La Cespica karvinskiana (nome scientifico Erigeron karvinskianus DC., 1836) è una pianta erbacea, perenne con fiori bianchi e lilla molto simili alle “margheritine”, appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Progetto:Forme di vita - implementazione Classificazione APG IV. Il taxon oggetto di questa voce deve essere sottoposto a revisione tassonomica.
Erigeron di Karvinski
(DE) Karwinskis Berufkraut
(FR) Vergerette de Karvinski
(EN) Mexican Fleabane
Etimologia
Il nome del genere (erigeron) deriva dalla combinazione di due parole: dal grecoeri (= lana) e dal latinogerere (= portare) e fa riferimento alla vistosa pelosità della pianta. Ma altri testi fanno riferimento ad altri significati: eri (= inizio, sollecito, presto) e geron (= vecchio)[1], richiamandosi forse al pappo di alcune specie che invecchiando diventa grigio oppure al breve periodo della sua fioritura. L'epiteto specifico è in onore del bavarese Karwinsky von Karwin ( - 1855) esploratore dell'America tropicale.
Il binomio scientifico attualmente accettato (Erigeron karvinskianus) è stato proposto dal botanico e micologo svizzero Augustin Pyrame de Candolle (1778 – 1841) nella pubblicazione Prodromus systematis naturalis regni vegetabilis del 1836[2].
Descrizione
Il portamento
Queste piante possono arrivare fino ad una altezza compresa tra 10 e 40cm (fino a 100cm in America[3]). La forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap), ossia sono piante perenni, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve, dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie.
Radici
Le radici sono secondarie da rizoma.
Fusto
Parte ipogea: la parte sotterranea del fusto consiste in un rizoma.
Parte epigea: la parte aerea del fusto è prostrata con molti rami ascendenti ed eretti.
Foglie
Foglie con un dente per lato
Foglie basali: la forma delle foglie è spatolato-subrotonda nelle rosette annuali, mentre in seguito sono lanceolate ad apice acuto; i margini sono dentati (un solo dente profondo e acuto per lato). Dimensione delle foglie lanceolate: larghezza 5mm; lunghezza 15mm.
Foglie cauline: la forma delle foglie cauline è spatolato-lineare con apice acuto e superficie con un solo nervo. Dimensione delle foglie cauline: larghezza 2 – 3mm; lunghezza 13 – 22mm.
Inflorescenza
Capolino
Le inflorescenze di tipo corimboso sono composte da diversi capolini peduncolati, con la forma di una margherita. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: il peduncolo sorregge un involucro cilindrico composto da diverse squame che fanno da protezione al ricettacolo che è del tipo nudo (senza pagliuzze) sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: i fiori esterni ligulati, e i fiori centrali tubulosi. In particolare quelli periferici (da 45 a 80) sono femminili e sono disposti in più circonferenze (2 - 3)[4] ed hanno una corolla ligulata e sono inoltre fertili; quelli interni, tubulosi, sono altrettanto numerosi e sono ermafroditi. Le squame sono disposte su 3 – 4 serie. Diametro dei capolini: 1,5 – 2cm. Dimensioni dell'involucro: larghezza 2,5 – 3,5mm; lunghezza 7 – 10mm.
Fiore
I fiori sono zigomorfi (quelli periferici ligulati) e attinomorfi(quelli centrali tubolosi). Entrambi sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi)[5].
Formula fiorale: per questa pianta viene indicata la seguente formula fiorale:
Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame quasi inesistenti.
Corolla: i petali della corolla sono 5; i fiori di tipo tubuloso sono saldati a tubo e terminano in cinque denti patenti a stella, quelli ligulati sono saldati a tubo nella parte basale e si prolungano in una ligula nastriforme lineare e filamentosa a portamento patente. Il colore delle ligule è bianco o roseo-vinoso (spesso in unico cespo si trovano mescolati capolini di entrambi i colori); il colore dei fiori centrali è giallo. Dimensione delle ligule: larghezza 1mm; lunghezza 6 – 7mm. Lunghezza delle corolle del disco: 2 – 3,1mm.
Androceo: gli stami (5) hanno delle antere arrotondate alla base; sono saldate e formano una specie di manicotto avvolgente lo stilo.
Gineceo: i carpelli sono due e formano un ovario bicarpellare infero uniloculare. Lo stilo è unico, appiattito e terminante in uno stigma bifido.
Fioritura: da maggio a ottobre (da aprile a dicembre a latitudini più basse).
Frutti
I frutti sono degli acheni percorsi longitudinalmente da 2 nervi, sono pelosi e sormontati da un pappo molle biancastro con peli disposti su un'unica serie. Dimensione dell'achenio: 1 – 1,4mm.
Biologia
Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo) sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione e habitat
Distribuzione della pianta (Distribuzione regionale[7] – Distribuzione alpina[8])
Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Subtropicale / Nord Americano (dal Messico, all'America centrale fino al Sud America).
Distribuzione: in Italia si trova al nord e lungo i litorali tirrenici, ma è sempre considerata esotica naturalizzata[7] dall'America centrale. Nelle Alpi si trova nella zona centrale (da Vercelli al Trentino). Oltreconfine si trova in Svizzera (cantoni Berna e Ticino), in Francia (dipartimenti di Alpes-Maritimes e Alta Savoia). Sugli altri rilievi europei si trova nel Massiccio del Giura, Massiccio Centrale e Pirenei[8].
Habitat: l'habitat tipico sono i coltivi per ornamento; se naturalizzata si trova sui muri, ripari sotto le rocce e sulle rupi. Il substrato preferito è sia calcareo che siliceo con pH neutro, bassi valori nutrizionali del terreno che deve essere secco.
Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 600 ms.l.m.; frequentano quindi il seguente piano vegetazionale: collinare (oltre a quello planiziale – a livello del mare).
Fitosociologia
Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale[8]:
Formazione: delle comunità delle fessure, delle rupi e dei ghiaioni
Classe: Asplenietea trichomanis
Ordine: Parietarietalia judaicae
Sistematica
La famiglia di appartenenza di Erigeron karvinskianus (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[9] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[10]). Il genere Erigeron comprendente diverse centinaia di specie una buona parte di origine americana di cui una decina sono proprie della flora italiana.
Secondo le classificazioni più tradizionali[11] la specie Erigeron karvinskianus è compresa nella sezione delle Euerigeron insieme a Erigeron annuus e altre. Le altre sezioni sono: Eschenbachia, Caenothus e Trimorpha.
Il numero cromosomico di E. karvinskianus è: 2n = 18, 27, 36[2][3].
Sinonimi
Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco che segue indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:
Erigeron chiriquensis Standl.
Erigeron deamii B.L. Rob.
Erigeron dissectus Urb.
Erigeron gaudichaudii DC.
Erigeron irazuense Greenm.
Erigeron karvinskianus var. mucronatus (DC.) Asch.
Erigeron maxonii S.F. Blake
Erigeron mucronatus DC.
Erigeron pacayensis Greenm.
Erigeron trilobus Sond.
Erigeron tripartitus S.F. Blake
Note
Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 12 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2010).
Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 13 gennaio 2011.
Funk V.A., Susanna A., Stuessy T.F. and Robinson H., Classification of Compositae (PDF), in Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009. URL consultato il 14 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2016).
1996 Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole.
Eduard Strasburger, Trattato di Botanica. Volume 2, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN88-7287-344-4.
Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN978-88-299-1824-9.
F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi, An annotated checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi Editore, 2005, p.91, ISBN88-7621-458-5.
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