Il leopardo indocinese (Panthera pardus delacouri Pocock, 1930) è una sottospecie di leopardo diffusa in Indocina.[1] Gli esemplari melanici di questa sottospecie, le cosiddette "pantere nere" sono molto frequenti.
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Stato di conservazione | |
![]() Critico[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Carnivora |
Famiglia | Felidae |
Genere | Panthera |
Specie | P. pardus |
Sottospecie | P. pardus delacouri |
Nomenclatura trinomiale | |
Panthera pardus delacouri Pocock, 1930 | |
Areale | |
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È una sottospecie di leopardo di dimensioni medio-piccole, la taglia del maschio si aggira tra il metro e 1,2 m, accompagnati da 90 cm di coda, con un peso medio di poco superiore ai 50 kg.[senza fonte] Come le altre sottospecie ha corpo elastico, con zampe corte e robuste e una lunga coda per mantenere l'equilibrio sugli alberi.
Data la presenza di altri carnivori, persiste nel felide l'abitudine di trasportare la preda su un albero. I cervi latranti costituiscono le sue prede più comuni, ma non disdegna scimmie di varie specie (entelli, macachi, gibboni), giovani sambar (a volte anche adulti fino a una certa taglia) e capricorni di Sumatra e binturong, ma anche sciacalli e leopardi nebulosi, nonché cuccioli di tigre e orso. La tigre indocinese costituisce il suo più grande rivale, essendo sia in grado di aggredire cuccioli di leopardo ed esemplari adulti, ma anche l orso è un avversario temibile a causa della sua aggressività e taglia superiori al leopardo.
(EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
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