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Symphyotrichum Nees, 1832 è un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae, dall'aspetto di piccole erbacee annuali o perenni dalla tipica infiorescenza simile ad una margherita.

Come leggere il tassobox
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Symphyotrichum
Symphyotrichum novi-belgii (Astro americano)
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi II
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroidea
Tribù Astereae
Sottotribù Symphyotrichinae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroideae
Tribù Astereae
Sottotribù Symphyotrichinae
Genere Symphyotrichum
Nees, 1832
Specie
(Vedi testo)

Etimologia


L'etimologia del termine generico (symphyotrichum) deriva da due parole greche sinfisi (= tenere insieme, crescere insieme) e trichos o trichinos (= capelli, un solo capello)[1]. Il nome scientifico di questo genere è stato proposto dal botanico, fisico e zoologo tedesco Christian Gottfried Daniel Nees von Esenbeck (1776 – 1858) nella pubblicazione ”Genera et species Asterearum” del 1833[2].


Descrizione


Il portamento(Symphyotrichum novi-belgii)
Il portamento
(Symphyotrichum novi-belgii)

I dati morfologici si riferiscono soprattutto alle specie europee e in particolare a quelle spontanee italiane.
Sono piante che arrivano a 1 – 1,5 metri di altezza (fino a 2 metri nelle specie americane[3]). L'aspetto spesso è cespitoso con diversi gambi e una certa tendenza all'eterofilia (forme diverse delle foglie sulla stessa pianta, specialmente tra le foglie basali e quelle cauline). La forma biologica prevalente è definita come emicriptofita scaposa (H scap): ossia sono piante perennanti per mezzo di gemme al livello del terreno e con asse fiorale non troppo foglioso.


Radici


Le radici sono secondarie da rizoma.


Fusto



Foglie



Infiorescenza


Infiorescenza(Symphyotrichum novae-angliae)
Infiorescenza
(Symphyotrichum novae-angliae)

L'infiorescenza è composta da diversi capolini peduncolati, con la forma di una margherita. La disposizione dei capolini è su più rami in forma di pannocchia o di racemo o ombrelliforme. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: il peduncolo sorregge un involucro conico (o campanulato o emisferico o cilindrico) composto da diverse squame che fanno da protezione al ricettacolo nudo e piano nella parte terminale sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: i fiori esterni ligulati, e i fiori centrali tubulosi. In particolare quelli periferici (da 12 a 35 e più) sono femminili, sono disposti su un'unica circonferenza[4] (raramente di più) ed hanno una corolla ligulata con la ligula allargata, sono fertili e lo stimma è sporgente; quelli interni, tubulosi, sono altrettanto numerosi (da 15 a 50) e sono ermafroditi. Le squame dell'involucro sono numerose: da 20 a 84 disposte su più serie (da 4 a 6); hanno una forma oblunga/oblanceolata o anche spatolata. Diametro dell'involucro: 4 – 22 mm.


Fiori


I fiori sono zigomorfi (quelli periferici ligulati) e attinomorfi(quelli centrali tubolosi). Entrambi sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi)[5].

* K 0/5, C (5), A (5), G (2), infero, achenio[6]

Frutti


Il frutto è un achenio sormontato da un pappo setoloso. La forma è oblunga (o obconica o obovoide). La superficie è percorsa da diversi nervi longitudinali (3 – 5 o più). I pappi sono persistenti e contengono da 25 a 40 setole colorate da bianco a bruno; le setole sono disposte generalmente su una serie.


Biologia



Distribuzione e habitat


La maggior parte delle specie di questo genere, del territorio italiano, sono distribuite nella parte più a nord dell'Italia e si trovano quasi unicamente nei coltivi ornamentali. La maggioranza delle specie del genere si trovano invece nell'America del Nord (in parte anche nell'America del Sud e alcune specie nelle Indie occidentali). L'habitat tipico per le specie italiane sono i coltivi e zone limitrofe alle abitazioni umane (questo per le specie sub-spontanee o naturalizzate) altrimenti si possono trovare negli incolti e zone ruderali in genere.
Tre specie di questo genere vivono sull'arco alpino. La tabella seguente mette in evidenza alcuni dati relativi all'habitat, al substrato e alla diffusione delle specie alpine[8].

SpecieComunità
vegetali
Piani
vegetazionali
SubstratopHLivello troficoH2OAmbienteZona alpina
S. novae-angliae11collinareCa-SibasicoaltomedioB2 B5 B9 G2BG TN BZ BL UD
S. novi-belgii11collinareCa-SibasicoaltomedioA3 B2 B5 B9 G2 G5 I2tutto l'arco alpino
(escl. TO AO)
S. squamatum2collinareCa-SibasicoaltomedioA4 B2 B5BG VR
Legenda e note alla tabella.

Substrato con “Ca/Si” si intendono rocce di carattere intermedio (calcari silicei e simili); vengono prese in considerazione solo le zone alpine del territorio italiano (sono indicate le sigle delle province).
Comunità vegetali: 2 = comunità terofiche pioniere nitrofile; 11 = comunità delle macro- e megaforbie terrestri
Ambienti: A3 = ambienti acquatici come rive, stagni, fossi e paludi; A4 = ambienti umidi, temporaneamente inondati o a umidità variabile; B2 = ambienti ruderali, scarpate; B5 = rive, vicinanze corsi d'acqua; B9 = coltivi umani; G2 = praterie rase dal piano collinare a quello alpino; G5 = saliceti arbustivi di ripa; I2 = boschi di latifoglie


