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Dactylorhiza Neck. ex Nevski, 1937 è un genere di piante terricole appartenente alla famiglia delle Orchidacee[1], molto simile al genere Orchis, da cui si differenzia per la forma dei rizotuberi che anziché interi sono palmati e profondamente divisi. Proprio da questa caratteristica viene il nome del genere, formato dalle parole greche daktylos (dito) e rhiza (radice).

Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Dactylorhiza
Dactylorhiza incarnata (Orchide palmata)
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
Ordine Asparagales
Famiglia Orchidaceae
Tribù Orchideae
Sottotribù Orchidinae
Genere Dactylorhiza
Neck. ex Nevski, 1937
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Sottoclasse Liliidae
Ordine Orchidales
Famiglia Orchidaceae
Genere Dactylorhiza
Sinonimi

Coeloglossum
Dactylorchis
Orchis subg. dactylorchis

Specie

Descrizione


I dati morfologici si riferiscono soprattutto alle specie europee e in particolare a quelle spontanee italiane.

Le orchidee di questo genere sono delle piante erbacee generalmente glabre alte al massimo 80 – 100 cm. La forma biologica prevalente è geofita bulbosa (G bulb), ossia sono piante perenni che portano le gemme in posizione sotterranea. Durante la stagione avversa non presentano organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei chiamati bulbi o tuberi, organi di riserva che annualmente producono nuovi fusti, foglie e fiori. Sono orchidee terrestri in quanto contrariamente ad altre specie della stessa famiglia, non sono “epifite”, ossia non vivono sospese su altri vegetali di maggiori proporzioni.


Radici


Le radici sono fascicolate, sottili e secondarie da bulbo, e si trovano nella parte superiore (sul collo) dei bulbi.


Fusto



Foglie


Le foglie, al massimo una decina in tutto, sono sia basali (in alcune specie sono ridotte o assenti) che caulinari (lungo il fusto sono disposte in modo alterno). La forma prevalente è lanceolata più o meno ovale o stretta (soprattutto per quelle caulinari); l'apice può essere ottuso (foglie basali) o acuto (foglie superiori). Il portamento è più o meno eretto, a volte patente. Sulla superficie sono presenti inoltre delle nervature parallele disposte longitudinalmente (foglie di tipo parallelinervie). Sono maculate oppure no. Sono inoltre amplessicauli e abbraccianti (guainanti) il fusto.


Infiorescenza


Le infiorescenze sono dense e multiflore oppure lasse con fiori piuttosto grandi. La forma può essere sia cilindrica che ovoidale o forme intermedie. I singoli fiori inoltre sono posti alle ascelle di brattee (si sviluppano da gemme ascellari); queste brattee sono generalmente di tipo fogliaceo a forma da lanceolata ad ovale e acute all'apice; possono essere più o meno lunghe rispetto all'ovario e ai fiori stessi. I fiori inoltre sono resupinati, ruotati sottosopra tramite torsione dell'ovario[2]; in questo caso il labello è volto in basso.


Fiore


I fiori sono ermafroditi ed irregolarmente zigomorfi, pentaciclici (perigonio a 2 verticilli di tepali, 2 verticilli di stami (di cui uno solo fertile – essendo l'altro atrofizzato), 1 verticillo dello stilo)[3]. Il colore dei fiori varia dal violaceo, rosa-violetto, porpora, giallo al giallo verdastro o raramente bianco.

