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L'Astro settembrino (nome scientifico: Symphyotrichum novi-belgii (L.) GL Nesom, 1994) è una pianta della famiglia delle Asteraceae.

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Astro settembrino
Symphyotrichum novi-belgii
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi II
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroidea
Tribù Astereae
Sottotribù Symphyotrichinae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroideae
Tribù Astereae
Sottotribù Symphyotrichinae
Genere Symphyotrichum
Specie S. novae-angliae
Nomenclatura binomiale
Symphyotrichum novi-belgii
(L.) GL Nesom, 1994
Nomi comuni

Settembrino
Astro americano
Astro del Nuovo Belgio
(DE) Neubelgien-Aster
(FR) Aster de la Nouvelle-Belgique
(EN) Michaelmas-daisy


Etimologia


L'etimologia del termine generico (symphyotrichum) deriva da due parole greche sinfisi (= tenere insieme, crescere insieme) e trichos o trichinos (= capelli, un solo capello)[1]. L'epiteto specifico (novi-belgii) indica la zona d'origine del fiore (Nord America).
Il binomio scientifico attualmente accettato (Symphyotrichum novi-belgii) è stato proposto inizialmente da Carl von Linné (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, e definito ulteriormente dal botanico L. Guy Nesom (1945 -) nella pubblicazione “Phytologia” nel 1994[2].


Descrizione


Il portamento
Il portamento

Queste piante sono alte da 5 a 15 dm. L'aspetto a volte può essere cespitoso con diversi gambi. La forma biologica è definita come emicriptofita scaposa (H scap): ossia sono piante perennanti per mezzo di gemme al livello del terreno e con asse fiorale non troppo foglioso. Non è una pianta vischiosa (come invece lo è la simile Symphyotrichum novae-angliae).


Radici


Le radici sono secondarie da rizoma.


Fusto



Foglie


Dimensione delle foglie: larghezza 6 – 11 mm; lunghezza 17 – 60 mm.


Infiorescenza


Infiorescenza
Infiorescenza

L'infiorescenza è composta da diversi capolini (da 10 a 20 e più) peduncolati, con la forma di una margherita. La disposizione dei capolini è su più rami divaricati con diverse brattee (1 - 3) a forma lanceolata. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: il peduncolo sorregge un involucro conico (o campanulato o emisferico) composto da diverse squame che fanno da protezione al ricettacolo nudo e piano nella parte terminale sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: i fiori esterni ligulati, e i fiori centrali tubulosi. In particolare quelli periferici sono femminili e sono disposti su un'unica circonferenza[3] (da 15 a 35) ed hanno una corolla ligulata con la ligula molto allargata, sono fertili e lo stimma è molto evidente; quelli interni, tubulosi, sono altrettanto numerosi (da 28 a 68) e sono ermafroditi. Le squame dell'involucro, a disposizione embricata su più serie (da 3 a 4), sono tutte molto simili tra di loro (a forma oblungo-lanceolata), differiscono solamente per la dimensione (quelle esterne sono lunghe la metà di quelle interne). Lunghezza dei peduncoli: 4 – 41 mm. Diametro dei capolini: 2,5 – 3 cm. Diametro degli involucri: 6 – 9 mm.


Fiore


I fiori sono zigomorfi (quelli periferici ligulati) e attinomorfi(quelli centrali tubolosi). Entrambi sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi)[4].

* K 0/5, C (5), A (5), G (2), infero, achenio[5]

Frutti


Il frutto è un achenio sormontato da un pappo setoloso e di colore biancastro-giallo con 4 – 6 nervi longitudinali. La forma è oblunga. Dimensione dell'achenio: 2 – 4 mm. Lunghezza del pappo: 4 – 6 mm.


Biologia



Distribuzione e habitat


Distribuzione della pianta(Distribuzione 
regionale[7] – Distribuzione alpina[8])
Distribuzione della pianta
(Distribuzione regionale[7] – Distribuzione alpina[8])

Fitosociologia


Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale[8]:

Formazione: delle comunità delle macro- e megaforbie terrestri
Classe: Filipendulo-Convolvuletea
Ordine: Convolvuletalia
Alleanza: Convolvulion sepium

Sistematica


La famiglia di appartenenza del Symphyotrichum novi-belgii (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[10] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[11]). Il genere Symphyotrichum Nees comprende circa 90 specie distribuite soprattutto nel Nord America delle quali 8 sono spontanee della flora italiana.
La posizione tassonomica di questo fiore è in via di sistemazione. Dopo gli studi filogenetici di questi ultimi anni fatti sul genere Aster (genere cui questo fiore apparteneva precedentemente) è stato spostato nell'attuale genere (Symphyotrichum). Non tutte le checklist sono state aggiornate e alcune mantengono ancora la vecchia denominazione (Aster novi-belgii).
Il basionimo per questa specie è: Aster novi-belgii L. (1753)[12]
Il numero cromosomico di S. novi-belgii è: 2n = 48[13].


