L'Erba amara dei boschi (nome scientifico Tanacetum corymbosum (L.) Sch. Bip., 1844) è una pianta erbacea, perenne, dai fiori simili alle “margherite”, appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Progetto:Forme di vita - implementazione Classificazione APG IV. Il taxon oggetto di questa voce deve essere sottoposto a revisione tassonomica.
La famiglia di appartenenza della “Erba amara dei boschi” (Asteraceae) è la più numerosa nel mondo vegetale, organizzata in 1530 generi per un totale di circa 22.750 specie[1]. Nelle classificazioni più vecchie la famiglia delle Asteraceae viene chiamata anche Compositae.
Il genere di appartenenza (Tanacetum) è mediamente numeroso e comprende circa 70 specie, diffuse quasi unicamente nelle regioni temperate dell'emisfero boreale delle quali meno di una decina sono proprie della flora italiana.
All'interno della famiglia delle Asteraceae le “Erba amare” fanno parte della sottofamiglia delle Tubiflore; sottofamiglia caratterizzata dall'avere capolini con fiori ligulati alla periferia e fiori tubulosi al centro, squame dell'involucro ben sviluppate e tutte più o meno di uguale lunghezza e frutti con pappo biancastro e morbido.
Variabilità
Nell'elenco che segue sono indicate alcune varietà e sottospecie (l'elenco può non essere completo e alcuni nominativi sono considerati da altri autori dei sinonimi della specie principale o anche di altre specie):
Tanacetum corymbosum (L.) Sch. Bip. subsp. corymbosum: è la sottospecie più comune. Le descrizioni generali di questa scheda si riferiscono a questo fiore.
Tanacetum corymbosum (L.) Sch. Bip. subsp. corymbosum var. corymbosum
Tanacetum corymbosum (L.) Sch. Bip. Subsp. corymbosum var. subcorymbosum(Schur) Simonk. (sinonimo = T. corymbosum (L.) Sch.Bip. Subsp. clusii (Fisch. ex Rchb.) Heywood)
Tanacetum corymbosum (L.) Sch. Bip. subsp. clusii (Rchb.) Heywood (1976) (sinonimo = T. corymbosum var. subcorymbosum)
Tanacetum corymbosum (L.) Sch. Bip. subsp. subcorymbosum (Schur) Pawl. (sinonimo = T. corymbosum var. subcorymbosum)
Tanacetum corymbosum (L.) Sch. Bip. var. corymbosum Descrizione dettagliata nel paragrafo “Sottospecie”.
Tanacetum corymbosum (L.) Sch. Bip. var. macroglossum Briq. & Cavillier in Burnat (1916)
La specie di questa scheda ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco che segue indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:
Chrysanthemum corymbosum L. (1753) (basionimo)
Chrysanthemum corymbosum L. subsp. clusii (Fisch.) Jáv. (sinonimo della subsp. clusii)
Chrysanthemum corymbosum L. subsp. corymbosum (sinonimo della subsp. corymbosum)
Chrysanthemum italicum L.
Chrysanthemum subcorymbosum Schur. (sinonimo della subsp. clusii)
Leucanthemum corymbosum (L.) Gren. & Godr. (sinonimo della subsp. corymbosum)
Pyrethrum clusii Rchb. Ex Rchb. (sinonimo della subsp. clusii)
Pyrethrum corymbiferum (L.) Schrank
Pyrethrum corymbosum (L.) Scop. (sinonimo della subsp. corymbosum)
Pyrethrum subcorymbosum (Sch.Bip.) Schur
Pyrethrum tenuifolium Willd.
Tanacetum clusii
Tanacetum subcorymbosum (Schur) Sch.Bip. (sinonimo della subsp. clusii)
Specie simili
Il capolino della specie di questa scheda è il classico '”fiore” delle “margherite” (un disco centrale giallo circondato da “petali” bianchi). Questa pianta può quindi essere confusa in particolare con la Anthemis triumfettii (L.) DC. (1815) (in questa specie l'infiorescenza - il corimbo - è più irregolare e le foglie sono meno fitte); ma può essere confusa anche con altre specie di diversi generi che qui elenchiamo brevemente: Bellis (la margheritina dei prati), Aster, Erigeron, Anthemis, Achillea, Tripleurospermum, Matricaria, Leucanthemella, Leucanthemum (la margherita classica).