P 3+3, [A 1, G (3)][4]

Frutti


I frutti di D. maculata subsp. fuchsii
I frutti di D. maculata subsp. fuchsii

Il frutto è una capsula. Al suo interno sono contenuti numerosi minutissimi semi piatti. Questi semi sono privi di endosperma e gli embrioni contenuti in essi sono poco differenziati in quanto formati da poche cellule. Queste piante vivono in stretta simbiosi con micorrize endotrofiche, questo significa che i semi possono svilupparsi solamente dopo essere infettati dalle spore di funghi micorrizici (infestazione di ife fungine). Questo meccanismo è necessario in quanto i semi da soli hanno poche sostanze di riserva per una germinazione in proprio.[6]


Biologia


La riproduzione di queste piante può avvenire in due modi:


Distribuzione e habitat


Sono piante diffuse soprattutto nelle regioni montuose italiane, su terreni mediamente magri (prati e pascoli); ma anche schiarite dei boschi o margini stradali sempre lungo i boschi: prediligono infatti i luoghi ombrosi e freschi. Fuori dall'Italia, oltre che nell'Europa e nella Russia, queste orchidee si trovano nella Siberia meridionale fino alla Corea e al Giappone. Alcune specie sono presenti in Nord America. A sud si spingono fino alle zone subtropicali dell'Asia e Africa del Nord.

Delle 12 specie spontanee della flora italiana 7 vivono sull'arco alpino. La tabella seguente mette in evidenza alcuni dati relativi all'habitat, al substrato e alla diffusione di questi fiori relativamente allo specifico areale alpino[7].

SpecieComunità
vegetali
Piani
vegetazionali
SubstratopHLivello troficoH2OAmbienteZona alpina
D. incarnata subsp. incarnata7collinare
montano
Ca – Ca/SineutrobassobagnatoD1 E1 F3tutto l'arco alpino
(escl. CN)
D. incarnata subsp. cruenta7montano
subalpino
CabasicobassobagnatoD1 E1 F3CN TO AO BS TN BZ BL
D. lapponica subsp. rhaetica7montano
subalpino
Ca - Ca/SineutrobassobagnatoD1 E1 F3BG BS TN BZ BL UD PN
D. maculata7collinare
montano
subalpino
alpino
Ca – SineutrobassomedioB6 E1 F3 F7tutto l'arco alpino
D. majalis11montano
subalpino
Ca - Ca/SineutromediobagnatoE1 F3tutto l'arco alpino
(escl. BG)
D. sambucina9collinare
montano
subalpino
Ca – SiacidobassoseccoF2 F4 F5tutto l'arco alpino
D. traunsteineri7collinare
montano
subalpino
Ca – SineutrobassobagnatoD1 E1 F3CN AO BG BSTN BZ BL UD

Legenda e note alla tabella.

Per il “substrato” con “Ca/Si” si intendono rocce di carattere intermedio (calcari silicei e simili); vengono prese in considerazione solo le zone alpine del territorio italiano (sono indicate le sigle delle province).

Comunità vegetali:
7 = comunità delle paludi e delle sorgenti
9 = comunità a emicriptofite e camefite delle praterie rase magre secche
11 = comunità delle macro- e megaforbie terrestri
Ambienti:
B5 = rive, vicinanze corsi d'acqua
D1 = sorgenti e cadute d'acqua
E1 = paludi e torbiere basse
F2 = praterie rase, prati e pascoli dal piano collinare al subalpino
F3 = prati e pascoli mesofili e igrofili
F4 = prati e praterie magre rase
F5 = praterie rase subalpine e alpine
F7 = margini erbacei dei boschi

