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Il carpino bianco (pron. /ˈkarpino/[1]) o carpine (pron. /ˈkarpine/[2]) (Carpinus betulus L., 1753) è un albero della famiglia Betulaceae, diffuso dall'Europa occidentale all'Iran.[3]

Esemplare in estate.
Esemplare in estate.
Come leggere il tassobox
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Carpino bianco
Carpinus betulus L.
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superrosidi
(clade) Rosidi
(clade) Eurosidi
(clade) Eurosidi I
Ordine Fagales
Famiglia Betulaceae
Genere Carpinus
Specie C. betulus
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Fagales
Famiglia Betulaceae
Sottofamiglia Coryloideae
Genere Carpinus
Specie C. betulus
Nomenclatura binomiale
Carpinus betulus
L., 1753
Areale


Descrizione


Polline al microscopio
Polline al microscopio

Il carpino è un albero abbastanza longevo (circa 150 anni), di media altezza (15–20 m) con portamento dritto e chioma allungata. La corteccia si presenta sottile, liscia al tatto, di colore grigio, irregolare per il fusto scanalato e costolato. Le radici sono fascicolate e molto ramificate.

Le foglie sono alterne, semplici, brevemente picciolate, ovato-oblunghe, con nervature in rilievo e ben visibili sulla pagina inferiore, con apice acuminato e margine finemente e doppiamente dentato. Ingialliscono in autunno ma permangono secche sui rami anche per lungo tempo, specie sulle piante di giovane età.

I fiori sono unisessuali, riuniti in infiorescenze (amenti) anch'essi unisessuali e portati sul medesimo individuo (specie monoica). I fiori maschili sono tozzi e penduli, nudi, con 6-12 stami portati singolarmente per ogni brattea. I fiori femminili sono corti, situati poco sotto l'apice dei rami, hanno perigonio e sono portati a coppie su una serie di brattee e bratteole che nel frutto diverranno una brattea triloba, tipica della specie. Fiorisce nel mese di aprile. Il frutto è un achenio che contiene un seme non alato. La propagazione è anemocora (attraverso il vento).


Ecologia


Da un punto di vista ecologico, la specie può tollerare una certa ombra e necessita di temperature relativamente elevate, è invece esigente per quanto riguarda il suolo. È miglioratore del terreno ed è dotato di notevole capacità pollonifera.

Costituisce il piano inferiore nei querco-carpineti della regione planiziale e avanalpica planiziale e di media collina dove la rinnovazione delle querce è sempre molto abbondante, ma a distanza di un paio d'anni la presenza delle giovani piantine è pressoché nulla.

Nel querco-carpineto collinare, dove si verifica un tempo di permanenza della Farnia più lungo rispetto alle formazioni planiziali, la gestione selvicolturale di queste formazioni prevede l'applicazione delle teorie che si rifanno alla cosiddetta Selvicoltura di qualità.


Specie simili


Infruttescenza.
Infruttescenza.
Frutti e relativa brattea.
Frutti e relativa brattea.

Ha somiglianza con il carpino nero (Ostrya carpinifolia), ma raramente queste due specie arboree possono essere confuse, in quanto possiedono differenti ecologie.

La sua ecologia è più delicata rispetto a quella del carpino nero, essendo una specie sciafila e mesofila: esige quindi estati calde e suoli freschi ma che non siano marcatamente idromorfi, con pH da neutro a leggermente acido, con humus di tipo mull e con substrati carbonatici (arenaceo-marnosi). Raramente vive a quote sopra i 600 metri.


Distribuzione


Il carpino bianco ha una ampia distribuzione nell'Europa centrale con limiti ai Pirenei e al Galles. In Italia si trova con frequenza nell'orizzonte montano fino a 900–1000 m come costituente dei boschi mesofili insieme alle querce caducifoglie e al faggio. In pianura si trova insieme alla Farnia a costituire le foreste planiziali. È presente anche nelle zone più fredde e umide della Pianura Padana. Manca nelle isole.


