Chaetopappinae G.L. Nesom, 2000 è una sottotribù di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae, tribù Astereae).
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Progetto:Forme di vita - implementazione Classificazione APG IV.
Il taxon oggetto di questa voce deve essere sottoposto a revisione tassonomica. |
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi II |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Astereae |
Sottotribù | Chaetopappinae G.L. Nesom, 2000 |
Classificazione Cronquist | |
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Generi | |
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Il nome di questa sottotribù deriva dal suo genere più importante Chaetopappa DC. il cui significato deriva dalle parole greche "chaete" o "chaite" (= setola, criniera o fogliame) e "pappos" (= pappo, lanugine o peluria) e fa riferimento ai capelli fluenti del pappo di setole dei frutti delle specie del genere in riferimento.[1] ll nome scientifico della sottotribù è stato definito per la prima volta dal botanico contemporaneo Guy L. Nesom (1945 -) nella pubblicazione "Sida; Contributions to Botany. Dallas; Fort Worth, TX - 19 (2):. 264 2000" del 2000.[2]
Le specie di questo gruppo sono erbacee non molto alte (1 – 30 cm) con radici rizomatose, steli eretti (o prostrati in Monoptilon)) e ramificati. Alcune specie sono ispido-irsute ( Monoptilon), mentre altre possono essere ghiandolose. I cicli biologici sono annuali o brevemente perenni.[3][4][5][6][7][8]
Le foglie si dividono in basali e caulinari. La disposizione delle foglie lungo il caule è alterna, e sono sessili o picciolate. Le lamine sono mono-nervate a forma da lineare a oblanceolata-obovata o spatolata. I bordi sono interi. La superficie è glabra o ispida o ghiandolosa.
Le infiorescenze facilmente sono formate da singoli capolini consistenti in un peduncolo che sorregge un involucro composto da diverse squame che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: i fiori esterni o del raggio, e i fiori centrali o del disco. Gli involucri sono da cilindrici a emisferici o campanulati (Monoptilon); le dimensioni vanno da 4 – 6 mm x 2 – 10 mm. Le squame sono da 10 a 50 disposte su 2 – 6 serie (una serie in Monoptilon) ed hanno delle forme da ellittico-lanceolate a lineari con lamine da piatte a convesse; non sono tutte uguali e i margini sono biancastro-scariosi. Il ricettacolo è piatto o lievemente convesso, liscio e nudo (normalmente è senza pagliette). I fiori periferici sono da 6 a 24 e disposti su una sola serie; I fiori del disco centrale sono da 5 a 40.
Fiori: I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). In particolare quelli periferici sono ligulati, femminili, fertili e zigomorfi; quelli interni sono tubulosi, ermafroditi (qualche volta sono funzionalmente maschili) e actinomorfi.
Formula fiorale: per queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
Corolla: i fiori ligulati in genere sono colorati di bianco; quelli tubulosi sono colorati di giallo e terminano a cinque lobi. Altri colori sono rosa, blu o viola.
Androceo: l'androceo è formato da 5 stami con dei filamenti liberi; le antere invece sono saldate fra di loro e formano un manicotto che circonda lo stilo.[10]
Gineceo: il gineceo ha uno stilo in genere filiforme; mentre gli stigmi dello stilo sono due e divergenti con apici da ottusi o troncati a triangolari. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli.[10] Le linee stigmatiche dello stilo sono marginali.[11]
I frutti sono degli acheni cilindrici con alcuni nervi/coste longitudinali (2 in Monoptilon e fino a 10 in Chaetopappa); la superficie può essere ghiandolosa oppure no. Il pappo è persistente con una trentina di setole disposte su una serie (due serie in Monoptilon); a volte è presente una corona di scaglie disposte anche su due serie.
Le specie di questo gruppo sono distribuite tra gli Usa e il Messico. Nella tabella sottostante sono indicate in dettaglio le distribuzioni relative ai due generi della sottotribù.
La famiglia di appartenenza di questo gruppo (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[12] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[13]). La sottofamiglia Asteroideae è una delle 12 sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Asteraceae, mentre Astereae è una delle 21 tribù della sottofamiglia. La tribù Astereae a sua volta è suddivisa in 18 sottotribù (Chaetopappinae è una di queste).
Il numero cromosomico delle specie della sottotribù è: 2n = 16.[4][7]
La sottotribù comprende 2 generi e 13 specie.[4][14]
Genere | N. specie | Distribuzione |
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Chaetopappa DC., 1836 | 11 spp. | USA meridionale e Messico del Nord Est |
Monoptilon Torr. & A. Gray ex A. Gray, 1845 | 2 spp. | USA meridionale e Messico del Nord Ovest |
Per meglio comprendere ed individuare i vari generi della sottotribù, l'elenco seguente utilizza in parte il sistema delle chiavi analitiche (vengono cioè indicate solamente quelle caratteristiche utili a distingue un genere dall'altro):[4]
Secondo gli ultimi studi la tribù Astereae è suddivisa in più linee filogenetiche (lignaggi o gruppi) e/o cladi: (1) gruppo basale (per lo più lignaggio africano, ma anche eurasiatico), (2) clade paleo-sudamericano, (3) clade della Nuova Zelanda, (4) lignaggio dell'Australasia, (5) lignaggio del Sudamerica, (6) clade nordamericano. La sottotribù Brachyscominae è assegnata al clade nordamericano.[5]
I due generi che compongono la sottotribù da poco tempo sono stati raggruppati nelle Chaetopappinae. In particolare sono state chiarite alcune differenze con il genere Pentachaeta (che rimane quindi separato dalla sottotribù e insieme ad altri generi forma la sottotribù Pentachaetinae) e la specie Chaetopappa elegans che è stata trasferita al genere Ionactis ("incertae sedis" anche se collegato sicuramente alla tribù Astereae). Mentre il genere Monoptilon filogeneticamente si è dimostrato “gruppo fratello” di Chaetopappa; il genere Chaetopappa per il momento non sembra essere monofiletico. In definitiva la sottotribù risulta un clade monofiletico e probabilmente è uno dei primi gruppi che si sono diversificati nel clade nord americano (vedi il cladogramma a lato tratto dallo studio citato e semplificato).[5][7][8]
Altri progetti
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