AristaveninaeF. Albers & Butzin, 1977 è una sottotribù di piante spermatofite monocotiledoni appartenente alla famiglia delle Poacee (ex Graminaceae) e sottofamiglia Pooideae.[1][2]
Progetto:Forme di vita - implementazione Classificazione APG IV. Il taxon oggetto di questa voce deve essere sottoposto a revisione tassonomica.
Il nome della sottotribù deriva dal genere Aristavena F.Albers & Butzin, 1977 la cui etimologia indica che il lemma è simile a quello delle specie del genere Avena.[3] Il genere Aristavena (in passato descritto in questo gruppo) attualmente è considerato un sinonimo e le sue specie sono circoscritte all'interno del genere Helictotrichon (sottotribù Helictochloinae).[4]
Il nome scientifico della sottotribù è stato definito dai botanici contemporanei Focke Albers (1940 -) e Friedhelm Reinhold Butzin (1936 -) nella pubblicazione "Willdenowia. Mitteilungen aus dem Botanischen Garten und Museum Berlin-Dahlem. Berlin-Dahlem" [Willdenowia 8(1): 82 (1977)] del 1877.[5]
Descrizione
Il portamento Deschampsia nubigenaLe foglie Deschampsia elongataInfiorescenza Deschampsia atropurpureaI fiori Deschampsia cespitosaSpighetta generica con tre fiori diversi
Il portamento delle specie di questo gruppo in genere è cespuglioso con forme biologiche tipo emicriptofita cespitosa (H caesp) e cicli biologici annuali o perenni (Scribneria è solo annuale). I culmi sono cavi a sezione più o meno rotonda. In queste piante non sono presenti i micropeli. Alcune specie presentano una superficie punteggiata. Queste piante arrivano fino ad una altezza di 2 metri.[6][7][8][9][10][11][12][13]
Le foglie lungo il culmo sono disposte in modo alterno, sono distiche e si originano dai vari nodi. Sono composte da una guaina, una ligula e una lamina. Le venature sono parallelinervie. Non sono presenti i pseudopiccioli e, nell'epidermide delle foglia, le papille.
Guaina: la guaina è abbracciante il fusto e in genere è priva di auricole.
Ligula: la ligula è membranosa e a volte è cigliata.
Lamina: la lamina ha delle forme generalmente lineari e piatte a volte piegate o arrotolate (sono filiformi in Scribneria); la consistenza è setacea.
Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze, ascellari e terminali, in genere sono ramificate e sono formate da alcune spighette pedicellate (i pedicelli sono filiformi) ed hanno la forma di una pannocchia aperta. La fillotassi dell'inflorescenza inizialmente è a due livelli, anche se le successive ramificazioni la fa apparire a spirale. In Scribneria l'infiorescenza non è ramificata, le spighette hanno una disposizione distica e crescono incavate nel rachide, generalmente una per nodo, ma a volte fino a 4. In altre specie i rami sono filiformi.
Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette, compresse lateralmente con forme oblunghe e a volte spalancate, sottese da due brattee distiche e strettamente sovrapposte chiamate glume (inferiore e superiore), sono formate da uno o più fiori (2 - 3 fino a 5 in Deschampsia; uno in Scribneria). Possono essere presenti dei fiori sterili; in questo caso sono in posizione distale rispetto a quelli fertili. Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea e il lemma. La disarticolazione avviene con la rottura della rachilla sotto ogni fiore (in Scribneria il rachide non si disarticola). La rachilla si estende ed è pubescente.
Glume: le glume, con forme da lanceolate a oblunghe, in genere sono più lunghe della relativa spighetta (in Scribneria sono più corte), hanno apici acuti, mutici o mucronati.
Palea: la palea è un profillo con due venature; può essere cigliata.
Lemma: il lemma, con forme da lanceolate a oblunghe, a volte è pubescente con apice troncato o dentato (diritto o genicolato). La parte abassiale è vistosamente barbuta.
I fiori fertili sono attinomorfi formati da 3 verticilli: perianzio ridotto, androceo e gineceo.
Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[7]
*, P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.
Il perianzio è ridotto e formato da due lodicule, delle squame traslucide, poco visibili (forse relitto di un verticillo di 3 sepali). Le lodicule sono membranose e non vascolarizzate.
L'androceo è composto da 3 stami (uno in Scribneria) ognuno con un breve filamento libero, una antera sagittata e due teche. Le antere sono basifisse con deiscenza laterale. Il polline è monoporato.
