Anthemidinae (Cass.) Dumort., 1827 è una sottotribù di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae, tribù Anthemideae).
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Progetto:Forme di vita - implementazione Classificazione APG IV.
Il taxon oggetto di questa voce deve essere sottoposto a revisione tassonomica. |
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi II |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Anthemideae |
Sottotribù | Anthemidinae (Cass.) Dumort., 1827 |
Classificazione Cronquist | |
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Generi | |
Il nome di questo gruppo deriva dal suo genere più importante Anthemis L., 1753, la cui etimologia deriva dalla parola greca ”Anthemon” (= fiore, abbondante fioritura) poi trasformato in “anthemis” (= piccolo fiore) e fa riferimento all'infiorescenza di queste piante[1][2]. Questo nome era già usato dai greci antichi per indicare una delle tante specie di camomilla.
Il nome scientifico della sottotribù è stato definito per la prima volta dai botanici Barthélemy Charles Joseph Dumortier (Tournai, 3 aprile 1797 – 9 giugno 1878), botanico, naturalista e politico belga e Alexandre Henri Gabriel de Cassini (1781 – 1832), botanico e naturalista francese, nella pubblicazione "Florula belgica, opera majoris prodromus. - 69.1827" del 1827.[3][4]
Le specie di questa sottotribù hanno un habitus di due tipi: erbe annuali, bienni e perenni oppure arbusti a breve e lunga durata.[5][6][7]
Le foglie lungo il fusto sono disposte in modo alterno. La lamina è da dentata a lobata (3 - 5 lobi) a pennatosetta di tipo 1-3-pennatosetta.
Le infiorescenze sono formate da capolini solitari oppure raggruppati in corimbi di forme varie. I capolini possono essere discoidi, disciformi o radiati. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: un peduncolo sorregge un involucro emisferico oppure ob-conico (a cono rovesciato) composto da diverse squame (o brattee) disposte su più serie (da 1 a 5) che fanno da protezione al ricettacolo emisferico o conico, con pagliette (o privo di pagliette), sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: quelli esterni raggianti ligulati e quelli interni del disco tubulosi. Le squame dell'involucro hanno dei margini scariosi. I peduncoli possono essere snelli oppure rigonfi (a maturità).
I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono femminili o sterili quelli periferici, mentre quelli del disco sono ermafroditi. I fiori periferici spesso sono assenti. La forma è zigomorfa per quelli ligulati e actinomorfa per quelli tubulosi.
Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
Corolla : la corolla normalmente è a 5 lobi (a 4 lobi nel genere Nananthea). I colori dei petali sono: bianco, giallo o rosa
Gli stami sono 5 con dei filamenti liberi; le antere invece sono saldate fra di loro e formano un manicotto che circonda lo stilo[9] e possono essere sia di tipo basifissa (come nei generi Tanacetum e Tripleurospermum) che mediofissa (ossia attaccate al filamento per la base – nel primo caso; oppure in un punto intermedio – nel secondo caso).[10] Questa caratteristica ha valore tassonomico in quanto distingue i generi gli uni dagli altri. Il tessuto dell'endotecio non è polarizzato.
Gineceo: lo stilo in genere è filiforme. Gli stigmi dello stilo sono due divergenti con apici troncati. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.[9] Le linee stigmatiche sono marginali.[11]
I frutti sono degli acheni con pappo. La forma degli acheni è più o meno ob-ovoide o ob-conica a sezione circolare con alcune coste trasversali (fino a 10) oppure con 3-5 nervature su ogni faccia (Cota). Il pappo di solito è formato da una piccola coppa di squame oppure è assente.
Le specie di questo gruppo sono distribuite in Europa, in Asia, in Africa e nel Nord America con habitat da più o meno temperati a subtropicali. Nella tabella più sotto sono indicate in dettaglio le distribuzioni relative ai vari generi della sottotribù:
La famiglia di appartenenza di questo gruppo (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[12] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[13]). La sottofamiglia Asteroideae è una delle 12 sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Asteraceae, mentre Anthemideae è una delle 21 tribù della sottofamiglia. La tribù Anthemideae a sua volta è suddivisa in 14 sottotribù (Anthemidinae è una di queste).
