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Neblinaea promontoriorum Maguire & Wurdack, 1957 è una specie di pianta della famiglia delle Asteraceae. Questa specie è anche l'unica del genere Neblinaea Maguire & Wurdack, 1957.[1][2][3]

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Neblinaea promontoriorum
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Campanulidi
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Stifftioideae
Tribù Stifftieae
Genere Neblinaea
Maguire & Wurdack, 1957
Specie N. promontoriorum
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Stifftioideae
Tribù Stifftieae
Genere Neblinaea
Specie N. promontoriorum
Nomenclatura binomiale
Neblinaea promontoriorum
Maguire & Wurdack, 1957

Descrizione


Le specie di questa voce sono piante perenni con portamenti arbustivi scarsamente ramificati o arborei (o piccoli alberi).[4][5][6][7][8][1]

Le foglie, pseudopicciolate, lungo il caule sono a disposizione alternata più o meno in dense spirali. La forma delle lamine è intera con contorno oblanceolato. Le stipole sono assenti.

Le infiorescenze sono composte da capolini omogami, discoidi, solitari o pochi raccolti in formazioni cimose. I capolini sono formati da un involucro a forma strettamente cilindrica, composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori (2 - 5) di due tipi: tubulosi e ligulati. Le brattee disposte su 6 serie in modo embricato sono di vario tipo con forme da ovate a lanceolate. Il ricettacolo, minuto, è nudo.

I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono ermafroditi, actinomorfi (raramente possono essere zigomorfi) e fertili. In genere i fiori centrali sono bisessuali e tubulosi; quelli periferici sono ligulati e sterili.

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[9]

I frutti sono degli acheni con pappo. La forma dell'achenio è cilindrico con sottili coste e con superficie glabra o sparsamente setosa. Il pericarpo può essere di tipo parenchimatico, altrimenti è indurito (lignificato) radialmente. Il capopodium (il ricettacolo alla base del gineceo) ha delle forme largamente anulari. I pappi, formati da 2 - 3 serie di setole capillari o barbate o densamente piumose, decidue o persistenti, sono direttamente inseriti nel pericarpo o connati in un anello parenchimatico posto sulla parte apicale dell'achenio. L'endosperma è del tipo cellulare.


Biologia



Distribuzione


La specie di questa voce si trova in Brasile e Venezuela.[2]


Sistematica


La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[10], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[11] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[12]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][7][8]


Filogenesi


Il genere Neblinaea appartiene alla tribù Stifftieae della sottofamiglia Stifftioideae. Nell'ambito della tribù questo genere appartiene al clade denominato "Gongylolepis Clade" formato dai seguenti generi: Achnopogon, Duidaea, Eurydochus, Glossarion, Gongylolepis, Neblinaea, Quelchia e Salcedoa. Il "Gongylolepis Clade" insieme al "Hyaloseris Clade" formano un "gruppo fratello" e rappresentano il "core" della tribù.[13][14]


Note


  1. (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 29 gennaio 2021.
  3. World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 29 gennaio 2021.
  4. Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  5. Strasburger 2007, pag. 860.
  6. Judd 2007, pag.517.
  7. Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 98.
  8. Funk & Susanna 2009, pag. 201.
  9. Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  10. Judd 2007, pag. 520.
  11. Strasburger 2007, pag. 858.
  12. World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
  13. Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 96.
  14. Funk & Susanna 2009, pag. 196.

Bibliografia



Voci correlate



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