Etimologia
Il nome generico (Tanacetum), derivato dal latino medioevale “tanazita” che a sua volta deriva dal greco ”athanasia” (= immortale, di lunga durata) e probabilmente sta a indicare la lunga durata dell'infiorescenza di questa pianta[2].
L'epiteto specifico (corymbosum) fa riferimento al tipo di infiorescenza a corimbo.
Il binomio scientifico attualmente accettato (Tanacetum corymbosum) è stato proposto dal fisico e botanico tedesco Carl Heinrich Schultz "Bipontinus" (30 giugno 1805 – 17 dicembre 1867) in una pubblicazione del 1844.
In lingua tedesca questa pianta si chiama Gewöhnliche Strauß-Wucherblume oppure Gewöhnliche Strauß-Margerite; in francese si chiama Taniasie en corymbe.
Morfologia
Il portamento Località: Giardino Botanico Alpino "Giangio Lorenzoni", Pian Cansiglio, Tambre d'Alpago (BL), 1000 m s.l.m. - 5/7/2008
Si tratta di una pianta erbacea la cui altezza può variare da 30 a 120cm. La forma biologica della specie è emicriptofita scaposa (H scap); ossia è una pianta perennante con gemme poste al livello del suolo con fusto allungato e mediamente foglioso. Le parti epigee hanno un lieve odore aromatico. Tutta la pianta è sparsamente pelosa (pelosità appressata).
Radici
Secondarie da rizoma.
Fusto
I fusti hanno un portamento eretto e sono ramosi e striati nella parte alta.
Foglie
La foglia (pagina superiore)La foglia (pagina inferiore)
Le foglie, lungo il fusto, sono disposte in modo alterno. Quelle basali sono picciolate, mentre le cauline sono sessili. La lamina è pennatosetta di secondo ordine (due volte pennate o bipennato-partite). I vari segmenti (da 15 a 21) sono dentellati con contorno spatolato e lamina lanceolata. Il margine delle foglie può essere lievemente brunastro, mentre la pagina inferiore è grigiastra e vellutata. Lunghezza del picciolo delle foglie basali: 10 – 15cm. Dimensione media delle foglie: larghezza 5 – 6cm; lunghezza 12 – 15cm. Dimensione dei segmenti più grandi: larghezza 6 – 15mm; lunghezza 25 – 45mm.
Infiorescenza
L'involucro con le squameCapolino sezionato
L'infiorescenza è formata da diversi capolini (da 3 a 10, massimo 20) lungamente peduncolati in formazioni corimbose. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: un peduncolo sorregge un involucro campanulato composto da più squame che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: quelli esterni ligulati (di colore bianco) e quelli interni tubulosi (di colore giallo). Le squame sono disposte in modo multiseriato ed embricato; hanno una forma oblunga-lanceolata, arrotondata all'apice; sono diseguali fra di loro ed hanno i margini scariosi di colore bruno. Il ricettacolo è nudo (senza pagliette) con superficie leggermente convessa (o quasi piana) e alveolata. Diametro dei capolini: 1,8 – 5cm. Dimensione dell'involucro: diametro 11 – 15mm; altezza 5mm.
Fiore
Il fiore Località: Giardino Botanico Alpino "Giangio Lorenzoni", Pian Cansiglio, Tambre d'Alpago (BL), 1000 m s.l.m. - 5/7/2008
I fiori sono zigomorfi, tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Sono inoltre ermafroditi, più precisamente i fiori del raggio (quelli ligulati) sono femminili; mentre quelli del disco centrale (tubulosi) sono bisessuali.
Calice: i sepali sono ridotti ad una coroncina di squame.
Corolla: i fiori periferici (ligulati) alla base hanno la corolla tubulosa, ma poi terminano con una struttura nastriforme (ligula) a 3-5 dentelli apicali; la disposizione di questi fiori è raggiante e sporgono ben oltre l'involucro sottostante. Quelli del disco centrale (i fiori tubulosi) hanno delle corolle tubulari a 4-5 denti. Dimensione dei fiori ligulati: lunghezza del tubo 1mm; larghezza della ligula 2 – 4,5mm; lunghezza della ligula 7 – 20mm.
