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La sfinge del galio (Macroglossum stellatarum (Linnaeus, 1758)) è un lepidottero appartenente alla famiglia Sphingidae, diffuso in Eurasia e Nordafrica; è conosciuto anche col nome di fiutola[1], farfalla sfinge o sfinge colibrì.

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Sfinge del galio


Macroglossum stellatarum
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Panorpoidea
Ordine Lepidoptera
Sottordine Glossata
Infraordine Heteroneura
Divisione Ditrysia
Superfamiglia Bombycoidea
Famiglia Sphingidae
Sottofamiglia Macroglossinae
Tribù Macroglossini
Sottotribù Macroglossina
Genere Macroglossum
Specie M. stellatarum
Nomenclatura binomiale
Macroglossum stellatarum
(Linnaeus, 1758)
Sinonimi

Sphinx stellatarum
Linnaeus, 1758

Nomi comuni

Sfinge colibrì

Quando attiva, passa con estrema rapidità da un fiore all'altro senza mai posarsi: resta in volo librato su di essi per pochi secondi battendo velocemente le ali ad una frequenza di 70-80 volte al secondo[2], al pari dei colibrì più piccoli[3] e protendendo la lunga spirotromba verso i fiori per suggere il nettare, analogamente ai colibrì.

Ha abitudini diurne e crepuscolari. Vola nei mesi caldi dell'anno e si posa solo per riposare dopo il crepuscolo, ben nascosta dalla vegetazione, coprendo con le ali anteriori le posteriori e lasciando scoperto l'addome.


Distribuzione e habitat


     presenza estiva (potenziale)
     presenza stanziale     presenza invernale

     presenza estiva (potenziale)

     presenza stanziale

     presenza invernale

La sfinge del galio è presente lungo un'ampia fascia boreale del Vecchio mondo, dal Portogallo al Giappone, ma è stanziale solo nelle aree temperato-subtropicali (bacino del Mediterraneo e regioni orientali). È una volatrice resistente e veloce, capace di ampie dispersioni tanto da poter essere osservata potenzialmente ovunque nell'emisfero settentrionale durante l'estate. Tuttavia alle latitudini maggiori (ad esempio a nord delle Alpi europee e del Caucaso russo) raramente sopravvive all'inverno.

Uno degli ambienti elettivi di Macroglossum stellatarum (margine boschivo con valeriana rossa nei dintorni di Genova)
Uno degli ambienti elettivi di Macroglossum stellatarum (margine boschivo con valeriana rossa nei dintorni di Genova)

Queste falene sono facilmente osservabili in giardini, parchi, prati, cespugli e macchie ai margini dei boschi, dove crescono le piante su cui si alimentano (caprifogli, valeriana rossa e molte altre).


Biologia


Le larve solitamente pascolano su galio o robbia, ma sono state documentate anche su valeriane, stellarie ed epilobii.[4]

Gli adulti sono particolarmente attratti da fiori nettarini dal calice lungo e sottile, a cui attingono con la proboscide evitando così la competizione con altri insetti. Esempi di tali piante comprendono Valeriana, Jasminum, Buddleia, Nicotiana, Primula, Viola, Syringa, Verbena, Echium, Phlox, Lavandula, Stachys.[4] È noto che essi tendono a "coltivare" i fiori, ossia tornano alle stesse distese floreali pressappoco alla medesima ora del giorno.

Ogni anno si verificano almeno due deposizioni di uova. Gli adulti sono visibili in qualsiasi periodo dell'anno, specialmente nella fascia meridionale dell'areale, dove possono aversi fino a quattro deposizioni. Svernano negli interstizi di rocce, alberi ed edifici;[4] in caso di giornate invernali particolarmente temperate possono emergere per nutrirsi.

Macroglossum stellatarum
Macroglossum stellatarum
Macroglossum stellatarum
Macroglossum stellatarum

Uovo


Le uova, d'un lucido colore verde pallido, sono sferiche (1 mm diam.), a imitazione delle gemme di Galium, piante ospiti su cui le femmine ne depongono fino a 200, ciascuno su una pianta diversa. La schiusa richiede dai 6 agli 8 giorni.[4]


Larva


Larve di Macroglossum stellatarum
Larve di Macroglossum stellatarum

Appena fuoriuscite le larve sono giallo chiaro; con la successiva muta assumono la colorazione verde con due strisce chiare ai lati e il corno posteriore tipico delle sfingidi. Il corno è rosso porpora, poi blu con estremità arancione nell'ultima muta.[4] Brucano alla sommità delle piante e riposano nel folto dei rami. Pur dipendendo dal tepore del sole, lo stadio larvale può essere anche di soli 20 giorni.


Pupa


Le pupe sono bruno-pallido con una proboscide prominente e due spine acuminate all'estremità della crisalide. Sono avvolte in bozzoli setosi tra i residui della pianta ospite o tra i resti delle foglie cadute al suolo.[4]


Adulto


Macroglossum stellatarum a riposo, Francia
Macroglossum stellatarum a riposo, Francia

Le ali anteriori sono brune, attraversate da ondulate linee nere, mentre quelle posteriori sono arancioni orlate di nero. L'addome è piuttosto ampio, terminato da una breve coda a ventaglio. L'apertura alare è di 45–100 mm e fino a 200mm[5], la falena può raggiungere una lunghezza da 4 a 6 centimetri.


Note


  1. Fiùtola in Vocabolario – Treccani, su treccani.it. URL consultato l'11 ottobre 2014.
  2. (EN) Sightings show Hummingbird Hawk-moth numbers on rise, su news.bbc.co.uk. URL consultato il 9 giugno 2022.
  3. Trochilidae#cite ref-AD 2-2
  4. A. R. Pittaway, The Hawkmoths of the Western Palaearctic, London, Harley Books, 1993, ISBN 0-946589-21-6.
  5. Sfinge colibrì - uccello o falena?, su meteowebcam.eu. URL consultato il 9 giugno 2022.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti


Portale Artropodi
Portale Biologia

На других языках


[en] Hummingbird hawk-moth

The hummingbird hawk-moth (Macroglossum stellatarum) is a species of hawk moth found across temperate regions of Eurasia. The species is named for its similarity to hummingbirds, as they feed on the nectar of tube-shaped flowers using their long proboscis while hovering in the air; this resemblance is an example of convergent evolution.

[es] Macroglossum stellatarum

La esfinge colibrí (Macroglossum stellatarum) es una especie de lepidóptero ditrisio de la familia Sphingidae. Vive en el sur de Europa, incluyendo la península ibérica, norte de África y centro de Asia, India e Indochina.[1] Suele confundírseles frecuentemente con esfinges del género Hemaris de Norteamérica.[2] Recibe el nombre por su vuelo y forma de alimentación, que se asemejan a los del colibrí.[3][4]

[fr] Moro-sphinx

Macroglossum stellatarum • Sphinx colibri, Sphinx du Sahara
- [it] Macroglossum stellatarum

[ru] Языкан обыкновенный

Языкан обыкновенный[1], или большехоботник звездчатый[2] (Macroglossum stellatarum) — бабочка из семейства бражников (Sphingidae).



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