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La piantaggine nera (Plantago atrata Hoppe, 1799) è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Plantaginaceae.[1]

Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Piantaggine nera
Plantago atrata
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi I
Ordine Lamiales
Famiglia Plantaginaceae
Tribù Plantagineae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Lamiales
Famiglia Plantaginaceae
Genere Plantago
Specie P. atrata
Nomenclatura binomiale
Plantago atrata
Hoppe, 1799

Etimologia


Il nome generico (Plantago) deriva dalla parola latina "planta" che significa "pianta del piede" e fa riferimento alle piatte foglie basali di questa pianta simili a "piante di un piede".[2][3] L'epiteto specifico (atrata) deriva dal latino e significa "annerito, vestito di nero, abbrunato" e fa riferimento all'habitus dell'infiorescenza.[4][5]

Il nome scientifico della specie è stato definito dal micologo, botanico e naturalista tedesco David Heinrich Hoppe (Bruchhausen-Vilsen, 15 dicembre 1760 – Ratisbona, 1º agosto 1846) nella pubblicazione "Bot. Taschenb. Anfänger Wiss. Apothekerkunst 1799: 85" del 1799.[6]


Descrizione


Descrizione delle parti della pianta
Descrizione delle parti della pianta
Habitus e habitat
Habitus e habitat

Le piante di questa voce hanno una altezza variabile da 5 a 40 cm. La forma biologica è emicriptofita rosulata (H ros), ossia in generale sono piante erbacee acaule, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e hanno le foglie disposte a formare una rosetta basale. Sono piante proterogine (gli ovuli maturano prima del polline per evitare l'autofecondazione in quanto sono piante soprattutto anemogame). In genere la pubescenza è formata da peli semplici.[7][8][9][10][11]


Radici


Le radici sono secondarie da un rizoma legnoso con portamento verticale.


Fusto


La parte aerea del fusto è robusta, legnosa, verticale e consiste in uno o più assi fiorali (= scapi) allungati e privi di foglie. La superficie è priva di scanalature.


Foglie


Le foglie sono tutte in rosetta basale con disposizione spiralata e sono persistenti per tutto l'anno. La forma della lamina è piana e varia da lineare a lanceolata con il contorno dentellato. La superficie è percorsa da alcune nervature longitudinali ed è villosa sul bordo. Le stipole sono assenti.


Infiorescenza


Le infiorescenze sono delle spighe alla fine di uno scapo ascendente e villoso per peli patenti nella parte basale, mentre sono appressati nella parte superiore. Le infiorescenze, colorate di bruno, sono composte da fiori riuniti in gran numero; i fiori sono sessili, piccoli e ridotti in ogni elemento. Le spighe hanno delle forme ovali compatte. Nell'infiorescenza sono presenti delle brattee più o meno pubescenti con forme subrotonde o reniformi. Dimensione della spiga: larghezza 8 – 9 mm; lunghezza 10 – 20 mm.


Fiore


I fiori sono ermafroditi, attinomorfi, tetrameri (4-ciclici), ossia con quattro verticilli (calice – corolla - androceo – gineceo) e tetrameri (4-meri: la corolla e il calice sono più o meno a 4 parti).

X oppure *, K (4-5), [C (2+3) oppure (4), A 2+2 oppure 2] G (2), (supero), capsula.[8]

Frutti


I frutti sono delle capsule rugose con forme da ovoidi a ellissoidi con deiscenza trasversale (opercolata, ossia con coperchio) in parte nascoste dai sepali persistenti. I semi hanno la faccia interna concava e sono pochi. I cotiledoni sono paralleli al lato ventrale.


Riproduzione



Tassonomia


La famiglia di appartenenza della specie (Plantaginaceae) comprende 113 generi e 1800 specie[8] (114 generi e 2100 specie[10] o anche 90 generi e 1900 specie[13] secondo altre fonti) ha una distribuzione più o meno cosmopolita ma con molti taxa distribuiti soprattutto nelle zone temperate e nell'areale mediterraneo. Il genere Plantago si compone di oltre 250 specie una trentina delle quali sono presenti nella flora spontanea italiana. All'interno della famiglia Plantaginaceae il genere è descritto nella tribù Plantagineae.[14]

Il genere Plantago è suddiviso in 4 sottogeneri (subg. Plantago; subg. Coronopus (Lam. & DC.) Rahn; subg. Psyllium (Juss.) Harms; subg. Bougueria (Decne) Rahn & Reiche). La specie di questa voce è descritta all'interno del sottogenere Plantago sect. Psyllium insieme ad altre specie come Plantago afra L. e Plantago lanceolata L..[15]

Il numero cromosomico di P. atrata è: 2n = 12 e 24.[16]


Sottospecie


Per la specie di questa voce sono riconosciute come valide la seguenti sottospecie:[17]


