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Microseridinae Stebbins, 1963 è una sottotribù di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2][3]

Come leggere il tassobox
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Microseridinae
Microseris sylvatica
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Campanulidi
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Cichorioideae
Tribù Cichorieae
Sottotribù Microseridinae
Stebbins, 1963
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Cichorioideae
Tribù Cichorieae
Generi
(Vedi testo)

Etimologia


Il nome di questa sottottribù deriva dal suo genere più importante (Microseris) che a sua volta è stato ricavato da due parole greche: "micros" ( = piccolo) e "seris" ( = simile a endivia o cicoria), quindi significa "simile ad una piccola pianta di lattuga".[4]

Il nome scientifico è stato definito per la prima volta dal botanico e genetista americano George Ledyard Stebbins (1906 - 2000) nella pubblicazione "Taxon; Official News Bulletin of the International Society for Plant Taxonomy. Utrecht - 12(6): 234. 1963" del 1963.[5] (Inizialmente il nome di questo gruppo era Stephanomeriinae, derivato da un altro genere della sottotribù, definito sempre dal botanico Stebbins mel 1953[6]).


Descrizione


Il portamentoAnisocoma acaulis
Il portamento
Anisocoma acaulis
Le foglieAgoseris glauca
Le foglie
Agoseris glauca
InfiorescenzaKrigia virginica
Infiorescenza
Krigia virginica
I fioriCalycoseris parryi
I fiori
Calycoseris parryi

Habitus. Le specie di questo genere, con cicli biologici annuali o perenni, sono piante non molto alte. Tutte le specie del gruppo sono provviste di latice.[7][8][9][2][3][10]

Fusto. I fusti, in genere eretti e ascendenti, sono di solito solitari e mediamente ramificati o afilli. Le radici in genere sono di tipo fittonante.

Foglie. Sono presenti sia foglie delle rosette basali che cauline con disposizione alterna. Le foglie sono in maggioranza basali ed hanno delle forme da lanceolate a ovate con bordi sia interi che non interi.

Infiorescenza. Le infiorescenza (o sinflorescenze) in genere sono formate da capolini peduncolati aggregati in molti modi. I peduncoli presentano uno sviluppo regolare a parte alcune specie che alla fruttificazione inclinano i capolini verso il basso per favorire la dispersione dei semi da parte del vento (genere Microseris); in alcuni casi sono sottesi da un calice formato da alcune brattee. I capolini possono essere pochi o molti, mentre facilmente sono solitari nei generi Agoseris, Anisocoma e Microseris. I capolini, solamente di tipo ligulifloro, sono formati da un involucro composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori ligulati. L'involucro normalmente si presenta con due serie di brattee (una interna e una esterna); in alcuni casi (Picrosia) l'involucro è uniseriato per aborto della serie esterna di brattee (quelle rimanenti sono connate alla base). Mediamente l'involucro raggiunge la sua massima estensione all'antesi del capolino, in alcune specie invece la crescita prosegue anche durante la fruttificazione (Anisocoma). I ricettacoli sono convessi o concavi e in genere sono nudi (seza pagliette).

Fiori. I fiori (da pochi a molti), tutti ligulati, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono ermafroditi, fertili e zigomorfi.

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[11]

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni hanno una forma da oblunga a obovoide-obconica con apice troncato e privi di becco (non sono compressi); in alcuni casi gli acheni sono provvisti di coste longitudinali. Il pappo si compone di peli semplici grigiastri, scabri o barbati (non piumosi). In particolare il pappo in Krigia è setoloso, in Malacothrix è squamoso, in Chaetadelpha il pappo si presenta con creste aristate oltre alle setole oppure è mancante (in Microseris).


Biologia


Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).

Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).

Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.


Distribuzione e habitat


La distribuzione di questa sottotribù è prevalentemente Nord Americana. Fa eccezione il genere Picrosia e altri generi del Sud America, e alcune specie del genere Microseris (Australia e Nuova Zelanda).


