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Dopatriinae è una sottotribù, informalmente riconosciuta, di piante spermatofite, dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Plantaginaceae.[1][2]

Come leggere il tassobox
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Dopatriinae
Dopatrium junceum
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi I
Ordine Lamiales
Famiglia Plantaginaceae
Sottofamiglia Gratioloideae
Tribù Gratioleae
Sottotribù Dopatriinae
Classificazione Cronquist
taxon non contemplato
Generi
  • Deinostema
  • Dopatrium
  • Hydrotriche
  • Limnophila
  • Philcoxia

Etimologia


Il nome della tribù deriva dal suo genere tipo Dopatrium Buch.-Ham. ex Benth., 1835 la cui etimologia potrebbe derivare dalla parola hindi "dopatta", nome di una sciarpa di seta con fili d'oro (dal John Lindley's Edwards' Botanical Register del 1835).[3]


Descrizione


Il portamentoLimnophila sessiliflora
Il portamento
Limnophila sessiliflora
Le foglieDeinostema violaceum
Le foglie
Deinostema violaceum
InfiorescenzaLimnophila aromatica
Infiorescenza
Limnophila aromatica
  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
X o * K (4-5), [C (4) o (2+3), A 2+2 o 2], G (2), capsula.[4]
  • Il calice, gamosepalo, è formato da un tubo campanulato terminante con 5 lobi (divisi anche profondamente). I lobi hanno delle forme da lineari-lanceolate a strettamente ottuse; gli apici sono acuminati. I lobi sono di dimensioni subuguali.
  • La corolla, gamopetala, è formata da un breve tubo, con forme da tubulari a imbutiformi, terminante con due labbra a lobi patenti e arrotondati. Il labbro inferiore è formato da 3 lobi; quello superiore è formato da 2 lobi e in genere è più piccolo di quello inferiore. Il colore della corolla è purpureo più o meno forte, rosa, violetto o giallo; a volte le gole sono macchiate di violetto.
  • L'androceo è formato da 2 stami fertili (4 se si considerano anche gli staminoidi) inclusi nel tubo corollino. Il paio abassiale/adassiale normalmente è ridotto a degli staminoidi (filiformi e minuti oppure clavati) oppure è mancante. I filamenti sono adnati alla corolla (in genere sul lato superiore). Le antere, pelose o glabre (Limophila), hanno due teche separate e parallele oppure sono monoteche (Philcoxia).
  • Il gineceo è bicarpellare (sincarpico - formato dall'unione di due carpelli connati). L'ovario è supero ed ha delle forme da conico-ovoidi a globose-ellittiche. Gli ovuli per loculo sono numerosi, hanno un solo tegumento e sono tenuinucellati (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule).[8]. Lo stilo ha uno stigma bilobo (4 lobi in Hydrotriche) a anche peltato. Il disco nettarifero è presente.

Riproduzione



Distribuzione e habitat


La distribuzione delle piante di questa sottotribù è prevalentemente africana e asiatica con habitat tropicali acquatici sia temporanei che permanenti, ma anche piscine naturali e risaie.


Tassonomia


La famiglia di appartenenza di questo gruppo (Plantaginaceae) comprende 113 generi con 1800 specie[4] (oppure secondo altri Autori 114 generi e 2400 specie[5], o anche 117 generi e 1904 specie[9] o 90 generi e 1900 specie[10]) ed è suddivisa in tre sottofamiglie e oltre una dozzina di tribù. La sottotribù di questa voce appartiene alla sottofamiglia Gratioloideae (tribù Gratioleae).[1]


Composizione della sottotribù


La sottotribù comprende 5 generi e 57 specie:[1][9][11]

GenereNumero specieDistribuzione
Deinostema
T. Yamaz., 1953
2Asia orientale
Dopatrium
Buch.-Ham. ex Benth., 1835
12Dall'Africa all'India e Vietnam (aree tropicali)
Hydrotriche
Zucc., 1832
4Madagascar
Limnophila
R. Br., 1810
36Africa e Asia tropicale
Philcoxia
P. Taylor & V.C. Souza, 2000
3Brasile

Nota: il genere Ambulia Lam., 1783 in alcuni testi è inserito in questa sottotribù[11], ma da altri Autori è considerato sinonimo di Limnophila[1].


Filogenesi


Questo gruppo, contenente per lo più specie acquatiche, è stato informalmente circoscritto nel 2004.[1] La sottotribù all'interno della tribù Gratioleae, da un punto di vista filogenetico, occupa una posizione abbastanza centrale. In particolare i due generi Dopatrium e Hydrotriche formano un "gruppo fratello" che a sua volta è correlato al genere Limnophila.[12] Sono comunque necessari ulteriori studi per definire meglio la circoscrizione di questo gruppo. In particolare il genere Philcoxia, a causa della sua morfologia altamente specializzata, spesso ha avuto una posizione tassonomica confusa. Inizialmente (Vinícius Souza, 1996) è stato descritto all'interno della famiglia Scrophulariaceae. Successivamente (Peter Taylor, 2000) sono state trovate delle affinità con i generi Gratiola e Dopatrium. Dopo che la filogenesi del APG ha cambiato la circoscrizione delle Scrophulariaceae, Philcoxia è ora all'interno della famiglia Plantaginaceae. Recentemente (E. Fischer, 2004) ha collocato Philcoxia nel gruppo informale Dopatriinae (tribù Gratioleae). Tuttavia studi filogenetici ancora più recenti hanno evidenziato che la correlazione con la sottotribù Dopatriinae non è più così stretta come si aveva ipotizzato in precedenza.[13] Sembra inoltre che il clade di Philcoxia sia "gruppo fratello" della specie Stemodia stellata (tribù Stemodieae - sottofamiglia Gratioloideae).[14]

In ricerche successive alcune specie dei generi Hydrotriche e Limnophila sono risultate essere "gruppo fratello" del genere Gratiola posizionata all'interno della sottotribù Gratiolinae (tribù Gratioleae).[15]


Specie della flora spontanea italiana


Nella flora spontanee italiana è presente una sola specie (ibrida) di questa sottotribù:[6]

Alcune checklist individuano la specie presente in Italia come Limnophila sessiliflora Bl..[16]


Alcune specie



Note


  1. Kadereit 2004, pag. 386.
  2. Plantillustrations, su plantillustrations.org, p. Dopatriinae. URL consultato il 12 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2017).
  3. Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 12 febbraio 2017.
  4. Judd et al 2007, pag. 493.
  5. Strasburger 2007, pag. 852.
  6. Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 524.
  7. eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 14 febbraio 2017.
  8. Musmarra 1996.
  9. Olmstead 2012.
  10. Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 15 gennaio 2017.
  11. Albach et al 2005.
  12. Estes 2008.
  13. Fritsch et al. 2007.
  14. Scatigna 2014.
  15. Estes 2008, pag. 42.
  16. EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 13 febbraio 2017.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


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