Il gineceo è composto da 3-(2) carpelli connati formanti un ovario supero. L'ovario, glabro, ha un solo loculo con un solo ovulo subapicale (o quasi basale). L'ovulo è anfitropo e semianatropo e tenuinucellato o crassinucellato. Lo stilo, breve, è unico con due stigmi papillosi e distinti.
I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti, con forme ovoidali, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo è fuso al seme ed è aderente. L'endocarpo è indurito e l'ilo è puntiforme. L'embrione è piccolo e provvisto di epiblasto ha un solo cotiledone altamente modificato (scutello senza fessura) in posizione laterale. I margini embrionali della foglia non si sovrappongono.
Riproduzione
Come gran parte delle Poaceae, le specie di questo genere si riproducono per impollinazione anemogama. Gli stigmi più o meno piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo. La dispersione dei semi avviene inizialmente a opera del vento (dispersione anemocora) e una volta giunti a terra grazie all'azione di insetti come le formiche (mirmecoria).
Distribuzione e habitat
La distribuzione delle specie di questa sottotribù è relativa alle regioni temperate di tutto il mondo (compreso il Mediterraneo).
Tassonomia
La famiglia di appartenenza di questa sottotribù (Poaceae) comprende circa 650 generi e 9 700 specie (secondo altri Autori 670 generi e 9 500[10]). Con una distribuzione cosmopolita è una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni e di grande interesse economico: tre quarti delle terre coltivate del mondo produce cereali (più del 50% delle calorie umane proviene dalle graminacee). La famiglia è suddivisa in 11 sottofamiglie, la sottotribù Aristaveninae è posizionata all'interno della sottofamiglia Pooideae.[6][7]
Filogenesi
La sottotribù Aristaveninae, più precisamente, è descritta all'interno della tribù Poeae R.Br., 1814 e quindi della supertribù Poodae L. Liu, 1980. La tribù Poeae (formata da diverse sottotribù suddivise in alcune supersottotribù) è l'ultimo nodo della sottofamiglia Pooideae ad essersi evoluto (gli altri precedenti sono la tribù Brachyelytreae, e le supertribù Nardodae, Melicodae, Stipodae e Triticodae). La sottotribù Aristaveninae appartiene al gruppo con le sequenze dei plastidi di tipo "Poeae" (definito "Poeae chloroplast groups 2 "[14]).
All'interno della tribù il gruppo Aristaveninae occupa una posizione "basale" in disposizione politomica insieme ad altre sottotribù (Sesleriinae, Scolochloinae, Arinae, Holcinae e Helictochloinae). Ulteriori studi sono necessari per avere informazioni più dettagliate e precise.[15]
Le seguenti sinapomorfie sono relative a tutta la sottofamiglia (Pooideae):[6]
la fillotassi dell'inflorescenza inizialmente è a due livelli;
le spighette sono compresse lateralmente;
i margini embrionali della foglia non si sovrappongono;
l'embrione è privo della fessura scutellare.
Le sinapomorfie relative alla tribù Poeae sono:[6]
l'ilo è puntiforme;
dei lipidi (grassi) sono presenti nell'endosperma;
le lodicule sono prive di ciglia;
l'ovario è glabro.
Per la sottotribù sono descritte le seguenti sinapomorfie:[6]
Scribneria: l'infiorescenza non è ramificata, le spighette hanno una disposizione distica e crescono incavate nel rachide; è presente un solo stame.
Generi della tribù
La tribù si compone di 2 generi e 41 specie:[1][6][15]
Genere
Specie
Numeri cromosomici
Distribuzione e habitat
Deschampsia P. Beauv., 1812
40
2n = 26 e 52
Aree temperate di tutto il mondo
Scribneria Hack., 1886
Una speie: Scribneria bolanderi (Thurb.) Hack.
2n = 26
Stati Uniti occidentali
Nota: in alcuni studi il genere Scribneria è considerato un sinonimo di Deschampsia.[1]
Specie della flora italiana
Nella flora spontanea della penisola italiana sono presenti le seguenti specie del genere Deschampsia:[8][16]
Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN88-7287-344-4.
G. Pasqua, G. Abbate e C. Forni, Botanica Generale - Diversità vegetale, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2015, ISBN978-88-299-2718-0.
Grass Phylogeny Working Group, Phylogeny and Classification of Poaceae (PDF), in Annals of the Missouri Botanical Garden, vol.88, n.3, 2001, pp.373-457. URL consultato il 22 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
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