Sistematica


La famiglia di appartenenza del genere Symphyotrichum (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[9] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[10]). Il genere Symphyotrichum Nees comprende circa 90 specie delle quali 8 sono spontanee della flora italiana.
La posizione tassonomica di questo genere è in via di sistemazione. Dopo gli studi filogenetici di questi ultimi anni molte specie del genere Aster sono state spostate in Symphyotrichum. Non tutte le checklist sono state aggiornate e alcune mantengono ancora la vecchia denominazione di Aster. L'elenco seguente collega i nominativi di questo genere con i vecchi nomi relativi al genere Aster (solamente per le specie spontanee italiane):


Questo genere, essendo abbastanza numeroso, specialmente in America, viene suddiviso in più sottogeneri e sezioni. Nell'elenco seguente sono indicate le divisioni più importanti (alcune checklist elencano fino a 25 tra sottogeneri e sezioni[11] - tra parentesi sono indicate alcune delle specie italiane):


Filogenesi


Gli ultimi “assestamenti” tassonomici sono basati su ricerche filogenetiche sia su dati morfologici, che citologici che molecolari sul DNA. Queste stesse ricerche provano la monofilia dei sottogeneri ad eccezione del sottogenere Ascendentes (probabilmente di derivazione allopoliploide). Viceversa non è detto che siano monofiletiche le varie sezioni del sottogenere Symphyotrichum: anche in base agli ultimi studi non si riesce a definire chiaramente le relazioni tra i vari taxa (ad esempio da un punto di vista morfologico non si riesce ad separare chiaramente la sezione Occidentales dalla sezione Conyzopsis)[3].


Variabilità


La tassonomia di questo genere è difficile. Questo è dimostrato ampiamente dai diversi spostamenti che varie specie hanno subito da un genere all'altro. Molte specie sono eterofile: la rosetta basale primaverile ha delle foglie con delle forme molto diverse da quelle cauline più tardive. Anche le squame dell'involucro presentano una certa diversità morfologica tra i primi fiori e gli ultimi di una stessa pianta. Le condizioni di crescita (e l'habitat) possono inoltre influenzare lo sviluppo delle piante (più o meno alte, più o meno fogliose, numero dei capolini, ecc.). La diversità genetica all'interno di ciascuna specie è considerevole e non vanno trascurati fenomeni di ibridismo. Per finire diverse specie sono poliploidi come Symphyotrichum lanceolatum con 2n = 32, 40, 48, 56 e 64[3].


Specie spontanee italiane


Per meglio comprendere ed individuare le varie specie del genere (solamente per le specie spontanee della flora italiana) l'elenco che segue utilizza in parte il sistema delle chiavi analitiche (vengono cioè indicate solamente quelle caratteristiche utili a distingue una specie dall'altra)[7][12].


All'elenco precedente va aggiunta la specie (non presente in Pignatti) Symphyotrichum ericoides (L.) G.L. Nesom[13].


Ibridi


In questo elenco sono indicati alcuni ibridi intragenerici[14]:


Sinonimi


Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:


Generi simili


Il genere più simile al Symphyotrichum è ovviamente il genere Aster dal quale sono state trasferite diverse specie. Quest'ultimo si distingue (da un punto di vista morfologico) per le infiorescenze più compatte e con meno capolini, o addirittura “monoflore” come Aster alpinus. Altri generi possono essere confusi con Symphyotrichum, ma sono comunque facilmente distinguibili: Erigeron ha le ligule dei capolini molto corte, e altri generi come Inula ha il capolino completamente giallo o Leucanthemum ha le ligule bianche è molto allargate e nella maggioranza le specie di questi generi si presentano con pochi o singoli capolini.


Usi


L'impiego maggiore delle piante di questo genere è nel giardinaggio e nel relativo commercio. Diversi cultivar sono stati ottenuti da varietà (o forme) particolarmente interessanti da un punto di vista ornamentale.


Note


  1. Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 5 gennaio 2011.
  2. Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 9 gennaio 2011.
  3. eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 10 gennaio 2011.
  4. Pignatti, Vol. 3 - p. 7.
  5. Pignatti, Vol. 3 - p. 1.
  6. Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 20 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).
  7. Pignatti, Vol. 3 - p. 18.
  8. AA.VV., Flora Alpina. Volume secondo, Bologna, Zanichelli, 2004, p. 430-432.
  9. Botanica Sistematica, p. 520.
  10. Strasburger, vol. 2 - p. 858.
  11. The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 9 gennaio 2011.
  12. Checklist of the Italian Vascular Flora, p. 326.
  13. Checklist of the Italian Vascular Flora, p. 172.
  14. Index synonymique de la flore de France, su www2.dijon.inra.fr. URL consultato il 9 gennaio 2011.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Biologia
Portale Botanica

На других языках


[es] Symphyotrichum

Symphyotrichum es un género con alrededor de 90 especies de plantas herbáceas anuales perennes perteneciente a la familia Asteraceae que estaban incluidas anteriormente en el género Aster. La mayoría son endémicas de Norteamérica, pero varias especies se encuentran en las Indias Occidentales, Centroamérica y Suramérica así como en Eurasia. Muchas especies se han introducido en Europa como planta ornamental, la especie más notable es Symphyotrichum novi-belgii.[1]

[fr] Symphyotrichum

Symphyotrichum est un genre de plantes dicotylédones de la famille des astéracées.
- [it] Symphyotrichum

[ru] Симфиотрихум

Симфио́трихум, или американская астра (лат. Symphyotrichum) — род цветковых растений из семейства Астровые (Asteraceae), виды которого ранее помещались в род Астра (Aster). Систематическое положение большого числа видов изменилось сравнительно недавно, благодаря последним исследованиям генетики растений.



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