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Il paléo silvestre (nome scientifico Brachypodium sylvaticum (Huds.) P.Beauv., 1812 è una specie di pianta spermatofita monocotiledone appartenente alla famiglia Poaceae (sottofamiglia Pooideae ex Graminaceae).[1]

Come leggere il tassobox
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Paléo silvestre
Brachypodium sylvaticum
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
(clade) Commelinidae
Ordine Poales
Famiglia Poaceae
Sottofamiglia Pooideae
Tribù Brachypodieae
Genere Brachypodium
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Sottoclasse Commelinidae
Ordine Cyperales
Famiglia Poaceae
Sottofamiglia Pooideae
Tribù Brachypodieae
Genere Brachypodium
Specie B. sylvaticum
Nomenclatura binomiale
Brachypodium sylvaticum
(Huds.) P.Beauv., 1812

Etimologia


Il nome generico (Brachypodium) deriva da due parole greche ("brachys" = breve e "podion" = piccolo piede) e fa riferimento ai pedicelli molto corti delle spighette.[2] L'epiteto specifico (sylvaticum) indica che l'habitat naturale per questa pianta sono i boschi.[3]

Il binomio scientifico di questa pianta è stato proposto inizialmente dal botanico e farmacista inglese William Hudson (1730 – 1793), perfezionato successivamente dal naturalista e botanico francese Ambroise Marie François Joseph Palisot de Beauvois (Arras, 27 luglio 1752 – Parigi, 21 gennaio 1820) nella pubblicazione "Essai d'une Nouvelle Agrostographie; ou Nouveaux Genres des Graminées; Avec Figures Représentant les Caractéres de tous le Genres. Imprimerie de Fain. Paris" (Ess. Agrostogr. 155, 156)[4] del 1812.[1]


Descrizione


Il portamento
Il portamento
Le foglie
Le foglie
Infiorescenza
Infiorescenza
I fiori
I fiori
Spighetta generica con tre fiori diversi
Spighetta generica con tre fiori diversi

Queste piante arrivano ad una altezza di 3 - 5 dm (massimo 120 cm). La forma biologica è emicriptofita cespitosa (H caesp), sono piante erbacee, bienni o perenni, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e presentano ciuffi fitti di foglie che si dipartono dal suolo. Queste piante in genere formano dei popolamenti a tappeto con estensione di alcuni centimetri.[5][6][7][8][9][10][11][12]


Radici


Le radici sono secondarie da rizoma (fascicolate). Queste piante sono prive di stoloni.


Fusto


La parte aerea del fusto è un culmo ascendente e sottile, foglioso fino all'infiorescenza. Ai nodi possono essere presenti dei ciuffi di peli.


Foglie


Le foglie lungo il culmo sono disposte in modo alterno, sono distiche e si originano dai vari nodi. Sono composte da una guaina, una ligula e una lamina. Le venature sono parallelinervie. Non sono presenti i pseudopiccioli e, nell'epidermide delle foglia, le papille.


Infiorescenza


Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze in genere non sono ramificate e sono formate da 6 - 12 spighette ed hanno la forma di una pannocchia un po' incurvata all'apice (apice nutante o pendulo). La fillotassi dell'inflorescenza inizialmente è a due livelli, anche se le successive ramificazioni la fa apparire a spirale. Dimensione dell'infiorescenza: 5 – 20 cm.


Spighetta


Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette, peduncolate, compresse lateralmente ma affusolate, spesso incurvate a falce, sottese da due brattee distiche e strettamente sovrapposte chiamate glume (inferiore e superiore), sono formate da 8 - 15 fiori. Possono essere presenti dei fiori sterili; in questo caso sono in posizione distale rispetto a quelli fertili. Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea e il lemma. La disarticolazione avviene con la rottura della rachilla tra i fiori fertili o sopra le glume persistenti. Dimensione delle spighette: lunghezza 20 – 30 mm. Lunghezza dei peduncoli: 2 mm.


Fiore


I fiori fertili sono attinomorfi formati da 3 verticilli: perianzio ridotto, androceo e gineceo.

*, P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.

Frutti


I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti, con forme ovoidali, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo è fuso al seme ed è aderente. L'endocarpo non è indurito e l'ilo è lungo e lineare. L'embrione è piccolo e provvisto di epiblasto ha un solo cotiledone altamente modificato (scutello senza fessura) in posizione laterale. I margini embrionali della foglia non si sovrappongono.


Riproduzione


Come gran parte delle Poaceae, le specie di questo genere si riproducono per impollinazione anemogama. Gli stigmi più o meno piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo. La dispersione dei semi avviene inizialmente a opera del vento (dispersione anemocora) e una volta giunti a terra grazie all'azione di insetti come le formiche (mirmecoria).


