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Isognathus allamandae Clark, 1920[1] è un lepidottero appartenente alla famiglia Sphingidae, diffuso in America Meridionale.

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Isognathus allamandae
Isognathus allamandae
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Panorpoidea
Ordine Lepidoptera
Sottordine Glossata
Infraordine Heteroneura
Divisione Ditrysia
Superfamiglia Bombycoidea
Famiglia Sphingidae
Sottofamiglia Macroglossinae
Tribù Dilophonotini
Sottotribù Dilophonotina
Genere Isognathus
Specie I. allamandae
Nomenclatura binomiale
Isognathus allamandae
Clark, 1920

Descrizione



Adulto


Nell'aspetto generale appare molto simile a I. australis, ma con ali più strette.[1][2][3]
La colorazione di fondo della pagina superiore dell'ala anteriore è grigia, con linee nere trasversali, più marcate nel maschio. Più in dettaglio, in quest'ultimo si osservano due fasce nere tra M3 e CuA1, e tra CuA1 e CuA2 (assenti nella femmina), entrambe più marcate che in I. australis. Si osserva altresì una linea curva biancastra tra Rs1 e M1.[1][2][3]
La pagina inferiore è rossiccia, tranne per una campitura giallo-arancione nella parte basale posteriore, in prossimità del margine interno.[2][3]
L'ala posteriore è tinta di un giallo acceso che occupa i quattro quinti basali della pagina superiore, giungendo fino al termen all'altezza dell'angolo anale, mentre il resto della fascia marginale (qui più sottile che in I. australis) appare alquanto scura e nettamente in contrasto rispetto al resto dell'ala.[1][2][3]
La pagina inferiore riprende il motivo cromatico della superiore, ma la fascia terminale è più stretta e più scura in prossimità dell'angolo anale (solo 1 mm di larghezza contro i 4 di I. australis), e si osserva un'ampia banda grigio-brunastra sul margine costale, che giunge fino ad Rs.[1][2][3]
L'apice dell'ala anteriore non è falcato. Il termen è lievemente dentellato, convesso, con angolo ottuso in corrispondenza di R3; sulla pagina ventrale risulta più scuro in corrispondenza del tornus.[1][3]
Le antenne sono sottili, non clavate e leggermente uncinate alle estremità, con una lunghezza pari a circa la metà della costa.[2]
Il torace è grigio-brunastro, ma più pallido ventralmente.[2]
L'addome dorsalmente si presenta marroncino con bande scure in corrispondenza dei somiti, mentre appare tendente al grigio pallido nella zona ventrale, uniformandosi al torace.[2]
L'apertura alare del maschio è di 68 mm (la più ridotta in questo genere), mentre quella della femmina arriva a 78 mm.[4]


Larva


Il bruco è cilindrico, con il capo piccolo e nerastro. Il cornetto caudale sull'ottavo urotergite è lungo e filiforme.[4]


Pupa


Le crisalidi sono adectiche ed obtecte; appaiono nerastre, lucide e striate di arancione, con un cremaster poco sviluppato; si rinvengono entro bozzoli sericei posti negli strati superficiali della lettiera del sottobosco.[4]


Distribuzione e habitat


L'areale di questa specie comprende il Brasile e il Venezuela[4]
L'areale di questa specie comprende il Brasile e il Venezuela[4]

L'areale di questo taxon è neotropicale, comprendendo il Venezuela ed il Brasile (stati di Pará, Pernambuco (locus typicus), Mato Grosso e Minas Gerais); è incerta la presenza di popolazioni in Colombia.[1][2][3][4][5]

L'habitat è rappresentato da foreste tropicali e sub-tropicali, dal livello del mare fino a modeste altitudini.[4]


Biologia


Allamanda blanchetii
Allamanda blanchetii
Allamanda cathartica
Allamanda cathartica

La specie ha abitudini principalmente notturne. Durante l'accoppiamento, le femmine richiamano i maschi grazie ad un feromone rilasciato da una ghiandola posta all'estremità addominale.[4]


Periodo di volo


La specie è multivoltina, con adulti che sfarfallano in tutti i mesi dell'anno.[4]


Alimentazione


Le piante ospiti sono membri delle Apocynaceae Juss., tra cui:[2][4]


Tassonomia



Sottospecie


Non sono state segnalate sottospecie.[2][3][4][5]


Sinonimi


Non sono stati riportati sinonimi.[2][3][4][5]


Note


  1. (EN) Benjamin Preston Clark, Sixteen New Sphingidae, in Proceedings of the New England Zoölogical Club, vol. 7, Cambridge, Massachusetts, 11 novembre 1920, pp. 70. URL consultato il 26 giugno 2012.
  2. Bernard D'Abrera, Sphingidae Mundi. Hawk Moths of the World. Based on a Checklist by Alan Hayes and the collection he curated in the British Museum (Natural History), 1ª ed., Faringdon, Oxon., SN7 7DR United Kingdom, E.W. Classey Ltd., 1986, pp. 96-97, ISBN 086096 022 6.
  3. CATE Creating a Taxonomic e-Science, su cate-sphingidae.org. URL consultato il 26 giugno 2012 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2012).
  4. Silkmoths, su silkmoths.bizland.com. URL consultato il 26 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2012).
  5. Funet, su ftp.funet.fi. URL consultato il 26 giugno 2012.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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