Androceo: gli stami sono 5 con dei filamenti liberi; le antere invece sono saldate fra di loro e formano un manicotto che circonda lo stilo. Le antere alla base sono ottuse.
Gineceo: lo stilo è unico con uno stimma profondamente bifido ma appiattito e cigliato all'apice; l'ovario è infero e uniloculare formato da due carpelli concrescenti e contenente un solo ovulo.
Fioritura: da giugno ad agosto.
Impollinazione: tramite insetti
Frutti
Il frutto è un achenio a cinque-sei coste sottili e a sezione pentagonale, ma a volte può essere anche triangolare. Le coste non contengono cellule mucillaginifere (come viceversa in altri generi vicini) e le “vallecole” (canali longitudinali interposti alle costolature) sono prive del canale resinifero[4][5]. La parte apicale è troncata e dentata. Il pappo è quasi inesistente; comunque se presente è piumoso di tipo coroniforme. Dimensione degli acheni: 2 – 3mm.
Distribuzione e habitat
Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Eurimediterraneo.
Diffusione: in Italia è presente su tutta la penisola (isole escluse). Sulle Alpi in particolare è presente in tutte le province escluse quelle di Belluno e Trento. Sui rilievi europei è presente nelle seguenti zone: Vosgi, Foresta Nera, Pirenei, Massiccio Centrale, Massiccio del Giura e Carpazi. Nel resto dell'Europa è abbastanza comune.
Habitat: l'habitat tipico per questa pianta sono le boscaglie e i pendii aridi e sassosi; ma anche i margini dei boschi, arbusteti, pinete, gineprai, faggete e querceti. Il substrato preferito è calcareo con pH basico e terreno poco nutriente e un po' secco.
Diffusione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 1800 ms.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare e montano.
Fitosociologia
Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa scheda appartiene alla seguente comunità vegetale[6]:
Formazione: comunità forestali
Classe: Quercetea pubescentis
Ordine: Quercetalia pubescenti-sessiliflorae
Sottospecie
Var. corymbosum
Tanacetum corymbosum (L.) Sch. Bip. var. corymbosum
Morfologia: le foglie caulinari hanno i segmenti del primo ordine incisi per 2/3 della semilamina; l'infiorescenza è composta da corimbi regolari e stretti; il diametro dei capolini è più piccolo (2 – 3cm); le ligule dei fiori periferici hanno dimensioni minori (larghezza 2 – 2,5mm; lunghezza 7 – 12mm).
Diffusione: sulle Alpi è ovunque una pianta comune, mentre negli Appennini settentrionali è rara.
Morfologia: nelle foglie i segmenti del primo ordine sono incisi fino a metà della semilamina; l'infiorescenza è ancora corimbosa ma più irregolare; i capolini sono mediamente più grandi (diametro 3 – 5,5cm); le ligule dei fiori esterni sono in media più grandi (larghezza 3 – 4,5mm; lunghezza 12 – 20mm).
Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Orofita – Sud Est Europeo.
Habitat: l'habitat tipico sono i prati e pascoli mesofili, i margini dei boschi e le faggete.
Diffusione: questa variante è diffusa su tutto il bordo meridionale delle Alpi (soprattutto province di BS TN BL UD), ma è considerata rara. Fuori dall'Italia si trova nelle Alpi Orientali (Austria e Slovenia) e nei Carpazi.
Morfologia: le foglie caulinari hanno i segmenti del primo ordine completamente divisi in lacinie strette e acute; l'infiorescenza è composta da corimbi regolari e stretti; il diametro dei capolini è più piccolo (2 – 3cm); le ligule dei fiori periferici hanno dimensioni minori (larghezza 2 – 2,5mm; lunghezza 7 – 12mm).
Funk V.A., Susanna A., Stuessy T.F. and Robinson H., Classification of Compositae (PDF), in Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009. URL consultato il 2 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2016).
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