Tassonomia


In passato queste orchidee facevano parte del genere Orchis L., 1753. Il botanico toscano Adriano Fiori (1865-1950) le raggruppava nella sezione chiamata ANDRORCHIS; l'altra sezione era chiamata HERORCHIS[2]. La sezione ANDRORCHIS si differenziava oltre per i tuberi divisi (come già detto) anche per i segmenti esterni del perigonio liberi e non conniventi a cappuccio (come invece nella sezione ANDRORCHIS). Pignatti nella sua monumentale ”Flora d'Italia” (1982) include ancora queste orchidee nel genere Orchis, ma le relega al sottogenere Dactylorchis Klinge suddividendole ulteriormente in due sezioni (Maculatae e Sambucinae); ma precisa anche che, qualora questo gruppo sia elevato al rango di genere distinto, la nomenclatura valida è Dactylorhiza. Attualmente per la flora italiana queste orchidee vengono suddivise in quattro sezioni (vedi paragrafo “Descrizione delle specie della flora italiana”).
Le caratteristiche indicate sopra sono rimaste valide nella divisione definitiva in due generi distinti (Orchis e Dactylorhiza), accetta dalla maggioranza dei botanici, dopo i lavori del naturalista ungherese Károly Rezso Soó (1903 – 1980) e altri (Nelson) negli anni 1960. Non è definito invece univocamente il numero di specie assegnate al genere: si passa dalle 50 alle 200 specie a seconda dei vari autori. In Italia si va dalle 8 elencate da Pignatti nella sua “Flora d'Italia”[8] alle 16 considerando anche le varie sottospecie in modo indipendente.


Specie


Attualmente (giugno 2021) sono accettate le seguenti specie:[1]


Specie della flora italiana

Per meglio comprendere ed individuare le varie specie del genere l'elenco che segue utilizza in parte il sistema delle chiavi analitiche (vengono cioè indicate solamente quelle caratteristiche utili a distingue una specie dall'altra)[9][10].

  • Sezione Sambucinae: il fusto è cavo; le foglie in genere non sono maculate; i fiori sono gialli o misti rossi; questo gruppo di orchidee preferiscono substrati secchi (orchidee mesofile) con habitat montani o submontani.
  • Le foglie hanno una forma più lineare e sono concentrate soprattutto nella parte bassa del fusto; lo sperone è appena più lungo dell'ovario.
  • D. romana (Sebast.) Soó, 1962 - Orchide romana.
  • Le foglie hanno una forma oblungo-lanceolata e sono distribuite equamente lungo il fusto.
  • D. sambucina (L.) Soó, 1962 - Orchide sambucina: lo sperone è più breve dell'ovario con portamento discendente.
  • D. insularis (Sommier) Ó.Sánchez & Herrero, 2005 - Orchide delle Isole: lo sperone è più breve dell'ovario con portamento orizzontale.
  • Sezione Incarnatae: il labello è intero (sub-intero o denticolato); il fusto è cavo; questo gruppo di orchidee sono igrofile con habitat montani o submontani.
  • D. Incarnata subsp. incarnata (L.) Soó, 1962 - Orchide incarnata: lo sperone è più lungo della metà dell'ovario e le foglie non sono maculate.
  • D. incarnata subsp. cruenta (O.F. Müll.) P.D. Sell, 1966 - Orchide sanguinea: lo sperone è più breve della metà dell'ovario e le foglie sono maculate su entrambe le facce.
  • Sezione Maculatae: le foglie sono sempre maculate; il labello è decisamente trilobo; il fusto è pieno ma sottile; lo sperone è più lungo dell'ovario; questo gruppo di orchidee si presenta con entità diploidi e tetraploidi (vedi paragrafo “Variabilità”), è quindi la sezione dotata di più elevata variabilità.
  • D. maculata (L.) Soó, 1962 - Concordia.
  • D. maculata subsp. fuchsii (Druce ex Soó) Hyl., 1966 - Orchide di Fuchs: il labello è ancor più profondamente trilobo.
  • D. maculata subsp. saccifera (Brongniart) Soó: ha uno sperone grosso e sacciforme (a forma di sacco).
  • Sezione Dactylorhizae: le foglie sono quasi sempre maculate; il labello è decisamente trilobo; il fusto è cavo; lo sperone è più breve o uguale all'ovario.
  • Le foglie sono larghe (fino a 5 cm e oltre); il fusto è robusto con una infiorescenza densa; questo gruppo di orchidee sono igrofile; anche questa sezione, come quella precedente, presenta una tassonomia complessa e controversa.
  • D. majalis (Rchb.) P.F. Hunt & Summerh , 1965 - Orchide a foglie larghe: le foglie sono sempre macchiate.
  • D. elata subsp. sesquipedalis (Willd.) Soó, 1962 : questa orchidea è caratterizzata dall'avere una infiorescenza estremamente densa con numerosi fiori, inoltre è tra le più alte di questo genere.
  • Le foglie sono lineari (larghe al massimo 1 cm); il fusto è gracile con una infiorescenza lassa.

