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Il Senecione montanino (nome scientifico Senecio squalidus L., 1753) è una pianta erbacea, perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae.Il senecio rupestre è un'entità appartenente a una specie molto polimorfa delle montagne dell'Europa meridionale, presente con ben 8 sottospecie in tutta Italia salvo che in Puglia; la sottospecie rupestris sembra mancare anche in Sicilia. La distribuzione regionale si estende a quasi tutte le aree montuose del Friuli; nell'area di studio la specie è più diffusa presso le malghe e gli abitati. Cresce in radure, ambienti rocciosi ombrosi, greti, massicciate, bordi di strade, recinti per il bestiame e ambienti ruderali, su suoli ricchi di sostanze azotate, con optimum nelle fasce montana e subalpina. La pianta è tossica per la presenza di alcaloidi ad azione lenta ma molto dannosa per il fegato e cancerogena, che possono anche passare al miele ed al latte. Il nome generico deriva dal latino 'senex' (vecchio), in riferimento ai pappi biancastri dei frutti o alla pelosità grigia di molte specie; L'epiteto specifico si riferisce probabilmente agli ambienti molto disturbati in cui la pianta cresce. Forma biologica: emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: giugno-agosto.

Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Senecione montanino
Senecio squalidus
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi II
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroideae
Tribù Senecioneae
Sottotribù Senecioninae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroideae
Tribù Senecioneae
Genere Senecio
Specie S. squalidus
Nomenclatura binomiale
Senecio squalidus
L., 1753
Nomi comuni

Senecio rupestre


Etimologia


Il nome generico deriva da un vocabolo latino (senex) che significa “vecchio uomo” in riferimento al caratteristico pappo formato da esili e sottili peli biancastri tutti della stessa lunghezza. La prima volta questo nome apparve in uno scritto di Plinio.[1] Il nome comune (montanino) deriva dall'habitat tipico di queste piante: quello delle medio-alte quote alpine.
Il binomio scientifico attualmente accettato (Senecio squalidus) è stato proposto da Carl von Linné nella pubblicazione Species Plantarum del 1753[2].


Descrizione


Il portamentoCima Sappada, Sappada (BL), 1290 m s.l.m. - 23/06/2009
Il portamento
Cima Sappada, Sappada (BL), 1290 m s.l.m. - 23/06/2009

(La seguente descrizione è relativa alla specie Senecio squalidus s.l.; per le varie sottospecie presenti in Italia vedere più avanti.)
L'altezza di questa pianta varia da 1 a 5 dm. La forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap), ossia è una piante perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve, dotata di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. In questa specie è possibile constatare anche un ciclo biologico bienne per cui può essere definita anche emicriptofita bienne (H bienn) o anche camefita suffruticosa (Ch suffr)[3]. L'habitus della pianta può essere tomentoso specialmente sulle foglie. Questa pianta inoltre possiede al suo interno delle sostanze chimiche quali i lattoni sesquiterpenici e gli alcaloidi pirrolizidinici.[4]


Radici


Le radici sono secondarie da rizoma.


Fusto



Foglie


Le foglie
Le foglie

Le foglie lungo il fusto sono disposte in modo alterno. La lamina è a contorno da lanceolato a ob-lanceolato. Il tipo di foglia è da pennato-partita con 2-4 paia di segmenti lanceolati o lobati fino a quasi intera con bordi appena lobati. La superficie è tomentosa e/o glabra. La parte indivisa varia e può comprendere solamente la nervatura centrale oppure essere larga quanto la foglia stessa. Dimensione massima e minima delle foglie: larghezza 1 – 4 cm; lunghezza 4 – 9 cm;


Infiorescenza


L'involucro con le squameCima Sappada, Sappada (BL), 1290 m s.l.m. - 23/06/2009
L'involucro con le squame
Cima Sappada, Sappada (BL), 1290 m s.l.m. - 23/06/2009