Sistematica


La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[15], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][3][2]


Filogenesi


Cladogramma della sottotribù
Cladogramma della sottotribù

La sottotribù Microseridinae è descritta all'interno della tribù Cichorieae (unica tribù della sottofamiglia Cichorioideae). In base ai dati filogenetici la sottofamiglia Cichorioideae è il terz'ultimo gruppo che si è separato dal nucleo delle Asteraceae (gli ultimi due sono Corymbioideae e Asteroideae).[1] La sottotribù Microseridinae fa parte del "quinto" clade della tribù; in questo clade insieme alla sottotribù Cichoriinae forma un "gruppo fratello".[3]

In precedenza, incominciando con gli studi di Stebbins (1953)[18] e fino a pochi anni fa, questo gruppo era suddiviso in più sottotribù, fino a 9 (Lee & Baldwin 2004)[2][19]. Attualmente, considerando la radiazione da un singolo antenato comune, e quindi la comune origine (praticamente il Sud America), oltre naturalmente alle più recenti ricerche filogenetiche, è opportuno riservare al rango di sottotribù questo “clade sudamericano”.

All'interno di questo gruppo sono considerate quindi delle “alleanze” i seguenti sotto-raggruppamenti già individuati da altri studi[19][3](vedi cladogramma a lato):

Recentemente alcuni di questi generi sono stati considerati sinonimi di altri generi:[2]

I seguenti caratteri sono distintivi per la sottotribù:[2]

  • il polline è colorato di arancio;
  • la distribuzione è relativa al Nuovo Mondo.

Il numero cromosomico delle specie della sottotribù è: 2n = 8 - 18. Sono presenti specie diploidi, triploidi, tetraploidi, esaploidi e dodecaploidi (specialmente in Krigia).[2]


Composizione della sottotribù


La sottotribù comprende 19 generi e 112 specie.[2][10]