Subsp. atrata

Distribuzione della sottospecie atrata(Distribuzione regionale[18] – Distribuzione alpina[19])
Distribuzione della sottospecie atrata
(Distribuzione regionale[18] – Distribuzione alpina[19])
Formazione: delle comunità delle praterie rase dei piani subalpino e alpino con dominanza di emicriptofite
Classe: Elyno-Seslerietea variae.
Macrotipologia: vegetazione delle praterie.
Classe: Nardetea strictae
Ordine: Nardetalia strictae
Alleanza: Ranunculo pollinensis-nardion strictae
(L'alleanza Ranunculo pollinensis-nardion strictae consiste in praterie mesofile perenni, dense, spesso dominate dalla specie Nardus stricta, che si insedia spesso in stazioni caratterizzate da innevamento prolungato. Queste comunità occupano principalmente le morfologie pianeggianti o debolmente acclivi, quali il fondo delle doline e le vallette nivali, dei piani da montano a ad alpino, dei complessi montuosi dell'Appennino. L'alleanza è endemica dell'Appennino centrale e meridionale.[21])

Subsp. fuscescens

Distribuzione della sottospecie fuscescens(Distribuzione regionale[18] – Distribuzione alpina[19])
Distribuzione della sottospecie fuscescens
(Distribuzione regionale[18] – Distribuzione alpina[19])
Formazione: delle comunità a emicriptofite e camefite delle praterie rase magre secche.
Classe: Festuco-Brometea
Ordine: Ononidetalia striatae
Alleanza: Avenion sempervirentis
Macrotipologia: vegetazione sopraforestale criofila e dei suoli crioturbati.
Classe: Salicetea herbaceae
Ordine: Salicetalia herbaceae
Alleanza: Salicion herbaceae
Suballeanza: Armerio majellensis-salicenion herbaceae
(Questa suballeanza è formata da comunità camefitiche ed emicriptofitiche delle vallette nivali. Sono presenti nel termotipo delle montagne più elevate dell'Appennino centrale sia su substrati calcarei (Gran Sasso) che arenacei (Monti della Laga). Le entità di questo gruppo si insediano nel fondo delle piccole depressioni caratterizzate da prolungata copertura nevosa anche per buona parte del periodo estivo e determinano la completa decarbonatazione del suolo. I suoli sono pertanto acidi e profondi nonostante la roccia madre sia carbonatica.[23])

Subsp. carpatica


Subsp. discolor


Subsp. graeca


Subsp. holosericea


Subsp. spadicea


Subsp. sudetica


Altre varietà

Sandro Pignatti nella Flora d'Italia, relativamente alla voce P. fuscescens (Vol. 2 pag 634), descrive due varietà (non identificate nelle checklist attuali):


Sinonimi


Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[17][24]

Sinonimi della sottospecie fuscescens

Sinonimi della sottospecie carpatica

Sinonimi della sottospecie discolor

Sinonimi della sottospecie graeca

Sinonimi della sottospecie holosericea

Sinonimi della sottospecie sudetica


Specie simili


Le specie del genere Plantago sono difficili da distinguere una dall'altra. La seguente tabella evidenzia i caratteri più significativi della specie di questa voce con il Gruppo di P. lanceolata (composto dalle specie: P. coronopus, P. macrorrhiza e P. cupani):[7]


Altre notizie


La piantaggine nera in altre lingue è chiamata nei seguenti modi:[19]


Note


  1. (EN) Plantago atrata Hoppe, in The Plant List. URL consultato il 16 gennaio 2016.
  2. Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 26 dicembre 2015.
  3. David Gledhill 2008, pag. 305.
  4. Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 16 gennaio 2016.
  5. David Gledhill 2008, pag. 60.
  6. The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 16 gennaio 2016.
  7. Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 634.
  8. Judd, pag. 493.
  9. Motta 1960, Vol. 3 - pag. 359.
  10. Strasburger, pag. 852.
  11. Kadereit 2004, pag. 327.
  12. Musmarra 1996.
  13. Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 27 dicembre 2015.
  14. Olmstead 2012.
  15. Ronsted et al. 2002.
  16. The International Plant Names Index, su tropicos.org. URL consultato il 17 gennaio 2016.
  17. EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 16 gennaio 2016.
  18. Conti et al. 2005, pag. 144.
  19. Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 174.
  20. Prodromo della vegetazione italiana, su prodromo-vegetazione-italia.org, p. Plantago atrata. URL consultato il 17 gennaio 2016.
  21. Prodromo della vegetazione italiana, su prodromo-vegetazione-italia.org, p. 58.1.1 ALL. RANUNCULO POLLINENSIS-NARDION STRICTAE BONIN 1972. URL consultato il 17 gennaio 2016.
  22. Prodromo della vegetazione italiana, su prodromo-vegetazione-italia.org, p. Plantago argentea. URL consultato il 17 gennaio 2016.
  23. Prodromo della vegetazione italiana, su prodromo-vegetazione-italia.org, p. 49.1.1.1 SUBALL. ARMERIO MAJELLENSIS-SALICENION HERBACEAE BIONDI, ALLEGREZZA & GALDENZI IN BIONDI, ALLEGREZZA, CASAVECCHIA, GALDENZI, GASPARRI, PESARESI, VAGGE & BLASI 2014. URL consultato il 17 gennaio 2016.
  24. Plantago atrata, su The Plant List. URL consultato il 17 gennaio 2016.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[fr] Plantain noirâtre

Plantago atrata
- [it] Plantago atrata

[ru] Подорожник чернеющий

Подоро́жник черне́ющий (лат. Plantago atrata) — вид растений семейства Подорожниковые.



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