Epithemateae Reveal, 2012 è una tribù di piante Spermatofite Dicotiledoni appartenenti alla famiglia Gesneriaceae (ordine delle Lamiales).[1]
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Progetto:Forme di vita - implementazione Classificazione APG IV.
Il taxon oggetto di questa voce deve essere sottoposto a revisione tassonomica. |
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi I |
Ordine | Lamiales |
Famiglia | Gesneriaceae |
Sottofamiglia | Didymocarpoideae |
Tribù | Epithemateae Reveal, 2012 |
Classificazione Cronquist | |
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Generi | |
(Vedi testo) | |
Il nome deriva dal suo genere più importante (Epithema Blume, 1826) ed è stato definito scientificamente dal botanico contemporaneo James Lauritz Reveal nella pubblicazione "Phytoneuron. Digital Publications in Plant Biology - 2012-37: 216" del 2012.[2]
La distribuzione di questa tribù è soprattutto asiatica: Asia meridionale e dal Sud Est dell'Asia fino alla Nuova Guinea (una specie si trova nell'Africa e una specie nell'America centrale)
La famiglia di appartenenza di questa tribù (Gesneriaceae) comprende da 140 a 150 generi con 3500 specie (147 generi e circa 3460 specie[1]) distribuite soprattutto nell'area tropicale e subtropicale tra il Vecchio e Nuovo Mondo[3]. Altre pubblicazioni indicano più precisamente in 126 generi e 2850 specie la consistenza della famiglia.[4][7] Secondo le ultime ricerche di tipo filogenetico[1] la famiglia è suddivisa in tre (o quattro) sottofamiglie. La tribù Epithemateae appartiene alla sottofamiglia Didymocarpoideae.
La posizione tassonomica dei generi di questa tribù ha subito più di qualche modifica nel tempo. Nella pubblicazione del 2004 "The Families and Genera of Vascular Plants - Lamiales"[3] considera questa tribù come sottofamiglia (Epithematoid) appartenente al gruppo paleotropicale del "Old World" delle Gesneriaceae. In precedenza (1996) le specie di questa voce sono state inserite nella sottofamiglia Cyrtandroideae.[8]
La tribù così come è circoscritta attualmente forma un clade fortemente sostenuto (ossia è monofiletica) e appare come "gruppo fratello" del resto delle paleotropicali Gesneriaceae.[9] All'interno del gruppo, studi molecolari sul DNA di tipo filogenetico hanno dimostrato la posizione basale del genere Rhynchoglossum che risulta così "gruppo fratello" del resto della tribù. Forti affinità sono state riscontrate tra i generi Whytockia e Monophyllaea, come anche tra i generi Stauranthera e Laxonia con l'alleanza del genere Epithema. Non sono state fatte analisi molecolari sul genere Gyrogyne per mancanza di materiale, ma le particolari pieghe del calice suggeriscono una posizione (forse ancestrale) vicina al genere Stauranthera.[3]
I caratteri più significativi per questa tribù sono: l'ovario supero e i cotiledoni asimmetrici.[6]
Il cladogramma a lato tratto dallo studio citato[9] e semplificato, dimostra la posizione interna dei vari generi della tribù.
