Il gramignone atlantico (nome scientifico Glyceria declinataBreb., 1859 è una specie di pianta spermatofita monocotiledone appartenente alla famiglia Poaceae (sottofamiglia Pooideae).[1]
Progetto:Forme di vita - implementazione Classificazione APG IV. Il taxon oggetto di questa voce deve essere sottoposto a revisione tassonomica.
Il nome generico (Glyceria) deriva da una parola greca (glykeros o glukeroj) il cui significato è "dolce" e si riferisce alla dolcezza del grano della specie Glyceria fluitans.[2][3] L'epiteto specifico (declinata) significa "declinato, curvo verso il basso" e fa riferimento al portamento di questa pianta.[4]
Il nome scientifico è stato definito dal botanico e fotografo francese Louis Alphonse de Brébisson (1798 – 1872) nella pubblicazione "Flore de la Normandie" (Fl. Norm. ed. 3 354.) del 1859.[5]
Descrizione
Il portamentoLe foglieInfiorescenzaSpighetta generica con tre fiori diversi
Queste piante arrivano ad una altezza di 1 - 16 dm con un portamento cespitoso. La forma biologica prevalente è geofita rizomatosa (G rhiz), ossia piante perenni erbacee che portano le gemme in posizione sotterranea; durante la stagione avversa non presentano organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei come bulbi, tuberi e rizomi, fusti sotterranei dai quali, ogni anno, si dipartono radici e fusti aerei. Non sono presenti i micropeli.[6][7][8][9][10][11][12]
Radici
Le radici sono secondarie da rizomi striscianti.
Fusto
La parte aerea del fusto (il culmo) è eretta o prostrata o decombente. Ai nodi inferiori sono presenti dei radicamenti.
Foglie
Le foglie lungo il culmo sono disposte in modo alterno, sono distiche e si originano dai vari nodi. Sono composte da una guaina, una ligula e una lamina. Le venature sono parallelinervie e trasversali (appena visibili). Non sono presenti i pseudopiccioli e, nell'epidermide delle foglia, le papille.
Guaina: la guaina è abbracciante il fusto (è tubolare per gran parte della lunghezza); è inoltre carenata, scabra nella parte superiore e priva di auricole. Le guaine sono più lunghe degli internodi.
Ligula: la ligula è membranosa (raramente cigliata); è acuta ed è lunga 4 – 9mm.
Lamina: la forma è lineare, piatta e conduplicata con bordi ruvido-taglienti e apici acuti. La lamina può essere ripiegata e flaccida. La superficie è liscia. La colorazione è verde o grigio-verde. Dimensioni della lamina: larghezza: 1,5 – 8mm; lunghezza 3 – 18cm.
Infiorescenza
Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze, ramificate, ascellari e terminali, formate da diverse spighette, hanno la forma di una pannocchia aperta, lineare e povera (è più o meno lanceolata all'inizio; ovata a maturità). I 2 - 5 rami inferiori sono riuniti. La fillotassi dell'inflorescenza inizialmente è a due livelli, anche se le successive ramificazioni la fa apparire a spirale. Dimensione dell'infiorescenza: 10 – 40cm.
Spighette
Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette, pedicellate, distanziate ed erette, con forme lineari oblunghe, cilindriche o leggermente compresse lateralmente, sottese da due brattee distiche chiamate glume (inferiore e superiore), sono formate da 8 - 15 fiori. Possono essere presenti dei fiori sterili; in questo caso sono in posizione distale rispetto a quelli fertili. Il colore delle spighette è verde grigiastro o violaceo. Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea (un profillo) e il lemma. La disarticolazione avviene con la rottura a maturità della rachilla sotto ogni fiore fertile. Lunghezza della spighetta: 13 – 20mm. Dimensione dei fiori: larghezza 2 – 3mm; lunghezza 18 – 25mm. Lunghezza del pedicello: 1,5 – 4mm.
Glume: le glume, persistenti, sono lunghe 1,5 - 2,3 e 2,5 - 3,5mm rispettivamente; la forma è ovata (con apice arrotondato) e la consistenza è membranosa. Sono percorse da una venatura longitudinale.
Palea: la superficie della palea si presenta con alcune venature ed è cigliata e strettamente alata; la fascia mediana è ialina è più breve delle costole laterali e forma una insenatura apicale di 0,5mm (ossia l'apice è bi-denticolato).
Lemma: il lemma è lungo 4 – 5mm; la forma è largamente ellittica o obovato-oblunga; la superficie si presenta con delle nervature molto rilevanti; l'apice ha 5 dentelli acuti. La consistenza è erbacea. Possiede 7 venature longitudinali.
Fiore
I fiori fertili sono attinomorfi formati da 3 verticilli: perianzio ridotto, androceo e gineceo.
Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[7]
, P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.
Il perianzio è ridotto e formato da due lodicule, delle squame traslucide, poco visibili (forse relitto di un verticillo di 3 sepali).
L'androceo è composto da 3 stami ognuno con un breve filamento libero, una antera sagittata e due teche. Le antere, gialle o viola, sono basifisse con deiscenza laterale. Il polline è monoporato. Dimensione delle antere: 1 - 1,5mm.
Il gineceo è composto da 3-(2) carpelli connati formanti un ovario supero. L'ovario, glabro, ha un solo loculo con un solo ovulo subapicale (o quasi basale). L'ovulo è anfitropo e semianatropo e tenuinucellato o crassinucellato. Lo stilo, allungato e persistente, è unico con due stigmi papillosi e distinti.