Varietà e forme


Symphyotrichum novi-belgii è considerata una specie variabile morfologicamente; la variabilità sembra avere all'origine delle cause sia ambientali che genetiche. Le principali varietà sono state individuate soprattutto nell'America del Nord; l'elenco seguente descrive alcune di queste varietà (non presenti in Italia)[13]:

  • var. villicaule (A. Gray) Labrecque & Brouillet (1997): i gambi sono densamente e uniformemente irsuti;

le seguenti varietà si presentano con i gambi sub-glabri:

  • var. crenifolium (Fernald) Labrecque & Brouillet (1997) : le piante sono più robuste e di aspetto compatto:
  • var. novi-belgii: è la stirpe più comune;
  • var. elodes (Torrey & A. Gray) GL Nesom (1995): le foglie sono lineari-lanceolate (più di 10 vole più lunghe che larghe).

Ibridi


Sandro Pignatti nella sua “Flora d'Italia” segnala un ibrido sub-spontaneo sfuggito alla coltivazione:

  • Aster x versicolor Willd. - Ibrido tra Aster laevis L. (ora Symphyotrichum laeve (L.) A. Löve & D. Löve) e Aster novi-belgii: può raggiungere altezze di 2 metri; le foglie mediane sono più larghe (2,5 – 5 volte più lunghe che larghe); il colore dei fiori ligulati è blu-violetto. Attualmente alcune checklist botaniche includono questa entità tra i sinonimi della specie di questa voce[14].

In America, nella parte occidentale di Terranova è stato osservato un altro ibrido[13]:

  • Symphyotrichum × subgeminatum (Fernald) GL Nesom - Ibrido con S. ciliolatum.

Altri ibridi sono possibili (sempre in America del Nord) con la specie S. anticostense (L. e J. Brouillet Labrecque (1987).


Sinonimi


Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. La tabella seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:


Specie simili


L'elenco seguente indica alcuni fiori simili all'Astro settembrino (a fianco sono indicate alcune caratteristiche utili a distinguerli da quelli di questa voce).

  • Symphyotrichum novae-angliae (L.) GL Nesom - Astro della Nuova Inghilterra: i capolini hanno un diametro maggiore e sono presenti dei peli ghiandolari.
  • Aster amellus L. - Astro di Virgilio: la foglie basali sono picciolate, l'infiorescenza è più raccolta nella parte terminale del fusto e i capolini sono più grandi.
  • Aster alpinus L. - Astro alpino: è simile solamente nell'infiorescenza, altrimenti è una pianta molto più piccola.

Usi


L'impiego maggiore di questa pianta è nel giardinaggio e nel relativo commercio. Diversi cultivar sono stati ottenuti da varietà (o forme) particolarmente interessanti da un punto di vista ornamentale, come ad esempio[13]:

  • forma novibelgii
  • forma albiflorus (Victorin) J. Rousseau
  • forma roseus EL Rand & Redfield

L'Astro settembrino necessita di abbondanti innaffiature; è un fiore ornamentali che abbellisce aiuole e giardini, anche in periodi come il finire dell'estate. Vive tranquillamente a mezz'ombra e alcune varietà necessitano di sostegno. È pianta molto visitata dalle api per il polline ed è importante per la sua fioritura autunnale, quando non vi sono più molti fiori.


Note


  1. Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 5 gennaio 2011.
  2. Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 5 gennaio 2011.
  3. Pignatti, Vol. 3 - p. 7.
  4. Pignatti, Vol. 3 - p. 1.
  5. Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 20 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).
  6. Pignatti, Vol. 3 - p. 18.
  7. Checklist of the Italian Vascular Flora, p. 172.
  8. Flora Alpina, Vol. 2 - p. 430.
  9. Pignatti, Vol. 3 - p. 21.
  10. Botanica Sistematica, p. 520.
  11. Strasburger, vol. 2 - p. 858.
  12. The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato l'8 gennaio 2011.
  13. eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 9 gennaio 2011.
  14. Flora Alpina, Vol. 2 - p. 1152.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Biologia
Portale Botanica

На других языках


[en] Symphyotrichum novi-belgii

Symphyotrichum novi-belgii (formerly Aster novi-belgii), commonly called New York aster,[3] is a species of flowering plant. It is the type species for Symphyotrichum, a genus in the family Asteraceae, whose species were once considered to be part of the genus Aster. Plants in both these genera are popularly known as Michaelmas daisy because they bloom around September 29, St. Michael’s Day.[not verified in body]

[fr] Symphyotrichum novi-belgii

Aster des jardins
- [it] Symphyotrichum novi-belgii

[ru] Астра новобельгийская

Symphyotrichum novi-belgii — вид многолетних травянистых растений рода Symphyotrichum.



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