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La falsa ortica maggiore (nome scientifico Lamium orvala L., 1759) è una piccola pianta erbacea perenne dai fiori labiati appartenente alla famiglia delle Lamiaceae.[1]

Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Falsa ortica maggiore
Lamium orvala
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi I
Ordine Lamiales
Famiglia Lamiaceae
Sottofamiglia Lamioideae
Tribù Lamieae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Lamiales
Famiglia Lamiaceae
Genere Lamium
Specie L. orvala
Nomenclatura binomiale
Lamium orvala
L., 1759
Nomi comuni

Lamio orvala
Ortica fetida


Etimologia


Uno dei primi studiosi dell'antichità ad usare il nome generico di questo fiore (Lamium) è stato Plinio (Como, 23 – Stabia, dopo l'8 settembre 79), scrittore e naturalista latino, il quale ci indica anche una possibile etimologia: questo termine discenderebbe da un vocabolo greco ”laimos” il cui significato è “fauci – gola”. Ma potrebbe discendere anche da altre parole greche: ”lamos” (= larga cavità), oppure dal nome di una regina libica ”Làmia”. In quest'ultimo caso il collegamento esiste in quanto le mamme greche, per far star buoni i loro bambini, descrivevano questa regina come un mostro capace di ingoiarli (come del resto fa il fiore di questa pianta quando un bombo entra nel tubo corollino in cerca del nettare)[2]. L'epiteto specifico ("orvala") ha una etimologia oscura e potrebbe derivare dalla somiglianza con la Salvia viridis o una pianta simile anticamente chiamata Ormin.[3]

Il binomio scientifico attualmente accettato (Lamium orvala) è stato proposto da Linneo (Rashult, 23 maggio 1707 –Uppsala, 10 gennaio 1778), biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione "Systema Naturae. Editio decima, reformata. - 2: 1099." del 1759.[4]


Descrizione


Il portamento
Il portamento
Le foglie
Le foglie
Infiorescenza
Infiorescenza
Il fiore
Il fiore

L'altezza della pianta oscilla fra i 30 e i 60 cm (massimo 100 cm). La forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap), ossia è una pianta erbacea, perenne con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve, dotata di un asse fiorale più o meno eretto e con poche foglie. Il portamento di questa pianta può essere tappezzante.[2][5][6][7][8][9]


Radici


Le radici sono secondarie da rizoma.


Fusto



Foglie


Le foglie, tutte lungamente picciolate sono cuoriformi (o ovato-triangolari), mentre l'apice è acuminato. Il portamento delle foglie è patente. Lungo il fusto sono disposte in modo opposto a due a due e sono prive di stipole. La superficie è pubescente quasi tomentosa (specialmente ai margini), il bordo è irregolarmente e grossolanamente dentato e sulla pagina inferiore sono presenti delle evidenti nervature. Il colore delle foglie è verde scuro sulla pagina superiore e tendente al rossastro in quella inferiore. Dimensione delle foglie medie: larghezza 7 – 10 cm; lunghezza 8 –12 cm (quelle più grandi possono raggiungere i 16 cm di lunghezza). La lunghezza del picciolo è pari alla lunghezza della lamina.


Infiorescenza


L'infiorescenza è portata in vari verticilli ascellari sovrapposti lungo il fusto. Ogni verticillo è composto da più fiori (da 12 a 15) sessili disposti circolarmente a corona poggianti su due brattee fogliose (o semplicemente foglie più piccole rispetto a quelle lungo il fusto); queste sono picciolate. Le brattee del verticillo seguente sono disposte in modo alterno.


Fiore


I fiori sono ermafroditi, zigomorfi (il calice è attinomorfo), tetraciclici (con i quattro verticilli fondamentali delle Angiosperme: calice– corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da cinque elementi). Sono inoltre omogami (autofecondanti), odorano di citronella con un fondo sgradevole e sono ricchi di nettare.