L'infiorescenza è formata da numerosi capolini (da 6 a 20 per pianta) in formazione corimbosa ampia. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: un peduncolo con diverse brattee sorregge un involucro cilindrico composto da squame disposte su due ranghi, che fanno da protezione al ricettacolo più o meno piano e nudo (senza pagliette)[5] sul quale s'inseriscono i fiori del disco tubulosi, e circa 13 fiori periferici (ligulati). Le squame interne sono da 13 a 21, mentre quelle esterne sono da 5 a 15. Diametro dei capolini: 1,5 – 2,5 cm. Dimensioni dell'involucro: larghezza 4 mm; lunghezza 7 mm. L'apice delle squame è annerito. Lunghezza delle squame interne: 6 – 9 mm; quelle esterne 2 mm.


Fiore


Il capolino con fiori ligulati e tubulosiCima Sappada, Sappada (BL), 1290 m s.l.m. - 23/06/2009
Il capolino con fiori ligulati e tubulosi
Cima Sappada, Sappada (BL), 1290 m s.l.m. - 23/06/2009

I fiori in genere sono zigomorfi (actinomorfi quelli tubulosi) e tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Sono inoltre ermafroditi, più precisamente i fiori del raggio (quelli ligulati) sono femminili; mentre quelli del disco centrale (tubulosi) sono bisessuali.

* K 0, C (5), A (5), G 2 (infero)[6]

Frutti


I frutti sono degli acheni lisci a forma più o meno cilindrica e pubescenti. Sono inoltre provvisti di un pappo biancastro formato da esili e sottili peli tutti della stessa lunghezza.


Biologia



Sistematica


La famiglia di appartenenza del Senecio squalidus (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[7] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[8]). Il genere Senecio Mill. contiene oltre 1000 specie distribuite in tutto il mondo.
La nomenclatura di questa specie ha subito più di una revisione tassonomica. Attualmente quelle che alcuni anni fa erano considerate delle specie autonome (vedi il paragrafo “Variabilità”), ora si tende a raggrupparle in un'unica specie e considerarle sottospecie.
Il numero cromosomico di Senecio squalidus è: 2n = 20.[2][9]


Variabilità


Anche questa specie come altri “senecioni” è variabile. I caratteri che maggiormente subiscono variabilità sono:[3]

  • ciclo biologico: in Sicilia prevalgono cicli biologici bienni o perenni, mentre in Sardegna sono solo annuali;
  • portamento: nell'Appennino si riscontrano popolazioni con stature più basse e portamenti più gracili;
  • indumento: la pelosità è variabile (sui Nebrodi si possono trovare individui completamente glabri);
  • dimensione delle foglie: al sud le dimensioni sono minori (larghezza 1 – 2 cm; lunghezza 5 - 6 cm);
  • lobi delle foglie: può variare la profondità dei lobi, la distanza tra gli stessi o la larghezza dei lobi (alcune varietà si presentano con lacinie strette da 2 – 5 mm); in particolare nella sottospecie aethnensis a quote basse (fino a 1000 m s.l.m.) le foglie sono del tipo 2-pennatosette con lacinie acute (larghezza 2 mm; lunghezza 15 – 20 mm), mentre a quote più alte (da 1000 fino a 2000 m s.l.m.) le foglie hanno una lamina più lanceolato-lineare (larghezza 1 – 1,5 mm; lunghezza 5 – 7 mm) con 2 – 4 paia di segmenti lobati, più in altro le foglie sono completamente intere o debolmente lobate;
  • infiorescenza: i corimbi possono essere densi o lassi e divaricati;
  • squame: il numero delle squame dell'involucro è variabile.


