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Specchio di Venere minore (nome scientifico Legousia falcata (Ten.) Fritsch, 1907) è una pianta erbacea dai fiori violaceo-rosei a forma di piccola campanula appartenente alla famiglia delle Campanulaceae.[1][2]

Come leggere il tassobox
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Specchio di Venere minore
Legousia falcata
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Campanulidi
Ordine Asterales
Famiglia Campanulaceae
Sottofamiglia Campanuloideae
Genere Legousia
Specie L. falcata
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Campanulales
Famiglia Campanulaceae
Sottofamiglia Campanuloideae
Genere Legousia
Specie L. falcata
Nomenclatura binomiale
Legousia falcata
(Ten.) Fritsch, 1907
Nomi comuni

Specchio di Venere falcato


Etimologia


Il nome generico (legousia) è stato dato in onore all'aristocratico di Digione Bénigne Le Gouz detto "Le Gouz de Gerland" (1695-1774) notabile, filantropo, accademico e fondatore del Giardino Botanico Blunderbuss[3], mentre L'epiteto specifico (falcata) significa "a forma di falce" e si riferisce ai denti calcini spesso ricurvi a falce. Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 10 agosto 2014.[4]

Il nome scientifico della specie è stato definito prima dal botanico napoletano Michele Tenore (1780–1861) con il nome di Prismatocarpos falcata (pubblicazione "Cat. Hort. Neapol. App. 1: 36. 1815"[5]), cambiato poi in quello attuale dal botanico austriaco Karl Fritsch (1864-1934) nella pubblicazione "Mitteil. Naturwiss. Vereins Univ. Wien, ser. 2, 5: 100" del 1907.[6]


Descrizione


Queste piante possono arrivare fino ad una altezza di 10 – 40 cm. La forma biologica è terofita scaposa (T scap), ossia in generale sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Tutta la pianta è facilmente glabra.[4][7][8]


Radici


Le radici sono secondarie.


Fusto


La parte aerea del fusto è eretta, ascendente o prostrata; in genere è semplice.


Foglie


Le foglie inferiori hanno delle forme oblanceolato-spatolate; le foglie superiori sono più o meno lanceolate. Tutte le foglie hanno un portamento patente con i bordi ondulati o crenulati e sono lisce. Dimensioni delle foglie: larghezza 5 – 10 mm; lunghezza 14 – 30 mm.


Infiorescenza


Le infiorescenze (non ramificate) sono formate da alcuni fiori, brevemente peduncolati, raccolti in forma di spiga.


Fiori


I fiori sono tetra-ciclici, ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo (in questo caso il perianzio è ben distinto tra calice e corolla) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono gamopetali, ermafroditi e attinomorfi. Dimensione dei fiori: 6 – 9 mm.

K (5), C (5), A (5), G (2-5), infero, capsula

Frutti


Il frutto consiste in una capsula prismatica e ristretta verso l'apice; la deiscenza è realizzata da tre valve poste nella parte alta e aprentesi dal basso verso l'alto. I semi sono minuti.


Riproduzione



Distribuzione e habitat


Distribuzione della pianta  (Distribuzione regionale[9] – Distribuzione alpina[5])
Distribuzione della pianta
(Distribuzione regionale[9] – Distribuzione alpina[5])

Fitosociologia


Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[5]

Formazione: delle comunità pioniere a terofite e succulente
Classe: Thero-Brachypodietea
Ordine: Thero-Brachypodietalia
Alleanza: Thero-Brachypodion

Sistematica


La famiglia di appartenenza della Legousia falcata (Campanulaceae) è relativamente numerosa con 89 generi per oltre 2000 specie (sul territorio italiano si contano una dozzina di generi per un totale di circa 100 specie); comprende erbacee ma anche arbusti, distribuiti in tutto il mondo, ma soprattutto nelle zone temperate. Il genere di questa voce appartiene alla sottofamiglia Campanuloideae (una delle cinque sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Campanulaceae) comprendente circa 50 generi (Legousia è uno di questi). Il genere Legousia a sua volta comprende 6 specie (4 nella flora italiana) a distribuzione soprattutto mediterranea.[4][7]
Il Sistema Cronquist assegna al genere Legousia la famiglia delle Campanulaceae e l'ordine delle Campanulales mentre la moderna classificazione APG la colloca nell'ordine delle Asterales (stessa famiglia). Sempre in base alla classificazione APG sono cambiati anche i livelli superiori (vedi tabella iniziale a destra).
Il basionimo per questa specie è: Prismatocarpos falcata Ten.[5]


Sinonimi


Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[2]


Specie simili


Le quattro specie di Legousia presenti sul territorio italiano si distinguono per i seguenti caratteri:[4][5]

Nota: la Legousia castellana (Lange) Samp.[4][9], chiamata anche L. scabra (Lowe) Gamisans, attualmente è considerata un sinonimo di Legousia falcata (Ten.) Fritsch ex Janch..[11]


Altre notizie


Specchio di Venere falcato in altre lingue è chiamata nei seguenti modi:


Note


  1. (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 20 gennaio 2021.
  3. Sistema Informativo sulla flora vascolare dei Colli Euganei, su dryades.units.it, p. Legousia hybrida. URL consultato il 10 agosto 2014.
  4. Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 681.
  5. Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 330.
  6. The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 10 agosto 2014.
  7. Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 44.
  8. Judd 2007, pag. 516.
  9. Conti et al. 2005, pag. 119.
  10. EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 10 agosto 2014.
  11. World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 20 gennaio 2021.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


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