoscano solo in terreni dell'Eocene, risalenti a circa 50 milioni di anni fa. Il genere Varanus emerse per la prima volta in Laurasia. Il primo rappresentante ben noto del genere Varanus risale al Miocene inferiore, circa 18 milioni di anni fa, del Kenya: questa specie, nota come Varanus rusingensis, doveva già essere molto simile all'attuale varano del Nilo (V. niloticus). Durante il tardo Oligocene inizio Miocene il gruppo si era già disperso in Australia, Nuova Guinea e nelle Isole Salomone in tre diverse occasioni. Alla fine del Miocene, il genere era presente anche in Africa, Arabia, Asia ed in Europa orientale.[7][8] Durante il Pleistocene, nel sud-est asiatico e in Australasia vissero gigantesche lucertole, di cui il membro più grande e conosciuto è il megalania (Varanus priscus). Questa specie è un membro iconico della megafauna pleistocenica australiana, che si ritiene sia sopravvissuta fino a circa 50 000 anni fa.[9]
Molte specie all'interno dei vari sottogeneri formano anche complessi di specie, tra loro:
Complesso di specie di V. indicus (V. indicus, V. cerambonensis, V. caerulivirens, V. colei, V. obor, V. lirugensis, V. rainerguentheri, V. zugorum)[10][11]
Complesso di specie di V. doreanus (V. doreanus, V. finschi, V. semotus, V. yuwonoi)[12]
Complesso di specie di V. gouldii (V. gouldii, V. rosenbergi, V. panoptes)
Complesso di specie di V. bengalensis (V. bengalensis, V. nebulosus)
Complesso di specie di V. acanthurus (V. acanthurus, V. baritji, V. primordius, V. storri)
Complesso di specie di V. exanthematicus (V. exanthematicus, V. albigularis, V. yemenensis)
Complesso di specie di V. timorensis (V. timorensis, V. auffenbergi, V. scalaris, V. similis, V. tristis)
Complesso di specie di V. niloticus (V. niloticus, V. stellatus)
Complesso di specie di V. salvator (V. salvator, V. cumingi, V. nuchalis, V. togianus, V. marmoratus)[10][13][14][15][16]
I varani arboricoli del complesso di specie V. prasinus (V. prasinus, V. beccarii, V. boehmei, V. bogerti, V. keithhornei, V. kordensis, V. macraei, V. reisingeri, V. telenesetes) facevano parte del sottogenere Euprepriosaurus, ma a partire dal 2016 formano il proprio sottogenere Hapturosaurus.[12]
La specie V. jobiensis era un tempo considerata membro del complesso di specie V. indicus, ma ora è considerata l'unica rappresentante di un proprio complesso di specie.[12]
Intelligenza
I varani sono molto intelligenti ed alcune specie sembra siano in grado di contare e leggere: studi effettuati nutrendo dei V. albigularis in un giardino zoologico di San Diego, hanno indicato che essi sono in grado di riconoscere i numeri fino al sei. Due V. niloticus sono stati osservati mentre si nutrono: uno di loro distrae la femmina di coccodrillo, mentre l'altro razzia il nido per impossessarsi delle uova; il suo partner ritorna, dopo aver distratto a sufficienza il coccodrillo, e insieme si nutrono delle uova. I draghi di komodo (V. komodoensis), nel parco zoologico nazionale di Smithsonian, a Washington DC, riconoscono i loro custodi e posseggono personalità distinte.
Classificazione
Varano del Bengala (V. bengalensis) con un'iguana verde (Iguana iguana)Varano di Dumeril (V. dumerilii)
Wolfgang Böhme, The Kei Islands Monitor Lizard (Squamata: Varanidae: Varanus: Euprepiosaurus) as a Distinct Morphological, Taxonomic, and Conservation Unit, in Russian Journal of Herpetology, vol.26, 23 novembre 2019, pp.272-280.
Valter Weijola, A molecular phylogeny for the Pacific monitor lizards (Varanus subgenus Euprepiosaurus) reveals a recent and rapid radiation with high levels of cryptic diversity, in Zoological Journal of the Linnean Society, vol.186, 14 marzo 2019.
WOLFGANG BÖHME, Checklist of the living lizards of the world (family Varanidae), in BMC Evolutionary Biology, vol.341, 2003.
Andre Koch, Updated checklist of the living monitor lizards of the world (Squamata: Varanidae), in Bonn zoological Bulletin, vol.57, 2010, pp.127-136.
Andre Koch, Unravelling The Underestimated Diversity Of Philippine Water Monitor Lizards (Squamata: Varanus Salvator Complex), With The Description Of Two New Species And A New Subspecies, in Zootaxa, vol.2446, 6 maggio 2010, pp.1-54.
Robert Mendyk, An Annotated Bibliography of Captive Reproduction in Monitor Lizards (Varanidae: Varanus). Part III. Soterosaurus, in Biawak, vol.12, 2018.
Ziegler, Thomas; Schmitz, Andreas; Koch, Andre; Böhme, Wolfgang (2007). "A review of the subgenus Euprepiosaurus of Varanus (Squamata: Varanidae): morphological and molecular phylogeny, distribution and zoogeography, with an identification key for the members of the V. indicus and the V. prasimus species groups". Zootaxa1472: 1-28.
Eidenmüller, Bernd; Wicker, Rudolf (2005). "Eine weitere neue Waranart aus dem Varanus prasinus-Komplex von den Insel Misol, Indonesian ". Sauria27 (1): 3-8. (Varanus reisingeri, new species). (in German).
Yannick Bucklitsch, Scale Morphology and Micro-Structure of Monitor Lizards (Squamata: Varanidae: Varanus spp.) and their Allies: Implications for Systematics, Ecology, and Conservation, in Zootaxa, vol.4153, 17 agosto 2016, pp.1-192.
Koch, André; Gaulke, Maren; Böhme, Wolfgang (2010). "Unravelling the underestimated diversity of Philippine water monitor Lizards (Squamata: Varanus salvator complex), with description of two new species and a new subspecies". Zootaxa2446: 1-54. (Varanus rasmusseni, new species, p. 28).
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