Il cardo-pallottola coccodrillo (nome scientifico Echinops ritro L., 1753) è una pianta perenne, erbacea angiosperma dicotiledone, dalle grandi infiorescenza sferiche, appartenente alla famiglia delle Asteraceae.[1][2]
Il nome del genere (Echinops) deriva dall'accostamento di due parole greche: riccio e visione (op = omma, occhio); questo vuol dire che la pianta a vederla sembra un riccio. Mentre L'epiteto specifico (ritro) non è altro che il nome greco della pianta. È Linneo che nel 1737 denominò così il genere e la specie.
In inglese questa pianta si chiama: Globe thistle; mentre in francese riceve il nome generico di Boullettes.
Descrizione
Descrizione delle parti del capolino unifloro
È una pianta di tipo cespitoso; raggiunge l'altezza di 1 metro (normalmente è di 30 – 80cm). La forma biologica della specie è emicriptofita scaposa (H scap): ossia è una pianta perennante tramite gemme situate sul terreno e con asse fiorale allungato e con poche foglie.[3][4][5][6][7][8]
Radici
Radici secondarie da rizoma.
Fusto
Parte ipogea: la parte sotterranea del fusto consiste in un rizoma legnoso ad andamento orizzontale dal diametro di 1 – 1,5cm.
Parte epigea: la parte aerea è eretta e ascendente; in alto è cilindrica e si presenta argenteo – tomentosa con peli appressati (dimensione dei peli: 0,5mm); in basso è squamoso ed angoloso (il colore delle squame è bruno); il fusto è inoltre semplice con poche ramificazioni.
Foglie
Foglie
Le foglie sono decidue e lungo il fusto sono disposte in modo alterno; la forma è lobato – pennatifida (il contorno è lanceolato) suddivisa in diversi segmenti lobati percorsi da visibili nervature; il margine è dentato – spinoso e termina in una debole spinula lunga 1 – 4mm. La pagina superiore è liscia, glabra e di colore verde scuro, quella inferiore è biancastra – tomentosa (foglia discolore). La consistenza delle foglie è lievemente coriacea. Dimensione delle foglie: lunghezza 5 – 20cm; la porzione centrale indivisa della foglia è larga 2 – 8mm; i segmenti laterali sono larghi fino a 8mm.
Infiorescenza
Infiorescenza
L'infiorescenza (di colore blu metallico) è terminale ed è formata da numerosi capolini riuniti a formare una struttura sferica (o globosa). La dimensione dell'infiorescenza può arrivare a 2 – 4cm di diametro (valori estremi: 15 – 35mm). Ogni capolino è unifloro, ossia possiede un solo fiore tubuloso circondato da diverse squame (16 – 20) o brattee glabre e cigliate ai bordi; le squame sono libere (non saldate fra di loro) e sono lineari alla base e allargate in una appendice rombica dalla metà in poi. Tale struttura morfologica è propria di questo tipo di fiori e viene chiamata da alcuni botanici florula (capolino sarebbe in questo caso una denominazione impropria). Dimensioni dei capolini: 10 – 18mm in lunghezza.
Fiori
I fiori sono tutti del tipo tubuloso (il tipo ligulato, i fiori del raggio, presente nella maggioranza delle Asteraceae, qui è assente), sono inoltre ermafroditi, tetraciclici (calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri. Inoltre ogni fiore (chiamato in questo caso capolino) dell'infiorescenza ha un suo proprio involucro.
Calice: i sepali del calice sono ridotti o quasi inesistenti (il calice consiste in una minuta coroncina).
Corolla: i petali sono saldati a tubo nella parte inferiore, aperti a stella (in 5 lobi a forma di lacinie) nella parte terminale. Nella parte iniziale del tubo il colore è biancastro per poi mutare in azzurro - violaceo nei 5 lobi.
Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi e antere salate.
Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli; lo stilo è uno e profondamente bifido; gli stimmi hanno rami abbreviati e comunque sporgono dalla corolla.
Fioritura: tra l'estate e l'autunno.
Frutti
Il frutto è un achenio con pappo. Il pappo è formato da diverse brevi squamette lineari e membranose; le squamette sono variamente saldate al corpo principale del frutto.
Biologia
Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.
Distribuzione e habitat
Distribuzione della pianta (Distribuzione regionale[10] – Distribuzione alpina[11])
Geoelemento: l'origine della pianta è l'Europa sud – orientale. Il tipo corologico è Steno-Mediterraneo (un areale centrato nel Mediterraneo); ma anche Sud Europeo / Ovest Asiatico.
Diffusione: in Italia è abbastanza comune al centro e al sud, un po' meno al nord (specialmente nella Pianura Padana). Nelle Alpi è presente nelle province occidentali e in alcuni dipartimenti francesi (Alpes-de-Haute-Provence, Hautes-Alpes, Alpes-Maritimes, Drôme, Isère). Sui rilievi europei si trova nel Massiccio Centrale e Pirenei.[11]
Habitat: si trova comunemente nei luoghi aridi e sassosi o prati aridi; ma anche nelle zone incolte e ambienti ruderali, praterie rase, prati e pascoli dei piani collinare e montano. Il substrato preferito è calcareo ma anche calcareo/siliceo con pH basico, bassi valori nutrizionali del terreno che deve essere arido.