La tribù è formata da 7 generi e circa 70 specie:[3]
Genere | Nr. specie | Distribuzione | Caratteri principali |
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Epithema Blume, 1826 | Oltre 20 specie | India (settentrionale), Cina (meridionale) e dal Sud Est dell'Asia fino alla Nuova Guinea (una specie si trova in Africa occidentale) | Il portamento è erbaceo monocarpico; le foglie cauline più basse sono solitarie con lunghi piccioli e lamine ampiamente ovato-cordate (le foglie superiori sono disposte in modo opposto); le infiorescenze sono pseudoterminali; i sepali del calice, con forme triangolari, sono connati nella metà inferiore; la corolla, con il tubo a forma cilindrica, è colorata da bianco a blu; gli stami fertili sono due con teche divaricate, mentre gli staminoidi sono due; l'ovario è uniloculare; la capsula ha una forma globosa e consistenza membranosa. |
Gyrogyne W.T. Wang, 1981 | Una specie (Gyrogyne subaequifolia W.T. Wang) | Cina (meridionale) | Il portamento è erbaceo perenne, brevemente rizomatoso; le foglie sono disposte in modo opposto ed hanno una lamina ovata con bordi grossolanamente seghettati; le infiorescenze sono cimose con pochi fiori; i sepali del calice sono connati e ripiegati; la corolla è bianca con un corto tubo; gli stami sono 4 inclusi e adnati alla corolla; l'ovario è depresso-globoso, glabro e uniloculare; lo stilo è allungato. |
Laxonia Jack, 1823 | 3 specie | Malesia occidentale | Il portamento è erbaceo; tutta la pianta è ricoperta da peli adunchi; le foglie sono disposte in modo opposto e sono fortemente diversificate (oblique, ovate, simili a stipole, suborbicolari o reniformi); le infiorescenze sono di tipo simpodiale; i sepali del calice sono liberi o obliquamente connati con una forma bilabiata; la corolla è colorata di bianco-verdastro con eventualmente delle punteggiature porporine all'interno della gola; gli stami sono 4 didinami; l'ovario è uniloculare; il frutto è una capsula a 4 valve. |
Monophyllaea R. Br., 1839 | 30 specie divise in 2 sottogeneri | Malaysia (subg. Monophyllea) e Borneo (subg. Moultonia) | Il portamento è erbaceo annuale o perenne con specie monocarpiche; gli steli sono provvisti di fasci midollari e condotti secretori; le infiorescenze sono elicoidi; i sepali del calice sono 5 (o 4) e sono provvisti di canali secretori; la corolla è provvista di un lungo tubo; gli stami sono 4 (uno anteriore è fortemente arcuato); le teche delle antere sono divergenti; l'ovario è biloculare con placentazione assile; lo stilo è persistente e rigonfio dopo l'antesi; il frutto è una capsula a 4 valve. |
Rhynchoglossum Blume, 1826 | Circa 10 specie | Dall'India alla Cina (meridionale), fino alla Nuova Guinea (una specie in Centro America) | ll portamento è erbaceo annuale o perenne; gli steli sono affusolati e carnoso-succulenti; la disposizione delle foglie è alternata con lamina ovato-cordata obliqua; le infiorescenze sono terminali racemi unilaterali) con due fiori per riga sottesi da piccole brattee; i sepali del calice sono connati nella metà inferiore; la corolla è fortemente zigomorfica (bilabiata) e colorata di bianco; gli stami sono 4 fertili oppure 2 con i filamenti inseriti a metà corolla; le teche delle antere sono parallele o divaricate; l'ovario è uniloculare; il frutto è una capsula a forma globosa o ovoide inclusa nel calice con deiscenza loculicida. |
Stauranthera Benth., 1835 | Circa 5 specie | dall'India (nord-est) alla Cina (meridionale) attraverso la Malaysia e la Nuova Guinea | Il portamento è perenne con steli carnoso-succulenti; le foglie sono disposte in modo opposto e sono fortemente diversificate (larghe e oblique, ellittiche o ovate con base a forme varie); le infiorescenze sono terminali di tipo tirsoide; i sepali del calice sono fortemente piegati; la corolla è variamente colorata (blu o bianca con macchie gialle) e con forme rotate e ampiamente campanulate (senza sperone) oppure distintamente zigomorfiche (bilabiate); i filamenti sono 4 adnati alla corolla; la deiscenza delle antere è longitudinale; il nettario è assente; l'ovario è uniloculare. |
Whytockia W.W. Sm., 1919 | Circa 8 specie | Cina (meridionale) e Taiwan | Il portamento di queste specie può essere decombente e strisciante; gli steli dei fiori sono eretti o ascendenti; le foglie sono disposte a copie diseguali con varie forme; i sepali del calice sono connati alla base; la corolla è colorata da bianco o rosa a violetto-porpora, con forme tubolari-imbutiformi, bilabiate e lobi arrotondati; gli stami sono 4 didinami con filamenti adnati vicino alla base del tubo della corolla; le teche delle antere sono divaricate; l'ovario è biloculare con 4 placente assili; la capsula ha una forma subglobosa con deiscenza a 2 valve (o irregolarmente deiscente). |
Per meglio comprendere ed individuare i vari generi della tribù l'elenco seguente utilizza il sistema delle chiavi analitiche dicotomiche (vengono cioè indicate solamente quelle caratteristiche utili a distingue un genere dall'altro).[3]
Le specie sopraelencate hanno avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[3]
L'impiego di queste piante è soprattutto nel giardinaggio decorativo.[5]
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