Fioritura: da giugno a luglio (agosto).
Frutti
I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti, con forme ellissoidali, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo è fuso al seme ed è aderente. L'endocarpo non è indurito e l'ilo è lungo e lineare. L'embrione è piccolo e provvisto di epiblasto ha un solo cotiledone altamente modificato (scutello senza fessura) in posizione laterale. I margini embrionali della foglia non si sovrappongono. Dimensione del cariosside: 1,5 - 2,3mm.
Riproduzione
Impollinazione: in generale le erbe delle Poaceae sono impollinate in modo anemogamo. Gli stigmi più o meno piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo.
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento – dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione e habitat
Distribuzione della pianta (Distribuzione regionale[13] – Distribuzione alpina[14])
Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Subatlantico o anche Ovest - Europeo.
Distribuzione: in Italia è una specie rara e si trova all'estremo orientale della penisola. Nelle Alpi è presente nel Trentino-Alto Adige. Fuori dall'Italia, sempre nelle Alpi, questa specie si trova in Francia (dipartimento di Drôme) e in Austria (Länder del Tirolo Settentrionale, Tirolo Orientale, Salisburgo, Carinzia, Stiria, Austria Superiore e Austria Inferiore). Sugli altri rilievi europei collegati alle Alpi si trova nella Foresta Nera, Vosgi, Massiccio del Giura, Massiccio Centrale, Pirenei e Carpazi.[14] Nel resto dell'Europa questa specie si trova dalla penisola Iberica alla Russia meridionale (non è presente nella penisola Balcanica).[15] Questa specie si trova inoltre in Africa (Magreb), Asia (zone tropicali), India, Australia, Nuova Zelanda e Nord America.[12]
Habitat: gli habitat tipici per questa pianta sono gli alvei dei fiumi, i suoli umidi e le rive dei fossi. Il substrato preferito è calcareo/siliceo ma anche siliceo con pH acido, alti valori nutrizionali del terreno che deve essere bagnato.[14]
Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare da 500 fino a 1.500 ms.l.m.; nelle Alpi frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare e montano.
Fitosociologia
Areale alpino
Dal punto di vista fitosociologico alpino la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[14]
Formazione: comunità delle macro- e megaforbie terrestri
Classe: Molinio-Arrhenatheretea Tüxen, 1937
Ordine: Potentillo-Polygonetalia Tüxen, 1947
Areale italiano
Per l'areale completo italiano la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[16]
Descrizione. L'alleanza Potentillion anserinae è relativa alle praterie igrofile e meso-igrofile, a volte temporaneamente inondate (sono inondate in inverno e secche in primavera) e comunque calpestate e sovrapascolate dei climi temperati e in particolare quello Mediterraneo. Sono formazioni erbacee relative agli ambienti umidi e antropizzati. La disponibilità in nutrienti può essere varia, da ricca a moderatamente povera. Questa cenosi si rinviene lungo i corsi d’acqua, i canali secondari, le depressioni caratterizzate dalla presenza di acqua stagnante, presso gli abbeveratoi del bestiame e zone paludose in genere. La distribuzione dell'alleanza è prevalentemente medioeuropea ma è presente anche nel Mediterraneo. Appartengono a questa alleanza soprattutto specie emicriptofite reptanti e neofite rizomatose; ossia piante caratterizzate dalla capacità di diffondersi rapidamente per via vegetativa e sono efficienti nel colonizzare temporanee aree aperte.[17]
La famiglia di appartenenza di questa specie (Poaceae) comprende circa 650 generi e 9.700 specie (secondo altri Autori 670 generi e 9.500[10]). Con una distribuzione cosmopolita è una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni e di grande interesse economico: tre quarti delle terre coltivate del mondo produce cereali (più del 50% delle calorie umane proviene dalle graminacee). La famiglia è suddivisa in 11 sottofamiglie, il genere Glyceria è descritto all'interno della sottofamiglia Pooideae (tribù Meliceae) e raccoglie 48 specie distribuite nelle zone umide in regioni temperate in tutto il mondo.[6][7]
Filogenesi
Il genere di questa specie (Glyceria) è descritto all'interno della supertribù Melicodae Soreng, 2017 (tribù Meliceae Link ex Endl., 1830).[6] La supertribù Melicodae, dal punto di vista filogenetico, è la seconda supertribù, dopo la supertribù Nardodae Soreng, 2017, ad essersi evoluta nell'ambito della sottofamiglia Pooideae.[18]
All'interno del genere Glyceria la specie di questa voce è inserita nella sezione Glyceria (a volte è confusa con Glyceria occidentalis[19]).[20]
Per il genere di questa voce sono descritte le seguenti sinapomorfie: (1) le venature dei lemmi sono prominenti e non convergono all'apice; (2) gli stami sono due o tre.
Il numero cromosomico di G. declinata è: 2n = 20.[21]
Sinonimi
Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[1]
Prodromo della vegetazione italiana, su prodromo-vegetazione-italia.org, p.57.1.4 ALL. POTENTILLION ANSERINAE TÜXEN 1947. URL consultato il 25 marzo 2019.
Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN88-7287-344-4.
G. Pasqua, G. Abbate e C. Forni, Botanica Generale - Diversità vegetale, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2015, ISBN978-88-299-2718-0.
Grass Phylogeny Working Group, Phylogeny and Classification of Poaceae (PDF), in Annals of the Missouri Botanical Garden, vol.88, n.3, 2001, pp.373-457. URL consultato il 26 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
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