Diffusione altitudinale: dal piano fino a 1.500 ms.l.m.; frequentano quindi il piano vegetazionale planiziale – a livello del mare e in parte quello collinare e quello montano.
Fitosociologia
Dal punto di vista fitosociologico la specie alpino di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale[11]:
Formazione: delle comunità a emicriptofite e camefite delle praterie rase magre secche
Classe: Lygeo-Stipetea
Ordine: Brachypodietalia phoenicoidis
Sistematica
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[12], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[13] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[14]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]
La tribù Cardueae (della sottofamiglia Carduoideae) a sua volta è suddivisa in 12 sottotribù (la sottotribù Echinopsinae è una di queste).[6][7][15][16]
Il genere Echinops L. comprende oltre 213 specie (delle quali mezza dozzina sono presenti spontaneamente sul territorio italiano) originarie soprattutto della fascia che va dall'Asia Minore fino ai monti Altai.[17][18]
Filogenesi
Echinops ritro appartiene alla sezione Ritro (o Echinops secondo altri autori): le squame involucrali sono tutte libere e non si prolungano in lunghe spine.
Variabilità
Questa specie è variabile (secondo Pignatti da studiare più approfonditamente). Sono note le seguenti sottospecie (alcune presenti in Italia):[2][8]
Echinops ritro subsp. ritro.
- Descrizione: la porzione centrale indivisa delle foglie è larga 3 - 8 mm; i segmenti delle foglie alla base sono larghi fino a 4 mm; i capolini sono più piccoli (10 – 12mm) come anche le squame (meno di 4mm) e in genere anche i fiori.
- Fioritura: da luglio a settembre.
- Geoelemento: il tipo corologico è Steno-Mediterraneo.
- Distribuzione: in Italia è una entità rara e si trova solamente sul continente fino ad una quota di 1.500 ms.l.m.. Fuori dall'Italia si trova dall'Europa fino alla Mongolia.
- Habitat: l'habitat tipico per questa sottospecie sono i prati aridi e le garighe.
- Numero cromosomico: 2n = 30 e 32.
- Sinonimi: Echinops australis Ten. ex Nyman - Echinops elegans Bertol. - Echinops minor St.-Lag. - Echinops pauciflorus Lam. - Echinops polycephalus Gouan ex Steud. - Echinops tenuifolius Fisch. ex Schkuhr - Echinops virgatus Lam. - Sphaerocephalus ritro Kuntze.
- Descrizione: i segmenti delle foglie alla base sono larghi fino a 2 mm; l'infiorescenza è più grande con capolini dal diametro di 14 – 18mm; le squame sono lunghe 5 – 7mm; la lunghezza dei fiori è 10 – 13mm.
- Fioritura: da luglio a settembre.
- Geoelemento: il tipo corologico è Sud Est Europeo (Pontico).
- Distribuzione: in Italia è una entità comune e si trova solamente sul continente (con discontinuità) fino ad una quota di 1.500 ms.l.m.. Fuori dall'Italia si trova dall'Europa sud-orientale fino all'areale a nord del Caucaso.
- Habitat: l'habitat tipico per questa sottospecie sono i prati aridi e le garighe.
- Numero cromosomico: 2n = 32.
- Sinonimi: Echinops ruthenicus M.Bieb.
Echinops ritro var. elbursensis (Rech.f.) Parsa, 1980.
La specie Echinops ritro in passato è stata identificata con altre denominazioni:
Echinops minor St-Lager in Cariot (1889)
Echinops pauciflorus Lam. (1779)
Echinops ruthenicus M. Bieb. (1819)
Echinopus minor Bubani (1899)
Echinopus ritro (L.) Scop. (1772)
Specie simili
Echinops sphaerocephalus L. - Cardo-pallottola maggiore: raggiunge i due metri di altezza; le foglie sono più grandi (fino a 40cm di lunghezza) e le spinule sono pungenti; l'infiorescenza può arrivare fino a 8cm di diametro ed ha un colore azzurro– biancastro. È presente in tutta l'Italia ma non nelle isole.
Usi
Avvertenza
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Farmacia
Proprietà curative: la medicina popolare considera questa pianta antinfiammatoria e galattogoga.
Giardinaggio
L'effetto decorativo di questa pianta è abbastanza buono per cui viene impiegata facilmente nel giardinaggio di bordura, anche se l'aspetto generale è un po' disordinato. Ha bisogno di luoghi soleggiati (ma anche in mezz'ombra va bene). Il suo clima ideale è quello temperato anche se resiste a temperature sotto zero e si adatta a diversi tipi di terreni. Facilmente può tornare allo stato spontaneo. È considerata una pianta rustica di facile coltura.
Su scala più vasta viene coltivata per l'industria del fiore reciso e dalle documentazioni storiche sembra che Echinops ritro sia entrata a far parte delle pianta da giardinaggio già verso il 1570.
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии