Il lantanoto del Borneo (Lanthanotus borneensis Steindachner, 1878) è un rettile semiacquatico, appartenente al gruppo degli squamati. È l'unica specie della famiglia Lanthanotidae[1], un gruppo imparentato con i varani (Varanidae) e con gli elodermi (Helodermatidae). Vive esclusivamente nel Borneo settentrionale.
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Reptilia |
Ordine | Squamata |
Sottordine | Sauria |
Famiglia | Lanthanotidae Steindachner, 1878 |
Genere | Lanthanotus Steindachner, 1878 |
Specie | L. borneensis |
Nomenclatura binomiale | |
Lanthanotus borneensis Steindachner, 1878 | |
Il lantanoto è lungo circa venti centimetri e possiede zampe molto corte, così come occhi molto piccoli. Il corpo, di colore marrone, è spesso e ricoperto di scaglie fortemente carenate. La testa non presenta alcun segno visibile di un orecchio esterno ed è chiaramente sprovvista di un timpano (da qui il nome a volte usato per l'animale, ovvero "varano senza orecchie"), ma nonostante questa caratteristica il lantanoto è in grado di sentire.
È un animale di abitudini fossorie, notturno e si nutre di lombrichi e altri piccoli animali. Come i suoi stretti parenti, il lantanoto è oviparo, anche se si conosce davvero poco riguardo alla sua riproduzione.
Questa specie è molto rara, e la maggior parte degli esemplari conosciuti sono conservati. Il lantanoto è comunque un animale estremamente interessante per gli scienziati, in quanto rappresenta il parente più prossimo di varanidi ed elodermatidi, e sembra essere una delle tre lucertole conosciute a possedere veleno (le altre due sono gli elodermi). Infine, è stato ipotizzato che il lantanoto rispecchi la morfologia del presunto antenato dei serpenti.
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