X, K (5), [C (2+3), A 2+2], G (2), supero, drupa, 4 nucole[5][9]

Frutti


Il frutto è una nucula acheniforme (schizocarpo) troncato all'apice; più precisamente è una drupa (ossia una noce) con quattro semi (uno per ovulo derivato dai due carpelli divisi a metà). Questo frutto nel caso delle Lamiaceae viene chiamato “clausa”. Le quattro parti in cui si divide il frutto principale, sono ancora dei frutti (parziali) ma monospermici (un solo seme) e privi di endosperma. I frutti si trovano all'interno del calice persistente.


Riproduzione



Distribuzione e habitat


Distribuzione della pianta  (Distribuzione regionale[11] – Distribuzione alpina[12])
Distribuzione della pianta
(Distribuzione regionale[11] – Distribuzione alpina[12])

Fitosociologia


Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[12]

Formazione : delle comunità forestali
Classe : Carpino-Fagetea
Ordine : Fagetalia sylvaticae
Alleanza : Aremonio-fagion

Sistematica


La famiglia di appartenenza della specie (Lamiaceae), molto numerosa con circa 250 generi e quasi 7000 specie, ha il principale centro di differenziazione nel bacino del Mediterraneo e sono piante per lo più xerofile (in Brasile sono presenti anche specie arboree). Per la presenza di sostanze aromatiche, molte specie di questa famiglia sono usate in cucina come condimento, in profumeria, liquoreria e farmacia. Il genere Lamium si compone di circa 20 - 30 specie gravitanti nella maggioranza dei casi attorno al bacino del Mediterraneo, una decina delle quali vivono spontaneamente in Italia. Nelle classificazioni meno recenti la famiglia Lamiaceae viene chiamata Labiatae.[5][6]

La pianta di questa scheda fa parte della sezione Orvala; sezione caratterizzata dall'avere il tubo corollino dritto nella parte basale e un anello trasversale di peli alle fauci della corolla.[2]


Variabilità


Anche questa specie, come altre dello stesso genere, è soggetta a variabilità soprattutto nella dentatura delle foglie (che può essere doppia) oppure con foglie a lobi più profondi del normale; altro elemento di variabilità è il colore della corolla che può essere più chiaro fino a diventare bianco.[7]


Sinonimi


La specie di questa scheda ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[1]


Specie simili


Questa pianta può facilmente essere scambiata per un'ortica (anche se le due specie appartengono a famiglie diverse: Urticaceae è la famiglia per le “ortiche” vere). La specie di questa voce si distingue soprattutto per la sezione del fusto: quadrata nelle piante del genere Lamium, circolare nelle “ortiche” vere e proprie. Mentre le foglie sono molto simili: da qui il nome comune (“Falsa ortica”) derivato da credenze antiche anche se naturalmente queste piante sono totalmente prive di peli urticanti e quindi non pungono. Molto simili tra di loro sono invece alcune specie dello stesso genere che vivono nella fascia alpina. L'elenco seguente mette in risalto le differenze morfologiche di queste specie:[7][12]


Altre notizie


Il lamio orvala in altre lingue è chiamato nei seguenti modi:


Usi


Avvertenza
Avvertenza
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Farmacia



Giardinaggio


L'utilizzo di questa specie da parte dell'uomo è circoscritto principalmente al giardinaggio grazie anche alla sua vistosa fioritura.


Galleria d'immagini



Note


  1. Lamium orvala, su The Plant List. URL consultato il 20 novembre 2015.
  2. Motta 1960, Vol. 2 - pag. 617.
  3. David Gledhill 2008, pag. 284.
  4. The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 20 novembre 2015.
  5. Judd, pag. 504.
  6. Strasburger, pag. 850.
  7. Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 456.
  8. Kadereit 2004, pag. 220.
  9. dipbot.unict.it, https://web.archive.org/web/20160304200501/http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Lami_fam.html (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  10. Strasburger, pag. 776.
  11. Conti et al. 2005, pag. 117.
  12. Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 116.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Biologia
Portale Botanica

На других языках


[en] Lamium orvala

Lamium orvala, known as balm-leaved archangel,[1] is a species of flowering plant in the family Lamiaceae, native to central eastern Europe (Austria, Italy, Hungary, Former Yugoslavia, Ukraine, Moldova).[2]

[fr] Lamium orvala

Lamium orvala est une espèce de plantes de la famille des Lamiaceae.
- [it] Lamium orvala



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