In Italia sono presenti le seguenti sottospecie:[3]


Subsp. rupestris

Distribuzione della sottospecie rupestris (Distribuzione regionale[10] – Distribuzione alpina[11])
Distribuzione della sottospecie rupestris (Distribuzione regionale[10] – Distribuzione alpina[11])
Formazione: delle comunità delle fessure, delle rupi e dei ghiaioni
Classe: Thlaspietea rotundifolii

Subsp. microglossus

Distribuzione della sottospecie microglossus (Distribuzione regionale[10])
Distribuzione della sottospecie microglossus (Distribuzione regionale[10])

Subsp. aethnensis

Distribuzione della sottospecie aethnensis (Distribuzione regionale[10])
Distribuzione della sottospecie aethnensis (Distribuzione regionale[10])

Altre sottospecie

Secondo alcune checklist più aggiornate altre sottospecie sono incluse in Senecio squalidus due delle quali potrebbero essere presenti in Italia:[15][16]

  • Senecio squalidus subsp. araneosus (Emb. & Maire) C. Alexander (1979) - Distribuzione: Marocco.
  • Senecio squalidus subsp. aurasicus (Batt.) C. Alexander (1979) - Distribuzione: Algeria e Sicilia.
  • Senecio squalidus subsp. sardous (Fiori) Greuter (2005) - Distribuzione: Sardegna.

Sinonimi


Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:

  • Cineraria incisa Thunb.
  • Cineraria humilis Poepp. ex DC.
  • Jacobaea incisa
  • Senecio aethnensis Jan: sinonimo della subsp. aethnensis
  • Senecio glaber Ucria
  • Senecio incisus (C.Presl) C.Presl
  • Senecio laciniatus Bertol.: sinonimo della subsp. rupestris
  • Senecio nebrodensis L.
  • Senecio nebrodensis subsp. rupestris (Waldst. & Kit.) Hayek
  • Senecio rupestris E. & K.: sinonimo della subsp. rupestris
  • Senecio siculus All.: sinonimo della subsp. microglossus
  • Senecio squalidus subsp. chrysanthemifolius (Poir.) Greuter: sinonimo della subsp. microglossus
  • Senecio squalidus L. subsp. glaber (Ucria) Nyman : sinonimo della subsp. aethnensis
  • Senecio squalidus L. subsp. siculus (All.) Arcang.: sinonimo della subsp. microglossus

Altre notizie


Il Senecio rupestre in altre lingue viene chiamata nei seguenti modi:


Note


  1. Motta 1960, Vol. 3 – pag 693.
  2. Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 16 settembre 2011.
  3. Pignatti 1982, Vol. 3 – pag 132.
  4. Judd 2007, pag. 523.
  5. Motta 1960, Vol. 3 – pag 694.
  6. Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 22 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).
  7. Judd 2007, pag. 520.
  8. Strasburger 2007, pag. 858.
  9. eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 17 settembre 2011.
  10. Checklist of the Italian Vascular Flora, p. 164.
  11. Flora Alpina, Vol. 2 - p. 546.
  12. Global Compositae Checklist, su compositae.landcareresearch.co.nz. URL consultato il 16 settembre 2011.
  13. Global Compositae Checklist, su compositae.landcareresearch.co.nz. URL consultato il 16 settembre 2011.
  14. Global Compositae Checklist, su compositae.landcareresearch.co.nz. URL consultato il 16 settembre 2011.
  15. Global Compositae Checklist, su compositae.landcareresearch.co.nz. URL consultato il 17 settembre 2011.
  16. EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 17 settembre 2011.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Biologia
Portale Botanica

На других языках


[en] Senecio squalidus

Senecio squalidus, known as Oxford ragwort,[6] is a flowering plant in the daisy family Asteraceae. It is a yellow-flowered herbaceous plant, native to mountainous, rocky or volcanic areas, that has managed to find other homes on man-made and natural piles of rocks, war-ruined neighborhoods and even on stone walls. These habitats resemble its well drained natural rocky homeland. The plants have spread via the wind, rail and the activities of botanists. The travels of this short-lived perennial, biennial, or winter annual make it a good subject for studies of the evolution and ecology of flowering plants.

[es] Senecio squalidus

Senecio squalidus es una especie de plantas de la familia de las asteráceas. Es nativa de las regiones montañosas de Europa central y del sudeste y ampliamente distribuida por el hemisferio norte. Su hábitat natural son caminos, vertederos, parques públicos. No tiene excesivos requerimientos de sustrato.
- [it] Senecio squalidus



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