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Paquirea lanceolata (H.Beltrán & Ferreyra) Panero & S.E.Freire è una specie di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae. È l'unica specie del genere Paquirea Panero & S.E.Freire, 2013.[1][2][3]

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Paquirea lanceolata
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Campanulidi
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Mutisioideae
Tribù Onoserideae
Genere Paquirea
Panero & S.E.Freire, 2013
Specie P. lanceolata
Classificazione Cronquist
taxon non contemplato
Nomenclatura binomiale
Paquirea lanceolata
(H.Beltrán & Ferreyra) Panero & S.E.Freire, 2013
Sinonimi

Chucoa lanceolata (H.Beltrán & Ferreyra) G.Sancho, S.E.Freire & Katinas
Gochnatia lanceolata H.Beltrán & Ferreyra


Etimologia


L'epiteto generico è un anagramma di Arequipa, un dipartimento nel sud del Perù dove si trova la pianta. Lanceolata fa riferimento alla forma delle foglie.[4]


Descrizione


Questa specie ha un habitus perenne arbustivo ramificato con steli glabri (altezza massima 1,8 metri). In queste piante sono presenti delle cavità secretorie.[4][5][6][7][8][9]

Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alternato e allargato. Le foglie dei rami inferiori sono decidue, sessili o subsessili La lamina è intera con forme lanceolate, la base è attenuata e gli apici sono acuti; i margini sono dentati. La superficie è venata in modo pennato. La consistenza è coriacea. Dimensione delle foglie: 4-6 x 0,6-1,3 cm.

Le infiorescenze sono composte da capolini terminali solitari e brevemente peduncolati. I capolini di tipo discoide ed omogami sono formati da un involucro a forma campanulata composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori. Le brattee, simili a foglie, disposte su 4 - 5 serie in modo embricato hanno la forma lineare-oblunga con apici acuti e si distinguono in interne (più grandi) ed in esterne (più piccole). Il ricettacolo a forma piatta è nudo (senza pagliette). Dimensione degli involucri: 1,5-2,5 x 2-2,7 cm. Dimensione delle brattee: interne 19 x 12 mm; esterne 7 x 3 mm.

I fiori sono tetraciclici (a cinque verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e in genere pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori (circa 50) sono omomorfi (a forme tutte uguali), ermafroditi e fertili.

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[10]

I frutti sono degli acheni con pappo. La forma degli acheni è cilindrica (raramente è compressa); le pareti possono essere costate e sono glabre. Il carpoforo (o carpopodium) è uno stretto anello o corto cilindro oppure è assente. Il pappo (raramente è assente) è formato da setole disposte su 3 serie, sono barbate o piumose del tutto o a volte sono subpiumose solo apicalmente, ed è direttamente inserito nel pericarpo o connato in un anello parenchimatico posto sulla parte apicale dell'achenio. Lunghezza dell'achenio: 6 – 8 mm. Lunghezza delle setole: 12 – 17 mm.


Biologia



Distribuzione e habitat


La specie di questa voce si trova in Perù sui pendii sabbiosi ad altitudini comprese tra 3.600 - 3.700 metri sul livello del mare.[2][4]


Sistematica


La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[12], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[13] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi).[14] La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][6][15]


Filogenesi


La sottofamiglia Mutisioideae, nell'ambito delle Asteraceae occupa una posizione "basale" (si è evoluta precocemente rispetto al resto della famiglia) ed è molto vicina alla sottofamiglia Stifftioideae. La tribù Onoserideae nell'ambito della sottofamiglia occupa una posizione "basale" (è il primo gruppo ad essersi diviso).

Il genere Paquirea descritto da questa voce appartiene alla tribù Onoserideae. I caratteri distintivi per le specie di questo genere sono:[4]


Note


  1. (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 20 aprile 2021.
  3. World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 20 aprile 2021.
  4. Panero & Freire 2013.
  5. Funk & Susanna, pag. 178.
  6. Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 100-116.
  7. Strasburger 2007, pag. 860.
  8. Judd 2007, pag.517.
  9. Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  10. Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  11. Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  12. Judd 2007, pag. 520.
  13. Strasburger 2007, pag. 858.
  14. World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
  15. Funk & Susanna 2009, pag. 229.

Bibliografia



Voci correlate



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