Diaphractanthus homolepis Humbert, 1923 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae. La specie Diaphractanthus homolepis è anche l'unica del genere Diaphractanthus Humbert, 1923.[1][2][3]
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Vernonioideae |
Tribù | Vernonieae |
Sottotribù | Erlangeinae |
Genere | Diaphractanthus Humbert, 1923 |
Specie | D. homolepis |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Cichorioideae |
Tribù | Vernonieae |
Genere | Diaphractanthus |
Specie | D. homolepis |
Nomenclatura binomiale | |
Diaphractanthus homolepis Humbert, 1923 | |
Il nome scientifico della specie è stato definito per la prima volta dal botanico Jean-Henri Humbert (1887-1967) nella pubblicazione " Mémoires de la Société Linnéenne de Normandie. Paris" ( Mém. Soc. Linn. Normandie 25 (Composées Madag.): 32) del 1923.[4] Il nome scientifico del genere è stato definito per la prima volta dal botanico Jean-Henri Humbert (1887-1967) nella pubblicazione " Les Composées de Madagascar. Caen" ( Compos. Madagascar 31, 280) del 1923 .[5]
La specie di questa voce è una erbacee con cicli biologici annuali. Sulla superficie di queste piante sono presenti peli di tipo sericeo.[6][7][8][9][10]
Le foglie sono disposte in modo alterno (raramente sono a spirale o opposte) oppure rosulate (a rosetta). Possono essere sia picciolate che sessili. La lamina in genere è intera e stretta; la consistenza può essere membranacea. Le venature normalmente sono pennate. I margini sono continui o seghettati. La superficie è ghiandolosa.
L'infiorescenza è formata da numerosi capolini peduncolati. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: un peduncolo sorregge un involucro a forma spesso campanulata composto da circa 30 squame (o brattee) disposte su circa 4 serie embricate che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono i fiori di tipo tubuloso. Le brattee dell'involucro, verdi con margini scariosi, a volte sono divise in esterne e interne. Il ricettacolo normalmente è provvisto di pagliette.
I fiori, da 10 a 15, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi e actinomorfi.
I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni hanno 10 coste. Sulla superficie degli acheni sono presenti delle dense ghiandole; non è presente il tessuto tipo fitomelanina e tipo idioblasto; i rafidi non sono visibili. Il pappo è di tipo coroniforme con 4 - 5 scaglie dentate.
La specie di questa voce si trova unicamente nel Madagascar.[2]
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23 000 specie distribuite su 1 535 generi[15], oppure 22 750 specie e 1 530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1 679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][9][10]
Le specie di questo gruppo appartengono alla sottotribù Erlangeinae descritta all'interno della tribù Vernonieae Cass. della sottofamiglia Vernonioideae Lindl.. Questa classificazione è stata ottenuta ultimamente con le analisi del DNA delle varie specie del gruppo.[18] Da un punto di vista filogenetico in base alle ultime analisi sul DNA la tribù Vernonieae è risultata divisa in due grandi cladi: Muovo Mondo e Vecchio Mondo. I generi di Erlangeinae appartengono al subclade relativo all'Africa tropicale e meridionale (l'altro subclade africano comprende anche specie delle Hawaii) frammisti ai generi di altre sottotribù; si tratta quindi di un clade non ancora ben risolto filogeneticamente.[10]
La sottotribù, e quindi i suoi generi, si distingue per i seguenti caratteri:[9]
In precedenza la tribù Vernonieae, e quindi la sottotribù di questo genere, era descritta all'interno della sottofamiglia Cichorioideae.[10]
I caratteri distintivi per le specie di questo genere sono:[9]
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