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La Cortusa di Matthioli (nome scientifico Cortusa matthioli, L., 1753) è un delicato e raro fiore delle zone alpine appartenente alla famiglia delle Primulaceae.

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Cortusa di Matthioli
Cortusa matthioli
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
Ordine Ericales
Famiglia Primulaceae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Dilleniidae
Ordine Primulales
Famiglia Primulaceae
Genere Cortusa
Specie C. matthioli
Nomenclatura binomiale
Cortusa matthioli
L., 1753

Sistematica


La pianta di questa scheda appartiene ad un piccolo genere di fiori (Cortusa), del quale è l'unica specie spontanea nella nostra flora. La famiglia di appartenenza (Primulaceae) è invece più numerosa in quanto comprende circa 1000 specie per oltre due dozzine di generi sparsi in tutto il mondo.


Variabilità


Nell'elenco che segue sono indicate alcune varietà e sottospecie (l'elenco può non essere completo e alcuni nominativi sono considerati da altri autori dei sinonimi della specie principale o anche di altre specie). La maggiore parte di queste sottospecie si trovano furori dall'Europa e in articolare in Asia, luogo dove maggiormente è diffusa questa specie e quindi con più possibilità di diversificazione morfologica dovute alla vastità dei territori e varietà di clima.


Sinonimi


La specie di questa scheda, in altri testi, può essere chiamata con nomi diversi. L'elenco che segue indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:


Specie simili


Essendo questa specie unica per il suo genere (in Italia) difficilmente si possono trovare altre specie simili. Forse alcuni fiori del genere Soldanella (come la Soldanella pusilla e la Soldanella minima) si avvicinano per forma e colore alla “Cortusa di Matthioli” che però si distingue subito per l'altezza dei suoi scapi (fusti alti 20 – 35 cm contro 3 –12 cm).


Etimologia


Il nome del genere (Cortusa) fu introdotto dal Matthioli in ricordo del professore, custode dell'Orto Botanico di Padova, Jacobus Antonius Cortusus (morto nel 1593). L'epiteto specifico (matthioli) ricorda invece P.A. Matthioli (1500 – 1577), medico e botanico di Siena, famoso fra l'altro per avere fatto degli studi su Dioscoride, e per aver scritto una delle prime opere botaniche moderne[1].
Il binomio scientifico di questa specie fu invece definitivamente fissato da Carl von Linné (Rashult, 23 maggio 1707 – Uppsala, 10 gennaio 1778), biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi.
I tedeschi chiamano questa pianta Alpen-Glöckel oppure Heilglöckchen; mentre i francesi la chiamano Cortuse de Matthiole; mentre gli inglesi la chiamano: Bear's-ear Sanicle ma anche Cortusan primrose.


Morfologia


Il portamento
Località Giardino Botanico delle Alpi Orientali, Monte Faverghera (BL), 1500 m s.l.m. - 18/6/2008
Il portamento
Località "Giardino Botanico delle Alpi Orientali", Monte Faverghera (BL), 1500 m s.l.m. - 18/6/2008

È una pianta di altezza media tra i 20 e 40 cm, con forma biologica del tipo emicriptofita scaposa (H scap), ossia sono piante erbacee perenni, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve, dotate di un asse fiorale eretto e privo di foglie.


Radici


Le radici sono secondarie da rizoma.


Fusto



Foglie


Le foglie
Località Giardino Botanico delle Alpi Orientali, Monte Faverghera (BL), 1500 m s.l.m. - 18/6/2008
Le foglie
Località "Giardino Botanico delle Alpi Orientali", Monte Faverghera (BL), 1500 m s.l.m. - 18/6/2008

La “Cortusa matthioli” possiede solo foglie basali; queste sono cordato - subrotonde o anche palmato-lobate con parecchi grossolani lobi (fino a 9 lobi per foglia – la profondità del lobo occupa circa ¼ della foglia), a sua volta ogni lobo può presentare fino a 3 - 9 dentelli ottusi. La superficie è dotata di minuti peli (la pagina inferiore risulta più chiara), ma a volte può essere quasi glabra. Le foglie sono sorrette da piccioli molto villosi e ghiandolosi. Lunghezza del picciolo: 6 – 13 cm; larghezza delle foglie: 3 – 8 cm.