Distribuzione e habitat


Distribuzione della pianta  (Distribuzione regionale[13] – Distribuzione alpina[14])
Distribuzione della pianta
(Distribuzione regionale[13] – Distribuzione alpina[14])

Fitosociologia



Areale alpino

Dal punto di vista fitosociologico alpino la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[14]


Areale italiano

Per l'areale completo italiano la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[16]

Descrizione: l'alleanza Impatienti noli-tangere-Stachyion sylvaticae è relativa alle aree forestali periferiche su suoli freschi e umidi. Si tratta di comunità erbacee che prediligono stazioni parzialmente ombreggiate. Questa cenosi ha una distribuzione Eurosiberiana.[17]

Alcune specie presenti nell'associazione: Circaea lutetiana, Impatiens balfourii, Rubus caesius, Geum urbanum, Festuca gigantea, Salvia glutinosa, Stachys sylvatica, Carex sylvatica, Dryopteris filix-mas, Galium odoratum, Geranium robertianum, Epilobium montanum, Fragaria vesca, Impatiens noli-tangere, Mycelis muralis, Poa nemoralis, Viola reichenbachiana.[17]

Altre alleanze per questa specie sono:[16]


Tassonomia


La famiglia di appartenenza di questa specie (Poaceae) comprende circa 650 generi e 9.700 specie (secondo altri Autori 670 generi e 9.500[9]). Con una distribuzione cosmopolita è una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni e di grande interesse economico: tre quarti delle terre coltivate del mondo produce cereali (più del 50% delle calorie umane proviene dalle graminacee). La famiglia è suddivisa in 11 sottofamiglie, il genere Brachypodium è descritto all'interno della sottofamiglia Pooideae e raccoglie circa due dozzine di specie distribuite nelle zone temperate in tutto il mondo.[5][6]

Il basionimo per questa specie è: Festuca sylvatica Huds., 1762.[1]


Filogenesi


La tribù Brachypodieae (e quindi anche il genere Brachypodium) è descritta all'interno della supertribù Stipodae L. Liu, 1980. La supertribù Stipodae (formata dalle tribù Ampelodesmeae, Stipeae, Brachypodieae e Diarrheneae) è il quarto nodo della sottofamiglia Pooideae ad essersi evoluto (gli altri tre precedenti sono la tribù Brachyelytreae, e le supertribù Nardodae e Melicodae). All'interno della supertribù, la tribù Brachypodieae è stata la più recente ad evolversi.[18]

Il genere presenta la seguente sinapomorfia: le celle sussidiarie degli stomi sono parallele.[5]

Alcuni studi di tipo filogenetico (analisi molecolari sul DNA - due geni di plastidi e cinque geni nucleari) indicano che la specie di questa voce potrebbe essere vicina evolutivamente alle specie Brachypodium phoenicoides, Brachypodium pinnatum e Brachypodium retusum.[19]

Il numero cromosomico di B. sylvaticum è: 2n = 9 e 18.[20]


Variabilità e sottospecie


Nell'ambito del genere Brachypodium la specie B. sylvaticum è il tipo con la maggior distribuzione mondiale. Inoltre è una specie estremamente polimorfa per cui sono state descritte molte varianti infraspecifiche. I caratteri di maggiore variabilità sono la pubescenza delle parti vegetative e delle spighette, e le dimensioni delle varie parti delle spighette. Tuttavia la maggior parte di questi polimorfismi non sono considerati interessanti da un punto di vista tassonomico.[11]

Nel seguito sono indicate alcune sottospecie e varietà (non sempre riconosciute da altre checklist).


Sottospecie glaucovirens

Nella "Flora d'Italia" questa sottospecie è indicata come specie con il nome di Brachypodium glaucovirens (Murb.) Fritsch


Sottospecie creticum


Sottospecie spryginii


Varietà kelungense


Sinonimi


Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[24]


Note


  1. The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 20 agosto 2019.
  2. Etymo Grasses 2007, pag. 52.
  3. Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 20 agosto 2019.
  4. BHL - Biodiversity Heritage Library, su biodiversitylibrary.org. URL consultato il 20 agosto 2019.
  5. Kellogg 2015, pag. 222.
  6. Judd et al 2007, pag. 311.
  7. Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 531.
  8. Motta 1960, Vol. 1 - pag. 334.
  9. Strasburger 2007, pag. 814.
  10. Pasqua et al 2015, pag. 467.
  11. eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 20 agosto 2019.
  12. KEW science-Plants of the World online, su powo.science.kew.org. URL consultato il 20 agosto 2019.
  13. Conti et al. 2005, pag. 62.
  14. Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 926.
  15. EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 21 agosto 2019.
  16. Prodromo della vegetazione italiana, su prodromo-vegetazione-italia.org. URL consultato il 21 agosto 2019.
  17. Prodromo della vegetazione italiana, su prodromo-vegetazione-italia.org, p. 40.2.1 ALL. IMPATIENTI NOLI-TANGERE-STACHYION SYLVATICAE GÖRS EX MUCINA IN MUCINA, GRABHERR & ELLMAUER 1993. URL consultato il 21 agosto 2019.
  18. Bete 2014, pag. 19.
  19. Catalan et al. 2012.
  20. Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 20 agosto 2019.
  21. The Plant List, http://www.theplantlist.org/tpl1.1/record/kew-400105. URL consultato il 20 agosto 2019.
  22. EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 21 agosto 2019.
  23. EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 21 agosto 2019.
  24. The Plant List, http://www.theplantlist.org/tpl1.1/record/kew-400100. URL consultato il 22 agosto 2019.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Biologia
Portale Botanica

На других языках


[en] Brachypodium sylvaticum

Brachypodium sylvaticum, commonly known as false-brome,[1] slender false brome[2] or wood false brome, is a perennial grass native to Europe, Asia and Africa. It has a broad native range stretching from North Africa to Eurasia.[3]

[fr] Brachypodium sylvaticum

Brachypodium sylvaticum, en français le Brachypode des bois, est une espèce de plantes herbacées de la famille des Poaceae.
- [it] Brachypodium sylvaticum



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