Lipschitzia divaricata (Turcz.) Zaika, Sukhor. & N. Kilian, 2020 è una pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae. Lipschitzia divaricata è anche l'unica specie del genere Lipschitzia Zaika, Sukhor. & N. Kilian, 2020,[1][2][3]
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Cichorioideae |
Tribù | Cichorieae |
Sottotribù | Scorzonerinae |
Genere | Lipschitzia Zaika, Sukhor. & N.Kilian, 2020 |
Specie | L. divaricata |
Classificazione Cronquist | |
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Nomenclatura binomiale | |
Lipschitzia divaricata (Turcz.) Zaika, Sukhor. & N.Kilian, 2020 | |
Il nome del genere è stato dato in ricordo di Sergey Yu. Lipschitz (1905-1983), botanico russo e autore di una monografia sul genere Scorzonera.[4]
Il nome scientifico della specie è stato definito per la prima volta dai botanici Nicolai Stepanowitsch Turczaninow (1796-1863), Maxim A. Zaika, Alexander Petrovich Sukhorukov (1967-) e Norbert Kilian (1957-) nella pubblicazione " PhytoKeys" (PhytoKeys 137: 62) del 2020.[5] Il nome scientifico del genere è stato definito per la prima volta nella stessa pubblicazione.
Habitus. L'habitus delle specie di queste piante è di tipo subarbustivo perenne con superfici sia glabre o mollemente pubescenti. Gli steli sono lisci con residui di guaine fogliari. Gli organi interni di queste piante contengono lattoni sesquiterpenici.[4][6][7][8][9][10]
Foglie. Le foglie, sessili, lungo il fusto sono disposte in modo alterno. La lamina è continua con forme da lineari a filiformi, apici acuti e base attenuata. Il contorno può essere intero o in alcuni casi di tipo pennatosetto. I margini sono continui o dentati. La superficie è glabra o tomentosa, ma mai ispida o irsuta. Le venature sono parallele. Lunghezza: 1 cm.
Infiorescenza. Le infiorescenza, terminali, divaricate e con intricate ramificazioni, sono composte da numerosi capolini. I capolini, per lo più peduncolati, omogami e radiati, sono composti da un involucro formato da diverse brattee embricate in due serie che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono i fiori ligulati. Le brattee hanno forme da triangolari a ovate; a volte possono essere connate. Il ricettacolo è nudo (senza pagliette).
Fiori. I fiori (4 - 5 per capolino) sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi e zigomorfi.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni, ristretti all'apice, hanno 10 nervature longitudinali. La superficie glabra o con ghiandole (raramente è sericea). Il pappo è piumoso per morbide proiezioni laterali (pappo fimbriato). Il carpoforo è assente; i tannini sono presenti. Il pappo, colorato di bianco sporco, è inserito in un anello cartilagineo all'apice dell'achenio. Lunghezza degli acheni: 6 – 10 mm. Lunghezza del pappo: 5 – 8 mm.
L'areale di queste piante è relativo alla Mongolia e al nord della Cina.[2]
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[15], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][9][10]
Questo genere appartiene alla sottotribù Scorzonerinae della tribù Cichorieae (unica tribù della sottofamiglia Cichorioideae). In base ai dati filogenetici la sottofamiglia Cichorioideae è il terz'ultimo gruppo che si è separato dal nucleo delle Asteraceae (gli ultimi due sono Corymbioideae e Asteroideae).[1] La sottotribù Scorzonerinae è il secondo clade che si è separato dalla tribù.[10]
La tribù Scorzonerinae è individuata dai seguenti principali caratteri:[9]
All'interno della sottotribù sono stati individuati diversi cladi, alcuni in posizione politomica. Il genere di questa voce, da un punto di vista della filogenesi, si trova in una posizione abbastanza centrale ed è vicino ai generi Geropogon e Tragopogon (formano un gruppo fratello). Questa specie tradizionalmente è descritta come Scorzonera divaricata Turcz..[4][10]
I caratteri distintivi per le specie di questo genere ( Lipschitzia) sono:[9]
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 14 (diploide).[4]
Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]
Altri progetti
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