Il genere CoregonusLinnaeus, 1758 comprende 74 specie di pesci ossei d'acqua dolce e salmastra comunemente conosciuti come coregoni, appartenenti alla famiglia dei Salmonidae.
Questi pesci sono presenti solo nell'emisfero boreale, soprattutto nelle regioni fredde. In Europa sono presenti nelle zone centrali e settentrionali, molto comuni in Scandinavia e nelle Isole Britanniche. In Italia sono presenti due specie, entrambe introdotte: C.lavaretus o "lavarello" e C.macrophthalmus o "bondella".
La maggior parte delle specie fa vita pelagica nei laghi freddi e poveri di sostanze nutritive (oligotrofici). Alcune specie delle zone più settentrionali sono tuttavia anadrome e vivono in mare.
Descrizione
I coregoni presentano un corpo fusiforme, piuttosto compresso ai fianchi. Diverse specie hanno una vistosa "gobba" dietro la testa. Le scaglie sono piccole ma più grandi rispetto alle trote. I denti sono molto piccoli o mancano del tutto. Le pinne dorsali sono due, la prima abbastanza grande e trapezoidale, la seconda è una pinna adiposa. Le pinne pettorali sono inserite in basso, le ventrali sono poste abbastanza indietro. La pinna caudale è in genere forcuta.
La colorazione, in tutte le specie, è uniformemente argentea, con ventre bianco.
Le dimensioni variano dai 12cm di Coregonus fontanae ai 130cm di Coregonus maraena.
Riproduzione
Generalmente è invernale. Durante la fregola entrambi i sessi sviluppano tubercoli nuziali.
Alimentazione
Si nutrono in genere di crostacei planctonici, soprattutto copepodi e cladoceri. Gli esemplari più grandi catturano anche pesciolini.
Pesca
Le carni di questi pesci sono tra le migliori fra i pesci d'acqua dolce europei e per questo sono insidiate dai pescatori di mestiere con vari tipi di reti. I pescatori sportivi li insidiano con le tecniche della pesca a mosca, della traina e dello spinning ma essi non sono in genere molto propensi ad abboccare. Alcune specie sono importantissime per la piscicoltura. È uno dei pesci tradizionalmente atti alla preparazione dello Steckerlfischbavarese.
Stato di conservazione
Molte specie sono endemiche di un singolo lago, questo, unito al grande valore delle carni, ha fatto sì che alcune specie si siano estinte e molte altre siano a rischio. Inoltre, visto il largo utilizzo in piscicoltura, molte specie sono state traslocate in laghi diversi da quelli di origine causando fenomeni molto estesi di ibridazione tra specie diverse con conseguenze gravi di inquinamento genetico e di estinzione di specie endemiche.
Tassonomia
La tassonomia dei pesci di questo genere è estremamente complessa e mal conosciuta anche dagli specialisti[1]. Alcune specie sono state riconosciute specie estinte.
Le specie del genere sono attualmente 74[2].
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