Usi


È utilizzato per formare siepi, cedui per produrre legna da ardere, per alberature cittadine e come albero ornamentale in parchi e giardini.

Il carpino produce un legno pesante, duro, ma poco duraturo soprattutto se esposto in ambiente umido. Il legno è indifferenziato, di colore bianco-grigio, duro e pesante, con fibratura spesso contorta, densità di 800 kg/m3, durezza di Brinell di 12 N/mm2. Si spacca molto difficilmente a causa dell'andamento ondulato delle fibre. L'essiccazione è molto difficile a causa del forte ritiro.

Il legno di carpino si tornisce, fora e fresa bene; se viene segato in direzione parallela alle fibre possono formarsi delle crepe. Nel trattamento della superficie non si riscontrano problemi.

Con il carpino si producono oggetti di piccole dimensioni, come birilli, scacchi, raggi di ruote o ingranaggi e componenti di strumenti musicali: viene impiegato nella meccanica dei pianoforti e per bacchette da percussione.

Il legno di carpino ha un elevato potere calorifico ed è utilizzato a fini energetici.


Tradizioni popolari


Una leggenda legata all'albero: Astolfo, re dei Longobardi, era solito andare a caccia con il suo fedele falcone tra foreste intricate e umide paludi.

Un giorno lanciò il suo falco, ma dopo poco l'animale scomparve nel fitto bosco. Lo cercò in ogni luogo, ma senza successo. Decise, allora, di fare un voto: se lo avesse ritrovato avrebbe fondato una città e una chiesa dedicata alla Madonna. Dopo numerose ricerche lo vide appollaiato sul ramo di albero di carpino. Fu allora che il re decise che avrebbe chiamato la città Carpi, dal nome dell'albero e lì avrebbe costruito la pieve di Santa Maria in Arce, conosciuta come La Sagra.


Note


  1. Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "carpine", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2016, ISBN 978-88-397-1478-7.
  2. Luciano Canepari, carpine, in Il DiPI – Dizionario di pronuncia italiana, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0.
  3. (EN) Carpinus betulus L., su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 16 gennaio 2021.

Bibliografia



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Collegamenti esterni


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[de] Hainbuche

Die (Gemeine) Hainbuche (Carpinus betulus), auch Weißbuche, Hagebuche oder Hornbaum (englisch Hornbeam) genannt, gehört zur Gattung der Hainbuchen (Carpinus) aus der Familie der Birkengewächse (Betulaceae). Sie wächst als mittelgroßer, laubabwerfender Baum oder Strauch in Europa und Westasien.

[en] Carpinus betulus

Carpinus betulus, the European or common hornbeam, is a species of tree in the birch family Betulaceae, native to Western Asia and central, eastern, and southern Europe, including southern England.[1] It requires a warm climate for good growth, and occurs only at elevations up to 1,000 metres (3,281 ft). It grows in mixed stands with oak, and in some areas beech, and is also a common tree in scree forests. Hornbeam was also known as 'Yoke Elm'.[2]

[es] Carpinus betulus

Carpinus betulus, el carpe blanco o carpe europeo, también conocido simplemente como carpe,[1] abedulillo, hojaranzo, charmilla u ojaranzo es un Carpinus nativo del oeste, centro y sur de Europa, extendiéndose tan al oriente como el oeste de Rusia y Ucrania. Requiere un clima templado para buen crecimiento, solo a elevaciones por encima de los 600 m s. n. m.. Crece entremezclado con Quercus, y en algunas áreas con Fagus, y es un árbol común en bosques degradados.

[fr] Charme commun

Carpinus betulus
- [it] Carpinus betulus

[ru] Граб обыкновенный

Граб обыкнове́нный[2], или граб европе́йский, или граб кавка́зский (лат. Cárpinus bétulus) — вид лиственных деревьев из рода Граб (Carpinus) семейства Берёзовые (Betulaceae).



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