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Il Genepì bianco (nome scientifico Artemisia umbelliformis Lam., 1783) è una piccola pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae.

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Genepì bianco
Artemisia umbelliformis
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi II
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroideae
Tribù Anthemideae
Sottotribù Artemisiinae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroideae
Tribù Anthemideae
Sottotribù Artemisiinae
Genere Artemisia
Specie A. umbelliformis
Nomenclatura binomiale
Artemisia umbelliformis
Lam., 1783
Nomi comuni

Genepì femmina
(DE) Echte Edelraute
(FR) Genépi blanc
(EN) Wormwood


Etimologia


L'etimologia del termine generico (Artemisia) non è sicura e sembra che derivi da Artemisia, consorte di Mausolo, re di Caria; ma anche, secondo altre etimologie, potrebbe derivare dalla dea della caccia (Artemide), oppure da una parola greca ”artemes” (= sano) alludendo alle proprietà medicamentose delle piante del genere Artemisia[1].
Il binomio scientifico attualmente accettato (Artemisia umbelliformis) è stato proposto nel 1783 da Jean-Baptiste Lamarck (1744 – 1829) biologo, zoologo e botanico francese conosciuto per la sua teoria (erronea e superata dalla successiva teoria evoluzionista) sulla eredità dei caratteri acquisiti.


Descrizione


(La seguente descrizione è relativa alla specie Artemisia umbelliformis s.l.; per i dettagli delle varie sottospecie vedere più avanti.)
Sono piante perenni la cui altezza può arrivare fino a 6 – 12 cm (massimo 20 cm). La forma biologica è camefite fruticose (Ch frut), ossia sono piante legnose alla base, con gemme svernanti poste ad un'altezza dal suolo tra i 2 ed i 30 cm con un aspetto arbustivo. Le porzioni erbacee seccano annualmente e rimangono in vita soltanto le parti legnose. Queste piante sono pubescenti con peli a “T” ed hanno un gradevole odore aromatico. Sono inoltre prive di lattice (come le altre Asteraceae), contengono però oli eterei lattoni sesquiterpenici[2].


Radici


Le radici sono secondarie da fittone.


Fusto



Foglie


Le foglie, in gran parte basali e con picciolo, sono tomentose (con peli a “T” o tipo “navetta” lunghi 550-950 micron[3]). Le foglie inferiori hanno una forma 2 - 3 – pennatosetta, in genere l'asse principale è diviso in 5 parti; quelle superiori sono più semplici e progressivamente ridotte verso l'infiorescenza (le lacinie delle ultime foglie sono dentate). Il picciolo alla base è privo di orecchiette. Dimensione delle lacinie della foglie basali: larghezza 1 mm; lunghezza 6 – 9 mm. Lunghezza del picciolo delle foglie cauline: 5 – 9 mm.


Infiorescenza


Infiorescenza
Infiorescenza

L'infiorescenza è terminale ed è composta da piccoli capolini peduncolati (quelli superiori sono sessili) lievemente penduli e distanziati uno dall'altro (infiorescenza lassa a 10 – 15 fiori). I capolini sono inseriti su ogni lato e all'apice dell'infiorescenza sono raccolti in densi glomeruli. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: il peduncolo sorregge un involucro globoso composto da diverse squame a disposizione embricata che fanno da protezione al ricettacolo lanoso sul quale s'inseriscono due tipi di fiori : i fiori esterni ligulati (assenti in questa specie), e i fiori centrali tubulosi. Le squame sono brevemente pelose con margine bruno (non sono annerite). La dimensione dei capolini è inferiore ai 6 mm. Lunghezza dei peduncoli: 2 – 8 mm.


Fiore


I fiori sono attinomorfi, tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi)[4].

* K 0/5, C (5), A (5), G (2), infero, achenio[5][6]

Frutti


Il frutto è un achenio sprovvisto di pappo. La forma è compressa ai lati.


Biologia



Sistematica


La famiglia di appartenenza dell'“Artemisia umbelliformis” (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[6] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[7]). Il genere di appartenenza (Artemisia) comprende circa 400 specie[6], diffuse nelle zone temperate sia dell'emisfero boreale (la maggioranza) che di quello australe (poche), di solito in habitat asciutti o semi-asciutti.
L'Artemisia umbelliformis si ibrida con diverse altre specie del genere (vedi paragrafo “Ibridi”). Questo genera tutta una serie di individui intermedi e naturalmente una certa confusione della tassonomia di questa specie. Le più recenti checklist delle specie spontanee italiane[8] hanno in effetti incluso in Artemisia umbelliformis sia la Artemisia petrosa che la Artemisia eriantha, una volta trattate separatamente (vedi paragrafo “Descrizione delle sottospecie italiane”).
Il numero cromosomico di A. umbelliformis è: 2n = 34[9][10].


Varietà e forme


Nell'elenco seguente sono indicate alcune sottospecie di Artemisia umbelliformis non presenti in Italia. L'elenco può non essere completo e alcuni nominativi sono considerati da altri autori dei sinonimi della specie principale o anche di altre specie.

