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Il genere Salix L., 1753 appartiene alla famiglia delle Salicacee. Originario dell'Europa, Asia e Nord America, comprende circa 300 specie di alberi, arbusti e piante perenni legnose o fruticose, generalmente a foglia caduca; le specie arboree arrivano ai 20 metri di altezza.

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Salix (disambigua).
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Salix
Salix × sepulcralis
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Ordine Malpighiales
Famiglia Salicaceae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Dilleniidae
Ordine Salicales
Famiglia Salicaceae
Genere Salix
L., 1753
Specie
  • Elenco delle specie di Salix

Etimologia


Il latino salix, -icis risale a una radice indoeuropea con alternanza *səlik (in latino), *selik (nel greco ἑλίκη helíkē), *sol(i)k (nell'area germanica[1] cfr. antico alto tedesco salaha, tedesco Salweide, anglosassone sealh[2]); la voce latina è collegata anche con l'irlandese sail[1][2].

Nei dialetti italiani il nome della pianta è perlopiù derivato dall'accusativo salicem in forma sincopata salce (salice è un latinismo)[1], con passaggio alla declinazione in -o (salcio)[1] e spesso in forma femminile: abruzzese sàucia, laziale sarcia o sàucia, elbano salgo, pitiglianese la salce[2]; il ligure ha il maschile saxo. In area romanza, da saliceus derivano il solandro salécia, il bolognese salìz, il francese saule, il provenzale saletz; dalla forma tarda *salicārius il catalano salguer, il portoghese salgueiro, lo spagnolo salguera, il veneziano salghèr, il friulano salgàr (cfr. i cognomi italianizzati Salgari e Saligari); da *salicum il rumeno sargǎ, il guascone saligo, ligo, lo spagnolo sarga.


Specie spontanee in Italia


Le specie spontanee della nostra flora sono poco più di 30, molte di difficile identificazione grazie alla notevole facilità con cui si formano ibridi con caratteristiche intermedie, tra le più note ricordiamo:

Salici bianchi in inverno - Filicaja - Montaione (FI)
Salici bianchi in inverno - Filicaja - Montaione (FI)

Specie naturalizzate in Italia


Numerose specie esotiche si sono acclimatate in Italia:


Uso


Salice nell'aspetto invernale
Salice nell'aspetto invernale

Proprietà medicinali


Avvertenza
Avvertenza
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Le foglie e la corteccia del salice sono menzionati in antichi testi medici egizi del II millennio a.C. (papiro Ebers, papiro Edwin Smith). Il celebre medico greco Ippocrate ne descrisse nel V secolo a.C. le proprietà antidolorifiche e antinfiammatorie, ribadite e ulteriormente studiate da altri medici antichi, come Dioscoride e Plinio[3].

In modo meno documentato, le foglie e la corteccia del salice furono usati da molti popoli, anche primitivi, come gli Indiani d'America e gli Ottentotti, nonché dalla medicina popolare medioevale.

La Scuola medica salernitana, come già Dioscoride, attribuiva al salice proprietà antiafrodisiache.

Nel 1763 il reverendo inglese Edward Stone studiò le proprietà antimalariche della corteccia di salice. Benché fosse in errore nell'attribuire affinità tra il salice e il chinino, i suoi risultati dimostrarono inequivocabilmente le proprietà antifebbrili della corteccia di salice.

Nell'Ottocento i progressi della chimica permisero di isolare il principio attivo contenuto nella corteccia del salice: la salicina, isolata allo stato puro per la prima volta da Henri Leroux nel 1828. (Rimandiamo alla voce acido acetilsalicilico per la storia dell'aspirina, chimicamente molto affine alla salicina).

Vengono utilizzate a scopo medicinale le specie S. alba, S. caprea, S. purpurea, S. aurita e S. nigra.


Metodi di coltivazione


Sono piante rustiche di facile ambientazione, e a rapida crescita, gradiscono terreno fertile ed umido.

La moltiplicazione avviene con la semina, per talea e con la margotta.


Note


  1. Giacomo Devoto, Avviamento all'etimologia italiana, Milano, Mondadori, 1979.
  2. Carlo Battisti, Giovanni Alessio, Dizionario etimologico italiano, Firenze, Barbera, 1950–57.
  3. Storia dell'aspirina, su minerva.unito.it. URL consultato il 9 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2010).

Voci correlate



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Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Weiden (Gattung)

Die Weiden (Salix) sind eine Pflanzengattung aus der Familie der Weidengewächse (Salicaceae) und umfassen etwa 450 Arten. Ihr Verbreitungsgebiet erstreckt sich über alle Teile der nördlichen gemäßigten Zone bis zur Arktis; einige wenige Arten sind auch in den Tropen und der südlichen gemäßigten Zone heimisch.

[es] Salix

Salix, género compuesto de unas cuatrocientas especies[1] de árboles y arbustos caducifolios dentro de la familia Salicaceae, se distribuyen principalmente por las zonas frías y templadas del Hemisferio Norte, con preferencia por tierras húmedas.

[fr] Saule

Le saule (Salix) est un genre d'arbres, d'arbustes, d'arbrisseaux de la famille des Salicacées (Salicaceae). Il comprend 360 espèces environ, réparties à travers le monde, principalement dans les zones fraîches et humides des régions tempérées et froides de l'hémisphère nord.
- [it] Salix

[ru] Ива

И́ва (лат. Sálix) — род древесных растений семейства Ивовые (Salicaceae)[3].



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