GenereN. specieDistribuzioneCaratteri pù significativiNumeri cromosomiciFiori
Agoseris
Raf., 1817
12Nord America, Argentina e CileI capolini sono privi di foglie. - La porzione basale delle setole del pappo non è mai ampia.2n = 18 (specie diploidi e tetraploidi)
Anisocoma Torr. & A. Gray, 1845Una specie:
A. acaulis Torr. & A. Gray
USA (sud ovest) e Messico (nord)La forma di vita è annuale. - Il ricettacolo è formato da pagliette. - Il pappo è doppio e piumoso.2n = 14 o 18 (specie diploide)
Atrichoseris A. Gray, 1884 Una specie:
A. platyphylla A. Gray
USA (sud ovest)Il pappo non è presente.2n = 18 (specie diploide).
Calycoseris A. Gray, 18532USA (sud ovest) e Messico (nord)Il ciclo biologico è annuo. - Il ricettacolo è nudo. - Gli acheni hanno il becco. - Il pappo è biancastro.2n = 14 e 18 (specie diploidi)
Chaetadelpha S. Watson, 1873Una specie:
C. wheeleri A. Gray
USA (sud ovest)Il ciclo biologico è perenne. - Il ricettacolo è nudo. - I capolini hanno pochissimi fiori. - Nel pappo sono presenti 5 rigide punte.2n = 18 (specie diploide)
Glyptopleura D.C. Eaton, 18712Nord AmericaIl ciclo biologico è annuo con portamenti prostrati. - Il ricettacolo è nudo. - I capolini hanno numerosi fiori.2n = 18 (specie diploidi)
Krigia Schreb., 17917Nord AmericaI fusti floreali sono ramificati. - Il pappo è dimorfico: all'interno sono presenti delle lunghe setole, all'esterno delle brevi scaglie.2n = 8, 10, 12 e 18 (specie diploidi, triploidi, tetraploidi, esaploidi e dodecaploidi)
Lygodesmia D. Don, 18296Dal Canada (sud) al Messico (nord)Il ciclo biologico è perenne. - Gli steli sono verdi (simili al giungo). - Le foglie basali hanno una disposizione alterna e in genere sono molto ristrette. - Il ricettacolo è nudo. - I capolini hanno pochissimi fiori. - Gli acheni sono polimorfici.2n = 14 e 18 (specie diploidi, raramente triploidi)
Malacothrix DC., 183819Nord America (ovest) e Sud America (sud)I capolini hanno numerosi fiori. - Il ricettacolo possiede delle pagliette o scaglie. - La forma degli acheni è colonnare.2n = 14, 16 e 18 (specie diploidi e tetraploidi)
Marshalljohnstonia Henrickson (1976) Una specie:
M. gypsophila Henr.
Messico (deserto del Chichuachuan)Il portamento è arbustivo con foglie succulente. - Il ricettacolo è nudo. - I capolini hanno pochi fiori. - La morfologia del polline è peculiare di questa specie (fusione della porzione basale delle spine e sviluppo di una serie di sei distinte lacune).2n = 18 (specie diploide)
Microseris D. Don, 183221Nord America, Cile, Australia e Nuova ZelandaLa porzione basale delle setole del pappo è sempre ampia.2n = 18 (specie diploidi e tetraploidi)
Munzothamnus P.H. Raven, 1963Una specie:
M. blairii (Munz & Johnst.) Raven.
Isola di San Clemente (California)Il ciclo biologico è perenne con portamento arbustivo. - Gli steli sono carnosi, brunastri e tomentosi. - Il ricettacolo è nudo. - I capolini hanno pochissimi fiori. - Endemismo dell'isola di San Clemente (California).2n = 16 (specie diploide)
Picrosia D. Don, 18322Sud AmericaLe brattee involucrali sono disposte su una sola riga. - Si tratta di un endemismo del Sud America.2n = 14 (specie diploidi)
Pinaropappus Less., 183210Dagli USA (sud) al GuatemalaIl ciclo biologico delle piante è perenne. - I capolini hanno numerosi fiori. - Il ricettacolo possiede delle pagliette o scaglie. - Il pappo è brunastro.2n = 16 e 18 (specie diploidi e tetraploidi)
Pleiacanthus (Nutt.) Rydb., 1918Una specie:
P. spinosus Rydb.
USA (sud ovest)Il ciclo biologico è perenne con portamento arbustivo. - Gli steli si trasformano in spine aguzze. - Il ricettacolo è nudo. - I capolini hanno pochissimi fiori.2n = 16 (specie diploide)
Rafinesquia Nutt., 18412Dalla California al Nuovo MessicoIl ciclo biologico è perenne con portamento arbustivo. - Il ricettacolo è nudo. - I capolini hanno pochissimi fiori. - Gli acheni hanno un becco e sono più piccoli di 8 mm.2n = 16 (specie diploidi)
Shinnersoseris Tomb, 1973Una specie:
S. rostrata (A. Gray) Tomb
Nord America (centro)Il ciclo biologico è perenne. - Le foglie basali sono disposte in modo opposto. - Il ricettacolo è nudo. - I capolini hanno pochissimi fiori. - Gli acheni hanno 8 - 10 solchi longitudinali.2n = 12 (specie diploide)
Stephanomeria Nutt., 184118Dalla Columbia Britannica alla Bassa CaliforniaIl ciclo biologico è perenne con portamento arbustivo. - Il ricettacolo è nudo. - I capolini hanno pochissimi fiori. - Gli acheni sono colonnari lunghi da 3 a 6 mm. - Il pappo è piumoso.2n = 16 (specie diploidi e tetraploidi)

Note


  1. (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. Kadereit & Jeffrey 2007, pag.191.
  3. Funk & Susanna 2009, pag. 353.
  4. Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 12-settembre-2013.
  5. The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 12-settembre-2013.
  6. Funk & Susanna, pag. 382.
  7. Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  8. Strasburger 2007, pag. 860.
  9. Judd 2007, pag.517.
  10. Cichorieae Portal, su cichorieae.e-taxonomy.net. URL consultato il 26 agosto 2022.
  11. Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  12. Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  13. Strasburger 2007, Vol. 2 - pag. 760.
  14. Judd 2007, pag. 523.
  15. Judd 2007, pag. 520.
  16. Strasburger 2007, pag. 858.
  17. World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.
  18. Stebbins 1953.
  19. Lee & Baldwin 2004.

Bibliografia



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