  • subsp. gabriellae (Braun-Blanq.) Vigo (1983)

Descrizione delle sottospecie italiane


In Italia allo stato spontaneo sono presenti due sottospecie[8] qui di seguito descritte.


Sottospecie umbelliformis

Distribuzione della pianta (Distribuzione regionale[8] – Distribuzione alpina[11])
Distribuzione della pianta (Distribuzione regionale[8] – Distribuzione alpina[11])
Formazione: delle comunità delle fessure, delle rupi e dei ghiaioni
Classe: Asplenietea trichomanis
Ordine: Androsacetalia vandellii
Alleanza: Androsacio vandellii
Associazione: Androsacenion vandellii

Sottospecie eriantha

Distribuzione della pianta (Distribuzione regionale[8] – Distribuzione alpina[13])
Distribuzione della pianta (Distribuzione regionale[8] – Distribuzione alpina[13])
Formazione: delle comunità delle fessure, delle rupi e dei ghiaioni
Classe: Asplenietea trichomanis
Ordine: Androsacetalia vandellii
Alleanza: Androsacio vandellii
Associazione: Saxifragenion pedemontanae
  • Artemisia petrosa subsp. petrosa: pianta alta 15 – 20 cm; lunghezza delle foglie basali: 8 – 12 cm; con infiorescenza densa occupante ¼ (o 1/3) della parte superiore del fusto e colorata di fulvo alla fine dell'antesi. È distribuita, su substrato siliceo, nelle Alpi Marittime (Orofita – Sud Europeo).
  • Artemisia petrosa subsp. eriantha (Ten.) Giac. & Pign.: pianta alta 2 – 6 cm; lunghezza delle foglie basali: 3 – 4 cm; con infiorescenza discontinua occupante i 2/3 della parte superiore del fusto e non colorata di fulvo alla fine dell'antesi. È distribuita, su substrato calcareo, sia nelle Alpi Marittime che negli Appennini (Monti Sibillini, Gran Sasso e nel Gruppo della Majella). (Endemico).

Ibridi


Questa specie in Italia può ibridarsi facilmente con Artemisia genipi Weber, Artemisia glacialis L., Artemisia nitida Bertol. e Artemisia lanata Willd..
Altri ibridi interspecifici:


Sinonimi


Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco che segue indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:

  • Artemisia eriantha Ten.
  • Artemisia gabriellae Br.-Bl. (1945)
  • Artemisia genipi subsp. eriantha
  • Artemisia laxa Fritsch (1893)
  • Artemisia laxiflora St-Lager (1889)
  • Artemisia mutellina Vill. (1779)
  • Artemisia oligantha Miégeville (1872)
  • Artemisia petrosa (Baumg.) Jan

Specie simili


Una specie molto simile è Artemisia genipi Weber, anche se questa predilige substrati silicei (mentre la pianta di questa voce è più o meno calcicola), facilmente si possono trovare negli stessi habitat della ristretta fascia nivale. L'Artemisia genipi si distingue per le foglie basali il cui asse principale è diviso in 3 parti (e non in 5), mentre i segmenti delle foglie cauline non sono dentati; inoltre le squame dell'involucro sono bordate di nero. Queste due specie sono separate anche da un'antesi posticipata di circa due settimane della Genepì bianca.
Anche la specie Artemisia nitida Bertol. si avvicina abbastanza morfologicamente alla specie di questa voce; si distingue comunque in quanto l'infiorescenza è composta da molti più capolini disposti su diversi racemi laterali.


Usi


Avvertenza
Avvertenza
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Farmacia


È una pianta rara, balsamica e aromatica, a cui sono attribuite varie proprietà terapeutiche.


Cucina


È ricercata per la produzione del liquore Genepì[12]. Le foglie sono utilizzate nella preparazione di un tè e a volte sono anche usate come condimento[15].


Note


  1. Motta, Vol. 1 - p. 195.
  2. Strasburger, vol. 2 - pag. 860.
  3. Pignatti, Vol. 3 - p. 105.
  4. Pignatti, Vol. 3 - p. 1.
  5. Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 26 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).
  6. Botanica Sistematica, p. 520.
  7. Strasburger, p. 858.
  8. Checklist of the Italian Vascular Flora, pag. 57.
  9. Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 30 novembre 2010.
  10. Index synonymique de la flore de France, su www2.dijon.inra.fr. URL consultato il 30 novembre 2010.
  11. Flora Alpina, Vol. 2 - p. 516.
  12. Maria Luisa Sotti, Maria Teresa della Beffa, Le piante aromatiche. Tutte le specie più diffuse in Italia, Milano, Editoriale Giorgio Mondadori, 1989, ISBN 88-374-1057-3.
  13. Flora Alpina, Vol. 2 - p. 518.
  14. Pignatti, Vol. 3 - p. 104.
  15. Plants For A Future, su pfaf.org. URL consultato il 30 novembre 2010.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[fr] Génépi blanc

Artemisia umbelliformis
- [it] Artemisia umbelliformis

[ru] Полынь альпийская

Полы́нь альпи́йская[3] (лат. Artemísia umbellifórmis) — многолетнее растение, вид рода Полынь (Artemisia) семейства Астровые (Asteraceae), распространённая в субальпийской и альпийской зонах Альп и Кавказа.



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