Gli ultimi studi sulla tribù Anthemideae la descrivono in 4 parti o divisioni: (1) emisfero medridionale, (2) Africa e Asia meridionale, (3) Eurasia e (4) clade mediterraneo. La sottotribù Anthemidinae è assegnata alla divisione eurasiatica insieme alle sottotribù Matricariinae e Leucanthemopsidinae.[6]
Il genere tipo è: Anthemis L., derivato a sua volta dalla specie tipo Anthemis arvensis L.[7]
Il numero cromosomico di base per questa sottotribù è: 2n = 18.[7] Alcune specie sono poliploidi (Anthemis, Cota e Tanacetum).
La sottotribù comprende 6 generi e 410 specie:[6][7]
Genere | N. specie | Distribuzione |
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Anthemis L. | 171 ssp. | Europa, Asia (sud-occidentale), Africa (nord) e Africa (orientale) |
Archanthemis Lo Presti & Oberpr. , 2010 (*) | 4 spp | |
Cota J.Gay, 1845 | 40 spp. | Europa, Asia (sud-occidentale) e Africa (nord) |
Nananthea DC., 1838 | 1 sp. (N. perpusilla (Loisel.) DC.) | Europa del sud (Corsica e Sardegna) |
Tanacetum L., 1753 (**) | 154 spp. | Europa, Asia, Africa (nord) e Nord America |
Tripleurospermum Sch. Bip., 1844 | 40 spp. | Europa, Asia, Africa (nord) e Nord America |
(*) in base ad un recentissimo studio[14] di tipo filogenetico molecolare, quattro specie del genere Anthemis ( A. calcarea, A. fruticulosa, A. marschalliana e A. trotzkiana) sono state trasferite ad un nuovo genere: Archanthemis.
(**) include Gonospermum Less. (4 spp.), Lugoa DC. (1 sp.)
In alcune checklist[5] in questa sottotribù è descritto un settimo genere Brocchia Vis., 1836 con una sola specie (Brocchia cinerea (Del.) Vis.) del Nord Africa, da altri Autori[6] considerato per il momento "incertae sedis".
In base alle varie analisi filogenetiche il gruppo delle Anthemidinae è considerato monofiletico. Questo soprattutto per la particolare struttura (unica nella tribù) del sacco embrionale (carattere apomorfico). Nell'ambito della tribù la sottotribù delle Anthemidinae è strettamente correlata alla sottotribù delle Matricariinae (in effetti da un punto di vista filogenetico formano un gruppo monofiletico ben supportato). La sottotribù si divide un due cladi. Mentre il primo clade (generi: Anthemis, Cota, Nananthea e Tripleurospermum) risulta abbastanza ben definito; il secondo clade (quello del Tanaceto) non risulta completo in quanto ci sono ancora diversi gruppi esterni (in Asia centrale) che sono probabilmente collegati a questo genere e che quindi per il momento lo rendono altamente parafiletico.[15] L'inclusione dei generi Gonospermum e Lugoa in Tanacetum è giustificata da recenti ricerche filogenetiche sul DNA di alcune specie di questi generi.[7]
Il cladogramma a destra (tratto dagli studi citati e semplificato) è stato ottenuto dall'analisi del DNA di alcune specie dei vari generi della sottotribù. Da esso si nota come la filogenesi della sottotribù sia composta da due cladi definiti “gruppi fratelli”; e si nota inoltre lo stretto collegamento del genere Tanaceto con i generi Gonospermum e Lugoa. All'esterno del gruppo (ma strettamente collegati) si trovano i due cladi della già citata sottotribù Matricariinae, che in questo caso risulta parafiletica.
Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[7]
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