Variabilità


I rapporti specifici all'interno di questo genere sono complessi a causa della presenza di frequenti casi di ibridazione e di poliploidia. In base a studi fatti sui cromosomi, l'originario gruppo diploide (2n = 40) sembra essersi evoluto in Asia; quindi con successive migrazioni verso ovest e diversi eventi alloploidi (ibridazione seguita dal raddoppio dei cromosomi = tetraploide) si è giunti in Europa con gruppi diploidi anche distinti nella stessa specie (vedi D. maculata con 2n = 40, 60, 80)[11].

In ambiente ibrido sono possibili anche fenomeni di introgressione: si fissano così in una data area delle popolazioni con caratteri intermedi. Anche i vari areali sono di difficile delimitazione. Ad esempio passando dalle Alpi occidentali a substrato siliceo a quelle orientali a substrato calcareo non si rileva una chiara soluzione di continuità tra i vari gruppi rendendone difficile l'individuazione e/o la separazione. Un altro motivo deriva dalla capacità di queste piante di adattarsi velocemente e facilmente ad ambienti diversi e substrati diversi.

I caratteri più facilmente variabili in questo genere sono i seguenti:


Ibridi

Sono stati descritti i seguenti ibridi:[1]


Sinonimi


Il genere Dactylorhiza ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco che segue indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:


Generi simili


Il genere più vicino a quello di questa voce è il genere Orchis L., 1753. Questo si differenzia per le seguenti caratteristiche (alcune delle quali sono già state citate):


Usi


Avvertenza
Avvertenza
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Farmacia



Cucina


In certe zone vengono mangiati i tuberi cotti. Oppure essiccati e macinati producono una polvere molto nutriente con la quale si possono fare delle bevande oppure aggiunta ai cereali si utilizza nella produzione di un pane particolare.[13].


Giardinaggio


L'interesse maggiore per queste piante è nell'ornamentazione e nel giardinaggio, in particolare in quelli rocciosi e alpini.


Altre notizie


Tutte le orchidee sono protette dalla raccolta indiscriminata.


Note


  1. (EN) Dactylorhiza, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 20/6/2021.
  2. Motta, vol. 3, p. 158.
  3. Pignatti, vol. 3, p. 700.
  4. Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 15 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2010).
  5. Musmarra, p. 628.
  6. Strasburger, vol. 2, p. 808.
  7. Flora alpina, vol. 2, p. 1120.
  8. Pignatti, vol. 3, p. 715.
  9. Pignatti, vol. 3, p. 714.
  10. G.I.R.O.S. - Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee, su giros.it. URL consultato il 16 dicembre 2009.
  11. eFloras - Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 17 dicembre 2009.
  12. Motta, vol. 3, p. 159.
  13. Plants For A Future, su pfaf.org. URL consultato il 15 dicembre 2009.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[es] Dactylorhiza

Dactylorhiza es un género de orquídeas que incluye unas sesenta especies , las cuales están estrechamente relacionadas con el género Orchis. Se distribuyen desde Europa hasta Asia central. Son de hábito terrestre y tienen tubérculos.

[fr] Dactylorhiza

Dactylorhiza est un genre de plantes de la famille des Orchidaceae.
- [it] Dactylorhiza

[ru] Пальчатокоренник

Пальчатокоре́нник, или Пальцеко́рник, или Дактилори́за (лат. Dactylorhíza) — род травянистых растений семейства Орхидные (Orchidaceae), распространённых в Евразии, Африке и Северной Америке[3]. Род включает около сорока видов[3][4]; кроме того, описано более семидесяти гибридных видов[4].



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