Infiorescenza


L'infiorescenza
Località Giardino Botanico delle Alpi Orientali, Monte Faverghera (BL), 1500 m s.l.m. - 29/6/2008
L'infiorescenza
Località "Giardino Botanico delle Alpi Orientali", Monte Faverghera (BL), 1500 m s.l.m. - 29/6/2008

L'infiorescenza consiste in una ombrella con diversi fiori (5 – 15) unilaterali dotati di pedicelli, finemente pubescenti, di varia lunghezza e arcuati alla fioritura. I fiori sono solitari per ogni scapo. Nella fruttificazione lo stilo e il calice sono persistenti e i pedicelli non sono più arcuati. Alla base dell'ombrella sono presenti delle brattee lesiniformi divise in uno o due segmenti (lunghezza delle brattee 8 – 12 mm) e sono di forma pennatosetta. Dimensione dei pedicelli: da 2 a 4 cm.


Fiori


Il fiore
Località Giardino Botanico delle Alpi Orientali, Monte Faverghera (BL), 1500 m s.l.m. - 29/6/2008
Il fiore
Località "Giardino Botanico delle Alpi Orientali", Monte Faverghera (BL), 1500 m s.l.m. - 29/6/2008

I fiori sono ermafroditi, attinomorfi, tetraciclici (ha i 4 verticilli fondamentali delle Angiosperme: calice – corolla – androceo – gineceo), pentameri (calice e corolla divisi in 5 parti). I fiori sono lunghi da 7 a 12 mm.

K (5), C (5), A 5, G (5) (supero)

Frutti


Il frutto è del tipo a capsula. La forma è bislunga o piriforme con 5 valve. Contiene numerosi semi (30 – 40) lenticolari e rugosi. Dimensione della capsula: larghezza 3 mm, lunghezza 6 mm.


Distribuzione e habitat


Secondo Pignatti la particolare distribuzione di questa specie sulle nostre Alpi indicherebbe che si tratta di un relitto della flora tardo - terziaria : infatti le zone in cui si trova sono aree marginali (di rifugio) fuori dai limiti della glaciazione quaternaria[2].

Fitosociologia


Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa scheda appartiene alla seguente comunità vegetale:

Formazione : comunità arbustive
Classe : Betulo carpaticae – Alnetea viridis

Usi



Giardinaggio


L'unico impiego che questa pianta ha è nel giardinaggio. Anzi per la sua delicata bellezza viene considerata una delle più belle piante per il giardino alpino. Per una buona riuscita del suo impianto si deve sistemare in una posizione ombreggiata e fresca (come anche si trova nella versione spontanea) in un composto terroso ricco di humus.


Note


Questa specie è considerata una specie a rischio di estinzione quindi normalmente è protetta e vietata la raccolta.


Galleria d'immagini



Note


  1. Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta, Milano, Federico Motta Editore, 1960.
  2. Sandro Pignatti, Flora d'Italia, Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[en] Primula matthioli

Primula matthioli, synonym Cortusa matthioli,[1] sometimes called alpine bells,[citation needed] is a flowering plant with a wide distribution in the Palearctic, both in Europe and in temperate Asia, from Siberia in the north to Afghanistan, Pakistan and China in the south.[1]
- [it] Cortusa matthioli

[ru] Кортуза Маттиоли

Корту́за Маттио́ли, или Заржица[3][4] (лат. Cortúsa matthióli) — многолетнее травянистое короткокорневищное поликарпическое (цветущее и плодоносящее многократно в течение жизни) розеточное растение с коротким густым опушением, по внешнему облику весьма похожее на некоторые виды первоцвета[5]; типовой вид рода Кортуза семейства Первоцветные (Primulaceae). Реликт третичной флоры[6].



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